Quest’anno ai Geneva Watch Days abbiamo assistito a un coinvolgimento sempre maggiore di marchi esterni al mondo dell’orologeria, che continuano a combinare in modo innovativo estetica e funzionalità. Tra le collaborazioni più interessanti spiccano quelle di Bulgari con l’artista Lee Ufan e di Oris con Bamford Watch Department. A queste si aggiunge anche la partnership tra USM Modular, storica azienda svizzera produttrice di mobili di design e Zenith. nei nuovi il Defy, con nuovi concetti ispirati al design modulare.

Il contesto della Svizzera negli anni ’60
Gli anni ’60 sono stati fondamentali per l’orologeria svizzera, un periodo in cui la tradizione e l’innovazione si sono incontrate, dando vita a pietre miliari che hanno segnato la storia del settore.
In quegli anni, Patek Philippe presentava il Calatrava in versione moderna, ottenendo un successo immediato grazie alla sua eleganza e raffinatezza. Omega, nel 1969, accompagnava la missione Apollo 11 nello sbarco sulla luna, un evento che legò per sempre il brand a questa storica impresa. Nello stesso anno Zenith riscriveva le regole dell’orologeria con il lancio del primo cronografo automatico ad alta frequenza della storia, la collezione El Primero.

Ma la storia non riguarda solo l’orologeria: il design ha avuto un ruolo altrettanto importante. Nel 1965, l’azienda svizzera USM lanciava il sistema modulare Haller, il primo mobile componibile, che ha rivoluzionato il concetto di arredamento. La sua invenzione è diventata talmente iconica da entrare a far parte della collezione permanente del Museum of Modern Art (MoMA) di New York. La sua versatilità e modularità sono concetti che sono stati successivamente ripresi anche nel design orologiero.

Zenith Defy x USM

A 60 anni di distanza, Zenith si unisce a USM per una collaborazione innovativa che fonde l’arte dell’orologeria con la modularità del design. Il risultato è una rivisitazione del Defy, uno dei modelli più iconici del marchio, presentato in una nuova serie di colori ispirata al sistema Haller di USM.

La domanda che ha guidato questa collaborazione è stata: “Cosa avrebbero creato queste due icone dell’artigianalità svizzera se avessero lavorato insieme all’epoca?”. La risposta è un orologio che coniuga il design degli anni ’60 con le più moderne tecnologie, restando fedele al passato, ma con uno sguardo verso il futuro.

Il Defy Chronograph USM presenta una cassa da 37,3 mm in acciaio, con una forma ottagonale e una lunetta a 14 lati, che richiama le linee distintive del modello originale del 1969. Il quadrante si distingue per l’uso di colori vivaci (USM Green, USM Pure Orange, USM Golden Yellow e USM Gentian Blue) e una lavorazione complessa.
Ogni variante di colore presenta marcatori di ore in rodio disposti orizzontalmente e contatori del cronografo con una finitura circolare concentrica. Un dettaglio distintivo è la lancetta dei secondi del cronografo, che sfoggia una piccola giunzione sferica ispirata al sistema Haller di USM. Questa giunzione non solo conferisce all’orologio un aspetto unico, ma migliora anche la visibilità in condizioni di scarsa illuminazione grazie al riempimento con SuperLuminova.

Il cuore dell’orologio è il leggendario calibro El Primero 400, una versione moderna del movimento lanciato da Zenith nel 1969. Con una frequenza di 5 Hz (36.000 vibrazioni per ora), questo movimento garantisce una precisione straordinaria e una reattività eccezionale, ideali per supportare le funzioni cronografiche avanzate. Il movimento è visibile attraverso il fondello in cristallo zaffiro, che consente di ammirare la sua costruzione complessa e il raffinato decoro, inclusa la stella Zenith.
Conclusioni e prezzo
La collaborazione Zenith-USM si concretizza in un’edizione limitata a 60 orologi per colore, per un totale di 240 pezzi prodotti. Ogni orologio è accompagnato da un cofanetto esclusivo che richiama il design del mobile Haller originale. Il prezzo di ciascun esemplare è di €12.000.

Questa collaborazione tra Zenith e USM è un’opportunità per apprezzare ulteriormente il valore del marchio “Swiss Made“, che da sempre rappresenta un simbolo di eccellenza, qualità e innovazione. Queste due parole non sono solo un marchio di provenienza, ma un vero e proprio status, che ha contribuito a creare una reputazione globale per la Svizzera nel campo dell’orologeria e del design. Voi preferite questo nuovo Defy o quello classico?
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