Cari amici di polso, ben tornati sul nostro magazine. Come ben sappiamo, il mondo dell’orologeria è da sempre legato indissolubilmente al mondo dei motori. Un settore, che grazie allo spirito e al coraggio dei piloti, è stato d’ispirazione per molte case orologiere.
Tra queste non possiamo di certo non nominare Breitling, ossia la storica maison d’orologiera svizzera che ha cominciato a muovere i suoi primi passi producendo cronometri sin dalla fine dell’800. Nel 1915, assistiamo alla creazione del suo primo cronografo da polso monopulsante che, grazie alla sua rapida diffusione, fu da subito adottato dalla RAF (Royal Air Force).
Con il tempo, il nome Breitling crea un legame profondo con il mondo dei cronografi, ossia quella tipologia di orologi che, con l’avvento delle corse automobilistiche, divennero uno strumento essenziale per cronometrare i tempi dei giri in circuito.
Tra i cronografi ispirati al mondo delle corse automobilistiche e prodotti della casa svizzera, menzione particolare merita il Breitling Top Time B01 , ossia un orologio che nel 2020 è stato dedicato ad alcuni brand che hanno fatto parte dell’automobilismo sportivo americano tra cui la storica Shelby.
La Shelby Automobiles
Erano gli anni ’60, il periodo in cui gli uomini si sfidavano a colpi di parafanghi sui circuiti di entrambe le coste americane. La più famosa, all’epoca, era la pista di Daytona Beach che ospitava la gara di endurance di 24 ore.
Un allora famoso Carroll Shelby, pilota impareggiabile e reduce della 24 ore di Le Mans in Francia, fece ritorno negli USA con un brutto aggiornamento sulla sua salute; non avrebbe più potuto prendere parte alle gare automobilistiche di endurance a causa dell’aggravarsi di una condizione cardiaca congenita.
Demoralizzato da questa notizia, decise di dedicarsi al suo garage in cui preparava automobili sportive per appassionati di automobilismo, stelle di Hollywood e famosi piloti. Grazie alla sua competenza in ambito tecnico e meccanico, diede vita ad un’automobile che avrebbe conquistato i titoli delle prime pagine dei giornali.
Ecco che allora nacque la Shelby Cobra, una vettura dall’incredibile potenza di 350 cavalli scatenati dalla prepotenza, più che potenza, del suo motore Ford V8 e da un telaio di derivazione inglese. Per via delle sue prestazioni e dell’incredibile manovrabilità, quest’auto accese l’invidia di Enzo Ferrari che con le sue auto dal cavallino rampante aveva già conquistato il mercato delle auto sportive.
Questa sfida a colpi di “supercar” fu trascinata sull’asfalto dei circuiti internazionali, tanto da dar vita ad una accesa competizione. Ford e Shelby collaborarono per sgretolare lo strapotere ottenuto dalle vetture di Ferrari e a metà degli anni ’60 portarono a casa la vittoria ottenuta sul circuito di Le Mans.
Il Breitling Top Time
“Stiamo entrando nel mondo dei giovani e parleremo la loro lingua”.
Così Willy Breitling annuncia al mondo che qualcosa sta per cambiare all’interno della sua maison elvetica.
Nel 1964, Breitling lanciò sul mercato il nuovo Top Time, dopo la presentazione dei primi modelli nel 1962. Questa fu l’occasione giusta per cogliere al volo la “verve” delle gare automobilistiche e lanciare un cronografo dal sapore racing.
Era un orologio dal prezzo accessibile, a differenza dei suoi diretti competitor. Prometteva di conquistare il cuore e il polso dei giovani ragazzi che, a suon di Beatles nella loro auto, assaporavano le loro prime dosi di libertà.
La prima versione del Top Time presentava un quadrante simmetrico molto pulito con due contatori orizzontali (bicompax), mentre dalla seconda versione in poi furono adottati tre contatori. Le versioni più diffuse furono quelle in colorazione a contrasto, chiamate “panda” e “reverse panda”.
La scala tachimetrica, integrata al quadrante, regalava all’orologio un perfetto mix di eleganza e sportività, mentre la cassa realizzata in acciaio inossidabile, aveva un diametro di soli 36mm.
Il calibro adottato per questo orologio era sia un Valjoux 7730, noto per la sua efficienza e precisione, che un Venus 188, entrambi a carica manuale.
Nel 1965, anche la spia inglese lo indossò al polso nel film “Thunderball” rendendolo un modello altamente popolare. Questo orologio era stato acquistato per il film ad un mercatino delle pulci per 25£ e venduto all’asta nel 2013 per 104.000£, diventando uno degli orologi d’epoca della casa elvetica più costosi di sempre.
Intorno alla fine degli anni ’60, fu presentato un modello di Top Time differente dalle precedenti versioni, con ref. 2008. La nuova versione aveva una cassa quadrata e anse molto più corte, rendendo l’orologio più dinamico, elegante ed adatto questa volta anche al “gentil sesso”.
L’ultima versione del Top Time venne lanciata nei primi anni ’70 con un design rinnovato: diametro cassa di 43mm, ghiera girevole per registrare un’ora specifica e sotto-contatori più grandi. Stiamo parlando della ref. 7656 che segnò un cambio di direzione e un adattamento alle nuove esigenze dei clienti.
Il Breitling Top Time B01
Nel 2020, Breitling sceglie di riportare in auge l’iconico modello sportivo della casa svizzera, ma questa volta dedicandolo ad alcuni brand del motorsport americano che hanno fatto la storia e rievocando quello spirito di libertà e passione per i motori in voga negli anni ’60.
Il diametro cassa si riduce a 41mm, la scala tachimetrica rimane all’interno del quadrante, i sotto-contatori hanno un design più moderno e con maggiore tridimensionalità.
La versione “Shelby Cobra” ha un quadrante blu elettrico che mette in risalto i due contatori e la sfera del cronometro di color rosso. Un chiaro rimando alla storica vettura americana.
Questa volta, il Top Time incassa un calibro cronografico a carica automatica con smistamento della cronografia tramite ruota a colonne e innesto verticale. Certificato C.O.S.C., ha una riserva di carica di 70 ore e 28.800 alternanze/ora.
Conclusioni
Dell’intera serie di Top Time B01 dedicati a Triumph, Corvette, Mustang, Deus e Shelby Cobra, l’ultimo è quello che più incarna a pieno lo spirito dei motori ruggenti d’oltreoceano.
Chi capita sul catalogo Breitling, quasi sicuramente, verrà catturato dal fascino sportivo di questo segnatempo avente un retaggio automobilistico che pochi cronografi possono vantare.
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