Oggi esce la tanto attesa collezione di Swatch per MoMA, che prosegue la “tradizione” del brand di accostarsi ai musei, per la prima volta negli Stati Uniti!
La collezione Swatch x MoMA
Sei pezzi per sei diverse opere, reinterpretate con lo scopo di adattarsi a stare sul polso. Ovviamente, non serve nemmeno chiederlo, saranno tutte opere presenti nel MoMA, che Swatch ha scelto per la loro importanza e riconoscibilità, tanto quanto per le emozioni che richiamano.
Nell’immagine sotto, potete vedere i sei orologi, tratti dalle seguenti opere, in ordine: Il Sogno (1910) di Henri Rousseau, La Notte Stellata (1889) di Vincent van Gogh, The City and Design, The Wonders of Life on Earth, Isamu Kurita (1966) di Tadanori Yokoo, New York (1968) di Tadanori Yokoo, Composizione in ovale con piani di colore 1 (1914) di Piet Mondrian, La Speranza II (1907-1908) di Gustav Klimt.
MoMa e Swatch
Il rapporto tra queste due realtà, entrambe di primo livello nei loro settori, nasce negli anni ’90. In questo periodo infatti, il museo decide di inserire alcuni Swatch in collezione, e da qui nasce il bel rapporto con il brand.
Il risultato è in alcuni modelli, che presentano il logo del museo e sono tuttora molto ricercati, sebbene diversissimi da quel che vediamo quest’anno.
La sfida nuova, che Swatch si pone in questi casi, è quella di reinterpretare le opere, così che siano allo stesso tempo rappresentative dell’arte ma anche oggetti nati e concepiti per stare al polso. A modo loro, questi orologi sono piccole opere d’arte un po’ alla Warhol…
Il cofanetto
Oltre ad essere acquistabili singolarmente, gli Swatch x MoMA sono venduti anche in cofanetto da sei, ed è questo ad aver attratto la nostra attenzione più degli altri.
2021 pezzi, come l’anno che stiamo vivendo, un’edizione limitata che richiama il MoMa più di quel che pensiamo. Oltre alle opere, infatti, l’estetica della confezione riprende le “Blade stairs”, che sono parte integrante dell’architettura del museo.
È proprio qua che vediamo il vero intento di Swatch in questa collaborazione con MoMA, qualcosa che oggi ci serve e ci fa sorridere. E questo intento è proprio quello di farci viaggiare, farci scoprire cose nuove, portando da noi quello che ci è difficile raggiungere.
Se Maometto non va alla montagna… Ed ecco qua che proprio Swatch ci porta in visita a New York, dove forse tutti vorremmo essere. Ci fa vedere l’architettura e ci fa vedere le opere, ce le fa perfino toccare, cosa che nel museo non potremmo nemmeno fare.
Se già portare l’arte nell’orologeria (e viceversa) è lodevole e piacevole in tempi “normali”, oggi lo è ancora di più.
Il mio preferito…e il tuo!
Dovessi scegliere non avrei dubbi: andrei dritto sul “Mondrian”, non potendomi ancora permettere una sua opera, ma non è detto che si debba scegliere tra soli 6 modelli.
Certo, 6 non sono pochi e ce n’è per tutti i gusti, eppure Swatch è andata a fondo nell’archivio del MoMA, e ha deciso di fare un passo ulteriore. Si può infatti personalizzare il proprio orologio, che farà quindi parte di questa iniziativa congiunta, ma avrà il nostro tocco creativo e si distaccherà dalla collezione creata apposta con MoMA.
È stata scelta Beatriz Milhazes, con tre delle sue opere (Suculentas Beringelas (Succulent Eggplants) (1996), O Espelho (The Mirror) (2000), and Meu Bem (2008) ) per dare la possibilità di personalizzare il proprio Swatch sulla piattaforma Swatch X You.
Non più, quindi, un orologio nato dall’idea di queste due eccellenze, bensì un oggetto pensato da noi, con il loro aiuto.
Qui sotto qualche idea di come potrebbe venire (o anche un bel gioco: “trova l’orologio nascosto”, scegliete voi!).
Possono piacere o non piacere, stancare, divertire, essere fuori luogo o geniali, ma una cosa è certa: sono ben riusciti. Non avrei mai pensato ad un anno migliore per viaggiare con la mente e non con il corpo, e l’esperienza che arriva da questi oggetti è sicuramente accresciuta dalle circostanze mondiali. Insomma: bel progetto Swatch e MoMA!