La Visita alla Manifattura di A. Lange & Söhne

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04 Dicembre 2023
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Siamo vicino al confine della Germania con la Repubblica Ceca, nella regione della Sassonia, dove sorge un piccolo paese di 6.657 anime chiamato Glashütte. Curiosamente, i paesaggi ricordano quelli delle vallate svizzere, dove le manifatture di orologi si alternano alle malghe e ai pascoli di vacche.

Per arrivare qui abbiamo dovuto fare circa mezz’ora di auto, dopo essere atterrati nella città di Dresda, la Firenze dell’Elba. Prima dei bombardamenti del 1945, la città era considerata tra le più belle della Germania, grazie ai suoi eleganti palazzi in stile barocco. Dagli anni ’70 ha avuto inizio l’opera di ricostruzione, visibile ancora oggi dalle facciate dei palazzi che presentano pietre di due colori: quelle sabbia, e quelle nere, recuperate dalle macerie dei bombardamenti.

L’Orologio da 5 Minuti della Semperoper

Dresda è stata la prima tappa del nostro viaggio… e non solo perché era l’aeroporto più vicino. Gli amanti dell’Opera già lo sapranno, ma qui ha sede la Semperoper, che domina la Theaterplatz e prende il nome dall’architetto Gottfried Semper che progettò il primo edificio nel 1841.

Entrati nell’auditorium, sopra il palco, è alloggiato un orologio a cinque minuti. Fu sviluppato appositamente per il boccascena dall’orologiaio di corte e matematico-fisico di Dresda, Johann Christian Friedrich Gutkaes. Ciò che rende davvero unico questo orologio è il modo di visualizzare il tempo, poiché segna l’ora in modo digitale, ben prima dell’avvento di qualsiasi tipo di display. Nella casella di sinistra sono indicate le ore, mentre in quella di destra i minuti, che ruotano a intervalli di 5.

Vi starete chiedendo perché mi sono tanto dilungato sulla descrizione di questo orologio. Il motivo sta nel fatto che uno degli orologi più iconici di A. Lange & Söhne, lo Zeitwerk, ne è sostanzialmente la riproduzione in un orologio da polso meccanico! Entreremo nei dettagli di questo modello “digitale meccanico” più avanti, durante la visita della manifattura.

Glashütte

Arrivati a Glashütte, si percorre una strada di circa un chilometro, alla fine del quale il paese termina. In questo spazio si concentrano tutte le manifatture di Glashütte, che vedi sfilare una in fila all’altra da Nomos, Glashütte Original, Tutima, Moritz Grossmann fino a A. Lange & Söhne, che sembra delineare il confine ultimo del paese. Qui tutti si occupano di orologeria, e il loro stile è davvero inconfondibile.

L’orologeria di Glashütte

Se sei appassionato di vino e di alta cucina, conosci bene il concetto di terroir. Altrimenti, questo termine descrive come l’ambiente naturale di una regione in cui viene prodotto un particolare cibo o bevanda influenzi il suo sapore. Anche gli orologi sono influenzati dalle tradizioni locali dei loro creatori. Nel caso degli orologiai di Glashutte, anche se ognuno ha un punto di vista unico, ci sono firme regionali come una molla in acciaio a forma di collo di cigno utilizzata per la regolazione, la decorazione Côtes de Glashütte sulle platine (incise a mano libera e più ampie rispetto alle Côtes de Genève) e l’uso di chaton d’oro avvitati (piccoli anelli protettivi) sulla platina a tre quarti per mantenere i rubini posizionati nei punti di attrito per ridurre l’usura. 

Il Lange 1 Moonphase

Un altro importante elemento è l’utilizzo dell’argento tedesco, ma non fatevi ingannare dal nome, perché di argento ce n’è ben poco. Si tratta invece di una lega di rame, nichel e zinco.

La Manifattura

Entrati in uno degli edifici di A. Lange & Söhne, ha inizio il tour vero e proprio. Lasciamo i telefoni all’ingresso – solo i fotografi del marchio sono autorizzati a scattare foto – e prendiamo le scale, in direzione della prima stanza. Qui ci viene mostrata la lucidatura.

Ogni volta che giri un orologio A.Lange & Soehne sul fondello non puoi che restare ammaliato. Per raggiungere questo wow effect, Lange utilizza ben 10 tecniche differenti di finitura sui suoi movimenti. Queste sono: la decorazione a righe (ribbing), la “solarisation”, il perlage, la sabbiatura lineare, circolare e circonferenziale, la lucidatura piatta, a specchio (black polishing), la smussatura e la lucidatura degli angoli interni. Ci vorrebbe un articolo intero per spiegarle tutte! Vorreste conoscerle?

Cliccando qui ne troverete spiegate una buona parte!

L’A. Lange & Sohne 1815 Tourbillon Handwerkskunst

Vista la complessità delle lavorazioni e la sostanziale differenza delle tecniche e dei materiali usati rispetto all’orologeria svizzera, Lange consiglia di effettuare le revisioni sempre da loro. Vi starete dicendo: “certo, chi consiglierebbe il contrario”, ma dopo aver visto i processi e i rischi connessi vi posso garantire che se avessi un A. Lange & Söhne, non lo farei toccare da nessun altro.

