Quando un designer industriale si mette in testa di disegnare un orologio, molto spesso i risultati sono sorprendenti. I diversi settori nei quali uno opera infatti influiscono notevolmente sul risultato finale, dando vita a dei segnatempo che innovano profondamente il mondo dell’orologeria grazie a nuovi spunti creativi.

È stato proprio questo il caso anche per quanto riguarda Ressence. Il suo fondatore infatti, Benoît Mintiens, ha un passato come progettista di treni ad alta velocità, cabine di aerei, dispositivi medici, articoli in pelle e addirittura armi da caccia.

Com’è nato Ressence

Tutto nasce quasi per caso, in seguito alla richiesta di un amico di disegnare un orologio per dare nuova vita a dei diamanti non altrimenti utilizzati. In un periodo di due anni, si dedica a questo progetto secondario rispetto alla sua attività principale di designer e si reca a Baselworld.

Per noi appassionati di orologi sembra un sogno ma lui, da completo sconosciuto del mondo degli orologi, è completamente sconvolto. Non riesce a credere che i più importanti marchi di orologi pecchino di creatività, gli sembra quasi che non collaborino con dei disegnatori e progettisti veri e propri.

Dal suo punto di vista di product designer, attento all’ergonomia e alle caratteristiche della natura umana, le forme tradizionali di un orologio non hanno senso e decide di stravolgerle completamente. Inizia quindi a disegnare diversi concept. Alla fine uno sembra essere quello giusto.

Nel 2010 nasce quindi Ressence, nome coniato dalla contrazione di “Renaissance of the Essential”, ossia rinascimento dell’essenziale, con l’obbiettivo di elaborare un nuovo orologio che manifesti le innovazioni e lo stile del XXI secolo.

La corona, intesa tradizionalmente, da un punto di vista di ergonomia e simmetria, è tutt’altro che perfetta, Benoît decide quindi di spostarla sul fondello dell’orologio, risolvendo così due problemi allo stesso tempo, quello della simmetria, e quello della scomodità quando si piega il polso, che normalmente porterebbe la corona a scavare la mano.

Un nuovo modo di leggere l’ora

Viene elaborato un nuovo modo di leggere l’ora, le lancette infatti vengono sostituite da dischi rotanti su diversi assi che aumentano la leggibilità. Spiegarlo a parole è sicuramente più complicato che vederlo in funzione, si tratta di un metodo estremamente intuitivo che permette con un solo sguardo di leggere l’ora con sorprendente precisione.

Come potete notare sotto, per leggere l’ora basterà velocemente seguire le lancette fino al numero esplicitamente indicato.

Tutti gli elementi sono in movimento, quindi è necessario procedere in modo concentrico. Scomponendo il quadrante di questi orologi troviamo un bordo esterno che rimane fisso con l’indicazione dei minuti. All’interno di questo bordo fisso c’è invece un disco mobile su cui è raffigurata la lancetta dei minuti.

Questo disco gira su sé stesso, e al suo interno sono presenti uno o più dischi che ruotano a ritmi differenti. In genere, quello più grande offre l’indicazione delle ore, ed è riconoscibile grazie alla mano tesa, logo che esprime lo spirito che contraddistingue il marchio belga e manifesta umanità, universalità e vicinanza. Gli altri due dischi invece indicano, uno lo scorrere dei secondi, e l’altro invece il giorno della settimana, con i due giorni festivi differenziati rispetto agli altri.

Uno studio su come il cervello interpreta quello che vede, condotto dall’università di Harvard, ha inoltre verificato come questo modo di indicare l’ora, per quanto sembri più complicato a prima vista, sia istintivo una volta capito il funzionamento.

Durante il test veniva mostrata per una frazione di secondo l’ora in questo modo e nella maniera tradizionale e veniva considerata la risposta corretta a patto che non si discostasse dall’orario mostrato per più di tre minuti. Inizialmente i risultati furono a favore dell’indicazione tradizionale con un punteggio di 62% contro 53% di risposte corrette, ma dopo un attento riesame e alcune modifiche, i risultati si sbilanciarono notevolmente a favore dell’orologio di Benoît che, con un punteggio di 92% venne decretato inconfutabilmente il migliore.

La nostra opinione

È subito evidente che non si tratta di un marchio che produce orologi classici, il linguaggio creativo che lo anima è sicuramente interessante e accattivante per tutti gli amanti dell’high tech e delle nuove tecnologie. Pur mantenendo un movimento meccanico infatti, vengono sfruttati materiali innovativi e finiture che identificano istantaneamente questo marchio come appartenente al XXI secolo.

La più grande influenza è probabilmente data dal fatto che Benoît non sia un orologiaio ma un designer del prodotto, che ha alla base della sua professione la funzione di risolvere problemi pratici in maniera estetica.

Il fatto che inizialmente fosse esterno al mondo dell’orologeria è stata la sua più grande forza e il risultato è quindi un orologio dalla vestibilità estrema, nonostante abbia dimensioni tutt’altro che ridotte, che presenta un intuitivo modo di leggere l’ora.

Si tratta di un marchio unico, dai forti tratti minimalisti e che senza dubbio segue il principio di “Less is More”, nulla infatti è fuori posto e questo è un ulteriore motivo per rendere onore al marchio: meno sono gli elementi utilizzati, più difficile è rendere un orologio attraente, in quanto tutti gli elementi devono essere in armonia con se stessi e con gli altri per la buona riuscita collettiva.

Per saperne di più su questo marchio vi invitiamo a visitare il sito di Ressence.

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