Creare qualcosa di nuovo non è facile: in ambito orologiero, lo sviluppo di un calibro unico e originale non è per ogni maison. La magia di un calibro di manifattura, di una cassa dalle forme e dettagli unici, concepiti e realizzati partendo da zero è senz’altro affascinante. Le creazioni degli orologiai indipendenti ne sono l’esempio perfetto: gioielli di meccanica, opere d’arte non solo da vedere ma soprattutto da usare.
Creare un orologio from scratch è qualcosa di davvero difficile; è lasciata estrema libertà all’artista, il quale deve saper realizzare qualcosa di speciale, di bello e di funzionale.
Esistono anche altre soluzioni alla pura inventiva, come ad esempio migliorare qualcosa di già presente, qualcosa di già realizzato da qualcun altro. Per quanto possa risultare in apparenza meno romantico di un orologio realizzato ex novo, modificare e soprattutto migliorare qualcosa che già esiste è forse ancora più complesso.
Non bisogna solo avere fantasia e capacità tecniche, bisogna saper adattare le proprie idee a quelle di qualcun altro e alle esigenze del nostro tempo; sapersi immedesimare in un’altra persona non è sufficiente, ma è necessario essere ancora più brillanti per rendere migliore qualcosa di già meccanicamente performante ed esteticamente bello, oltre che aggiornato e contemporaneo.
Non è solo questione di finiture, di quadrante o di movimento: non è necessario stravolgere qualcosa di ottimo per renderlo migliore, a volte basta solo quel dettaglio o quella piccola aggiunta che sa fare la differenza. La vera difficoltà sta nel valorizzare enormemente agendo minimamente.
Questo è ciò che fa Atelier de Chronométrie: saper andare oltre, saper vedere al di là dell’oggetto, vederne i pregi e difetti, non limitandosi a renderlo più bello, ma donandogli qualcosa che nessuno prima era riuscito a dare, nemmeno chi l’ha creato per primo.
In questo articolo, noi di IWS vogliamo presentarvi questa realtà tanto piccola quanto straordinaria, che sicuramente merita di essere conosciuta.
AdC: chi sono?
Per quanto la cura ineccepibile delle finiture faccia pensare ad una maison centenaria, Atelier de Chronométrie è molto giovane: nata nel 2014 da un gruppo di appassionati riuniti dal desiderio di riportare sui polsi di noi appassionati la bellezza dei segnatempo di una volta. Il loro obiettivo? “Trasformare la scelta di un orologio in un’esperienza unica e indimenticabile, dove l’acquirente diventa parte integrante della creazione del suo orologio”.
Con sede a Barcellona, Atelier de Chronométrie vanta tra i suoi componenti orologiai con decine d’anni di esperienza, artigiani da più generazioni specializzati in casse per orologi, esperti in design e micromeccanica.
La freschezza dei loro orologi unita alla maestria con cui sono realizzati danno vita a dei veri capolavori, pezzi unici che incarnano l’essenza dell’artigianalità e dell’ingegno.
Il gruppo è capitanato da Santiago Martinez, direttore creativo di AdC nonché grande appassionato di segnatempo vintage: il suo spiccato gusto in fatto di estetica degli orologi ha permesso ad Atelier de Chronométrie di dare vita ad autentiche opere d’arte.
I due orologiai che si occupano della parte tecnica sono Eduard Mercadè, specializzato in micromeccanica e orologiaio da dieci anni, e Moebius Rassmman, con più di vent’anni di esperienza nell’orologeria.
Entrambi diplomati alla scuola di orologeria di Barcellona, la loro profonda conoscenza nel settore dona ai segnatempo di Atelier de Chronométrie un incredibile valore dal punto di vista meccanico: finiture eccellenti su complicazioni avanzate, come vedremo più avanti, sono alcune delle caratteristiche degli orologi di AdC.
Altri collaboratori come Victor e Helio Gonzales, seconda e terza generazione di cassai, contribuiscono a rendere gli orologi di Atelier de Chronométrie unici e sensazionali.
Scopriamo come il team di Atelier de Chronométrie riesce a donare a noi appassionati non solo dei magnifici segnatempo, ma vere e proprie “creazioni d’artista”.
AdC1: il primo orologio di Atelier de Chronométrie
Sul sito di Atelier de Chronométrie possiamo trovare diverse sezioni divise per tipologia e caratteristiche dei segnatempo. In particolare, è interessante notare i primi orologi che AdC ha realizzato. Il primissimo prodotto, l’AdC1, è un solo-tempo con cassa-moneta in oro bianco 18k da 37,5 mm: il movimento è basato sul calibro manuale Omega 266 da 18000 alternanze l’ora.
