Le nuove regole relative agli Estratti di Archivio Patek Philippe ci hanno lasciato a bocca aperta…
Abbiamo deciso di riportarvi un articolo del nostro amico John Readon, che potete trovare sul suo sito Collectability.

La parola all’esperto…

Gli estratti di archivio Patek Philippe: pensieri su come un cambiamento di politica aziendale influirà sugli orologi venduti dopo il 1989

Quando ho visto per la prima volta la notizia riguardo alle nuove politiche di Patek Philippe sugli estratti d’archivio ho pensato fosse un “pesce d’aprile” in anticipo di un amico, visto che era datato 1 aprile. Purtroppo no, non è un gioco. Dal primo di aprile non saranno più disponibili estratti per orologi successivi al 1989. Ed il prezzo salirà a 500CHF (da 150CHF attuali), con ulteriori restrizioni.

Nella vita ci sono poche certezze oltre a morte e tasse, e devo ammettere che avrei aggiunto l’ottenere un estratto degli archivi Patek tra queste

Per tutta la mia carriera professionale ho avuto il piacere di ordinare e ricevere centinaia di estratti d’archivio Patek, ed hanno sempre rappresentato una certezza confortante nella mia vita. Dopo aver trovato un orologio, ho sempre cercato di stimare la data di produzione, e sempre voluto saperne la storia legata ai proprietari.

L’archivio era la risposta finale, che tramutava il mito in fatto accaduto. Qualcosa di concreto, di reale. Sapendo la reale data di produzione e di vendita, aggiungevo sempre un po’ di certezza alla ricerca della verità. E ringrazio Patek Philippe per l’opportunità di dare uno sguardo al passato con qualcosa di fattuale e immutabile. Un archivio dell’era di Antoine de Norbert de Patek o Adrien Philippe, è equivalente a sentirli bisbigliare dal passato con orgoglio.

Lo stesso vale per un archivio dell’era di Henri Stern, Philippe Stern e, più recentemente, Thierry Stern. Posso stare tutto il giorno a vagheggiare su quanto sia importante l’archivio per me e per i collezionisti di tutto il mondo ma, entrando in una nuova era, possiamo soltanto guardare allo stato dei fatti, guardando dove siamo e dove stiamo andando.

Un po’ di storia degli Archivi Patek Philippe

Già dai primi del Ventesimo Secolo, Patek Philippe inviava lettere alle persone curiose della storia dei propri orologi. Ho visto diverse di queste lettere, datate dagli anni ’20 agli anni ’80, in cui un manager o un rappresentate di Patek condivideva con un possessore l’anno di nascita di un orologio e spesso anche l’acquirente. Verso la fine del secolo, queste lettere erano firmate dalla dirigenza di Patek Philippe, spesso dalla famiglia Stern o da Alan Banbery, o da Werner Sonn. Questi preziosi documenti storici sono spesso conservati assieme agli orologi e tramandati di generazione in generazione.

Il fatto che esista un registro a Ginevra, che contiene i numeri di casse e movimenti, gli anni di produzione ed i nomi degli acquirenti di quasi ogni orologio Patek Philippe, a partire dalla fondazione della casa fino ad oggi, è al contempo magico e monumentale. Soprattutto se guardiamo all’identità del brand, a quello che fa di un Patek…un Patek. Che queste informazioni esistano fisicamente è una pietra miliare dell’identità di Patek Philippe ed uno dei loro vantaggi primari.

Ci sono moltissimi orologi importanti là fuori, ma le informazioni degli archivi Patek sono a chiave

E senza queste informazioni, alcuni orologi importantissimi non possono essere autenticati e perdono così valore anche quando, in realtà, lo avrebbero. Questo è qualcosa che Patek Philippe decise verso la fine degli anni ’80, e dal 1989 presero piede gli Estratti d’Archivio come li conosciamo oggi, rimpiazzando così le lettere sporadiche precedenti.

