Nel lessico dell’orologeria, la parola “omaggio” ha un peso particolare. Non indica solamente un tributo, ma un ritorno consapevole alle origini: un gesto di riconoscenza verso ciò che ha definito l’identità di un segnatempo e di una Maison. Con l’Hommage La Placide, Roger Dubuis celebra trent’anni di storia ripercorrendo il proprio DNA con lucidità, evitando “l’effetto nostalgia” e puntando invece a un dialogo tra epoche.

La serie, limitata a ventotto esemplari, non è soltanto un esercizio di restauro o di stile. È un progetto che riflette un modo di intendere l’orologeria come continuità tecnica e culturale, in cui ogni componente diventa un frammento di memoria rimesso in moto.
Le origini
Nel 1995, in una Ginevra che già respirava l’aria dell’alta orologeria, un maestro orologiaio “fuori dagli schemi” decise di fondare la propria Maison. Roger Dubuis, forte di una lunga esperienza nelle grandi manifatture, diede vita a un marchio destinato a ridefinire i confini dell’haute horlogerie. Con lui, il designer Carlos Dias, che contribuì a forgiare l’identità visiva del brand: sofisticata, teatrale, espressiva.
L’anno successivo, nel 1996, nacque la collezione Hommage pensata come tributo ai maestri e ai colleghi che avevano segnato il cammino del fondatore. Quei segnatempo, raffinati e tecnicamente impeccabili, incarnavano la doppia anima del brand: rispetto per la tradizione e spirito d’avanguardia. Il nome “Hommage” divenne presto sinonimo di eccellenza e di un’estetica elegante, capace di esprimere il carattere del suo creatore.
Oggi, a trent’anni di distanza dalla nascita della Maison, Roger Dubuis celebra il proprio percorso con un progetto speciale: Hommage La Placide, una moderna riedizione in serie limitata di 28 esemplari che sposta, per la prima volta il “baricentro”, rivolgendo il tributo al maestro stesso.
La Placide: Nomen Omen
“Placide” era il soprannome che Roger Dubuis portava fin da ragazzo, durante i suoi anni come scout. Lo accompagnò per tutta la vita, descrivendo un temperamento calmo, riflessivo, ma determinato. È un dettaglio biografico che trova riscontro nel suo modo di lavorare e approccio all’orologeria.

Dedicare a questo soprannome una nuova creazione non è dunque un gesto romantico, ma una scelta coerente con l’identità della Maison. Hommage La Placide diventa così il ritratto del suo fondatore, condensando nel metallo e nelle superfici decorate ciò che Dubuis aveva espresso in tutta la sua carriera: la serenità del gesto artigiano e la complessità della costruzione meccanica.
Il movimento: un ponte tra epoche
Al centro del progetto si trova il calibro RD1472, che unisce due movimenti storici della manifattura: l’RD14, presentato nel 2004 come primo calibro automatico interamente in-house, e il modulo RD72, introdotto nel 1999 con la complicazione del calendario perpetuo.
I tecnici della Maison hanno scelto di ripartire dai componenti originali del RD14, sottoponendoli a un processo di revisione completa: controllo, test di precisione, e in molti casi una vera rimessa a nuovo. Alcuni elementi, come il regolatore a collo di cigno e le molle del bilanciere, sono stati mantenuti nella loro forma originaria, testimonianza diretta dell’eredità tecnica del marchio.
Il modulo RD72 aggiunge poi la parte più poetica del meccanismo: la complicazione del calendario perpetuo con indicazione di giorno, data, mese, anno bisestile e fasi lunari. Per adattarlo agli standard attuali, è stato necessario riprodurre oltre la metà dei componenti, inclusi ponti, ruote e leve, interamente all’interno della manifattura ginevrina.

