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IWS incontra Laurent Lecamp, Managing Director della divisione orologi di Montblanc

DATA
21 Maggio 2021
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Durante Watches&Wonders 2021, abbiamo avuto l’opportunità di incontrare (virtualmente) Laurent Lecamp, Managing Director della divisione orologi di Montblanc. Entrato in azienda a gennaio 2021, Laurent prosegue il suo percorso nell’orologeria, portando una nuova visione (la sua visione!) nel brand.

È stata una bellissima esperienza, ed è arrivato il momento di condividerla con voi!

AC: Buongiorno Laurent, grazie per essere qui con me oggi!

LL: Buongiorno Andrea, è un piacere!

AC: Come stai? Com’è andata fino adesso? È come te lo aspettavi?

LL: Sai, quando arriva qualcuno di nuovo a dirigere una manifattura, ci sono sempre molte persone che chiedono cosa succederà, cosa hai in mente di fare… Ma io dico sempre: “un passo alla volta”, serve più tempo per dire qualcosa. Non si è mai fatto nulla di buono in poche settimane.

AC: Questo è sicuro! Vedo che hai con te le novità di quest’anno, noi abbiamo realizzato un bel video sul Geosphere, ma sono molto curioso di sapere cosa ne pensi di queste nuove uscite. Hai voglia di dirmi la tua?

LL: Certo! La variante ispirata al deserto è davvero bella, con tutti i dettagli ispirati al deserto del Gobi. Tutto quello che vedi, Andrea, ogni particolare, è ispirato alla spedizione di Messner nel deserto del Gobi. Si basa tutto sulla sua personale esperienza del 2004, su quello che ha visto tra Cina e Mongolia.

Il novantacinque percento del deserto è fatto di rocce, e l’orologio lo ricorda. È un segnatempo che racconta una storia, il cui primo capitolo sono i colori.

Cassa in bronzo, come vedi, ma guarda il fondello! Tutto quello che vedi è generato tramite incisione laser, dai colori alla profondità. Sviluppato usando non un colore qualsiasi, ma l’ossidazione del titanio. Siamo la prima azienda ad usare questa tecnologia su una superficie di queste dimensioni qui in Svizzera, ed è per questo che è innovativa.

La collezione 1858, quindi, non è soltanto qualcosa che va a ispirarsi al vintage, e in questa tecnologia, per esempio, sta il nostro sguardo al futuro. Questo aspetto ci spinge ad ampliare i nostri orizzonti, e lo usiamo anche con questo scopo.

AC: Sarebbe stata la mia prossima domanda: se lo userete o meno in futuro. Sarà qualcosa di esclusivo per il Geosphere?

LL: Non posso dirti molto sul futuro, ma già qui ne abbiamo un altro, lo riesci a vedere?

AC: Minerva!

LL: Sì! E puoi vederli a confronto: l’originale ed il nuovo. Quello che vedi è la versione moderna, ispirata ai cronografi militari. E la parte migliore è l’immagine di Minerva sul fondello, che è tridimensionale!
Ma c’è un altro aspetto: possiamo usare soltanto il titanio per essere certi dell’effetto. L’acciaio anche funziona, anche se meno bene, ma nessun altro materiale.

AC: Parlando di prezzi, stavo pensando proprio al Geosphere. È qualcosa su cui Montblanc si concentra? Nel senso: quando qualcuno vede il Geosphere penso resti sempre colpito dal prezzo accessibile di un oggetto fatto così bene e così innovativo. Ma, mi chiedevo: è un focus che avete o è arrivato durante il percorso?

LL: È qualcosa di specificatamente Montblanc: abbiamo una serie di complicazioni tra i 5 ed i 6,5 mila euro. È molto difficile trovare prodotti con la stessa qualità in questa fascia di prezzo, soprattutto se guardiamo alle complicazioni, e Montblanc ci è riuscita. Penso sia qualcosa che dobbiamo conservare per il futuro, visto che è qualcosa che ci fa bene e come tale porteremo avanti.

AC: Ottimo! Su questo filone: seguirete la scia anche dello spirito di questo orologio? Mi spiego meglio: il Geosphere è dedicato all’esplorazione, e questo ricorda le montagne, questo genere di ambienti.

Avete pensato anche a qualcos’altro come cielo o mare?

LL: Il Geosphere è dedicato all’esplorazione, e l’esplorazione non ha limiti, Andrea!

AC: Haha, grazie! Tornando alle novità: vedo questa sorta di incisione sul Minerva… questo brand è un tema importante per Montblanc e per la sua identità. Mi chiedevo: quale sarà il rapporto tra Minerva e Montblanc nei prossimi anni? Proseguirete in questa direzione?

LL: Molto semplice: Montblanc ora è Minerva, e Minerva ora è Montblanc! È una ed una sola realtà. Capisco la domanda, perché soprattutto in Italia abbiamo collezionisti molto competenti, e loro vorrebbero un ritorno di Minerva, ma oggi Montblanc e Minerva sono la stessa maison. Certamente abbiamo preso ispirazione: puoi vederlo qui, dove abbiamo entrambi i loghi, l’ispirazione è forte. Abbiamo soltanto cambiato il logo.

AC: È la prima volta che li vedo assieme e paragonati: l’ispirazione e la reinterpretazione. Ti ringrazio moltissimo per questo. Sono compiaciuto di quanto siate stati fedeli, non accade così spesso!

Stavo pensando ad un’atra domanda, ma credo di sapere già la risposta… Mi chiedevo se rivedremo mai qualcosa con il solo logo Minerva, ma, come detto, sono ormai la stessa cosa.

