Cari amici di IWS, le sorprese non sono finite con la conclusione dei Geneva Watch Days, anzi sono appena iniziate!
“Un orologio che mostra solo ore, minuti e secondi rappresenta la forma più essenziale della nostra arte. Distillare la complessità fino alla sua incarnazione più pura e semplice consente di realizzare un’opera d’arte unica, espressa con disciplina e perfezione assolute”. E’ così che esordisce il patron e co-fondatore di Biver, Jean Claude Biver, commentando la loro ultima creazione orologiera.
Dopo il Carillon Tourbillon Minute Repeater, il primo segnatempo di altissima fattura di Biver (in pratica un ripetizione minuti con dispositivo tourbillon, la cassa e il bracciale in oro rosa o in titanio e il quadrante in pietra dura), è giunto il momento per la maison di lanciare il loro primo orologio con movimento automatico.
Diamo quindi il benvenuto al nuovo Biver Automatique, un orologio che fin da subito ci è piaciuto e che sicuramente farà parlare molto si sé.
Il nuovo Biver Automatique
Insomma, un nuovo capitolo per questa giovane azienda di alta orologeria, che decide di puntare tutto sull’eleganza e su un look attuale. Come essa dichiara, qui vince la “semplicità illusoria”, ovvero le tre sfere sul quadrante, che segnano le ore, i minuti e i secondi, in grado di trasmettere un senso di pacatezza ed essenzialità.
I quadranti in oro massiccio, bianco e rosa, entrambi 18 carati, sono alloggiati in una cassa da 39mm in platino o oro rosa e presentano entrambi una serie di finiture applicate a mano che conferiscono profondità e tridimensionalità.

Tutto questo è ulteriormente enfatizzato dagli indici in oro 18 carati applicati, dalle sfere abbinate (entrambi con finiture antracite per una migliore leggibilità), dalla firma “Biver” applicata e lucidata a specchio a ore 12 e dalla lunetta in oro 18 ct applicata lungo il perimetro.

La cassa e le anse sono spazzolate e richiamano le finiture presenti sul quadrante. Anche la corona ad ore 3 presenta un’estetica molto elaborata con la parte esterna lucida e la parte interna anch’essa spazzolata con al centro l’acronimo della maison in bassorilievo.

Grazie al suo fondello a vista in prezioso vetro zaffiro, è possibile ammirare ciò che non può essere definito “semplicemente un movimento”. Il cuore del Biver Automatique è costituito dal nuovissimo Calibre JCB-003, sviluppato in stretta collaborazione con i partner di Dubois Depraz ed è stato progettato da zero come base non solo per questo orologio, ma anche per gli orologi futuri della maison.
Una chicca di questo calibro è il meccanismo di azzeramento che consente di riportare la lancetta dei secondi alle ore 12 quando si estrae la corona in posizione di regolazione dell’ora, permettendo all’utilizzatore di impostare l’ora con precisione al secondo.

Oltre al micro-rotore in oro 22 carati finemente lavorato, troviamo delle finiture che oserei definire da urlo.
Le forme dei ponti sono scolpite per rivelare i meccanismi del rotismo, del bariletto e del sistema di carica e ogni elemento è caratterizzato da una combinazione di guilloché, anglage e lucidature nere che conferisce all’insieme un aspetto ricercato. In particolare, i motivi guilloché Clou de Paris che adornano i ponti, variano di scala creando un movimento circolare attorno al micro-rotore e contribuendo al dinamismo dell’aspetto complessivo del calibro.
La serie Atelier del nuovo Biver Automatique
I quadranti in pietra dura incarnano perfettamente l’idea e la filosofia di Biver: rendere ogni orologio unico ed eterno. Con quest’intento, oltre ai due orologi visti sopra, il marchio produrrà ogni anno una quantità limitata di orologi Automatique con quadranti in pietra.
Questi orologi unici faranno parte dell’Atelier Series e rappresenteranno l’essenza stessa dell’orologeria Biver. Ogni pietra sarà disponibile solo per un periodo di tempo limitato e in piccole quantità, consentendo al marchio di raccontare nel tempo storie diverse per pietre diverse.

Per inaugurare l’Atelier Series, Biver presenterà due versioni di Automatique con quadrante in pietra: un modello con cassa in platino e un ricco quadrante nero in ossidiana sabbiata, e un modello con cassa in oro rosa 18 ct e quadrante in pietersite (una pietra blu scuro con volute bianche e arancioni).
I prezzi del modello Automatique variano a seconda delle versioni: per la versione oro rosa o platino si dovranno sborsare dai CHF 78.000 ai CHF 108.000 mentre per le versioni Atelier, si va dai CHF 89.000 ai CHF 121.000.
Conclusioni
Insomma, Jean-Claude Biver è una delle figure più influenti e rispettate nel mondo dell’orologeria svizzera.
Con una carriera che si estende per oltre quattro decenni, Biver ha giocato un ruolo cruciale nel rinascimento di alcuni dei marchi più iconici dell’orologeria e ha introdotto innovazioni che hanno ridefinito l’intero settore.
La passione per l’orologeria, la tradizione della manifattura elvetica, il suo approccio audace e visionario, sono intrisi nelle loro due produzioni, in particolare nell’ultima creazione con movimento automatico.
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