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Nuovo Patek Philippe 5304/301R-001: L’Equilibrio Tra Estetica e Perfezione Meccanica

DATA
02 Agosto 2021
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Ciò che è difficile attrae, l’impossibile seduce, ciò che è complicato spaventa, ciò che è estremamente complicato innamora.

Paulo Coelho

Dalla sua fondazione nel 1839 Patek Philippe ha dato vita alle proprie opere d’arte fondendo in maniera unica raffinatezza estetica e perfezione meccanica, confermandosi nel corso degli anni come uno dei marchi più prestigiosi nel mondo dell’alta orologeria.

Provate a chiudere gli occhi ora ed immaginate un segnatempo Patek. Sono pronto a scommettere che la maggior parte di voi sia ricaduta su una bella complicazione racchiusa all’interno di una cassa in metallo prezioso. Non è così?

Effettivamente conosciamo bene la filosofia della casa ginevrina: “Complexity should never be at the cost of aesthetics”, la complessità tecnica non deve mai scendere a compromessi con l’estetica. È con questo importante binomio, dimostrazione di suprema abilità tecnica e maestria artistica, che vi presentiamo oggi il nuovo Patek Philippe 5304/301R-001. Ripetizione minuti e calendario perpetuo retrogrado referenza.

Patek Philippe 5304/301R-001

A New Star is born 

Presentata in occasione della mostra Haut Artisanat 2020 – 2021 assieme ad altri sei modelli “Grandi Complicazioni” la referenza 5304/301R-001 rappresenta la reinterpretazione della referenza 5304R-001 in una nuova versione Haute Joaillerie.  

In linea con lo stile che da sempre caratterizza le grandi complicazioni di Patek, il segnatempo abbina perfettamente la padronanza tecnica all’arte decorativa. La particolarità infatti che più di tutte richiama l’attenzione, vero e proprio tratto distintivo rispetto alla precedente referenza, sono gli 80 diamanti taglio baguette che ricoprono la lunetta, le anse del bracciale ed il fermaglio déployant.

Questa nota di brillantezza è chiamata a mettere in evidenza tutta la padronanza meccanica della casa ginevrina, risaltando l’ingegnoso sistema di visualizzazione del calendario.

Ma facciamo una considerazione ragazzi, non lo trovate meravigliosamente sfacciato?

Personalmente ritengo che l’effetto ottenuto dalla smaterializzazione del quadrante, dalla trasparenza che lo caratterizza e dalla incastonatura delle pietre preziose che lo ricoprono, rappresentino un esplicito richiamo a farsi osservare, e a farsi studiare i componenti del meccanismo.

Tipico atteggiamento di chi non ha nulla da nascondere, e che vuole al contempo mettere in mostra tutto il talento del marchio dando una spallata definitiva agli scettici invidiosi.

Procediamo per gradi però e andiamo a divertirci scoprendolo nelle sue peculiarità.

Le grandi complicazioni: il Patek Philippe 5304/301R-001

Entriamo nel vivo della referenza 5304/301R-001 e cerchiamo di spiegare il perché i maestri di casa Patek sono stati così bravi. Le caratteristiche tecniche sono sorprendenti e riprendono il fil rouge della stirpe combinando sia la ripetizione minuti che il calendario perpetuo retrogrado con fasi lunari.

Siamo di fronte a rare complicazioni che solamente gli orologiai più esperti sono in grado di realizzare. Basti pensare che per assemblare una ripetizione minuti sono richieste all’orologiaio dalle 200 alle 300 ore di lavoro, ed è possibile solo dopo decenni di esperienza, indispensabile a raggiungere il livello di abilità orologiera necessaria per questo lavoro.

Allo scopo di mettere in libera evidenza la manifattura meccanica dell’oggetto, a testimonianza della vanità con la quale è stato concepito, Patek Philippe utilizza un ingegnoso sistema di visualizzazione del giorno, del mese e del ciclo degli anni bisestili basato sulla rotazione di tre dischi in zaffiro trasparenti che sembrano fluttuare sul quadrante.

