Luce Nel Buio: i Materiali Luminescenti Negli Orologi

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11 Febbraio 2025
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All’interno dei nostri articoli, abbiamo più volte parlato di materiali luminescenti, che permettono di leggere l’ora in assenza di luce. I primi orologi della storia non erano dotati di questa caratteristica, per cui non era possibile capire l’orario al buio se non attraverso complicazioni come la ripetizione minuti; era quindi necessario sviluppare nuove tecnologie che permettessero di risolvere questo problema.

L’utilizzo di diversi materiali, tra cui in primis il radio, ha favorito questo sviluppo affinché anche durante la notte gli orologi potessero essere consultati.

Andiamo ora alla scoperta di tutti i tipi di paste luminescenti utilizzate in orologeria, fino ad arrivare ai più innovativi materiali moderni.

L’utilizzo del radio tra i primi materiali luminescenti

Panerai Radiomir con indici al trizio, uno dei primi materiali luminescenti utilizzati in orologeria
Panerai Radiomir con indici al radio

I primi orologi ad utilizzare un materiale luminescente nacquero all’inizio del secolo scorso, a seguito dei forti studi da parte della scienziata Marie Curie che scoprì il radio qualche anno prima. Questo materiale, veniva miscelato a fosfori garantendone una luminosità costante per una certa durata, permettendo così la lettura dell’ora anche in condizioni di scarsa luminosità.

Uno dei primi modelli ad adottare questa nuova sostanza fu il Panerai Radiomir del 1936, da cui prese il nome. Nonostante il radio abbia notevolmente contribuito sotto l’aspetto della comodità, nel corso degli anni si sono riscontrati altrettanti effetti negativi legati alla radioattività di questo materiale.

Questa sostanza, infatti, veniva applicata con estrema manualità sui quadranti, e gli operatori coinvolti in questa mansione erano per la maggioranza donne, conosciute successivamente con il nome di ragazze del radio. Per di più, per distendere in maniera più precisa il radio, le operatrici erano solite bagnare il pennello con le labbra prima di intingerlo nella sostanza; questo processo ripetuto più volte nel tempo ha portato a seri problemi di salute che, nel peggiore dei casi, ha portato allo scenario più grave.

Anni ’60: nasce il trizio come materiale luminescente

Rolex GMT Master II con indici al trizio, il secondo materiale luminescente utilizzato in orologeria
Rolex GMT Master II con indici al trizio – Credits: Stefano Mazzariol

Negli anni ’60, a seguito della scoperta degli effetti negativi del radio, si iniziò ad impiegare il trizio, un materiale molto meno radioattivo ma con le medesime caratteristiche. Un limite del trizio era la sua durata, poiché emetteva energia luminosa per una durata media di circa 12 anni, per poi esaurirsi virando il suo colore su una tonalità gialla. Questo perché funzionava senza bisogno di una ricarica luminosa, disperdendo lentamente la sua luminescenza.

Gli orologi che utilizzavano il trizio, è possibile distinguerli molto spesso, ad esempio sui Rolex, leggendo ad ore 6 la scritta “T SWISS T” oppure “T<25”, il ché significa la presenza di una quantità inferiore a 25 Curie, il limite per non risultare dannoso per l’organismo vista la sua radioattività.

La LumiNova: la rivoluzione per i materiali luminescenti

Nomos con indici Super-LumiNova, uno tra i più recenti materiali luminescenti
Nomos con indici Super-LumiNova

Nel 1993 viene inventata la LumiNova, che fin da subito una rivoluzione. Questo materiale, nato in Giappone dalla Nemoto, risolveva praticamente tutti i problemi riscontrati fino a quel periodo con il radio e il trizio. La LumiNova era disponibile in diversi colori offrendo un ventaglio di tonalità differenti, non era radioattiva permettendo così di essere maneggiata in sicurezza dagli operatori senza correre alcun rischio. Inoltre, a differenza dei due predecessori, questo materiale aveva un’illuminazione differente, poiché si “ricaricava” con una fonte luminosa assorbendone la luce, per poi rilasciarla gradualmente al buio, offrendo una durata praticamente infinita.

Negli anni successivi, sempre Nemoto, ha sviluppato un altro materiale prodotto questa volta in Svizzera: la Super-LumiNova, che ha amplificato gli aspetti positivi del suo predecessore incrementando la durata e l’intensità della luminescenza.

Soluzioni più moderne tra i materiali luminescenti

Rolex Submariner con luminescenza Chromalight, uno dei più recenti materiali luminescenti
Rolex Submariner con luminescenza Chromalight

Negli orologi odierni la Super-LumiNova è il materiale sicuramente più utilizzato, ma i marchi più prestigiosi hanno voluto sviluppare una propria sostanza luminescente. Ad esempio, Rolex utilizza da diversi anni il Chromalight, un materiale di tonalità blu più duraturo della tradizionale Super-LumiNova, mentre Panerai ha sviluppato il Luminor di colore verde o blu, da cui prende il nome una collezione del brand.

Tra questi marchi, troviamo anche Ball Watch, marchio Svizzero che utilizza un’innovativo metodo per rendere luminosi i propri quadranti, il GTLS (gas trizio in microtubi). Vengono infatti applicati dei nano tubi su indici, lancette e quadrante che contengono gas trizio, così che non venga disperso. Questo garantisce una durata stimata di 25 anni, senza la necessità di essere “ricaricato” la il tradizionale Super-LumiNova, mantenendo una luminosità costante lungo tutta la sua durata con tonalità differenti come verde, blu, rosso o arancione.

La luminescenza nel vintage

Rolex submariner con indici al trizio
Rolex submariner con indici al trizio – Credits: DrClock

Gli appassionati di orologi vintage considerano gli indici al trizio e al radio affascinanti per il loro valore storico e il loro aspetto unico, creato da patine irregolari e scurimenti sui quadranti, rendendo alcuni modelli rari e molto ricercati. Questi materiali aggiungono carattere e autenticità agli orologi d’epoca, alzando anche la loro quotazione se originali nei suoi componenti.

Conclusioni

Nel corso di questo articolo abbiamo visto l’evoluzione della luminescenza negli orologi, un aspetto che viene poco considerato ma che risulta fondamentale se applicato, ad esempio, ad immersioni a basse profondità in cui leggere l’ora può essere una questione di vita o di morte. Che sia una patina vintage o un lume brillante e moderno, la capacità di un orologio di illuminarsi al buio continua ad affascinare gli appassionati, mantenendo viva la tradizione e l’innovazione nel mondo dell’orologeria.


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