Il nome Credor vi dice qualcosa? Se non l’avete mai sentito, siete nel posto giusto. Quest’oggi parleremo proprio di questo marchio, soffermandoci sul nuovo modello GCBD997 nato in collaborazione con l’artista giapponese Akira Yamaguchi, celebre pittore contemporaneo.
Un gioiello nascosto dell’orologeria giapponese
Credor non è un marchio ampiamente conosciuto, ma appartiene a quella élite orologiera che eccelle in raffinatezza e qualità, pur restando piuttosto “di nicchia”. Questo è in parte dovuto al fatto che Credor distribuisce i propri orologi prevalentemente in Giappone o tramite pochissimi rivenditori autorizzati nel resto del mondo, per cui se vorrete averne uno, preparatevi ad acquistare un bel biglietto con destinazione Tokyo.
1974: nasce Credor
Fondato nel 1974 da Seiko, che ne è tuttora il proprietario, Credor è stato ideato per creare orologi di suprema qualità, con un’attenzione particolare all’estetica. È importante distinguere Credor da Grand Seiko: quest’ultima è famosa soprattutto per meccaniche di precisione, mentre Credor è dove si esaltano le competenze artigianali giapponesi nel design e nella dimensione artistica.
Il nome “Credor” deriva dal francese crête d’or, che significa “cresta d’oro” o “pinnacolo d’oro”, a suggerire l’idea di raggiungere il punto più alto in termini estetici e artigianali.
Nel corso degli anni il marchio ha acquisito fama grazie al modello Eichi presentato nel 2008, una serie limitata di 25 pezzi, con cassa in platino e quadrante in porcellana Noritake lavorato a mano, alimentato dal calibro Seiko Spring Drive 7R08. Poi è arrivato l’Eichi II nel 2014 per celebrare i 40 anni del brand, anch’esso prodotto in modo artigianale dal Micro Artist Studio di Seiko a Shiojiri, sempre con quadrante in porcellana, finiture estremamente curate e movimento Spring Drive.
La collaborazione con Akira Yamaguchi
Il nuovo GCBD997 nasce invece dall’incontro con Akira Yamaguchi, artista noto per le sue composizioni a ‘volo d’uccello’, con prospettive insolite e uno sguardo dall’alto che unisce tradizione e contemporaneità. Rispetto alla sobrietà degli Eichi, qui troviamo un vero stravolgimento, un tocco creativo che impreziosisce tanto il quadrante quanto il fondello.
L’orologio presenta una cassa in acciaio da 38 mm, spessa soltanto 8,4 mm, resa possibile dall’impiego del calibro a carica manuale Credor 6899, spesso appena 1,98 mm e capace di garantire 37 ore di riserva di marcia. Il risultato è un segnatempo ultrasottile, che trasmette tutta la precisione maniacale degli artigiani giapponesi. Il cinturino è in alligatore marrone con chiusura a tre lame, perfettamente in linea con l’eleganza complessiva del modello.
Il fondello
Attraverso il fondello si può ammirare il bilanciere, contornato da incisioni e motivi geometrici che, nelle parole di Yamaguchi, richiamano “la luna che pulsa ritmicamente nel cielo, da cui si dipanano campi d’erba argentata che a loro volta si trasformano in fiori selvatici, linee fluide e infine nelle orbite ellittiche dei corpi celesti”.
Un quadrante tutto giapponese
La decorazione più sorprendente, però, si trova sul quadrante. Qui emerge un nuovo stile definito “suki mechanical”, dove “suki” indica un profondo apprezzamento per eleganza e raffinatezza. Tra le ore sei e nove troviamo un’apertura, dentro la quale un pannello di zaffiro posto tra movimento e quadrante lascia intravedere il bilanciere, sospeso anche grazie alla trasparenza del fondello questo è stata applicata una decorazione circolare che crea un effetto tridimensionale su una superficie sostanzialmente piana.
A dominare la parte superiore e gran parte di quella inferiore del quadrante è una geometria a cubi prospettici, realizzata con 60 inserti diversi suddivisi in 11 tipologie, creando un intreccio di rombi che richiama la pittura tradizionale giapponese e crea un raffinato gioco di luci in base a come questa colpisce il quadrante.
Prezzo e disponibilità
Il Credor GCBD997 sarà disponibile esclusivamente sul mercato giapponese, in una tiratura limitata di soli 15 esemplari. Il prezzo è fissato a 3.300.000 yen, circa €19.700 al cambio attuale.
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