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Il Panerai Egiziano: Storia Di Uno Degli Orologi Militari Più Famosi Al Mondo 

DATA
31 Ottobre 2022
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Cari amici di IWS, siamo qui oggi a raccontarvi quella che rappresenta una delle storie più interessanti che si nasconde dietro ad un orologio militare.

Se siete dei fan di questa tipologia di segnatempo avrete sicuramente già sentito parlare del Panerai Egiziano, uno tra i modelli più iconici dello storico brand fondato da Giovanni Panerai sul Ponte alle Grazie a Firenze nel 1860.

Famosa per rappresentare il perfetto connubio tra il mondo dell’orologeria e quello militare, nel 1935 Panerai, con Guido Panerai (nipote del fondatore) e suo figlio Giuseppe, iniziò a sviluppare i primi segnatempo subacquei ultra resistenti destinati alla Marina Regia, l’arma navale del Regno d’Italia che con la proclamazione della Repubblica, assunse la nuova denominazione di Marina Militare.

Si trattava di diversi prototipi estremamente elaborati che dopo diverse prove e test sfociarono nella ref. 2533, realizzata su una base Rolex modificata da Panerai.

Panerai ref. 3646 – Credits: Perezcope

Dopo lo sviluppo di questo prototipo, nacque il famosissimo Panerai ref. 3646, l’orologio che ancora oggi è conosciuto come “Radiomir”. Da qui Panerai iniziò a fornire orologi su base regolare alla Marina Regia, dagli inizi degli anni ’40 fino al 1993.

Incursori della marina militare italiana
Incursori della Marina Militare italiana

Tra i diversi modelli realizzati in questo periodo troviamo anche la referenza GPF 2/56, conosciuta da tutti come l’ “Egiziano”. Si tratta di un orologio subacqueo di grandi dimensioni destinato alla Marina Egiziana su consenso della Marina Italiana.

Questo modello, oltre che per la sua ricca storia, è diventato famoso grazie anche al suo elemento che contraddistingue Panerai ancora oggi, introdotto per la prima volta nella storia della Maison sul Panerai Egiziano: il dispositivo proteggi-corona.

Divenuto d’ispirazione per i moderni Submersible, l’Egiziano è stato il primo orologio Panerai prodotto in serie nel 1956, completamente sviluppato e fabbricato internamente da G. Panerai & Figlio a Firenze.

La Storia del Panerai Egiziano  

Panerai Egiziano GPF 2/56
Panerai Egiziano – Credits: Phillips

La storia del GPF 2/56, noto come l’Egiziano, risale alla proclamazione dello Stato di Israele nel maggio 1948. All’epoca la Lega Araba, un’organizzazione internazionale politica di stati del Nordafrica e della penisola araba, guidata dall’Egitto, si oppose alla creazione di uno Stato ebraico in Palestina. Il giorno dopo la proclamazione una forza d’invasione araba entrò in Palestina dando inizio a quello che sarebbe stato il primo conflitto arabo-israeliano.

A questo punto intervenne anche l’Egitto consapevole del fatto che gli arabi, per indebolire in modo significativo Israele, avrebbero dovuto tagliare le linee di rifornimento di Israele attraverso il Mar Mediterraneo mediante l’impiego di un’unità di sommozzatori egiziani. 

incursori della marina militare italiana
Credits: Phillips

Nacque quindi l’unità egiziana che prendeva ispirazione ed era basata sulla famosissima Decima Flottiglia MAS italiana della Seconda Guerra Mondiale. Per poter creare un’unità efficiente e al pari di quella Italiana serviva un adeguato addestramento. 

Fu così che nel 1948, una delegazione egiziana guidata dal segretario del re Farouk d’Egitto, Amin Fahim, si recò in Italia alla ricerca di un veterano della Decima MAS disposto a recarsi in Egitto e a contribuire alla creazione della prima scuola egiziana di sommozzatori. 

Ferdinando Pacciolla militare della marina italiana
Ferdinando Pacciolla con al polso un Panerai – Credits: Perezcope

Ad accettare questa sfida fu un soldato del Gruppo Gamma, Ferdinando Pacciolla, il quale si recò ad Alessandria con l’aiuto dei servizi segreti italiani portando a termine il suo compito nel 1952 dopo aver addestrato circa 300 reclute. Nacque così l’unità egiziana di sommozzatori denominata “Al ferka al sierra” (la squadra segreta) con a capo il comandante Fawzi Abdel Rahman Fahmy.

strumenti da immersione panerai
Bussola e profondimetro Panerai – Credits: Christie’s

Nello stesso anno gli ufficiali della Marina egiziana furono accompagnati in Italia da Pacciolla per acquistare attrezzature subacquee professionali ma non dalla G. Panerai & Figlio di Firenze. Nel 1955, il comandante Fawzi fu invitato in Italia ad addestrarsi per sei mesi insieme ai soldati italiani, presso la Fortezza del Varignano a La Spezia.

