Al giorno d’oggi, i marchi indipendenti rappresentano per il mondo dell’orologeria la massima espressione di innovazione e creatività. In questo segmento, MB&F è uno dei principali protagonisti.
Gli orologi nati dalla mente di Max Büsser si sono sempre distinti, sin dalla fondazione del marchio nel 2005 e dalla realizzazione del primo modello due anni dopo, per il loro design fuori dagli schemi e, di conseguenza, per le innovazioni tecniche ad essi collegate. È importante sottolineare che il talento e il successo di Büsser si erano già manifestati negli anni precedenti, quando, alla guida della divisione orologiera di Harry Winston, creò un nuovo tipo di segnatempo collaborando con alcuni tra i più incredibili artisti del momento, come Antoine Preziuso, François-Paul Journe e Ludovic Ballouard, dando vita alla collezione Opus, ancora oggi amata dai collezionisti di creazioni indipendenti.
Per la creazione di questi segnatempo, il punto di partenza di Büsser è sempre stato una grande ispirazione derivata da mondi esterni all’orologeria, in particolare dal mondo dell’automotive, con veicoli retro-futuristici del secolo scorso, oltre che dalla fantascienza, dalle forme della vita acquatica e dal regno animale. I suoi orologi da polso, così come le altre creazioni, rappresentano un approccio diverso alla complessità dell’industria orologiera, contribuendo al suo cambiamento.
In questo articolo ripercorreremo la storia del marchio attraverso le sue diverse linee e i modelli più iconici.
L’inizio: MB&F HM1
Dopo due anni di lavoro da parte di Max Büsser, per trovare coloro che ora sono conosciuti come “& friends” e dopo aver trovato rivenditori disposti a sposare pienamente il suo progetto, egli ha presentato al mondo il primo orologio della collezione, l’Horological Machine Nº1.
Già con questa prima creazione, il marchio ha chiarito perfettamente la filosofia che avrebbe voluto adottare nel corso degli anni: un design accattivante e fuori dagli schemi, senza dimenticare di innovare attraverso soluzioni tecniche nuove e all’avanguardia. Questo HM1 è infatti caratterizzato, per la prima volta, da un movimento automatico che utilizza quattro bariletti, connessi tra loro sia in serie che in parallelo. È stato anche il primo movimento per orologi da polso capace di trasmettere simultaneamente energia da due fonti al sistema di regolazione.
L’ora è indicata su due quadranti distinti, perfettamente posizionati nella cassa a forma di “8”. Sul quadrante di sinistra è possibile leggere l’ora, mentre su quello di destra i minuti e una lancetta aggiuntiva indica la riserva di carica. Al centro, un tourbillon a vista arricchisce la preziosità dell’orologio.
Questo modello segna l’inizio di un importante percorso per MB&F e, nelle varie configurazioni di quadrante e materiali della cassa, è particolarmente ricercato dai collezionisti. Tuttavia, è difficile stabilire un prezzo medio sul mercato dell’usato per questi modelli, data la loro scarsità e le poche apparizioni nelle aste. I prezzi possono variare dai EUR 42.500 fino a oltre EUR 100.000 per le versioni più rare, come quella in titanio.
MB&F HM4 Thunderbolt, premiato al GPHG
Il viaggio di Büsser prosegue senza sosta e nel 2010 presenta la quarta creazione del marchio, l’HM4 Thunderbolt, ispirata a una delle sue grandi passioni del passato: l’aviazione.
La massima espressione di questo concetto si raggiunge con le due edizioni speciali ‘Razzle Dazzle’ e ‘Double Trouble’, colorate ispirandosi agli iconici aerei militari della Seconda Guerra Mondiale. Dal punto di vista tecnico, questo orologio rappresenta una sfida ingegneristica non da poco, volendo mostrare ora e riserva di carica su due display verticali, ideali per essere indossati da un aviatore. Il movimento, da chiamare in questo caso motore, ha richiesto al marchio uno sviluppo di oltre tre anni con Laurent Besse e Beranger Reynard.
La sfida, sia in termini di design che di tecnica, ha permesso a MB&F di farsi strada nel panorama dell’orologeria, che circa quindici anni fa stava iniziando lentamente a comprendere e apprezzare le creazioni dei marchi indipendenti. Questo lavoro è stato premiato con il riconoscimento di “Best Concept and Design” nel 2010 al Grand Prix d’Horlogerie.
