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Il Patek Philippe 3670A: Un Autentico Vintage In Una Cassa Moderna

DATA
12 Giugno 2022
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È evidente come la moda degli orologi “revival” stia prendendo piede in questi ultimi anni. Molte maison stanno puntando a riproporre in chiave moderna orologi del proprio passato, quasi a voler sottolineare le qualità e le peculiarità che hanno reso il marchio stessa ciò che è oggi.

Un “ringraziamento” alla propria storia, che restituisce vita e importanza a iconici segnatempo, e permette a noi tutti di godere di un design o di un movimento ad oggi riservati solo al mondo dei vintage da collezione.

Alcuni esempi di questa moda, direi anzi “filosofia”, possono essere le varie riedizioni degli Omega Speedmaster, alcuni dei quali vedono il ritorno dello storico calibro 321. A proposito vi consiglio di leggere Il Calibro 321 Di Omega: La Storia Di Un Mito.

Oppure Longines che ha da pochissimo rilanciato il suo nuovo Ultra-Chron, direttamente ispirato all’originale subacqueo degli anni 60, una celebrità nel mondo della meccanica dei segnatempo. Se non lo avete ancora visto, ecco qui il link per voi. (Il Nuovo Longines ULTRA-CHRON Heritage: Il Diver Più Preciso Degli Abissi).

Anche Breitling ha recentemente rilasciato una nuova edizione del Navitimer, riprendendo un’importante icona dell’orologeria tecnica, il Cosmonaute (Breitling Presenta Il Nuovo Navitimer Cosmonaute: Un Orologio Con 60 Anni Di Storia Spaziale | Italian Watch Spotter).

Insomma, moltissimi brand stanno puntando sul riproporre il design di modelli storici – talvolta persino il movimento completo – ovviamente aggiornato e modificato al fine di adattarsi alle esigenze del nostro tempo.

E se invece di una riedizione venisse proposto un autentico vintage?

Un vero orologio d’annata, dove è possibile non solo ammirare lo stile e l’ingegno dell’epoca, ma addirittura sentirne l’età. Il poter percepire la differenza tra un orologio realizzato oggi e un orologio realizzato decenni addietro; assaporare per davvero la manifattura di una volta, che solo i macchinari e gli strumenti originali sanno donare. La mano sapiente degli artigiani che realmente hanno realizzato un pezzo di storia, senza l’ausilio di nuove tecnologie; il tocco e la firma di personaggi che hanno creato e definito quello che oggi chiamiamo il know-how di un’azienda, unico e preziosissimo.

Patek Philippe 3670A
Patek Philippe unveils ref. 3670A steel chronograph with vintage 13-130 movement

Patek Philippe è riuscita a fare anche questo: proporre al pubblico un vero cuore vintage, racchiuso da una cassa contemporanea fatta ad-hoc sul movimento. Questo orologio è il Patek Philippe 3670A, andiamo a scoprirlo insieme.

Il cuore del 3670A: il calibro 13-130

Potremmo definire “fortuita” la nascita di questo splendido modello. Nel 1996, in quella che è l’attuale ubicazione della boutique ginevrina di Patek Philippe – in Rue de Rhône 41 -, venne ritrovata una scatola rimasta dimenticata per anni al quinto piano del palazzo. Questa cassetta conteneva sedici calibri 13-130 completi, realizzati e assemblati nel 1955 e da quel momento rimasti intoccati. Una scatola del tempo che ha protetto e custodito dei gioielli di meccanica.

Patek Philippe ref. 130 fondello
Patek Philippe Chronograph ref.130. Credits: Mrtempoprezioso

Il calibro 13 è stato uno dei calibri più importanti della storia di Patek Philippe: ha movimentato tutti i modelli delle referenze 130, 530, 533, 591, 1579, 1506, la 1463 nota come “Tasti Tondi” e se modificato in 13-130Q animava il leggendario 1518; in poche parole è stato il movimento cronografico di Patek per eccellenza per moltissimi anni.

Il suo enorme successo deriva senz’altro dall’ottima base su cui il calibro 13 fa affidamento: il Valjoux 23. Un movimento cronografico iconico, che ha fatto la storia della cronografia meccanica.

