Dopo il successo del “Tribute to Ermetico”, Wyler Vetta prosegue il dialogo con la propria storia, riscoprendo l’essenza del cronografo da 38 mm. Tre versioni che riflettono tre diversi modi di rileggere un’icona degli anni ’40.
Scopriamo insieme i nuovi Wyler Vetta Chronographe 38 mm!
Un nome, due anime: la storia di Wyler e Vetta
La storia di Wyler Vetta è una delle più affascinanti dell’orologeria europea: un intreccio di ingegno svizzero e gusto italiano che ha attraversato avversità, rivoluzioni tecnologiche e mutamenti nelle tendenze, riuscendo sempre a mantenere una forte identità e coerenza stilistica.
Tutto ha inizio nella città di Basilea, nel 1924, quando i giovani Paul e Victor Wyler, guidati dalla passione e dallo spirito avanguardistico, fondano la Paul Wyler & Cie. Il loro obiettivo? Costruire orologi resilienti, in grado di resistere alle “sfide” della vita quotidiana. Nel 1927 presentano una delle invenzioni più rivoluzionarie per l’epoca: il bilanciere Incaflex, un sistema di protezione dagli urti basato sull’integrazione di due bracci (in questo caso curvi) più lunghi e flessibili nel bilanciere.
Il successo fu immediato: nel 1931 e 1956, per certificarne la resistenza, il “cricchettino” (depositario del secondo brevetto del marchio) e “Dynastar” Wyler vennero lanciati dalla Torre Eiffel e sopravvissero continuando a funzionare alla perfezione. Questi eccezionali test di caduta degli orologi furono una dimostrazione eccellente delle pionieristiche abilità di marketing e dell’affidabilità di Wyler Vetta.
Parallelamente, in Italia, prendeva forma un’altra storia. A partire dagli anni ‘30 la Fratelli Binda, già nota per la distribuzione di marchi come Zenith e Universal Genève, comincia a vendere orologi con il marchio Vetta. Vetta diventa rapidamente sinonimo di eccellenza, precisione e affidabilità: è infatti l’orologio che affianca la Nazionale nella Coppa Rimet, la Mille Miglia, Enzo Ferrari ed illustri protagonisti del mondo del cinema come Vittorio De Sica, Marcello Mastroianni, Marco Tardelli, Catherine Spaak, Richard Gere e Melanie Griffith.
il legame tra Wyler e la Fratelli Binda si consolida e nasce Wyler Vetta: Wyler incarnava l’anima “tecnica”, mentre Vetta rappresentava la dimensione più culturale, affettiva e “italiana” del tempo.
Il range di anni tra i ‘30 e ‘60 rappresenta l’epoca d’oro e conta la produzione di orologi di grande pregio, specialmente nella categoria “cronografi”. Iterazioni straordinarie come i Vetta Chronometre, Chronographe Antimagnetique, Chronographe Antimagnetique Impermeabile e Cronografo Ermetico, tutte provviste degli iconici calibri Valjoux 14, 22 e 72.
L’ascesa continua fino agli anni ‘80, quando la crisi del quarzo ridisegna l’orologeria mondiale. Come molti altri brand storici, anche Wyler Vetta ne subisce l’influenza ma rimane con resilienza nei ricordi, nei cassetti e sui polsi di numerose generazioni.
E proprio in questo legame affettivo, silente ma tenace, trova oggi nuova linfa per rinascere!
Cent’anni di eredità: il “Tribute to Ermetico”
Nel 2024, Wyler Vetta celebra un secolo di storia con una speciale edizione limitata il: “Tribute to Ermetico”. Questo modello reinterpreta con autenticità un’icona degli anni ‘40 firmata Vetta, il cronografo “Ermetico”.
L’Ermetico possedeva caratteristiche precise, che gli sono valse il titolo di primo cronografo impermeabile nella storia dell’orologeria. Una cassa in due corpi senza lunetta, pulsanti a pompa, vetro montato direttamente sulla carrure, fondello a scatto (più precisamente “a forte pressione”) e l’immarcescibile Valjoux 22.
Images Credits: Shuck The Oyster
Il “Tribute to Ermetico”, realizzato sotto la guida di Beppe Ambrosini e prodotto in soli 100 esemplari, è un omaggio contemporaneo che custodisce i tratti più iconici del suo predecessore vintage. Troviamo infatti una cassa in acciaio satinato da 38 mm e sul quadrante tutti gli elementi tipici dell’Ermetico: le sfere a foglia, gli indici a bastone alternati a numeri arabi, il posizionamento dei due contatori ad ore 3 e 9, le due scale tachimetrica (più esterna, in blu) e telemetrica (in rosso) e la fedele dicitura “chronographe” in francese posizionata in prossimità del logo ad ore 12.
Immancabili il vetro zaffiro bombato con trattamento antiriflesso (che ricorda l’originale vetro plexiglas) e l’impermeabilità, garantita fino a 10 atmosfere. Al suo interno, visibile attraverso il fondello trasparente in vetro zaffiro, il movimento a carica manuale Nicolet N 6734 degli anni ‘70 completamente rielaborato e personalizzato per Wyler Vetta.
I nuovi Wyler Vetta Chronographe 38 mm
Wyler Vetta esaudisce i desideri di appassionati e collezionisti introducendo, per la prima volta in collezione continuativa, l’iconico cronografo da 38 mm. Tre inedite configurazioni: grigio, nero e bitonale, che proseguono anch’esse nella direzione “revival”.
Ciò che contraddistingue i nuovi Wyler Vetta Chronographe è lo stilema squisitamente vintage. I quadranti hanno un layout bicompax con internamente una scala tachimetrica base 1000 (che permette di calcolare la velocità media di un oggetto in movimento su una distanza predefinita) e una scala telemetrica da 1 km (funzionale invece a misurare la distanza approssimativa da un evento che produce sia luce che suono) a cui sono affiancate cifre arabe e le storiche diciture “waterproof”, “chronographe”.
La cassa da 38 mm in acciaio satinato presenta proporzioni e profili che conferiscono un’ottima vestibilità al polso. I pulsanti a pompa, la corona oversize e il vetro zaffiro bombato con trattamento antiriflesso completano l’orologio e rispettano con coerenza il DNA vintage. La costruzione, come da tradizione, garantisce una resistenza all’acqua fino a 100 metri.
Al suo interno troviamo il valido Sellita SW510 BHM, movimento a carica manuale provvisto di 56 ore di riserva di carica e 28.800 alternanze/ora.
I cinturini sono intercambiabili grazie al sistema a sgancio rapido, ed è possibile scegliere tra cinturino in pelle italiana Mohawk dall’effetto scamosciato o bracciale in acciaio satinato con fibbia deployante. Il prezzo? €2.600 per le versioni con cinturino e €2.750 con il bracciale.
Oggi, modelli come il Tribute to Ermetico e il Chronographe 38 mm, sussurrano silenziosamente il ritorno di un frammento di storia tutta italiana. Un ritorno fresco, autentico e pieno di carattere che guarda al futuro senza dimenticare il proprio passato.
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