Il calibro originale è stato completamente modificato, non solo per quanto riguarda la struttura e la disposizione dei ponti: ora il bilanciere è a spirale libera, mentre prima la regolazione della spirale avveniva per mezzo della classica racchetta.
Questa modifica ha reso sì più complesse le operazioni di regolazione, ma ottenendo una precisione davvero straordinaria; infatti, l’orologio è un cronometro certificato, testato e garantito dall’Observatoire de Besançon.
Altri cambiamenti come il fermo della ruota-bariletto hanno permesso di elevare un movimento già bello di suo a livelli propri dell’alta orologeria: finiture impeccabilmente eseguite come il frosting e l’anglage rendono questo calibro davvero accattivante, irriconoscibile se paragonato all’originale.
Ma veniamo al quadrante: anche qui Atelier de Chronométrie ha dato davvero tutta sé stessa per fare qualcosa di magnifico. Realizzato in due toni, con sub-quadrante dei piccoli secondi con lavorazione a cerchi concentrici, lancette azzurrate in acciaio, indicazione dei minuti e delle ore a settori.
Un design pulito, essenziale ma di grande effetto: riprende i quadranti dei cronometri da tasca, disegnato e realizzato per risultare di facile ma precisa lettura, mantenendo una personalità molto spiccata.
Diversi segnatempo sono stati realizzati con questa filosofia, il quadrante con minuti a settori è una caratteristica ricorrente, diventando uno dei segni distintivi di Atelier de Chronométrie: di seguito alcune immagini degli incredibili quadranti degli AdC3 e AdC7.
AdC ha realizzato anche degli splendidi quadranti in smalto cloisonné come l’AdC4 e l’AdC9, rappresentanti rispettivamente una vista del pianeta Terra con il suo satellite Luna e una vista molto suggestiva della Via Lattea.
AdC21: Il primo ad Only watch
Quest’anno ad Only Watch 2021 sono stati presentati dei veri capolavori, di cui abbiamo già stilato la nostra personale classifica. Tra tutti gli orologi presenti alla tradizionale asta, è stato presentato per la prima volta una creazione di Atelier de Chronométrie, il AdC21.
Per la cassa è stato scelto l’oro rosa a 18 carati: il suo colore caldo e delicato simboleggia la solidarietà e il calore umano, i due principi fondamentali dell’asta Only Watch. La cassa da 37 mm di diametro è dalle forme molto morbide ed eleganti. Il quadrante è a due toni con minuti e ore a settori, tipica di AdC.
Il design del quadrante contribuisce a donare al segnatempo un aspetto ancora più particolare, risultando profondo e dettagliato senza essere affollato o eccessivamente carico.
Le lancette delle ore e dei minuti sono a foglia, realizzate a mano in oro rosa; la lancetta dei secondi è invece in acciaio azzurrato con una forma molto più spigolosa rispetto a quella morbida usata per le lancette dei minuti e delle ore, creando un contrasto davvero interessante.
Il movimento è basato sull’Omega 283, calibro a carica manuale da 20 rubini e 18000 alternanze l’ora. Come molte creazioni di AdC, il bilanciere è stato modificato affinché la spirale sia libera e indipendente dalla regolazione.
Il ponte che mantiene in posizione la ruota dei secondi centrali è stato modificato per meglio adattarsi all’estetica dell’orologio, richiamo ai movimenti degli orologi tascabili del diciannovesimo secolo.
Finiture come il frosting e black polishing sono eseguite alla perfezione, facendo rinascere l’intero movimento: le ruote sono lucidate e rifinite, i ponti sono minuziosamente decorati con la tecnica del anglage e del frosting (ben diversa dalla sabbiatura, con cui spessa la si confonde).
Un orologio che brilla sotto la luce, che sa raccontare di sé; un orologio “caldo”, un orologio “umano”, come è umana la causa a cui sono dedicati i ricavati di Only Watch 2021.
Un vero gioiello, che spicca al fianco dei vari orologi presentati all’asta; anzi, riesce ad esprimere complessità e profondità senza risultare troppo complesso, che fa del suo punto di forza la pulizia e la purezza delle sue linee.
AdC8: Il complicato
Nonostante la tipologia di orologi che (per ora) Atelier de Chronométrie ci ha abituato, cioè solotempo dall’estetica fresca e minimale, l’AdC8 è qualcosa che va fuori da questi schemi. Questa volta si è deciso di trasformare un calibro non solo cronografico, ma anche rattrappante.
