Search
Close this search box.

Come funzionano le Ore del Mondo?

DATA
02 Febbraio 2020
CONDIVIDI SU
Facebook
WhatsApp

tabella dei contenuti

Come di consueto, ritorna la nostra rubrica dedicata alle complicazioni più affascinanti ed utili che possiamo trovare sui nostri orologi e oggi vi parleremo delle “Ore del Mondo”.

Che voi siate instancabili viaggiatori o uomini d’affari con relazioni in tutto il mondo, è molto utile avere “a portata di polso” l’ora costantemente aggiornata delle più importanti città.

Di certo penserete che oggi, tramite smartphone, computer o orologi radiocontrollati, sia molto più semplice conoscere istantaneamente questa informazione. Per i veri appassionati tuttavia, calcolarla meccanicamente rimane qualcosa di molto affascinante e ricercato.


Un po’ di storia…

Fino a metà dell’Ottocento non era in uso una standardizzazione internazionale che regolasse l’ora nelle diverse località. Il tempo era misurato secondo un’ora locale legata al moto apparente del Sole.

Ben presto, però, questo metodo si rivelò inesatto e problematico. Infatti, grazie alle numerose innovazioni tecnologiche e alla relativa crescita economica, le persone iniziarono a muoversi rapidamente tra i vari paesi. 
A ricoprire un ruolo fondamentale fu la ferrovia, che accorciò le distanze e rese necessaria l’adozione di un modello comune a tutti gli stati.

A tal proposito, nel 1879, Sir Sandford Fleming, ingegnere capo delle ferrovie canadesi, riprese uno studio di Quirico Filopanti del 1858 e ripropose la creazione di diversi fusi orari.
Il 18 novembre 1883 vennero istituiti i primi fusi orari del continente nord americano e, a seguito della Conferenza Internazionale dei Meridiani, svoltasi a Washington nell’ottobre 1884, i fusi orari furono assunti come standard internazionale.

Data la portata di questo cambiamento, l’industria orologiera si immerse nello studio di una soluzione meccanica che fosse in grado di mostrare contemporaneamente le ore dei 24 i fusi orari.

Il primo a proporre una soluzione fu il grande maestro Louis Cottier, che già nel 1931 riuscì a creare il primo orologio World Time.
Successivamente anche grandi marchi come Vacheron Constantin e Patek Philippe collaborarono con Cottier.

Nel 1937, proprio da una collaborazione con Patek, nacque il più piccolo orologio da polso del mondo con ora universale. Si tratta della Ref. 1415HU, indossata da Gianni Agnelli.


Come funzionano?

Vi sono diversi modelli di orologi universali, che ogni casa ha reinterpretato secondo le proprie tradizioni, i propri stili ed i propri, differenti, meccanismi regolatori.

Oggi il più preciso ed affidabile è il Glashütte Original Senator Cosmopolite.

Regolando tramite le corone le finestrelle con la stampa dei codici IATA (per ogni città), permette di conoscere l’ora esatta in 37 località nel mondo, visibile tramite le lancette, che si muovono automaticamente con la selezione. In queste sono comprese quelle con fusi orari di 30 e 45 minuti, tenendo conto anche della differenza tra ora standard e ora legale. A ore 9 il contatore ci dice anche in che periodo della giornata ci troviamo.

Credits: Troverie

Un altro modello iconico di questa particolare complicazione è il Patek Philippe World Time Ref.5230.

Al suo interno contiene il calibro di manifattura 240 HU ultra piatto a carica automatica. Grazie ad una sapiente combinazione di movimento e quadrante, è possibile leggere l’ora nei 24 fusi orari con estrema semplicità.
Più precisamente, il disco esterno indica il nome di 24 località che rappresentano i 24 fusi orari. L’ora locale corrisponde al fuso (nome della località) indicato sul disco delle città a ore 12 (in alto nel quadrante).

In viaggio, è sufficiente premere il pulsante di selezione integrato nel fianco della carrure a ore 10 per correggere, con un unico gesto e a scatti di un’ora, l’indicazione (lancetta dell’ora locale, disco delle città e disco delle 24 ore).

Quello di Patek, del disco con i nomi delle città, è il modo più diffuso di realizzare questa complicazione, e forse il più leggibile. Questa viene portata avanti con il pulsante per muovere la lancetta delle ore, o direttamente girando i dischi e impostando l’ora.

Per farvi capire meglio, nella foto qui sotto, l’orario locale è quello di Londra (ad ore 12). In particolare, sono le 22:10. L’orario come potete vedere è indicato sia dal disco rotante a 24 ore, sia dalle lancette di ore e minuti.
Se volessimo vedere velocemente che ore sono a Tokyo, senza premere il pulsante, basterà trovare Tokyo sul disco rotante delle città e capire quale numero del disco delle 24 ore gli è associato. In questo caso, a Tokyo sono le 7:10 (la lancetta dei minuti segna i minuti corrispondenti).

Credits: Tourneau

Valore

Viste le numerose tecnologie che oggi ci circondano, questa complicazione potrebbe sembrare semplicemente una dimostrazione tecnica delle capacità delle grandi maison e una funzionalità fine a se stessa. Ciononostante è proprio in queste dimostrazioni di grande maestria e dell’ingegno dell’uomo che risiede il vero valore di un orologio.

Solo attraverso molle ed ingranaggi si cerca di raggiungere risultati impressionanti e stupefacenti. La precisione tecnica diventa quindi il punto di partenza per trovare nuove soluzioni, ed è proprio questo che porta avanti l’industria orologiera e la nostra passione.

Oggi questa complicazione è molto apprezzata dai collezionisti per la sua storia, il suo utilizzo ancora attuale e la sua estetica, che ci fa sognare tutti. E tu, quale World Timer sceglieresti?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

logo iws sito 1
 

REGISTRATI
PER RIMANERE
AGGIORNATO SU
TUTTE LE NOVITà

REGISTRATI IN 60 SECONDI →

ti potrebbe interessare

GUIDE ED
APPROFONDIMENTI

COMPLICAZIONI
E DETTAGLI

@2023 – Italian Watch Spotter. All Rights Reserved. IWS Group S.r.l., Viale dei Lidi 433, 96100, Siracusa (SR) | P.IVA: 02072260892