Durante questo periodo, il comandante egiziano Fawzi entrò in contatto con gli strumenti e gli orologi prodotti dalla G. Panerai & Figlio, un’esclusiva per la Marina Militare Italiana.  Spinto dall’interesse per questi strumenti, comprendenti anche orologi estremamente resistenti e utili anche per i sommozzatori della propria unità “Al ferka al sierra”, Fawzi cercò il modo di acquistarli.

Per poter acquistare i prodotti Panerai, l’Alto Comando egiziano aveva però bisogno del permesso della Marina italiana che non tardò ad arrivare. Gli egiziani, quando appresero che gli orologi erano soggetti ad un accordo di esclusività tra Panerai e Rolex, il quale vietava a Panerai di fornire orologi Rolex a Paesi stranieri, capirono che ci sarebbero stati dei problemi sulla produzione e sulla successiva fornitura degli orologi per i propri sommozzatori. 

Panerai Egiziano ref. GPF 2/56
Panerai Egiziano – Credits: Phillips

Quindi, se gli egiziani avessero voluto un orologio Panerai, la Maison avrebbe dovuto svilupparne uno da zero ed è così che nacque l’idea del GPF 2/56, soprannominato oggi l’ “Egiziano”. 

Panerai Radiomir
Penerai “Egiziano piccolo” – Credits: Phillips

Per essere precisi, è opinione diffusa ritenere che il primo Panerai ad essere stato prodotto per la Marina egiziana fu la ref. 6154 prodotta da Rolex nel 1954.

Soprannominato “piccolo Egiziano” dai collezionisti, date le dimensioni più snelle rispetto ai 60 mm di diametro dell’ “Egiziano grande” con ref. GPF 2/56, non sono purtroppo mai emerse prove concrete e tangibili a sostegno di un legame tra il Panerai 6154 e la marina Militare egiziana. 

Più che di una produzione realizzata appositamente per l’esercito egiziano, vi è l’ipotesi (secondo Maria Teresa Abetti Panerai, vedova di Giuseppe Panerai) che questo orologio realmente entrato nelle mani degli egiziano, sia stato donato a questi ultimi. 

Secondo questa ipotesi, Giuseppe Panerai omaggiò gli ufficiali della Marina egiziana durante la loro prima visita alla Panerai, a Firenze, nel 1956, con alcuni 6154 inutilizzati come ringraziamento per il grande ordine fatto in merito ai modelli con referenza GPF 2/56.

incursori della marina egiziana
Credits: Phillips

Per quanto riguarda il primo utilizzo del Panerai Egiziano sul campo, da parte degli “uomini rana” egiziani, questo risale allo stesso anno in cui gli orologi furono prodotti. 

Durante la crisi di Suez, alla fine del 1956, gli egiziani e gli israeliani si scontrarono nuovamente. Gli israeliani, in quel periodo, facevano parte di un’alleanza segreta al cui interno erano presenti anche Gran Bretagna e Francia con l’obiettivo di riprendere il controllo del Canale di Suez.  Ed è proprio durante questo conflitto che entrò in gioco il Panerai Egiziano al polso dei sommozzatori dell’unità “Al ferka al sierra”.

Per rendere inutilizzabile il Canale di Suez, gli incursori della Marina Egiziana lo bloccarono affondando alcune navi all’ingresso. Alla conclusione del conflitto il canale fu liberato con l’assistenza delle Nazioni Unite. A prender parte alle operazioni di sgombero ci fu anche Ferdinando Pacciolla, il soldato italiano della Marina appartenente al Gruppo Gamma che aveva formato qualche anno prima i sommozzatori egiziani. 

Le caratteristiche del Panerai Egiziano  

Panerai Egiziano
Panerai Egiziano – Credits: Christie’s

Panerai sviluppò questo orologio subacqueo con referenza GPF-2/56 destinandolo alla Marina Egiziana con il consenso della Marina Italiana.  Conosciuto oggi come l’ “Egiziano”, la ref. GPF-2/56 sta per “Guido Panerai e Figlio” e i numeri corrispondono al numero del progetto della Maison (2) e dall’anno (1956).