MB&F LM1, la prima Legacy Machine
Verso la fine del 2011, il marchio presenta un orologio davvero diverso da ciò a cui ci aveva abituati, adottando uno stile decisamente più tradizionale. Questa nuova linea di orologi verrà da allora chiamata “Legacy Machines”, volendo essere un tributo ai grandi orologiai del passato. Max Büsser si è domandato quale tipo di innovazioni avrebbe potuto portare nell’orologeria se fosse nato un secolo prima, nel 1867, senza poter ispirarsi a film di fantascienza, macchine e aerei, ma piuttosto alla Torre Eiffel o ai libri di Jules Verne.
L’orologio LM1 si distingue per il grande bilanciere di 14 mm di diametro, che è il componente più visibile e caratteristico della collezione. Jean-François Mojon e Kari Voutilainen sono state le due menti che hanno dato vita alle idee di Büsser, creando un calibro inusuale ma incredibilmente rifinito e d’impatto.
L’orologio e la collezione hanno subito riscosso un incredibile successo, sia da parte del pubblico che della critica, vincendo nel 2012, al Grand Prix d’Horlogerie, il Public Prize, votato direttamente dagli appassionati, e il Best Men’s Watch Prize, assegnato dalla giuria.
MB&F e Reuge: MusicMachine 1
MusicMachine 1 è la prima creazione del marchio che si avvicina al mondo della musica, con un carillon diverso dal solito. Contiene tutti gli elementi tradizionali e consolidati di un carillon di alta gamma, ma è progettato e configurato in un modo completamente non convenzionale.
La musica prodotta dal carillon risulta diversa da ciò a cui siamo abituati. Infatti, ognuno dei cilindri della MusicMachine 1 suona tre melodie. A sinistra, “May the Force Be with You” dalla saga di Star Wars, insieme alla “Imperial March” e alla colonna sonora di Star Trek. Tornando sulla Terra, il cilindro di destra suona “Another Brick in the Wall” dei Pink Floyd, “Smoke on the Water” dei Deep Purple e “Imagine” di John Lennon.
Per produrre una creazione così diversa da ciò a cui MB&F era abituata fino a quel momento, la maison ha collaborato con Reuge, azienda con sede a Sainte-Croix, Svizzera, che vanta oltre 150 anni di competenza nella creazione di carillon di alta gamma, unendo acustica ed estetica di primo livello. Sebbene Reuge lavori tipicamente in modo autonomo, ha sposato pienamente la filosofia di MB&F, dando vita alla serie di MusicMachines.
MB&F LM Sequential EVO
Negli anni di attività, Maximilian Büsser è stato chiaro: difficilmente i clienti del marchio avrebbero visto un cronografo in collezione. Non perché la complicazione non lo attirasse, ma perché l’obiettivo era sempre stato quello di creare qualcosa di nuovo, ancora inesistente sul mercato. Dopo 17 anni di creazione di arte orologiera e 19 calibri precedentemente prodotti, MB&F ci presenta qualcosa di straordinario con la Legacy Machine Sequential EVO.
Questo orologio fa parte della collezione EVO, caratterizzata da una maggiore robustezza rispetto alle altre collezioni, pensata per essere utilizzata in molteplici situazioni, specialmente sportive, garantendo comfort e prestazioni tecniche perfette per queste occasioni.
Ma cosa rende unico questo cronografo? Il movimento della LM Sequential EVO incorpora due cronografi a ruota a colonne e un rivoluzionario interruttore binario “Twinverter”, che consente diverse modalità di cronometraggio: cronometraggio indipendente, cronografo a scatto, sequenziale (cronometro per giri) e persino una modalità cumulativa “partita a scacchi”, una combinazione mai vista prima in un orologio da polso.
La creazione di questo straordinario orologio e movimento è stata merito principalmente di Stephen McDonnell, collaboratore di lunga data della casa. Questo orologio ha permesso a MB&F di vincere, nel 2022, il più prestigioso premio del Grand Prix d’Horlogerie, l’Aiguille d’Or.
Conclusioni
La storia di MB&F è certamente breve rispetto a quella di molti altri marchi, ma le menti brillanti che lavorano dietro al brand sono riuscite a ritagliarsi una fetta molto importante nel panorama orologiero, affermandosi come innovatori sia tecnici che estetici.
In un recente articolo, abbiamo parlato dell’acquisizione di alcune quote del marchio da parte di Chanel; vedremo cosa riserverà il futuro per MB&F, nella speranza che possa contribuire a nuovi progetti e nuove creazioni.
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