Oggigiorno, un appassionato che muove i primi passi nel mondo dell’orologeria si troverà sicuramente davanti ad un bivio: orologi vintage od orologi moderni?
Per rispondere a questa domanda servirebbero infiniti giri di lancette e, probabilmente, non riusciremmo comunque a trovare una risposta che accontenti tutti. Ciò che però possiamo affermare con sicurezza è che molti appassionati sono nostalgici dei design degli orologi del passato, sentendosi raramente appagati davanti ad un segnatempo moderno. Allo stesso modo, chi preferisce gli orologi del presente tende a non fidarsi delle insidie che possono nascondersi dietro un orologio vintage.
Tuttavia, c’è qualcuno che è riuscito ad andare oltre questa visione dicotomica degli orologi, creando segnatempo capaci di coniugare le caratteristiche degli orologi moderni con il design e lo spirito degli orologi del passato.
Oggi noi di IWS vi presentiamo la linea Black Bay di Tudor ed in particolare il Tudor Black Bay GMT, l’orologio che più di tutti racchiude in sé il presente ed il passato di un brand che ha intrapreso un percorso ben preciso, portando tanti appassionati a riscoprire la filosofia di uno dei marchi più importanti della storia dell’orologeria.
P.S. Se non sai cos’è un GMT o vuoi capire come si usa eccoti la nostra guida completa!
La linea Black Bay: diver moderni dallo spirito vintage
I diver della linea Black Bay di Tudor sono indubbiamente orologi moderni: resistenti, versatili, adatti alla vita di tutti i giorni indipendentemente dalle abitudini di chi li indossa. Nonostante ciò, è altrettanto evidente che i Tudor Black Bay strizzino l’occhio ai diver degli anni passati, racchiudendo in ogni dettaglio un forte spirito vintage.
Tudor ha lanciato la linea Black Bay nel 2012, ispirandosi ai diver vintage che la casa orologiera produsse tra la seconda metà degli anni 50 e i primi anni 80 del secolo scorso.
Ripercorrendo la storia dei diver di Tudor, sono tre gli orologi da cui la linea Black Bay trae maggiore ispirazione:
- Il Tudor Oyster Prince Submariner ref. 7922
Come molti appassionati sanno, Tudor lanciò il suo primo orologio diver nel 1954, quasi simultaneamente al lancio del primo Submariner da parte di Rolex. L’ispirazione al Tudor Submariner è particolarmente evidente nella cassa e nel bracciale degli orologi appartenenti alla linea Black Bay; infatti, la cassa dei Tudor Black Bay presenta delle anse leggermente allungate e poco tondeggianti, proprio come quelle del primo diver di Tudor e dei suoi derivati. Inoltre, il bracciale dei Tudor Black Bay, si distingue per la presenza dei rivetti sui bordi, un altro elemento tipico dei diver vintage di Tudor.
- Il Tudor Oyster Prince Submariner ‘Big Crown’ ref. 7924
Pochi anni dopo il lancio della referenza 7922, Tudor presentò la celebre referenza 7924, meglio nota come Submariner Big Crown. Il nome di questo orologio non lascia spazio a presentazioni; infatti, il diver di Tudor è stato soprannominato così per via della sua corona, dalle dimensioni particolarmente pronunciate rispetto a quelle di altri diver. Un ulteriore elemento di novità introdotto dal Submariner Big Crown è il triangolo rosso sulla ghiera, posizionato ad ore 12. Questo dettaglio è presente ancora oggi sui Tudor Black Bay con la ghiera di colore nero.
- Il Tudor Oyster Prince Submariner ref. 7016
Facendo un balzo in avanti, approdiamo al 1969, un anno chiave non solo per i diver di Tudor ma per l’intera casa orologiera. Nel 1969, infatti, debuttò la referenza 7016 del Tudor Submariner, portando con sé grandi cambiamenti sul quadrante. Primo tra tutti i cambiamenti è certamente quello che vide la sostituzione delle tradizionali lancette Mercedes con le lancette Snowflake, ormai una vera e propria icona di casa Tudor, tanto che tutta la linea Black Bay ne è caratterizzata.
Traendo ispirazione da segnatempo storici come quelli sopracitati, la linea Black Bay non poteva che essere impregnata da un grande spirito vintage, permettendo a Tudor di offrire un prodotto inedito sul mercato. Con gli orologi Black Bay, infatti, Tudor si rivolge a quegli appassionati che amano il vintage ma che allo stesso tempo non vogliono incorrere nelle tipiche complicazioni dei segnatempo più vecchi. Allo stesso modo, si potrebbe affermare che Tudor stia cercando di occupare la posizione sul mercato che un tempo era occupata da Rolex, offrendo segnatempo dal design classico, resistenti e orientati alla vita di tutti i giorni.