Fondello con incisione di un Panerai egiziano
Interno del fondello – Credits: Phillips

Questo modello innovativo era dotato di caratteristiche eccezionali per l’epoca: cassa da 60 mm di diametro ed un elevato livello di impermeabilità. Caratterizzato da una lunetta girevole graduata per calcolare il tempo di immersione, il GPF 2/56 è stato il primo orologio a presentare il dispositivo di protezione della corona a forma di mezzaluna, diventato oggi un segno distintivo dei moderni orologi Panerai.

movimento Angelus 240 di un panerai egiziano
Credits: Phillips

All’interno della cassa dalle dimensioni generose, batte il calibro di manifattura svizzera Angelus 240 con una riserva di carica di 8 giorni, in precedenza utilizzato solo negli orologi da tavolo e da viaggio. Dal punto di vista del design, rispetto agli orologi forniti dalla Panerai alla Marina italiana, con la particolare cassa a cuscino prodotta da Rolex, il GPF 2/56 aveva un aspetto più simile ad uno strumento Panerai.

Fondello fissato con 6 viti di un panerai egiziano
Fondello inciso e fissato con 6 viti – Credits: Phillips

La massiccia cassa centrale in acciaio inossidabile è bloccata tra lunetta girevole, vetro e fondello tramite sei viti, che insieme a grandi guarnizioni in gomma erano in grado di fornire un’elevata impermeabilità all’orologio. Con i suoi di 60 mm di diametro, il GPF 2/56 è uno dei più grandi orologi subacquei professionali mai realizzati.

macro sul quadrante di un Panerai Egiziano
Credits: Phillips

Il quadrante a sandwich, reso luminoso con il lume Radiomir di Panerai, presenta, rispetto ai Panerai prodotti fino ad allora, una piccola lancetta dei secondi ad ore 9.  Questa nuova complicazione consentiva di verificare all’istante se l’orologio fosse in funzione o meno.

Ad ore 3 fu inoltre aggiunto il logo circolare “8 Giorni Brevettato”, dove “Brevettato” si riferisce al brevetto del dispositivo di protezione della corona che Maria e Giuseppe Panerai depositarono con il titolo di “Dispositivo di tenuta” il 30 novembre 1955.

Gli esemplari noti del Panerai Egiziano  

Si ritiene che la G. Panerai & Figlio abbia prodotto all’incirca 50 esemplari della referenza GPF 2/56.

Di questi 50 orologi, ad oggi ne sono noti al mondo del collezionismo circa 15 esemplari con il numero di matricola egiziano.

Secondo la casa d’aste Phillips sono:

N. 001, appartenente al Museo Panerai; 

N. 002, venduto dalla case d’aste Antiquorum nel 2008; 

N. 007, venduto dalla case Artcurial nel 2014; 

N. 012, venduto dalla case d’aste Christie’s nel 2015; 

N. 017, appartenente al Museo Panerai; 

N. 018, venduto dalla case d’aste Christie’s nel 2011

N. 019, venduto dalla case d’aste Phillips nel 2020 (venduto per EUR 149.000); 

N. 020, appartenente ad una collezione privata; 

N. 023, appartenente ad una collezione privata; 

N. 032, venduto dalla case d’aste Christie’s nel 2007; 

N. 033, venduto dalla case d’aste Antiquorum nel 1995; 

N. 035, appartenente ad una collezione privata; 

N. 038, venduto dalla case d’aste Antiquorum nel 2005; 

N. 040, venduto dalla case d’aste Christie’s nel 2005;

N. 041 appartenente ad una collezione privata.

Considerazioni finali

Contornato da una delle storie più affascinati di tutti i tempi, all’intento del mondo dell’orologeria, il Panerai Egiziano rappresenta uno dei pezzi più importati della storia della Maison fiorentina. 

Realizzato con lo scopo di essere uno strumento indispensabile, questo orologio militare, per gli amanti del genere, come nel mio caso, rappresenta un vero e proprio Graal per questa tipologia di segnatempo. 

Reso ancora più affascinate dalla sua grande rarità, questo Panerai rimarrà per sempre un pezzo fondamentale nella storia dell’orologeria di cui mai nessuno si scorderà e che, se mai si avrà la possibilità di tenerne uno tra le mani, rievocherà nel proprio immaginario le missioni nelle profondità marine intraprese dai coraggiosi sommozzatori della Marina. 

Eravate a conoscenza di questo orologio prodotto da Panerai?


Fonte originale:

“Panerai, una storia italiana” di Loris Pasetto, Francesco Ferretti, e Mario Paci

Perezcope – “Vintage Panerai Heavy Metal at Phillips Hong Kong

Sito web Panerai, “La storia degli orologi Panerai” – “Panerai per la Regia Marina Italiana”

Michele Galizia “Orologi Militari di cielo di terra di mare”, Cronomania

Catalogo Phillips “The Hong Kong Watch Auction: XI, Hong Kong Auction 29 November 2020”

Perezcope – “Egiziano Piccolo?”


Per maggiori informazioni sulla Maison vistate la nostra sezione dedicata. 

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