Si pensava che avremmo dovuto attendere fino ad aprile del prossimo anno per ricevere qualche novità, e invece, Patek Philippe, a pochi giorni dalla presentazione dell’ultimo Calatrava in edizione limitata (il 6007A che trovi qui) ha voluto nuovamente smentirci.

Le release di Patek creano sempre un grande buzz, e quest’anno, con ben tre nuove Grandi Complicazioni, non è da meno.

Senza ulteriore indugio, iniziamo!

5270J-001

La prima grande novità di quest’anno è il Cronografo con Calendario Perpetuo ref.5270J. La complicazione per eccellenza di Patek Philippe, ora nella più iconica delle combinazioni, oro giallo e quadrante argenté.

I Cronografi con Calendario Perpetuo non sono certo gli orologi più complicati che escono oggi dalla maison, ma non sorge dubbio sul fatto che siano i più riconosciuti ed ambiti. Dal 1941 ad oggi, sono sempre stati L’orologio per eccellenza di Patek Philippe.

Dopo che due anni fa la versione in platino del 5270 fu presentata a Basel, sembrava che la serie avesse ricevuto una degna conclusione, e che una versione in oro non sarebbe mai arrivata, anche alla luce del fatto che l’oro giallo è il meno apprezzato delle sue controparti. Invece in questo caso Patek ha dimostrato di non curare troppo i trend di mercato, e di rivolgersi ai puristi chiudendo la serie del 5270 nel modo più classico possibile.

Il 5270J non ha certo ricevuto il riconoscimento che ci si sarebbe aspettati da un orologio con una simile storia alle spalle. Bisogna però prendere in considerazione il fatto che fino al 5970, Patek ha sempre utilizzato come base per i suoi calibri degli Ebauche di fornitura, mentre con il 5270 il movimento è interamente di manifattura.

Siamo sicuri che queste caratteristiche lo renderanno un classico in futuro. Se lo vuoi adesso, il 5270J-001 è disponibile in boutique per 155’850€.

5370P-011

La seconda novità di quest’anno è il 5370 in platino, che sta volta ritorna con un quadrante in smalto “Grand Feu” blu. Il 5370P era uscito di produzione solo questo gennaio. È stato assente per soli sei mesi, ma ci era mancato… del resto è un cronografo splittante con indici breguet applicati e quadrante in smalto. Non ti ho ancora convinto?

Non lasciare che l’aspetto semplice e lineare del quadrante ti inganni. Voltando l’orologio, se hai opzionato il fondello trasparente (scelta ovvia, lo so), avrai una vista privilegiata sul calibro di manifattura CHR 29-525 PS. A mio parere il calibro più bello dell’era moderna, insieme al L951 di Lange (il movimento del Datograph, per intenderci).

Il 5370P è la perfetta interpretazione moderna di alcuni tra gli orologi più iconici della storia della Maison. Non è facile dare un degno successore ad orologi come il 1463, ma Patek ci è riuscita.

La nuova tonalità dello smalto blu può piacere o meno, e si potrebbe anche obiettare che il blu sta permeando dappertutto, rendendoci monotoni. Detto ciò, non c’è un singolo aspetto di questo orologio che non sia curato al massimo dettaglio. Anche le componenti nascoste, che non verranno mai esposte sono rifinite con la massima cura, come se anche loro dovessero essere sempre in bella vista.

Oltre che speciale, questo orologio è raro. A volte si pensa che un Nautilus sia difficile da prendere a listino, e in effetti, è così. Ma ti basti pensare che per tutto il mercato statunitense, in un anno, il contingente è stato di 3 ref. 5370. Si, solo 3. Se ne vuoi uno, puoi metterti in lista. Il prezzo di listino per il 5370P-011 è di 242’600€.

5303R-001

Per ultimo, ma non per importanza, abbiamo la novità più controversa. Da quando è uscita per la Singapore Grand Art Exhibition (di cui puoi scoprire tutte le release qui), la ref. 5303R ha subito tante critiche e ammirazioni. È un orologio che stimola forti sentimenti, senza vie di mezzo.

Prima di entrare nelle specifiche dell’orologio, è necessario un preambolo. Dalla sua uscita a Singapore, la ref. 5303R non è stata bene accolta dai puristi della maison, perché contro i loro stessi principi. Al di là del fatto che Patek Philippe ha sempre combattuto i Tourbillon esposti per via del fatto che i raggi UV interferiscono con il suo funzionamento, è la vera e più profonda filosofia del brand a essere stata tradita.

La maison ha sempre ribadito che il proprietario di un Patek non deve avere interesse nel mostrare un Tourbillon, e non per una semplice ragione estetica. Per questo, da sempre, Patek esegue questi movimenti con il massimo della cura e del dettaglio per poi nasconderli, come da patto implicito con i suoi più affezionati clienti.

Il 5303R rompe la tradizione e stravolge tutti questi concetti. La scheletratura è parte della grande tradizione di Patek, ma il suo uso solo parziale confonde un po’ la direzione presa con questa creazione.

Per ovviare all’interferenza causata dai raggi UV, la gabbia del Tourbillon è stata capovolta, e il vetro zaffiro trattato per proteggere il movimento.

Nonostante tutto, il 5303R resta un incredibile artefatto di orologeria. Le decorazioni a foglia degli inserti in oro bianco mostrano tutta l’abilità tecnica e artistica degli artigiani di Patek, in una cura al dettaglio che difficilmente trova rivali.

Il 5303R-001 non sarà in edizione limitata, ma ci si può aspettare che sarà prodotto in bassissime quantità, solo per i clienti più facoltosi e speciali della maison. Prezzo e disponibilità sono su richiesta.