Per semplificare il lavoro degli orologiai, Lange ha prodotto anche tutta una serie di tools specifici per ogni componente, di modo che siano più facili da maneggiare. Pazzesco!

All’interno della manifattura, ogni collezione ha un reparto dedicato, con orologiai altamente specializzati. Alcune stanze restano Top Secret, ma siamo potuti entrare nel reparto Lange 1, il modello che ha rilanciato il marchio nel 1994, e nel reparto Zeitwerk.

Nato nel 2009, lo Zeitwerk è un orologio veramente sorprendente. Per mostrare le ore come su un orologio digitale, il suo calibro deve essere capace di immagazzinare un sacco di energia da rilasciare ogni 60 secondi, per muovere il disco dei minuti, e ogni 60 minuti, anche il disco delle ore. Se questo può sembrarti semplice, devi immaginare che uno di questi dischi pesa molto più di un normale paio di lancette. Immaginati la dimensione della spirale! 

Inoltre, il movimento dell’orologio deve caricare regolarmente le molle per muovere i dischi, ed è necessario che il bilanciere riceva energia in modo stabile. Il problema è che le molle aggiuntive tolgono energia da quella principale, alterando l’ampiezza delle oscillazioni del bilanciere e compromettendo la precisione. Per fare questo è stato utilizzato, oltre ad un bariletto apposito dalla potenza aumentata, anche un rémontoire, che rilascia l’energia ad intervalli regolari mantenendola invariata.Grazie alla ricerca degli ingegneri di Lange, sono riusciti ad associare questa complicazione (che ad essere precisi non è una complicazione, ma volendo, un modo complicato di mostrare il tempo), ad un orologio con data, e a due tipi diversi di ripetizione.

L’incisione

Abbiamo parlato dell’incisione come uno degli elementi distintivi dell’orologeria di Glashutte. Realizzata sulponte che regge il bilanciere di ogni orologio A.Lange & Sohne, segue dei motivi floreali a discrezione dell’incisore, che li realizza a mano libera, mettendoci in un certo senso la propria firma. Infatti è possibile addirittura risalire a chi ha realizzato l’incisione dal disegno realizzato!Alcuni clienti possono richiedere anche un’incisione personalizzata.

Guardare il lavoro dell’incisore ti lascia incantato, mentre ti concentri sullo schermo che ingrandisce il minuscolo componente in argento tedesco che sta lavorando. Non c’è spazio per l’errore. 

Spiegare a parole la complessità di questo processo è difficile. Per questo lo farò con le immagini. A sinistra, l’incisione che ho realizzato io – a mia discolpa avevo bevuto qualche caffè di troppo -, a destra, quella dell’incisore. Notate qualche differenza?

Le Grandi Complicazioni

L’ultima stanza che abbiamo visitato è quella delle Grandi Complicazioni. Da qui escono orologi del calibro del triple split, del Tourbillon Pour Le Mérite e del Turbograph, di cui abbiamo avuto la fortuna di avvistare un esemplare della prima serie, che era tornato a casa per un trattamento SPA (chi non ne ha bisogno, di tempo in tempo).

I calibri che vengono assemblati in questa stanza raggiungono dei livelli di complessità altissimi (lo specifico in caso il nome triple-split non fosse autoesplicativo).Forse non sai che Lange assembla, smonta e riassembla ciascun movimento. Nel caso di questi orologi ultra complicati, i cui movimenti arrivano anche a contare più di 1000 componenti, questo processo può doversi ripetere anche 3 o 4 volte. Questo significa che il loro assemblaggio, dall’inizio alla fine, può richiedere anche più di 6 mesi di lavoro. Folle.

Terra Luna
Triple Split

Terminata la visita ci siamo diretti in un altro edificio, dove ci hanno accolto con numerosi vassoi pieni di orologi A.Lange & Söhne da tutte le collezioni. Per chi è molto appassionato del marchio, c’era il rischio di svenimento!

Presentato nel 1999, solo 5 anni dopo il rilancio del marchio, il Datograph presentava un calibro di manifattura rivoluzionario. Philippe Dufour lo definì “il miglior movimento cronografico mai realizzato”. Abbiamo visto anche R.W. Smith indossarne uno a Ginevra. Penso che non ci possano essere ambassador migliori di questi.

Conclusione

In questi anni abbiamo visitato qualche manifattura, piccola e grande. Nonostante la produzione molto ridotta, sui 5.000 pezzi all’anno, Lange rientra nella seconda categoria, delle grandi manifatture già stabilite, anche per la presenza a livello finanziario del gruppo Richemont.

Durante la visita però, si ha quasi l’impressione di visitare un piccolo atelier indipendente, forse per la libertà creativa rispetto alla presenza del gruppo, o forse per la quantità di lavorazioni manuali che vengono realizzate dagli artigiani che vi lavorano. Non capita spesso di recarsi al di fuori dei confini elvetici per parlare di orologi; quindi, speriamo vi siate divertiti in questo viaggio insolito con noi. Alla prossima! 


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