Tra tutti i segnatempo di Tudor, quello che maggiormente esprime questo concetto è sicuramente il Tudor Black Bay GMT (ref. M79830RB-0001).
Il Tudor Black Bay GMT
Il Black Bay GMT fu presentato da Tudor nel 2018 e da lì a poco sarebbe diventato uno dei best seller del catalogo della casa orologiera con lo scudo; d’altronde non poteva essere altrimenti considerando che questo segnatempo sprigiona l’essenza della filosofia del brand ad ogni ticchettio.
La cassa
Il Black Bay GMT si presenta in una cassa da 41 millimetri di diametro, 15 millimetri di spessore e, infine, 50 millimetri di lunghezza da ansa ad ansa. Dimensioni importanti per un segnatempo contemporaneo che sul polso sa come farsi notare. La cassa è in acciaio, con una satinatura omogenea su tutta la superficie salvo che sui bordi, smussati e con una finitura lucida. La corona è grande, come quella del Big Crown.
La ghiera
Prima di volgere lo sguardo al quadrante del segnatempo, soffermiamoci sull’elemento che più caratterizza questo Black Bay GMT: la ghiera girevole. La ghiera del GMT di Tudor è realizzata in alluminio, con gli indici delle 24 ore stampati in bianco sul rosso e sul blu, la più classica delle combinazioni cromatiche per la ghiera di un segnatempo. La scelta dell’alluminio rende il blu e il rosso meno accessi e brillanti rispetto alla ceramica con cui Rolex realizza la ghiera del suo GMT Master Pepsi (ref. 126710BLNR), dando l’impressione che il Tudor Black Bay GMT appartenga ad un tempo diverso dal presente.
Il quadrante
Il quadrante è nero opaco, con un design semplice a favore di un’ottima leggibilità. Gli indici sono applicati e di grandi dimensioni, riempiti di una pasta luminescente che al buio si accende di verde. Ad ore tre si apre la finestra della data, con numeri neri su fondo bianco, senza che sul vetro zaffiro vi sia la lente magnificatrice che, a parer mio, sarebbe stata superflua e in contrasto con lo spirito vintage che contraddistingue questo orologio Tudor. Trattandosi di un GMT, le lancette sono quattro e trattandosi di un Tudor, le lancette delle ore non potevano che essere Snowflake. La lancetta che traccia il secondo fuso orario è rossa come il semicerchio inferiore della ghiera.
Al polso
Come anticipato, il Tudor Black Bay GMT sa come farsi notare al polso. Non fraintendetemi, non è un orologio appariscente, ma semplicemente solido e ben costruito. Il Black Bay GMT non è un orologio per le occasioni, è un orologio per chi viaggia, per la vita di tutti i giorni e per questo motivo è giusto, oltre che necessario, che sia resistente.
Il Black Bay GMT per Tudor
Come ormai avrete capito, il Tudor Black Bay GMT (e in generale le linea Black Bay) riesce a racchiudere in sé due tempi diversi, il passato ed il presente (fa sorridere che a farlo in questo caso sia proprio un GMT, capace di ricordarci che ore sono in due luoghi tra loro lontani). Nel farlo però, questo Black Bay non si limita ad essere una semplice riedizione di un orologio vintage, tutt’altro! Il Tudor Black Bay, rappresenta l’essenza del brand a cui appartiene.
Negli ultimi anni infatti, Tudor ha intrapreso un percorso ben preciso, affermandosi come brand che riesce ad innovare pur rimanendo estremamente fedele alle sue radici. Ne sono esempio il Black Bay Ceramic (ref. M79210CNU-0001) o il Black Bay Fifty-Eight 925 (ref. M79010SG-0001), segnatempo realizzati rispettivamente in ceramica e in argento, ma pur sempre fedeli alle linee dei diver vintage di Tudor.
Il Black Bay GMT conferma questa tendenza portando la complicazione GMT nella cassa di un diver. Non c’è una ragione precisa per cui professionalmente un nuotatore subacqueo dovrebbe aver bisogno di tener traccia di un secondo fuso orario mentre fa un’immersione, eppure con questo segnatempo Tudor combina la resistenza di un diver con la funzionalità della complicazione GMT, il tutto in un look estremamente vintage.
Infine, è difficile non pensare che Tudor abbia creato il Black Bay GMT per strizzare un occhio a tutti quegli appassionati che, pur amando i nuovi Rolex, sono nostalgici di quelle referenze passate, molto più fedeli all’idea che un orologio debba essere uno strumento per la vita di tutti i giorni. Una mossa strategica e quanto più azzeccata considerando il successo che questa referenza ha avuto sin dal giorno in cui è stata rilasciata.
Autore: Giulio Magnelli
