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Pellaton, Come IWC Creò il Suo Orologio Automatico

DATA
15 Novembre 2021
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La si può definire “la complicazione ovvia”: l’orologio automatico, ormai divenuto una presenza fissa nel mercato dei segnatempo.

Per numerosi appassionati questa caratteristica in un orologio è ricercata, se non addirittura essenziale; altri invece preferiscono mantenere nella routine quotidiana il classico gesto della ricarica manuale.

Diciamocelo, a tutti è capitato di fare una netta distinzione tra automatico e manuale quando si parla di orologeria meccanica. Quasi a voler dire che uno esclude l’altro.

In realtà sappiamo che la ricarica automatica consiste in un’evoluzione del meccanismo manuale. Non è altro che una miglioria che ci permette, senza intervenire appunto “manualmente”, di avere l’orologio sempre carico.

Fondello di un IWC vintage in oro giallo
IWC in oro giallo 18k con meccanismo Pellaton

Un tempo però questa caratteristica era qualcosa di straordinario, una vera e propria complicazione che non tutte le maison potevano permettersi di sviluppare.

Fin dal XVIII secolo si è cercato un modo per automatizzare la ricarica dell’orologio; quello che oggi andremo a scoprire è un sistema del tutto innovativo brevettato da IWC, e ancora oggi presente su molti dei loro orologi. Un sistema dall’efficienza particolarmente elevata e dotato di un’eleganza senza eguali: il sistema Pellaton.

Chi è Pellaton?

Per quanto il suo nome suoni bene con una pronuncia all’inglese, Albert Pellaton nacque in Svizzera nel 1898 a Travers, un piccolo paese situato nella omonima Val-de-Travers.  Questa vallata, che si estende dal Lago di Neuchâtel fino al confine francese, era ed è tutt’ora conosciuta per la presenza di diverse manifatture orologiere.

Tale vocazione influenzò appunto la famiglia di Albert, il cui nonno e zio erano accreditati orologiai. Pellaton sviluppò grande interesse per il mondo dei segnatempo, arrivando nel 1944 ad essere assunto da IWC Schaffausen come Direttore Tecnico della produzione.

La genialità di Albert si dimostrò fin da subito quando nel 1946 sviluppò il celebre Calibre 89, riconosciuto all’epoca come uno dei più robusti e precisi calibri manuali mai prodotti. Fu equipaggiato sul Mark XI, orologio da aviatore ordinato nientemeno che dal Ministero della Difesa Britannico. Pellaton rimase con IWC fino al 1966, e ancora oggi le sue idee contraddistinguono la produzione della maison di Schaffausen.

IWC Mark XI ref. 6b/346
Calibro 89 di IWC Mark XI

Il sistema di ricarica automatica Pellaton

Veniamo dunque al geniale sistema che Albert ci ha lasciato. Prima di esso, vi furono diversi tentativi per automatizzare la ricarica; basti pensare che già nel 1777 Abraham-Louis Perrelet creò un sistema di carica automatica per orologi da tasca basato su di una massa oscillante, molto simile a quello a cui siamo abituati noi oggi.

Sistema di carica automatica Perrelet
Perrelet Self Winding System

Tuttavia, il pubblico di allora non era probabilmente pronto per ricevere questo tipo di innovazione e perciò il sistema di Perrelet non ebbe molto successo. In più la complessità di realizzazione aumentava i costi già elevati dell’orologio da tasca. Perrelet disegnò due diversi sistemi, uno dei quali fu d’ispirazione per qualcuno di davvero importante per il mondo dell’orologeria.

Più tardi, il grande Abraham-Louis Breguet brevettò un dispositivo di ricarica automatica, sulla base di quello di Perrelet ma più semplice ed efficiente, denominato Perpetuelle, il primo vero sistema automatico di successo.