La visualizzazione retrograda della data invece è affidata ad una finissima sfera che corre da ore 7 ad ore 5 caratterizzata da una mezzaluna rossa che indica la cifra sul ring graduato a bordo del quadrante. Mediante una specifica molla spirale, la lancetta retrograda ritorna alla posizione 1 in maniera istantanea dopo aver raggiunto il 28, 29, 30 o 31 in funzione del mese e del ciclo dell’anno bisestile. Il perpetuo si completa infine dai piccoli secondi ad ore 6 accompagnati dalla complicazione delle fasi lunari.

Integrato alla carrure troviamo il cursore che aziona la regina di tutte le complicazioni, la ripetizione dei minuti, caratterizzata dalla classica suoneria su due timbri. Dal fondo della cassa in cristallo zaffiro, è possibile ammirare il complesso meccanismo della ripetizione. 

Una piccola curiosità, è tradizione in casa PP che tutti gli orologi a ripetizione siano controllati dal presidente in persona prima che lascino la fabbrica e raggiungano i collezionisti di tutto il mondo, usanza che la dice lunga sull’alta qualità della casa ginevrina.

Non Solo Tecnica

La sua sfacciataggine l’abbiamo già richiamata all’interno dei precedenti paragrafi, ma entriamo nello specifico e cerchiamo di capire con che mezzi di seduzione la referenza 5304/301R-001 tenta di affascinare i collezionisti. Figlio della corrente barocca di casa Patek, il nuovo Ripetizione minuti e calendario perpetuo retrogrado, utilizza come principale elemento di attrazione i suoi 6,22 ct di diamanti incastonati sulla lunetta, sulle anse e sul fermaglio. 

La cassa in oro rosa dal diametro generoso di 43 mm e spessore 13,3 mm richiama la fattezza del suo predecessore con linee dolci e morbide. 

Così come gli accessori perfezionano lo stile di una signora, gli inserti in oro bianco con inciso un motivo a foglia applicati nei fianchi della cassa, sulle anse e sul cursore della ripetizione minuti perfezionano l’estetica e l’eleganza di questo segnatempo.

Le lancette ore e minuti traforate a foglia in oro bianco laccato nero sono volutamente concepite allo scopo di essere discrete, evitando di porre ostacoli alla libera vista sulla complessa ingegneria del movimento. L’indicazione di giorno, mese ed anno bisestile invece avviene tramite tre finestrelle su fondo nero con indicazioni in bianco, mentre le cifre della data si sviluppano a mezzaluna lungo il bordo del quadrante.

Il fondo della cassa è un altro esplicito richiamo ad ammirare l’oggetto. Realizzato in cristallo zaffiro permette di esplorare sia l’architettura del calibro R 27 PS QR LU che il complesso meccanismo della ripetizione minuti ed il mini rotore posto sotto la croce di Calatrava.

Il design del segnatempo viene rifinito da un bracciale alligatore a squama quadrata, di colore nero lucido. Il fermaglio déployant raffigurante il simbolo della maison è vistosamente circondato da una fascia composta da 22 diamanti.

Bello senza anima? Tutt’altro

Il cuore pulsante della referenza 5304/301R-001 è affidato al collaudatissimo calibro R 27 PS QR LU a carica automatica con ripetizione minuti, calendario perpetuo e lancetta della data retrograda. Le caratteristiche tecniche vedono l’unione di 517 componenti in 28 mm di diametro e 7,23 mm di spessore.

Osservando il movimento dal fondello notiamo il mini rotore caratterizzato da un segmento di lavoro decentrato in oro rosa 22 ct. Le 21.600 alternanze ora del bilanciere conferiscono al calibro un’estrema precisione di marcia che non supera i -3/+2 secondi al giorno, certificata dal sigillo PP visibile sul retro.