La qualità intrinseca di questo movimento lo ha reso tanto celebre da essere usato sia come movimento già pronto sia come banco di lavoro da molte maison altisonanti. Basti pensare che la sua diretta evoluzione, il Valjoux 72, è stata modificata e personalizzata da Rolex per essere utilizzato sui primi Cosmograph e sui primi Daytona.

Patek ha sempre utilizzato i migliori movimenti di fornitura in circolazione per poter fare le sue magie. Il Valjoux 23 per il Calibre 13, come il Lemania 2310 per CH27, sono due esempi di calibri già di partenza eccezionali, e dopo essere stati sapientemente elaborati, arrivarono ad animare alcuni degli orologi più pregiati mai realizzati.

Il calibro 13 è un movimento cronografico a carica manuale da 23 rubini, con una riserva di carica di 42 ore e un’oscillazione del bilanciere da 18.000 alternanze all’ora. Presenta un grado di rifinitura sbalorditivo, come ci si aspetterebbe da Patek Philippe: nessun dettaglio è trascurato, come l’anello finemente lucidato che ricopre la ruota a colonne.

Patek Philippe 1463J “Tasti Tondi”. Credits: PHILLIPS (phillipswatches.com)

Un movimento splendido, che Patek ha saputo sfruttare con il 3670A, donandogli un carattere del tutto nuovo.

Il PP 3670A: la cassa e il design

Al fine di rendere onore a questo storico ritrovamento, Patek ha deciso di osare con la cassa e con lo stile, non limitandosi ad riutilizzare un cassa dal design coevo al calibro.

La cassa cushion, tra la quadrata e la tonneau, è abbastanza inusuale per un cronografo, ma non per Patek: infatti è la stessa cassa utilizzata per il cronografo rattrappante 5950A. È realizzata in acciaio, le sue linee sono morbide e tondeggianti, accogliendo dolcemente il 13-130. La finitura è completamente lucida, mentre un lieve scalino contorna il vetro bombato della stessa forma della cassa.

Patek Philippe 3670A
Patek Philippe 3670A. Credits: watchesbysjx.com

Il quadrante è nero, con una delicata satinatura verticale; gli indici applicati sono a bastone e le grafie, come le sfere, sono bianche. Un quadrante leggero e classico, ma con la personalità tipica di Patek Philippe. Girando l’orologio, si può ammirare il bellissimo movimento attraverso il fondello a pressione, sagomato come la cassa. Si possono apprezzare le finiture magistralmente eseguite su ogni ponte e su ogni leva. È possibile notare sul ponte della cronografia il sigillo che sottolinea l’elevatissima qualità del movimento: il punzone di Ginevra. Questo sigillo è apposto solo se il calibro e ogni componente rispetta severe regole di finitura, precisione e qualità.

Patek Philippe 3670A
Patek Philippe 3670. Credits: watchesbysjx.com / Highlights at Phillips’ Hong Kong Watch Auction, Chronographs Vintage and Contemporary

Un orologio che riesce comunque a risaltare senza essere troppo appariscente, incarnando a pieno il passato e il presente di Patek Philippe. Data la disponibilità di soli sedici movimenti, il 3670A è stato rilasciato in edizione limitata in appunto sedici esemplari ad un prezzo di listino di 250′.000 CHF. La presentazione ufficiale di questo segnatempo risale al 2011, più di dieci anni fa.

In conclusione…

Come abbiamo detto all’inizio, riscoprire e ridare valore al proprio passato è una caratteristica comune a molte delle ultime uscite di questi anni. Certe volte è necessario fermarsi e ripercorrere la propria storia per comprendere chi e cosa si è diventati al giorno d’oggi; prendere ispirazione dalle esperienze passate e fare tesoro dei successi, e degli errori, che si sono vissuti.

Questa è una filosofia davvero molto interessante, il Patek Philippe 3670A ne è un chiaro esempio; oltre ad essere compiaciuti di come questa abitudine dello “sguardo al passato” si stia diffondendo in molte maison, noi di IWS non possiamo che essere curiosi di come le prossime produzioni riusciranno a sorprenderci, sperando di vedere ancora più diffuso questo modo di fare orologeria!

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