Il calibro a cui si ispira è il Venus 185, un movimento a carica manuale da venti rubini e 18000 alternanze-ora. La sua complicazione principale è quella del cronografo con l’aggiunta dei secondi sdoppiabili.
Questo movimento è celebre per essere stato il più comune calibro split-second di fornitura, montato in passato da grandi case come Record Watch Co o Breitling con il suo Duograph, ma si possono trovare anche su orologi contemporanei come il Panerai PAM00147.
Atelier de Chronométrie non si è assolutamente limitata a incassare il movimento così com’è: lo ha reso unico con piccoli dettagli che donano un fascino inimitabile.
L’orologio in sé è un gioiello: partendo dalla cassa, realizzata in oro bianco 18kt e un diametro di poco inferiore ai 40 mm.
La lunetta concava dona all’orologio un look vintage davvero elegante. Il primo dettaglio che colpisce è la forma delle anse, detta tear-drop: questa tipologia di ansa è stata molto usata in passato da moltissimi produttori, ed è stata ripresa recentemente da Audemars Piguet sul suo [RE]master01.
All’orologio viene abbinato sia un cinturino artigianale in pelle oppure, per chi preferisce gli orologi braccialati, anche un bracciale a maglie dalle forme analoghe alle anse, in modo da creare armonia in tutto l’orologio. Realizzato a mano, il bracciale è anch’esso in oro bianco 18 carati.
Passando al quadrante, anche qui ci troviamo davanti ad un autentico capolavoro: realizzato per mezzo della molto apprezzata tecnica galvanica, il quadrante è un gilt nero con scritte e scale color argento, la decisione da parte di Atelier de Chronométrie di usare una scala pulsometrica al posto di una tachimetrica è un ulteriore richiamo al mondo dei vintage, rendendo l’orologio ancora più interessante.
Gli indici numerici sono applicati, in stile Breguet, perfetti per lo stile di questo segnatempo; i sub-quadranti sono lavorati con decorazione a cerchi concentrici e le lancette a foglia realizzate manualmente sono in oro bianco a 18 carati.
Giungendo finalmente al movimento, ammirabile attraverso il fondello a vista in vetro zaffiro, possiamo notare quanto sia stato modificato, e come ha assunto un gusto e un sapore del tutto nuovi. I ponti sono decorati con finitura grainage che dona al movimento il fascino tipico degli orologi da tasca dei secoli passati.
Questa tecnica permette di far risaltare i vari ponti e le varie leve realizzate in acciaio, facendole brillare: i ruotismi sono decorati con la tecnica dell’anglage, comune anche alle leve e ai ponti, e con finitura satinata circolare, le leve invece hanno una finitura satinata rettilinea.
Nessun dettaglio è lasciato al caso, ogni più piccolo particolare è studiato e realizzato a regola d’arte: uno di questi è la ruota rattrappante, realizzata in titanio, decorata a mano, dalla forma davvero originale, a tal punto di diventare logo e simbolo di Atelier de Chronométrie, riportato anche sul cinturino in pelle.
Il bilanciere è a spirale libera: la regolazione, non più a racchetta con meccanismo “a collo di cigno” come in origine, avviene per mezzo di sei massellotes, piccoli contrappesi presenti sul bilanciere, in oro rosa a 18 carati.
La struttura del movimento è cambiata rispetto all’originale, diverse migliorie tecniche sono state apportate, dalla forma delle leve all’aggiunta di ponti e chaton per i rubini, che passano dai 20 del Venus a 23 del AdC8.
Per identificare che questo è il movimento AdC8, è stato inciso sulla a mano platina di base a fianco del bilanciere il numero 8, unica scritta presente sull’intero movimento.
La nostra opinione
In conclusione, Atelier de Chronométrie ci ha conquistati grazie al desiderio di trascendere i limiti imposti dalle produzioni su larga scala ed elevare sino a livello artistico un movimento di orologio.
Il tutto racchiuso in casse di altissimo livello, che celano quadranti sopraffini dal design mozzafiato. Insomma, questa è realtà che secondo noi merita davvero di essere condivisa e apprezzata sia per le loro realizzazioni che per la filosofia con cui vengono realizzate, e noi di IWS non possiamo che sentirci onorati di avervela presentata.
Se volete conoscere altre loro opere vi invitiamo a visitare il loro sito ufficiale.
Autore: Lorenzo Bareggi
