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Hublot Classic Fusion Orlinski: l’Arte al polso

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24 Luglio 2019
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Quando si parla di Hublot il pensiero di tutti va immediatamente al mondo dello sport. Moltissime sono infatti le collaborazioni con campioni del presente e del passato. Da Kylian Mbappé a Usain Bolt, passando per Pelé e Kobe Bryant.

Se questi non bastassero, Hublot ci fa venire in mente anche il mondo della Formula1 con i modelli creati per celebrare i traguardi storici della Ferrari. (Clicca qui se ti sei perso tutte le novità Hublot a BaselWorld2019).

Il brand, tuttavia, non è solo sport e motori, ma anche arte, un campo vasto e ancora poco esplorato da cui trarre ispirazione.

Proprio da qui nascono i sei modelli, presentati a BaselWorld 2019, prodotti in collaborazione con l’artista francese Richard Orlinski. Dopo Aerofusion Chronograph e Tourbillon, si rinnova il sodalizio artistico e tecnologico tra lo scultore e la Maison.

Orlinski è famoso per il suo modo di reinterpretare la scultura: rompe le naturali armonie delle forme, creando insolite geometrie e affascinanti giochi di luce. Degne di nota sono le sue installazioni: dagli immensi Wild Kong a Cannes fino all’orso di 5 metri a Courchevel.

Questa volta però si è voluto mettere in gioco trasferendo la sua idea artistica su uno spazio più piccolo. Orlinski, tramite il suo sapiente lavoro di piegatura, tramite le linee geometriche, gli spigoli e le sfaccettature, ha modellato non un King-Kong, bensì una cassa da 40mm per 11mm di spessore. Quest’ultima è realizzata con due diversi materiali, Titanio e King Gold, tipici di Hublot, Maison sempre votata alla ricerca e allo studio di materiali nuovi e performanti.

Le forme ed i giochi di luce sono esaltati in quattro delle sei versioni da 54 diamanti sulla lunetta e 210 (Pavé) o 112 (Alternative Pavé) sulla cassa.

Allo stesso modo anche le due versioni prive di diamanti riescono ad essere luminose, grazie all’armonia tra materiali scuri e brillanti, come il quadrante ad effetto specchio, solcato da linee che creano angoli sporgenti e che richiamano le sculture Pop di Orlinsky.

All’interno della cassa trova posto il movimento a carica automatica HUB1100 e, all’esterno, il cinturino in caucciù nero opaco crea un gioco di contrasti con il quadrante nero lucido ricco di sfaccettature. 


Al polso

Orlinski con questi sei orologi si rivolge direttamente al pubblico femminile e a coloro che amano l’arte. Egli vuole infatti trasmettere il messaggio che “l’arte indossata al polso spicca alla stregua di un gioiello”.

L’idea di appariscenza dell’artista è sicuramente molto viva nelle versioni con diamanti, ma, a parer nostro, le due edizioni più semplici sono nettamente le migliori.

Il Classic Fusion Orlinski è un orologio di per sé essenziale ma ricercato, che riesce ad emozionare chi lo indossa, senza stancarlo. Con i suoi giochi di luci ed i suoi “tagli” uccide la banalità che spesso accompagna la semplicità, per risultare invece un segnatempo con un’estetica ed un carattere marcato, che incuriosisce l’osservatore. Decisamente il miglior pezzo della maison all’ultima fiera di Basilea, sa essere elegante ma, allo stesso tempo, andando oltre i canoni tradizionali, riesce ad essere adatto anche alle occasioni più informali, come dovrebbe essere l’arte.

I prezzi oscillano, in base alle versioni, dagli 11.300€ per il modello Titanium fino ai  29.000€ per il modello King Gold Pavè diamanti.


Fotografie di Vincenzo Finizola (@vfphotograf)

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