Impostato correttamente il meccanismo del calendario perpetuo funzionerà senza bisogno di regolazioni fino al 28 febbraio 2100, anno in cui il calendario gregoriano sopprime eccezionalmente il 29 febbraio.

La scelta di utilizzare oro 22 ct per il rotore decentrato non è solamente riconducibile ad un fattore estetico. Il peso specifico dell’oro infatti, superiore rispetto agli altri metalli comunemente impiegati allo scopo, ha permesso negli anni agli ingegneri di Patek lo sviluppo di un mini rotore di dimensioni più contenute.

La regolazione 

Abbiamo accennato in precedenza come il segnatempo, se impostato correttamente, garantisca un funzionamento senza necessità di regolazioni aggiuntive fino al 2100. Vediamo come calibrare correttamente l’oggetto e soprattutto quali sono le azioni da evitare nel corso di queste operazioni.

Visita il sito di Patek Philippe per saperne di più

Partiamo con il dire che tutti i settaggi eseguiti agendo sui vari correttori devono esclusivamente essere fatti utilizzando l’apposita attrezzatura. Sconsiglio vivamente l’uso di qualsiasi altro strumento che non sia quello originale fornito. Un’altra regola fondamentale da seguire è quella di effettuare le regolazioni della data e delle fasi lunari esclusivamente alle ore 7h00 del mattino, in maniera tale che i meccanismi di cambio data siano totalmente disinseriti. 

Entrando nello specifico, le regolazioni del giorno, mese e anno avvengono in maniera molto semplice utilizzando gli appositi correttori che agiscono direttamente sul meccanismo.

Il setting della fase lunare invece, fatta previa conoscenza del numero di giorni intercorsi dall’ultima luna piena, avviene agendo direttamente sul correttore situato ad ore 6. Una pressione del correttore corrisponde ad un giorno trascorso dall’ultima luna piena. Il conto retrogrado va fatto senza includere il giorno stesso di luna piena.

Per quanto concerne la ripetizione minuti, l’unica attenzione da mettere in campo durante il suo utilizzo è quella di non maneggiare mai il cursore che attiva il congegno parallelamente ad operazioni di settaggio che implichino manipolazioni della corona di carica.

Niente paura dunque, nonostante le grandi complicazioni l’oggetto si presenta abbastanza facile ed intuitivo.

Conclusioni

Che dire ragazzi, dopo aver fatto un bel viaggio all’interno delle caratteristiche tecniche ed estetiche di questo pezzo, studiata la sua indole sfacciata e vanitosa, ed acclamata la sua straordinaria ingegneria, è tempo di fare bilancio. 

Dalla sua fondazione la casa ginevrina ha sempre dimostrato il suo grande amore per le grandi complicazioni, equilibrando nei propri pezzi sia la perfezione meccanica che la raffinatezza estetica. Non a caso ed in perfetta sintonia con questo dogma, Patek si conferma anche in questa occasione, consegnando ai collezionisti si un oggetto grandemente sfarzoso, ma al contempo caratterizzato dall’estrema perfezione e complicatezza meccanica.

Chiamato a dare una valutazione alla referenza 5304/301R-001, posso affermare che di primissimo impatto e quasi in maniera sbilanciata, l’oggetto sia estremamente votato al lusso. Tuttavia scoprendone i particolari tecnici, studiando le sue complicazioni ed ammirando le sue capacità, trovo ammirabile l’equilibrio messo in campo dalla maison, considerandolo come vero e proprio punto di forza del segnatempo.

Cos’altro debba dimostrare la casa ginevrina è molto difficile da individuare, eppure anche in questo straordinario pezzo Patek Philippe conferma la maestria dei suoi artigiani, del loro svoir-faire e l’impegno costante e continuo verso la ricerca e lo sviluppo nonché ricorda a tutti noi le motivazioni per le quali i grandi collezionisti di tutto il mondo si combattono a colpi di milioni per assicurarsi queste opere d’arte.  

Autore: Jacopo Invernizzi

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