Un aspetto tecnico di rilievo è la soluzione adottata per la visualizzazione combinata di mese e anno bisestile: due ruote stellate coassiali, una da 12 denti e una da 48, permettono una lettura lineare e pulita, coerente con l’approccio funzionale di Dubuis.
Il nuovo RD1472, composto da 291 componenti, è rifinito secondo i criteri più elevati del Poinçon de Genève e decorato con quindici tecniche tradizionali, tra cui lucidatura a specchio, anglage manuale, côtes de Genève, perlage e bisellatura degli ingranaggi. Il rotore in oro rosa 18 carati, ridisegnato per questa edizione, completa la struttura con sobrietà.
La dialettica del quadrante
Il quadrante del Hommage La Placide è un microcosmo di complessità e armonia. Cinque livelli sovrapposti raccontano, con linguaggio visivo e materico, l’estetica che contraddistingue la Maison.

La flangia in rodio spazzolata ospita una minuteria precisa, mentre le sezioni del calendario, realizzate in madreperla, aggiungono lucentezza e dinamismo. La platina laccata in tonalità Leman Blue, è un tributo poetico al Lago di Ginevra, che il giovane Roger Dubuis osservava ogni giorno viaggiando in treno tra Vevey e la scuola orologiera.

Gli indici applicati e le scale biretrograde, ampie all’esterno e strette verso il centro, ricordano le prime creazioni del marchio, con quel movimento circolare delle sfere che, giunte al termine della scala, tornano improvvisamente a zero per ricominciare il loro viaggio. Un gesto elegante che diventa metafora del tempo stesso: eterno ritorno, equilibrio tra fine e inizio.

A completare la scenografia del quadrante, la luna in oro giallo 18 carati si staglia su un cielo di avventurina blu, creando un contrasto luminoso che invita alla contemplazione.
Materiali e proporzioni
Con un diametro di 38 millimetri, la cassa in oro rosa 18 carati adotta proporzioni che oggi potremmo definire “classiche”, ma che nel linguaggio di Roger Dubuis corrispondono piuttosto a un ritorno alla misura ideale dell’orologio.

Le linee riprendono quelle del modello originale del 1996, ma con una sottile modernità nei profili, nella lucidatura e nella qualità della finitura.

Il cinturino in pelle blu, intercambiabile, con fibbia firmata Roger Dubuis riprende la cromia del quadrante e introduce un elemento contemporaneo, discreto ma coerente. Sul retro, l’apertura in vetro zaffiro permette di osservare la costruzione del movimento, con il suo equilibrio tra componenti originali e rimodellati.
Un omaggio anche ai collezionisti
In occasione del lancio di Hommage La Placide, Roger Dubuis ha voluto estendere la celebrazione anche a chi, nel tempo, ha creduto nel marchio fin dalle origini. Tutti i proprietari di un modello Hommage originale saranno infatti accolti nelle boutique monomarca del brand per ricevere un cinturino commemorativo gratuito, compatibile con i loro segnatempo d’epoca. Un gesto simbolico e significativo, che riafferma il legame di continuità tra la Maison e le generazioni di collezionisti.
Eredità e futuro di un linguaggio unico
Dal 1995, Roger Dubuis ha costruito un universo dove la precisione meccanica incontra la teatralità del design. La Maison, custode del Poinçon de Genève, ha sempre interpretato l’alta orologeria con un approccio “libero” e anticonvenzionale, coniugando maestria artigianale e materiali innovativi. La sua visione, racchiusa nel concetto di Hyper Horology™, non si limita a produrre segnatempo, ma a creare opere d’arte cinetiche che raccontano il coraggio di reinventare il tempo.
Con Hommage La Placide, Roger Dubuis non guarda solo al proprio passato, ma riafferma un principio fondamentale: che l’orologeria, per restare viva, deve continuare a dialogare con il proprio passato.
Visita il nostro canale Youtube per vivere il meglio del mondo dell’orologeria in prima persona.
Per tutti gli aggiornamenti in tempo reale seguici su Instagram.