Frutto dell’abilità creativa dell’uomo, un orologio, o meglio, la sua cassa, può avere molteplici forme.
Indubbiamente, la forma a cui si pensa subito, è quella rotonda. Ma, grazie all’innovazione e alla creatività dell’uomo, da quando è nato il primo orologio da polso nel 1810 ad oggi, i segnatempo hanno assunto diverse forme.
Questi orologi, che potremmo dire “non rotondi”, sono sempre stati definiti come “orologi di forma”.
Negli anni, diverse sono state le Maison e i designer che hanno osato sulla forma degli orologi e sicuramente, una tra le tante che mi viene in mente al riguardo, è Cartier. Quello che ha sempre contraddistinto la Maison è il fatto di aver creato costantemente “forme uniche” per i propri orologi.
Per quanto riguarda i designer, invece, il nome che sicuramente sarà a tutti voi noto in merito a questo argomento è quello di Gerald Genta. Questo grande maestro, tramite la sua abilità a livello di design, riuscì a creare dalla sua mano, due degli orologi più iconici al mondo: il Nautilus di Patek Philippe ed il Royal Oak di Audemars Piguet.
Arrivando però a parlare delle diverse forme degli orologi, quali sono quelle più importanti e viste attualmente nel settore dell’orologeria?
Attraverso questo articolo vi spiegherò le differenze tra le principali forme degli orologi accennando a quelle più famose.
Gli orologi rotondi
In questa categoria possiamo collocare, senza dubbio, la maggior parte degli orologi esistenti e più noti a tutti.
La forma circolare degli orologi è sinonimo di minimalismo ma, allo stesso tempo, di completezza e comodità. Si tratta di orologi che sono in grado di fornire, in base alla funzione che presentano, indicazioni chiare e uniformi su tutta la superficie circolare del quadrante.
Sebbene siano gli orologi “più semplici” e, forse i preferiti, presentato meno personalità rispetto agli “orologi di forma” i quali, a volte, si distinguono immediatamente dagli altri proprio per il loro peculiare design. Nella categoria degli orologi rotondi rientrano quelli che sono i segnatempo più famosi ed iconici al mondo tra cui, ad esempio, il Patek Philippe Calatrava.
Gli orologi rettangolari
Nonostante fossero molto più diffusi nel XX secolo, sono orologi piuttosto frequenti ancora oggi anche se, ad opinione di molti, rappresenta una forma non apprezzata al 100%.
Possiamo quindi dire che c’è una netta divisione, ovvero, l’orologio rettangolare piace o non piace, è difficile trovare qualcuno che prediliga solo determinati orologi con questa forma a discapito di altri con la stessa.
Al di là del gusto personale, l’orologio rettangolare, soprattutto se di dimensioni piccole, è sinonimo di classe ed eleganza.
A differenza degli orologi rotondi con diametri abbondanti, però, gli orologi rettangolari grossi possono presentare un limite alla vestibilità perfetta del segnatempo.
In parole più semplici, un orologio rotondo abbondante al polso, stona di meno di uno rettangolare di dimensioni non adeguate.
Se però si va su misure contenute, in questa categoria troviamo alcuni degli orologi più belli mai realizzati, a mio parere.
Per citarne un paio mi viene in mente il Reverso di Jaeger LeCoultre o il Tank di Cartier.
Gli orologi quadrati
Questa terza categoria racchiude in sé orologi che, al giorno d’oggi, sono poco diffusi ma, allo stesso tempo, rappresentano una tipologia di segnatempo tra i più distintivi da poter indossare.
Si tratta di orologi che, a livello di vestibilità, possono essere equiparati agli orologi rotondi in quanto, la maggior parte delle volte, sono di grandezze simili.
Come gli orologi rettangolari, anche quelli quadrati erano maggiormente diffusi nel XX secolo ed erano realizzati da Maison come Audemars Piguet e Vacheron Constantin.
Si trattava di orologi classici ed eleganti adatti alle occasioni formali anche se, negli anni 70, questa forma di orologio fu anche utilizzata per realizzare alcuni orologi sportivi tra cui uno dei più famosi della storia dell’orologeria: il Tag Heuer Monaco.
Al giorno d’oggi si potrebbe dire di assistere quasi ad una sorta di rinascita di questa tipologia di orologi, complice anche il fatto di alcune maison indipendenti, come Nomos oppure Bell & Ross, che hanno deciso di realizzare segnatempo dalla forma quadrata.
Gli orologi tonneau
Termine francese che significa “barile”, questa tipologia di casse prende anche il nome di “cassa a forma di barile”.
Si tratta di orologi con una forma rettangolare ma che presentano angoli arrotondati e bordi arcuati. Questa categoria di orologi viene da molti definita come una sorta di fusione tra un orologio rotondo ed uno rettangolare.
Solitamente utilizzati per orologi eleganti dallo stile art déco, questa forma di orologi è sempre stata utilizzata anche per cronografi e orologi subacquei della fine degli anni ’60 e dell’inizio degli anni ’70.
Al giorno d’oggi, per fare qualche esempio, troviamo questa forma nel Cartier Tonneau, se prendiamo in considerazione la categoria degli orologi eleganti.