Dal 1989, gli estratti degli archivi Patek potevano essere richiesti, e chiunque poteva conoscere la storia del proprio orologio direttamente dalla casa madre. Un’idea brillante per mettere in comunicazione con il brand il proprietario dell’orologio. Non è una coincidenza che, nello stesso anno, fu presentato il calibro 89, per il Centocinquantesimo della casa. E nello stesso anno abbiamo anche la famosa asta di Antiquorum. Fu la nascita della Patek Philippe moderna, e gli ultimi 32 anni hanno mostrato una crescita senza precedenti del brand, accrescendone la forza sia nel mercato del nuovo che in quello del vintage.

Ci sono molte ragioni per cui gli orologi Patek Philippe watches hanno il miglior valore sul mercato e sono i numeri uno all’asta. Ogni anno.

Primariamente, è per via della cultura che sta dietro a questi, supportata dagli Estratti D’Archivio. Sono la nostra bibbia in materia di fatti, quando ci approcciamo al collezionismo dei Patek vintage.
Sfortunatamente, dopo il 1989, senza un certificato d’origine, non possiamo garantire che non siano stati manipolati. Senza una via ufficiale per controllare il mercato, si aprono le porte alle attività illecite o poco piacevo e, tristemente, non passerà molto tempo prima che vedremo estratti falsi. Presto avremo dei grossi “prestare attenzione” nel mondo dei Patek vintage.

Werner Sonn, Presidente Onorario di Patek Philippe USA, mi ha insegnato che “Ci sono sempre due lati in ogni storia”, e si deve sempre sentire ogni prospettiva per prendere una decisione informata. Non ho dubbi che Patek abbia cambiato la propria politica a fin di bene. È il loro obiettivo, vendere Patek moderni e mantenere il mercato il più pulito possibile.

In ogni caso, le conseguenze di questa decisione possono essere severe.

Prevedo un aumento del 20/30% nelle richieste di assistenza, in quanto collezionisti e professionisti cercheranno di usare i preventivi come modo per aggirare gli estratti. Lo abbiamo visto accadere con Rolex, che non condivide mai gli archivi. Migliaia di Patek Philippe saranno ora inviati all’assistenza anche se prima non sarebbe successo. O forse, peggio, vedremo un maggiore scambio di orologi non autentici come conseguenza.

Lo abbiamo visto con Cartier, i cui estratti sono stati resi costosi fino a migliaia di dollari. Il risultato è stato un crollo dei prezzi (comparati con altri brand). Un potenziale risultato per Patek Philippe può essere l’aumento di valore per pezzi con estratto, e prezzi stagnanti per i moderni. Più importante, è tutta questione di ottica. Ogni collezionista Patek sente una connessione con la Manifattura, e gli estratti firmati dal presidente attuale ricordano ai collezionisti che il loro segnatempo viene da una azienda a conduzione familiare, legata alla tradizione e alla storia.

Non amo sollevare un problema senza dare una possibile soluzione, ed in questo caso potrebbe essere relativamente semplice

Patek potrebbe pensare di rilasciare estratti solo dei vent’anni precedenti, aggiornando questa data ogni anno. In questo modo il mercato, soprattutto venditori e aste, si specializzerebbero su pezzo più vecchi di 20 anni e supporterebbero un mercato che è lo scheletro dell’universo collezionistico orologiero. Per i pezzi in catalogo o poco precedenti, il limite dei 20 anni non va sicuramente ad alimentare il mercato secondario. Un acquirente è cosciente che il suo orologio diventerà vintage, ed anche loro potranno richiedere un estratto quando sarà il momento, se lo vorranno.

Che Patek Philippe vada o no avanti con questa politica proposta, ci sarà sempre richiesta per i migliori orologi mai fatti. Gli archivi rimarranno una pietra miliare per comprendere i Patek Philippe vintage e, sicuramente, la politica cambierà nuovamente in futuro. In ogni caso, oggi più che mai, vediamo l’importanza dello studio e della cultura, sia per chi compra che per chi vende Patek Philippe. Consumatori edotti richiederanno sicuramente analisi più accurate e maggiore trasparenza in questo settore, che può solo essere qualcosa di buono.

Image credits: Collectability

Grazie John per averci dato la possibilità di riportare questo meraviglioso articolo.
Tradotto da Andrea C.