Oggi torniamo a parlare di ciò che ci appassiona nel mondo dell’orologeria, l’elemento che rende unici e desiderati gli orologi delle grandi maison svizzere: le complicazioni, ed in particolare la ripetizione minuti.
Cos’è?
Gli appassionati la conoscono bene: è una delle complicazioni più complesse da progettare e, al contempo, una delle più ambite e desiderate. Per chi non lo sapesse vi diamo una piccola anticipazione: si tratta di una complicazione che, all’attivazione di una leva o di un pulsante, produce una melodia che permette di ascoltare l’ora senza leggerla sul quadrante. Nel corso dell’articolo verrà spiegato in maniera dettagliata come funziona questa complicazione e quali sono i modelli più ambiti che la ospitano.
Quando e perché nasce questa complicazione?
Purtroppo non abbiamo una data certa a cui far risalire la nascita della ripetizione minuti, né tanto meno conosciamo con esattezza a chi attribuire questa complicazione. Le prime fonti certe di questa invenzione risalgono al 1670 circa, quando il reverendo inglese Edward Barlow propose un sistema che tramite un complesso meccanismo di ingranaggi, chiamati rastrelli e chiocciole, permetteva l’emissione di alcuni suoni che indicavano l’ora.
Negli anni successivi vi fu però una disputa con l’orologiaio Daniel Quare per i diritti sul brevetto e sulla reale paternità della complicazione. La questione si risolse solo nel 1687 grazie all’intervento del Re James II. Il sovrano sottopose i due artigiani ad una sfida con in palio il brevetto della complicazione.
Entrambi dovevano presentare una ripetizione di quarti da porre all’attenzione del re e della Clockmaker’s Company. Dopo un’attenta analisi, la preferenza del re finì per quello di Quare. La motivazione? L’orologio presentato da Barlow necessitava il tocco di due pulsanti per attivare la ripetizione, Quare invece era stato in grado di ottenere lo stesso risultato utilizzando un solo pulsante.
Ai tempi ciò rappresentava un’innovazione molto importante, in quanto andava a risolvere una reale necessità. Infatti, fino all’avvento della corrente elettrica e della lampadina, era impossibile leggere l’ora esatta e questa complicazione permetteva di ascoltarla, superando l’ostacolo del buio.
Come funziona?
La ripetizione minuti è piuttosto complessa. Ci sono ingranaggi di forma molto elaborata che si muovono assieme alle lancette dell’orologio, ruotando ad ogni minuto. Quando viene azionata la slitta della ripetizione si carica una molla che avvia il movimento, attivando così la suoneria.
Ci sono poi tre rastrelli che hanno il compito di leggere la posizione dell’ingranaggio delle ore, dei quarti e dei minuti. Il numero di rintocchi eseguito sui due timbri (i due “fili” metallici che risuonano quando colpiti dai martelletti) dipende dalla posizione delle lancette.
Solitamente troviamo due suoni distinti: un suono più grave per le ore, un suono acuto e grave (alternati) per segnalare i quarti trascorsi dall’ultima ora, ed, infine, una nota acuta per segnalare i minuti trascorsi dall’ultimo quarto. Ovviamente se non ci sono quarti essi non vengono suonati (ad esempio alle 8:07, si udiranno 8 note gravi, una pausa, e 7 note acute).
Un aspetto da non sottovalutare è il tempo necessario ai martelletti per battere sui timbri. Essi, infatti, non devono essere troppo veloci, al fine di consentire a chi lo indossa di contare i rintocchi, allo stesso tempo, però, non devono essere troppo lenti. (Il meccanismo deve impiegare circa 20 secondi per esprimere le ore 12:59)
Le nostre proposte
Abbiamo deciso di portarvi qualche esempio di orologio, dove riteniamo la ripetizione minuti sia stata interpretata o realizzata in modo degno di nota. Eccovi i quattro pezzi selezionati per voi:
IWC — Portugieser Minute Repeater – EUR 91.300
Linea classica per questo modello di IWC, cassa 44.2mm in oro rosso 18ct e quadrante bianco. La leva posta sulla destra permette di attivare la ripetizione minuti. Da notare il prezzo: è uno dei pochi modelli con questa complicazione a restare sotto i 100.000€.
BVLGARI — Octo Finissimo TB Carbon – EUR 170.000
Un modello estremamente sportivo della linea finissimo. Il design e la fibra di carbonio lo rendono completamente diverso dai soliti orologi a ripetizione minuti, dalle linee estremamente classiche. La cassa in carbonio stratificato ha un diametro di 40mm, il movimento è meccanico a carica manuale ma la cosa più sorprendente è il suo spessore: soltanto 3,12mm. Questa caratteristica lo rende il minute repeater più sottile al mondo.
PATEK PHILIPPE — “World Time” Minute Repeater – EUR 500.000
Orologio dalla linea classica. Abbina due delle complicazioni più complicate dell’orologeria: le ore del mondo (approfondita in questo articolo) e la ripetizione minuti. Oltre al movimento di grande pregio, che permette la convivenza delle due complicazioni, questo modello si caratterizza per la sua estetica ricercata e raffinata: cassa in oro rosa 18ct di 40,2mm, quadrante in smalto cloisonné e cinturino in alligatore che dona un’eleganza senza tempo.
MOSER — Swiss Alp Watch Concept Black – EUR 350.000
Nonostante possa ricordare un Apple Watch, questo modello unico prodotto da Moser rappresenta una delle più grandi innovazioni moderne in ambito orologiero. Il design è estremamente minimal, tanto che in casa Moser hanno pensato di eliminare pure le lancette, sostituendole però con la ripetizione minuti ed aggiungendo un tourbillon per rendere il tutto ancora più preciso. In questo pezzo la complicazione, che di solito è esclusivamente un esercizio tecnico, una dimostrazione di capacità, diventa estremamente fondamentale. (Per saperne di più leggi il nostro articolo su questo particolarissimo modello)
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