Gli orologiai indipendenti sono trattati da una cerchia ristretta di intenditori e collezionisti. Mentre all’estero la conoscenza di questi marchi sembra più forte, in Italia e tra i ragazzi come noi resta spesso un mondo sconosciuto.

All’interno del nostro team ne parliamo spesso, tra nuove release e cartelle stampa c’è sempre occasione di discutere tra chi sia il più pazzo o più visionario tra questi orologiai. Allo stesso tempo però, quando ne parliamo pubblicamente non troviamo lo stesso riscontro. Perché? Risposta scontata, sono indipendenti e quindi poco conosciuti.

Spesso noto anche qualche commento negativo (a volte anche fuori luogo e troppo aspro), ma secondo me, qualcosa che non si capisce è più probabile che venga disprezzata.

Noi di IWS siamo qui per raccontarveli, senza cercare di persuadervi o farveli piacere, ma semplicemente per il gusto di mostrarvi cosa c’è dietro.

La reazione che mi aspetto a fine articolo non è un “ah, ora mi piace”, ma più un “ah, ora ho capito il senso”. Ai gusti non si discute, ma sono sicuro che tra una cerchia di orologiai indipendenti possa trovare quello che ti ruberà il cuore, come FP Journe lo ha rubato a me!

Ora iniziamo

Chi sono gli orologiai indipendenti?

Mi immagino chi si avvicina a questo mondo e sente nominare più e più volte questi fantomatici marchi ed orologiai indipendenti… ma indipendenti da cosa? È come essere a scuola ed essersi persi un argomento importante: spesso si va avanti senza chiedere di cosa si stia parlando, poi si finisce per non capire niente.

Con marchi indipendenti si potrebbe intendere tutti quei brand al di fuori dei grandi gruppi del lusso, fuori da LVMH, da Richemont o da Swatch Group.

Rolex, Patek Philippe, Audemars Piguet o sono marchi indipendenti, ma nel nostro caso si parla più di orologiai indipendenti che hanno creato la loro maison, in un periodo tra gli anni 2000 ad oggi.

Un esempio citato prima è François-Paul Journe che ha co-fondato FP Journe, ma potremmo parlare di David Zanetta e Denis Flageollet che hanno creato De Bethune (ne abbiamo parlato sul nostro canale YouTube), di Maximilian Busser che con alcuni amici ha creato MB&F, o di Roger Smith, allievo di George Daniels. Questi sono degli esempi di orologiai indipendenti che stanno scrivendo la storia dell’orologeria moderna.

Cosa fanno di diverso gli orologiai indipendenti?

Qui è dove cambia tutto. La differenza tra i due tipi di realtà indipendente che ti mostravamo prima è proprio qui.

Gli orologiai indipendenti realizzano pezzi di qualità sopraffina, in quantità davvero limitate (non da strategie di marketing) e con un carattere unico e distintivo. Se dovessimo riassumere in due parole l’argomento potremmo dire che è un mix di creatività e artigianalità, perché devi ben sapere che il pregio di questi orologi è dato da tutto il lavoro manuale che c’è dietro e dall’ingegno tecnico dei loro meccanismi.

Tieni a mente che nell’orologeria indipendente anche le sole finiture sono un argomento molto importante. Sentirai parlare di Philippe Dufour, di Romain Gauthier, di De Bethune…

Parlando di estetica dirompente potremmo parlare di Urwerk o MB&F. In questo caso di convenzionale non c’è davvero nulla, dalla forma della cassa al modo in cui viene indicata l’ora. Questi sono tra i marchi più particolari in termini di design, ma che pensiamo nel futuro possano riscuotere un notevole successo come opere d’arte.

E infine parlando dell’ingegneria dei meccanismi potremmo parlare di di FP Journe. Questo orologiaio ha una spiccata attenzione e inventiva a livello di meccanismi, come ad esempio nel Tourbillon Souverain Vertical che abbiamo raccontato nel nostro articolo.

La differenza sostanziale sta quindi nella qualità (è alta), nell’estetica (sono particolari, non convenzionali), nei meccanismi (spesso rivoluzionari), e nel volume produttivo (ne vengono prodotti pochi).

Perché lo fanno?

Cambia il cosa, cambia il come ma cambia anche il perché! È l’ultimo punto ma anche forse il più importante.

Gli orologiai indipendenti sono spinti da qualcosa di unico e molto personale, che spesso si incontra con il gusto di alcune o molte persone. Denis Flageollet ad esempio è sempre stato spinto da un motto, quello di “non fare di più, ma fare meglio” ed è ciò che più caratterizza tutte le creazioni di De Bethune.

Se parlassimo invece di Maximilian Büsser, potremmo raccontare di un animo ribelle che si era rotto le degli schemi che il mondo dell’orologeria imponeva. Così fondò MB&F, con un concetto che va ben oltre al semplice “brand”.

Conclusioni

Potremmo stare ore a parlare di orologiai indipendenti, dei loro concept e di cosa li spinge. Riassumendo potremmo dire che ognuno di essi crea orologi che suscitano emozioni contrastanti, ma pur sempre grandi emozioni. Qui le regole le conoscono bene tutti, ma nessuno si sogna di rispettarle!

Qual è l’orologiaio indipendente che più ti ha affascinato fin ora?