Intervista ad Elie Bernheim: Ceo di Raymond Weil

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21 Luglio 2025
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Cari amici di IWS era ottobre 2023. Ricordo perfettamente quel momento: mi stavo concedendo una pausa, scrollando Instagram con la solita leggerezza. Come spesso accade, il mio feed era popolato da immagini di orologi. Ma tra tutti, uno in particolare ha attirato la mia attenzione: cassa tonda, piccoli secondi, un design pulito ed elegante. Sembrava un neovintage, ma era evidente che si trattasse di un modello contemporaneo. Il genere di segnatempo che, personalmente, trovo irresistibile.

Spinto dalla curiosità, apro il post per saperne di più. Leggo il nome: Raymond Weil e rimango sorpreso. In Italia è un marchio storico, ma da tempo se ne erano perse le tracce. Non se ne parlava più molto, e ammetto di aver pensato che forse il brand stesse vivendo un momento di declino.

E invece, pochi giorni dopo, arriva la notizia: quel preciso modello, il Millésime, si aggiudica il Challenge Watch Prize al Grand Prix d’Horlogerie de Genève (GPHG) 2023. Un riconoscimento prestigioso, che premia non solo la qualità costruttiva e la cura delle finiture, ma anche la capacità di proporre un orologio meccanico di alto livello ad un prezzo contenuto. Parliamo di circa 2.000 euro, tasse incluse.

Fondata nel 1976, Raymond Weil non è mai passata inosservata. L’azienda prende vita in un momento critico dell’orologeria: la crisi del quarzo. In questo contesto complesso, il signor Raymond Weil sceglie di intraprendere una strada diversa, fondando un marchio con una missione ben precisa: realizzare orologi di alta qualità e fruibili al grande pubblico.

Fin dall’inizio, l’impresa assume un’impronta familiare. Al fianco del fondatore si unisce presto il genero, Olivier Bernheim, che rappresenta la seconda generazione e contribuisce a rafforzare il carattere familiare ed indipendente dell’azienda. Sotto la sua guida, il marchio consolida la propria identità, mantenendo sempre saldi i valori originari.

Oggi Raymond Weil è condotta dalla terza generazione ovvero da Elie Bernheim, il figlio di Olivier, che è attualmente al timone dell’azienda. In occasione del Watches & Wonders 2025, abbiamo avuto l’opportunità di incontrarlo per farci raccontare da vicino la visione che guida questo nuovo capitolo.

L’intervista ad Elie Bernheim

IWS: Ciao Elie, è un piacere conoscerti e volevo congratularmi con te per il GPHG e questo nuovo corso!

Elie Bernheim: Piacere mio e grazie, sono molto entusiasta di vedere l’arrivo del pubblico italiano.

IWS: Raccontaci meglio!

Elie Bernheim: Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti in questi ultimi anni di lavoro. Il nostro impegno ha portato ad una crescita costante, e oggi possiamo contare su una clientela ben consolidata in diverse aree del mondo. 

Se dovessi definire l’estetica dei nostri orologi, potrei parlare di un gusto quasi sassone, sobrio ed elegante. I nostri mercati di riferimento storici sono stati soprattutto gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e l’Australia. Queste aree hanno rappresentato per lungo tempo il cuore pulsante della nostra distribuzione e del nostro successo internazionale.

IWS: L’arrivo del Millésime che cambiamenti ha portato?

Elie Bernheim: Non ci aspettavamo un risultato così entusiasmante ma sì, in effetti stiamo aprendo la strada ad una clientela completamente nuova. 

IWS: Quali sono i vostri valori? 

Elie Bernheim: I valori trasmessi da mio nonno non sono mai cambiati. Il nostro obiettivo resta quello originario: creare orologi custodi del perfetto equilibrio tra qualità e prezzo. È una visione semplice, ma estremamente solida. 

Cerchiamo di lavorare con intelligenza, mantenendo un equilibrio costante. Questo vale nel rapporto con i nostri clienti, ovviamente, ma anche con i nostri fornitori e partner. Crediamo in un modello di business sano, basato sul rispetto reciproco e sulla sostenibilità delle relazioni nel tempo. In fondo, la chiave di tutto sta proprio lì: nell’equilibrio.

IWS: Com’è nata la collezione? 

Elie Bernheim: Era il periodo della pandemia, il mondo si era fermato. Durante una fase di riapertura, mi trovavo a Venezia con la mia famiglia. Ricordo perfettamente quella scena irreale: una città quasi deserta, sospesa nel tempo. Passeggiando per le calli silenziose, mi sono ritrovato ad ammirare la bellezza di Piazza San Marco, forse come non mi era mai capitato prima. È stata un’esperienza unica, che probabilmente non si ripeterà più.

In quel momento ho iniziato a riflettere sull’Italia, sulla Francia, sul Giappone: mercati dove la passione per l’orologeria è profonda, culturale. E ho capito che, pur avendo una presenza storica, ci mancava il prodotto giusto per dialogare con quei pubblici. Dovevamo pensare a qualcosa di nuovo, che parlasse la loro lingua estetica e culturale.

È da quelle riflessioni che, qualche tempo dopo, è nato Millésime. Un progetto che rappresenta un vero cambio di passo, frutto di ascolto, osservazione e voglia di evolvere.

IWS: Ed ecco il GPHG!

Elie Bernheim: A dire il vero, non ci abbiamo riflettuto troppo. È stato certamente un onore immenso e una grande soddisfazione ricevere quel riconoscimento, ma il nostro focus è sempre stato e rimane il pubblico di appassionati. 

L’obiettivo era offrire loro un prodotto nuovo, capace di esprimere le nostre idee, la nostra visione, ma senza mai perdere di vista uno dei nostri pilastri: l’accessibilità. Volevamo rimanere fedeli alla nostra identità, ai nostri binari, e possiamo dire con orgoglio di esserci riusciti.

Ora ci stiamo concentrando sugli “effetti collaterali” di questo successo.

IWS: Effetti collaterali?

Elie Bernheim: Il successo di Millésime ci ha portato… un “problema positivo”! Un effetto inaspettato, ma stimolante: ha alzato il livello percepito del nostro marchio, e di conseguenza ci siamo trovati di fronte a un’esigenza chiara quella di far evolvere anche il resto delle collezioni. 

Abbiamo iniziato con il Freelancer, introducendo una nuova complicazione calendario. È una funzione affascinante, che volevamo proporre in una fascia prezzo interessante, sotto i 5.000 euro. Siamo riusciti a lanciarla a 3.500 euro, e ne siamo molto orgogliosi.

Il nostro approccio è questo: essere in costante movimento, rinnovarci senza sosta, ma sempre in modo coerente con i valori su cui si fonda Raymond Weil. L’equilibrio tra innovare e rimanere fedeli alla nostra identità è ciò che ci guida.

IWS: Che importanza dai al prodotto? 

Elie Bernheim: Totale. In fondo, il mercato dell’orologeria funziona così: se proponi un bel prodotto, la gente si avvicina. L’attrazione nasce dalla qualità e dal fascino dell’oggetto.

Ma non basta. Se a quel fascino si accompagna un prezzo corretto, equilibrato, allora si crea qualcosa di più solido: una progettualità, una relazione duratura. Il vero obiettivo non è solo attirare l’attenzione, ma costruire un legame che tenga nel tempo. 


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