De Bethune è nota a tutti gli appassionati per il suo approccio unico che fonde l’arte dell’orologeria tradizionale all’innovazione più moderna. Per approfondire questo aspetto vi invitiamo a leggere anche questo nostro articolo.
Si tratta di una filosofia che è risultata fino ad ora estremamente vincente e questo orologio, presentato lo scorso anno, non è sicuramente un’eccezione. Infatti, pur trattandosi del fratello minore del più complicato DB25 World Traveller, introdotto nel 2016, non pecca sicuramente di mancanza di personalità, sia estetica che meccanica.
La famiglia Starry Varius
Come suggerisce il nome, il tema al centro di questa collezione è il cielo notturno, puntellato di stelle che spicca sui quadranti di questi magnifici segnatempo. La linea a cui appartengono inoltre, la DB25, è la più classica di De Bethune, pur mantenendo i caratteri che rendono riconoscibile la maison.
I tre modelli attualmente in produzione, rispettivamente un solo tempo, un tourbillon con secondi saltanti e il secondo fuso orario che dà il titolo a questo articolo, condividono oltre alla filosofia del quadrante anche le dimensioni (42mm), la forma della cassa e tanti dei numerosi brevetti della casa ginevrina.
Il quadrante del DB25 GMT Starry Various
Nonostante la caratteristica cassa e le ormai riconoscibili anse svuotate che spiccano nel De Bethune DB25, con le tipiche linee che da sempre contraddistinguono il marchio, ancora una volta a fare da padrone è il quadrante.
Da sempre il cielo stellato ha avuto un profondo significato per l’essere umano, basti pensare a quante volte sia stato il soggetto dei quadri di un pazzo genio artistico come Vincent Van Gogh. Di fronte a un blu così profondo e allo sfavillare delle stelle più lontane l’uomo si sente in estasi e questa esemplificazione rende senza dubbio onore al soggetto reale.
Per una volta però il cielo stellato è solo coprotagonista di un quadrante a scalini che, pur fornendo numerose informazioni non risulta affollato ma grazie ai più livelli rimane ordinato.
Procedendo dall’esterno verso l’interno infatti troviamo prima un anello con superficie argentata su cui si posano i numeri arabi delle ore, incavato all’interno c’è l’indicazione del secondo fuso orario con le ore di colore diverso in base al giorno e alla notte e l’indicatore di giorno/notte realizzato con una microsfera rotante composta da una metà in acciaio azzurrato e una in oro rosa, brevettata nel 2004.
Andando invece verso il centro si torna al livello del primo anello dove una cornice curva su cui è stampata l’indicazione della data, gestita da una lancetta centrale, circonda la rappresentazione del cielo stellato. Cielo che è realizzato in titanio azzurrato, su cui sono applicati perni in oro bianco a rappresentazione delle iridescenti stelle, mentre la via lattea è ricavata da una foglia d’oro applicata.
La parte superiore dell’elemento centrale, invece ricorda la terra vista dallo spazio, con una lavorazione radiante in argento che ha origine da un inserto in oro rosa. Le concavità di questi raggi donano spettacolari giochi di luci che variano in base all’inclinazione e alle condizioni esterne.
Il tutto è completato dalle sfere in acciaio azzurrato, a foglia per quanto riguarda le lancette di ore e minuti, mentre a freccia con punta argentata per quella della data.
Movimento e caratteristiche tecniche
Per quanto incredibile sia l’orologio sia visto di fronte, la vera magia ha luogo quando viene girato. L’estrema attenzione alla simmetria e la cura nei minimi dettagli rendono il cuore pulsante di questo segnatempo una vera meraviglia, non solo ingegneristica, ma anche, e soprattutto, artistica.
Con un diametro di 30 mm e ben 368 componenti, a dominare la scena è la placca in acciaio lucidata a specchio, decorata al centro con le caratteristiche “CÔTES DE BETHUNE”, da cui spunta il doppio bariletto che garantisce la riserva di carica di cinque giorni a 28’800 vph.
A completare il design posteriore ci pensa il ponte del bilanciere, anch’esso lucidato manualmente a specchio, la ruota di scappamento in silicio e i brevetti del 2006 e del 2016, rispettivamente molla del bilanciere con terminale piatto e bilanciere in titanio azzurrato con inserti in oro bianco.
Queste sono solo alcune delle innovazioni che hanno ricevuto il brevetto, ma la lista dei miglioramenti è ancora lunga, infatti i due bariletti dalla loro introduzione nel 2004 si regolano autonomamente mentre dal 2005 è presente un sistema contro gli urti a triplo paracadute, anch’esso reso blu dal calore.
La nostra opinione
Questo segnatempo non è sicuramente il tipico GMT, e direi per fortuna, viene infatti reinventata la indicazione del secondo fuso orario e specialmente quella del giorno e della notte. Con dimensioni relativamente contenute per le complicazioni offerte, specialmente per quanto riguarda gli 11,8 mm di spessore, viene offerta un’opera d’arte da indossare.
Il connubio tra orologeria classica e innovazione, di cui spesso De Bethune si elegge paladino, è particolarmente riuscito in questo segnatempo, dove il quadrante dai caratteri tradizionali è in perfetto equilibrio con il movimento estremamente avveniristico. A unire i due ci pensa poi la tipica cassa in titanio senza dubbio non usuale, che però unisce gli aspetti di entrambi i mondi risultando in un’armoniosa fusione di stili.
Ref. DB25VGT1S3, prezzo CHF 95.000,00
Per saperne di più visita il sito ufficiale di De Bethune.
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