Possiamo tranquillamente definire quest’ultimo l’antesignano del “Bumper” di Harwood, sistema rivoluzionario montato per la prima volta nel 1923 su quello che è considerato il primo vero orologio automatico da polso.

Per giungere alla “mezzaluna” a cui tutti noi oggi siamo abituati, su cui si basa appunto il Pellaton, dobbiamo aspettare che Rolex introduca nel 1931 il suo Perpetual, con cui equipaggiò per primo il calibro 620.

Il grande passo avanti che viene compiuto con quest’ultimo consiste nella possibilità di avere una massa libera di oscillare sul proprio asse di rotazione, senza il vincolo angolare di 200° massimi presente invece sul Bumber.

Rolex sistema perpetual

Ma come funziona il sistema?

Giunti finalmente al meccanismo Pellaton, cominciamo a dire che questo è un sistema bidirezionale senza invertitori.

Cosa significa? Il termine bidirezionale indica che la molla viene caricata alla rotazione della massa in entrambi sensi: sia che la massa ruoti in senso antiorario o in senso orario, l’orologio viene caricato.

Vetta Calibro 2451

Gli invertitori invece sono delle piccole ruote particolari con lo scopo di trasformare tutti i movimenti del rotore in una rotazione unidirezionale della molla, ovviamente nel verso di carica. L’utilizzo di invertitori caratterizza la maggior parte degli orologi automatici presenti sul mercato, ciononostante queste ruote particolari risultano essere delicate, specialmente negli orologi vintage.

Il sistema Pellaton non prevede alcun invertitore: vengono sostituiti da una coppia cricchetti che in maniera alternata si “aggrappano” ad una ruota con denti seghettati (detta ruota automatica), in modo da farla ruotare in un solo senso.

Non sono quindi presenti treni di ruote come nel caso degli invertitori: nel Pellaton la rotazione è trasmessa ai braccetti per mezzo di una camma eccentrica appositamente sagomata.

Recentemente IWC ha migliorato le proprietà meccaniche di questo sistema impiegando materiali ceramici per la costruzione della ruota automatica e della camma, riducendo di molto l’usura generale.

Oltre ad essere molto efficiente, il sistema Pellaton è facilmente smontabile e gode di buone caratteristiche antishock.

Possiamo paragonare la struttura del Pellaton a quella del ben più conosciuto Magic Lever di Seiko, introdotto per la prima volta nel 1959. Seppur di grande somiglianza, a differenza del Pellaton i cricchetti hanno due ruoli differenti (uno “spinge” mentre l’altro “tira”) attivandosi alternatamente.

Sia il Magic Lever che il Pellaton permettono di caricare la molla ad ogni movimento del rotore, essendo entrambi dei sistemi bidirezionali. Il Magic Lever è estremamente semplice da produrre, molto robusto e di facile manutenzione, come lo è appunto il Pellaton.

Conclusioni

Il Pellaton rimane uno dei più affascinanti sistemi automatici mai realizzati, un vero capolavoro di meccanica orologiera. La sua eleganza e genialità lo rendono uno dei dispositivi di ricarica più apprezzati dagli appassionati.

Il sistema brevettato da Albert Pellaton è divenuto ormai un segno distintivo di IWC, equipaggiando la maggior parte dei modelli automatici in produzione.

Pur non essendo il classico esempio di dispositivo che rende un orologio un “complicato”, non dobbiamo dimenticare quale sia il vero scopo delle complicazioni nei segnatempo.

Rappresentano il desiderio dell’uomo di costruire un meccanismo autosufficiente, dove in ultima istanza gli unici interventi umani vengono limitati alla sua costruzione.

E qual migliore esempio di autosufficienza se non un orologio che si ricarica da solo? Come il calendario perpetuo per il calcolo della data e il tourbillon per la regolazione di marcia, anche la carica automatica è uno delle tante soluzioni per render sempre più perfetto qualcosa di perfettibile.

Autore: Lorenzo Bareggi

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