Cari amici di IWS, bentornati sul nostro magazine!
Quest’oggi approfondiremo uno degli elementi più affascinanti e distintivi di un orologio: il quadrante. Questo componente, oltre a svolgere un ruolo funzionale, rappresenta una vera e propria tela su cui gli orologiai esprimono la loro maestria, utilizzando materiali, colori e finiture diverse. Ogni tecnica impiegata per decorare il quadrante contribuisce a esaltarne la bellezza e a donargli un carattere unico.
Dalle lavorazioni industriali più diffuse, come la satinatura e il soleil, fino alle decorazioni artigianali più complesse, come la smaltatura e il guilloché, oggi esploreremo nel dettaglio le principali finiture utilizzate nell’orologeria.
Finitura Soleil
La prima finitura che analizziamo è la soleil, anche chiamata a raggio di sole. Questa tecnica è molto diffusa grazie alla sua bellezza estetica e alla relativa semplicità di realizzazione. Il nome deriva dall’effetto luminoso che si crea sulla superficie del quadrante, con riflessi che si irradiano dal centro verso l’esterno, proprio come i raggi del sole.
Per ottenere questo effetto, il quadrante viene spazzolato con un utensile rotante, lasciando sottili incisioni concentriche. Successivamente, viene applicato un rivestimento traslucido o una lacca colorata che amplifica il gioco di luce.
Negli orologi di alta gamma, questa lavorazione viene eseguita a mano, utilizzando una spazzola metallica e una pasta abrasiva. Il processo richiede grande abilità artigianale, poiché ogni passaggio influisce sulla regolarità e sulla profondità dei riflessi. Il risultato finale è un effetto luminoso più morbido e sofisticato rispetto a quello ottenuto meccanicamente.
Finitura Guilloché
Il guilloché è una delle finiture più celebri e apprezzate dagli appassionati d’orologeria. Questa tecnica prevede l’incisione di motivi geometrici intricati sulla superficie del quadrante, creando un raffinato gioco di luci ed ombre.
Può essere realizzata artigianalmente mediante un tornio a guilloché, un macchinario che permette di incidere il metallo con precisione micrometrica. In alternativa, oggi viene spesso realizzata con frese a controllo numerico per ridurre i tempi di produzione.
Alcuni dei motivi più iconici includono il Tapisserie, utilizzata negli Audemars Piguet Royal Oak e caratterizzata da una texture a piccoli quadrati che viene incisa con un pantografo, conferendo tridimensionalità al quadrante, e Clous de Paris, un motivo in rilievo caratterizzato da piccole piramidi, ottenuto incidendo la superficie con micro-punte geometriche.
Questa tecnica è sinonimo di eccellenza e viene utilizzata da maison come Breguet, che ha reso il guilloché un vero e proprio marchio di fabbrica.
Finitura Grainé
Meno diffusa, ma estremamente affascinante, la finitura grainé si distingue per la sua texture granulosa e opaca. Questa lavorazione è tipica dell’alta orologeria, poiché richiede un processo complesso che dona al quadrante un aspetto particolare ed esclusivo.
Per realizzarla, la superficie del quadrante viene sabbiata o trattata con una vernice speciale che conferisce una finitura leggermente ruvida. In alcuni casi, si utilizza anche un’incisione chimica o una fresatura per ottenere il caratteristico effetto materico.
Questo tipo di quadrante è particolarmente apprezzato per la sua eleganza discreta e la capacità di ridurre i riflessi, migliorando la leggibilità dell’orologio.
Smaltatura
Passiamo ora ad una delle lavorazioni più prestigiose e affascinanti: la smaltatura. Questa tecnica, impiegata negli orologi di altissima fascia, è apprezzata per la sua capacità di donare ai quadranti colori intensi, profondi e incredibilmente resistenti al tempo.
Lo smalto viene applicato a mano sul quadrante dagli abilissimi artigiani, sotto forma di polvere di vetro mescolata con pigmenti. Successivamente, il tutto viene cotto in forno a temperature elevate, rendendo la superficie dura e brillante.
Esistono tre principali tecniche di smaltatura, che di seguito andremo ad analizzare nel dettaglio.