LL: Si, hai ragione, e troviamo comunque il logo Minerva nelle riedizioni. Per esempio, sull’Heritage Pythagore. Troviamo, su questo orologio, il diamantage, una tecnica di finitura che può essere eseguita da pochissime persone. L’incaricata di questa lavorazione, Sandra, ha completato da sola tutte queste lavorazioni. Ma perché lo stiamo guardando? Perché questo movimento fu sviluppato negli anni ’40, e noi lo volevamo omaggiare con qualcosa di tanto perfetto quanto esso, sempre basandoci sulla Sezione Aurea. Ed ecco che torniamo sul mercato con un omaggio a questo oggetto, in chiave moderna e tecnicamente avanzata, con molta più riserva di carica.

Se guardi alle ore 4 poi, puoi vedere il logo Minerva, e questa è proprio la mia risposta!

AC: Complimenti per questo pezzo, davvero sopra le mie aspettative!
Una domanda ricorrente: Montblanc si è creata un’identità forte ultimamente, conti di restare fedele a quanto fatto finora? Parlo, ad esempio, delle casse in bronzo…

LL: Terremo lo stile classico, con sezioni differenti nella collezione. Sviluppiamo anche la parte di storie e racconti ovviamente, ma mi sto focalizzando con il mio team sulla riconoscibilità dell’orologio.

AC: Ottimo, grazie. Ho visto che sei molto giovane, vorrei sapere qual è secondo te il rapporto di Montblanc con i giovani. Quando penso al Geosphere lo immagino sempre addosso ad un giovane, con carattere. Cosa ne pensi?

LL: Grazie, sembro giovane, ma questo è un segreto. Una cosa che so, invece, è che essere giovani, secondo me, è nella tua testa. È essere curiosi, osservare il mondo, cercando di essere felici ogni giorno. Se qualcosa ti sorprende nella vita, è un giorno di successo, e questo ti renderà più giovane.

Per gli orologi la penso uguale: se un segnatempo è soltanto un oggetto, anche con le migliori complicazioni, qualcosa manca, ed è l’emozione.

Non puoi, e non devi, scherzare con le emozioni. Non puoi crearle dal nulla, devi avere una buona base, e noi l’abbiamo, è Minerva. La sua storia, la sua innovazione, unite a quelle di Montblanc, con il suo logo molto significativo. E da questo vedrai cosa verrà fuori nei prossimi anni

AC: Grazie! Ho sentito che ami l’Italia…

LL: Sono un grande amante, sì. Ci sono stato spesso, tra Firenze…
Amo la mentalità, come si vestono le persone, l’attenzione al dettaglio… la adoro!

AC: Spero di non tradire le aspettative allora!

LL: Altroché Andrea, adoro il tuo look e l’attenzione che hai nei dettagli, ci teniamo molto noi!

AC: Ed io adoro la tua giacca! E penso tu abbia ragione, siamo puntigliosi, critichiamo tutto… è per questo che volevo sapere che rapporto avete con il nostro Paese. È strano sai, alcuni conoscono bene i vostri orologi, altri no…

LL: Penso che quando una donna riceve dei fiori, ne sia contenta, in qualsiasi paese si trovi, perché c’è un solo linguaggio con i fiori. E se prendi i nostri orologi è un po’ la stessa cosa. Se creano emozioni possiamo parlare a chiunque, qualsiasi sia la sua lingua.

AC: Metafora stupenda, grazie di cuore, non me l’aspettavo. Quindi, alla fine, sei soddisfatto delle novità? Non è un periodo facile. Come sta andando?

LL: Sono molto eccitato per l’oro verde, lo trovo davvero forte! (Ndr: 1858 Split Second Chronograph LE 18, di sopra)
Penso ormai che Montblanc abbia una bella collezione. Ma, ancora una volta, l’obiettivo è far crescere un’altra sezione. Siamo forti con la 1858, con l’Heritage Pythagore, vorrei spingere con il mio team anche sulla parte classica.
Abbiamo una bella sorpresa per quest’anno, grazie per il tuo riscontro positivo, posso dirti per certo che sarai sorpreso anche l’anno prossimo!

AC: Certo che sì. Ultima domanda: qual è il tuo obiettivo in questa nuova esperienza? Personale, non professionale.

LL: Il mio obiettivo è sviluppare il brand, creando maggior valore percepito, basato sulle nostre radici e sulle nostre storie, sviluppando questa nuova sezione, sempre lavorando a stretto contatto con il mio team. Penso che un capitano non sia tale senza equipaggio, e credo che i miei colleghi siano i nostri testimonial migliori.
Davanti a te non hai Laurent Lecamp, ma le 120 persone che lavorano a Villeret, ed a questo tengo moltissimo

AC: Molto vero. Novità preferita?

LL: Semplice: la prossima. Scherzo!
È difficile… Adoro l’innovatività dell’ossidazione laser, ma anche i calibri Minerva, perché ognuno è opera di un singolo orologiaio.  E sono moltissime componenti, con spirale fatta da noi. Quanti altri lo fanno?! E avere persone che lavorano qui in manifattura da 58 anni è qualcosa di unico, che rende i movimenti unici.

AC: Spero di essere vostro ospite in futuro, ed incontrare il team!

LL: Sarebbe mio il piacere di incontrarti!

AC: Grazie Laurent, e sappi che adoro l’accento francese. Spero di incontrarti presto!

LL: Grazie a te Andrea!


Grazie a Montblanc per l’opportunità, ed a voi per essere stati con noi.
Per chi fosse ancora curioso, vi lascio qui sotto il nostro video sul nuovo Geosphere!

https://www.youtube.com/watch?v=LxwAIQZX5Oo&t=219s

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