Se consideriamo gli sportivi, invece, questa forma la possiamo trovare in Maison come Richad Mille, per la maggior parte dei loro modelli, nell’Elegante di F.P. Journe e in molti altri orologi moderni di diverse Maison.
Gli orologi ottagonali
Questa forma della cassa è sicuramente associata da tutti a due degli orologi più importanti ed iconici al mondo: il Patek Philippe Nautilus e l’Audemars Piguet Royal Oak.
Tra i due modelli però, possiamo notare delle differenze a livello di design. Si tratta in tutti e due i casi di una cassa ottagonale ma, per quanto riguarda il Nautilus, troviamo una forma ad ottagono con spigoli ammorbiditi che donano all’orologio, nel complesso, un design “più morbido”, se così possiamo dire. Per quanto riguarda il Royal Oak, invece, troviamo un ottagono con spigoli vivi.
Ultimo, ma non meno importante da citare, è un orologio che è comparso negli ultimi anni nel mercato orologiero riscuotendo un immediato successo da parte di tutti i collezionisti: il Bulgari Octo Finissimo. Frutto della mano di Fabrizio Buonamassa Stigliani e del suo team, questo orologio ottagonale è un erede del patrimonio stilistico del maestro Gerald Genta e, pertanto, collegato ai primi due orologi citati di questa categoria.
Gli orologi Cushion
Le casse Cuschion, che tradotto significa “a cuscino”, sono orologi che potremmo quasi definire quadrati con bordi arrotondati, come accade nella forma Tonneau.
Potremmo quindi dire che sono il risultato di una una fusione tra una cassa rotonda ed una quadrata. A livello di comfort al polso, questi orologi hanno la caratteristica di risultare praticamente identici a quelli rotondi.
Lo stile Cuschion è stato quasi sempre adottato per orologi subacquei e orologi sportivi. Tuttavia negli ultimi anni sta avvenendo un vero e proprio revival di questa forma grazie ad alcune riedizioni, come il Vacheron Constantin Historiques American 1921, e grazie a novità come il Moser Streamliner.
Per fare un ulteriore esempio di orologio con questa forma, non può che venirmi in mente l’iconico Panerai Radiomir che, fin dagli anni 40, ha adottato questa tipologia di cassa.
Gli orologi asimmetrici
A prima vista, gli orologi di questa categoria possono sembrare rotondi e sposso possono essere assimilati alla suddetta categoria. Tuttavia, se si analizza più nel dettaglio la struttura, si potrà notare che il lato della cassa dove è posta la corona si presenta più largo e pronunciato.
Il motivo di questa “parte in più da un lato” è dovuto principalmente ad una questione di protezione dei pulsanti dell’orologio o della corona.
Un esempio di questa categoria può essere l’Omega Speedmaster che, nato inizialmente rotondo, per questioni di protezione dei tasti cronografici, ha visto aggiungersi una parte in più nel lato destro della cassa facendolo così risultate asimmetrico.
Gli orologi fuori categoria
Qui possiamo collocare tutti quegli orologi che non hanno una vera e propria forma. Sono orologi il cui aspetto è stato dettato tanto dalle soluzioni ingegneristiche necessarie, quanto all’estro e al genio dei propri creatori. Un nome che mi viene in mente, primo tra tutti, per questa categoria, è quello di “orologi spaziali”.
Qui possiamo collocare una tra le mie Maison indipendenti preferite: Urwerk. Si tratta di vere e proprie navicelle spaziali al polso dotate di un design unico e futuristico.
Oltre ad Urwerk, possiamo aggiungere alla categoria degli “spaziali” anche De Bethune e alcune creazioni di MB&F. Gli orologi di De Bethune, nonostante abbiano una forma prevalentemente rotonda, presentano delle anse che donano un look futuristico e integrate perfettamente con la cassa, distorcono la classica forma rotonda fino a farli sembrare delle vere e proprie navicelle spaziali.
Per quanto riguarda MB&F c’è invece poco da dire. Attraverso la sua collezione Horological Machine, Max Busser non propone solo navicelle spaziali, ma anche animali, dischi volanti, turbine e molto altro. Ne è un esempio il “Panda” realizzato in occasione di Only Watch 2021.
Sempre in questa “fuori categoria” possiamo anche inserire alcuni orologi creati nel secolo scorso che sono diventati “classici” nonostante la loro forma stravagante. Si tratta di orologi con forme particolari ed uniche e a riguardo non si può non parlare del Cartier Crash, uno degli orologi più belli mai creati, a mio parere.
Il suo caratteristico design ha fatto si che diventasse uno degli orologi più ambiti al mondo, proprio per la sua forma, facendo segnare cifre record nelle aste di tutto il mondo.
Conclusioni
Che sia rotondo oppure una navicella spaziale, l’importante è che il design di un orologio, seppur alle volte semplice, risulti nel complesso caratteristico e a suo modo unico in modo da poter dare al segnatempo una propria identità così da potersi distinguere immediatamente da tutti gli altri orologi.
E voi, quale forma preferite tra tutte queste?
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Vi lascio infine il link di un mio articolo dove potrete trovare temi affini a quelli trattati in questo articolo.