Quando Louis Cartier progettò il Santos, forse non sapeva di aver creato uno degli orologi più iconici e versatili del XX secolo.
Questo orologio fu realizzato nel 1904 dal nipote del fondatore della maison per un aviatore di origini brasiliane, Alberto Santos-Dumont, pioniere nel campo degli ultraleggeri e noto esponente dell’alta società francese. Quest’ultimo si lamentava con il Signor Cartier della difficoltà di poter leggere l’ora a bordo di un aereo con un orologio da taschino.
Il Santos-Dumont è innovazione
A livello estetico è caratterizzato da una forma geometrica unica e nuova, in questo caso quadrata, con la presenza di un cinturino e una serie di viti che circondano il quadrante. Le viti vogliono riprendere in maniera stilistica i rivetti presenti sulle fusoliere degli aerei dell’epoca, in questo caso (ovviamente) quello dell’aviatore brasiliano.
È una novità assoluta per il momento in cui nasce, pensando che gli orologi più comuni dell’epoca erano quelli da tasca e la diffusione dei segnatempo da polso non era ancora nemmeno un’idea. Prima del Santos, Cartier produceva solamente orologi da tasca per la clientela maschile e orologi inseriti nei gioielli e nei bracciali per la clientela femminile. Fu quindi questo modello a segnare l’avvento del brand parigino nel mondo dell’orologeria da polso maschile.
Solo l’estetica ed il lato esteriore erano opera del brand francese mentre il cuore era affidato a Jaeger-LeCoultre, fornitore di movimenti sin dalla fine dell’800.
L’orologio costruito per Santos Dumont rimane un pezzo unico fino al 1911, anno in cui iniziano ad essere prodotti i primi esemplari per il commercio.
Durante il XX secolo il Santos diviene presto un’icona di stile ed eleganza, complice il cinema, così come il “fratello” nato anche lui all’inizio del ‘900, il Tank.
Viene prodotto in varie versioni con materiali che spaziano dall’oro giallo al platino, soprattutto durante gli anni ’80 e ’90, dotato di movimento al quarzo o automatico.
La svolta per questo orologio avviene al SIHH 2018.
In questa occasione Cartier re-introduce il modello classico, sostituendolo alla collezione “Santos 100”.
Nella nuova versione l’orologio si presenta con un nuovo bracciale, una cassa da 42mm ed un nuovo movimento, pronto per diventare un must have per il nostro secolo.
Il Santos 2018 è disponibile in due taglie a cifre che partono dai 6.750€ per la versione media in acciaio e arrivano a 36.600€ per la versione grande in oro con bracciale integrato, senza contare eventuali pezzi speciali scheletrati o con altre variazioni. Su questo nuovo modello è stato inoltre inserito un sistema di sostituzione di bracciale e cinturino, che permette un cambio molto rapido, rendendo l’orologio versatile e multiforme.
Assieme al blu entra nella famiglia anche il nuovo Santos Dumont, orologio fedele nei canoni estetici all’icona del 1904.
Molto gradevole alla vista e amico anche dei polsi più contenuti grazie alla taglia ridotta, il nuovo Santos Dumont ci ha un po’ delusi per il suo cuore pulsante: un movimento al quarzo sofisticato che, a detta di Cartier dovrebbe avvicinare i nuovi appassionati al mondo dell’alta orologeria.
In vendita tra i 3.000€ ed i 3.500€ (per la versione in acciaio) è esteticamente meraviglioso, ma la scelta del quarzo è davvero infelice.
Invece, per quanto riguarda i modelli d’epoca , si possono facilmente trovare pezzi degli anni 80 e 90 con prezzi che si aggirano intorno ai 1.500 € (per la versione acciaio e oro per il polso femminile) e 1.800 € (per quello maschile).
Per l’acciaio si parte dai 2.200 €, mentre per i modelli in oro dai 4.000€ in su.
Alcuni esemplari degli anni tra il 1930 ed il ’40, fabbricati sia in oro bianco che in platino, possono raggiungere quotazioni superiori ai 20.000€.