Grand Feu
La smaltatura Grand Feu è una delle tecniche più prestigiose in orologeria, caratterizzata da una cottura ad altissime temperature, tra 800 e 900°C. Il quadrante, solitamente in rame o in oro, viene ricoperto con più strati di smalto composto da silice e ossidi minerali per ottenere diverse tonalità. Dopo ogni strato, il quadrante viene cotto in forno, consolidando il colore e creando una superficie vetrosa e brillante. L’intero processo richiede estrema precisione, poiché un piccolo errore o una cottura errata può causare crepe o variazioni indesiderate nel colore. Questo metodo garantisce una finitura profonda e duratura, con una resistenza eccezionale nel tempo.
Ogni quadrante è unico, poiché la fusione dello smalto produce leggere variazioni di sfumature. Questa tecnica è tipica delle creazioni d’alta orologeria come Patek Philippe, Breguet e Jaeger-LeCoultre, che la impiegano per realizzare quadranti con colori intensi ed eleganti. Il risultato finale è un quadrante estremamente raffinato, senza imperfezioni visibili e con una brillantezza naturale che dura nel tempo.
Cloisonné
La smaltatura Cloisonné è una tecnica decorativa complessa che utilizza sottilissimi fili d’oro o platino per creare contorni dettagliati al di sopra di un quadrante. Gli artigiani piegano a mano questi fili formando piccole celle (cloisons), che vengono poi riempite con smalto colorato per formare il disegno desiderato. Successivamente, il quadrante viene sottoposto a diverse cotture in forno ad alte temperature per fissare lo smalto e ottenere le tonalità desiderate. Ogni cottura modifica leggermente il colore e richiede un’abilità straordinaria per ottenere un risultato uniforme.
Dopo l’ultima cottura, il quadrante viene levigato fino a ottenere una superficie perfettamente liscia e lucida. In alcuni casi, i fili d’oro vengono lucidati o dorati per accentuare i dettagli. Questa tecnica è particolarmente apprezzata per la realizzazione di quadranti artistici con motivi elaborati, come paesaggi o mappe. Gli orologi Patek Philippe, Vacheron Constantin e Ulysse Nardin utilizzano spesso questa lavorazione per collezioni esclusive e pezzi unici.
Champlevé
La tecnica Champlevé prevede l’incisione diretta del quadrante in metallo, creando cavità destinate ad essere riempite con smalto. Questo processo viene eseguito con strumenti a mano o con fresatrici di precisione, scavando le aree da colorare. Una volta incise, le cavità vengono riempite con smalto liquido e successivamente cotte in forno a temperature elevate per fissarne il colore. A differenza del Cloisonné, dove i fili d’oro separano i colori, qui è il metallo stesso a delimitare le diverse aree cromatiche.
Dopo l’ultima cottura, il quadrante viene levigato per eliminare l’eccesso di smalto e ottenere una superficie uniforme e liscia. Questa tecnica offre un forte contrasto tra il metallo e lo smalto, risultando più resistente rispetto ad altre tipologie di smaltatura. Molti orologi di lusso, come quelli di Breguet, Jaeger-LeCoultre e Van Cleef & Arpels utilizzano il Champlevé per realizzare quadranti decorativi con motivi geometrici o floreali.
Laccatura
Infine, troviamo la laccatura, una tecnica utilizzata per creare quadranti con una superficie liscia, uniforme e brillante. A differenza della smaltatura, che utilizza alte temperature per fissare il materiale, la laccatura prevede l’applicazione di strati sottili di vernice o lacca su una base metallica. Ogni strato viene lasciato asciugare e poi lucidato prima di applicare il successivo, un processo che può essere ripetuto fino a 12 volte per ottenere una profondità e una brillantezza ottimali. Il risultato è un quadrante con colori vibranti e una superficie specchiata, particolarmente apprezzato negli orologi di lusso e vintage.
La laccatura può essere opaca o lucida, a seconda dell’effetto desiderato. Un esempio noto è il quadrante laccato della serie moderna del Rolex Cellini.
Visita il nostro canale Youtube per vivere il meglio del mondo dell’orologeria in prima persona.
Per tutti gli aggiornamenti in tempo reale seguici su Instagram.