Acciaio e oro, oro e platino, oro giallo e oro bianco… Queste combinazioni di metalli nell’era moderna sono tra le più disprezzate sul mercato. La contrapposizione di questi due toni diversi (uno bianco e uno giallo) in uno stesso orologio riesce a conquistare alcuni e ad allontanare molti, ma nel caso di Patek Philippe acciaio e oro assistiamo sempre a un fenomeno a sé.
Siamo partiti raccontando la leggenda dei Patek in acciaio qui nella scorsa guida, ora è arrivato il turno dell’abbinamento all’oro.
Il primo (o forse)
Già dagli anni ’30 scopriamo quelli che potrebbero essere i primi orologi con cassa bi-tonale, sebbene il primo non sia nel più famoso acciaio-oro, ma in platino e oro giallo (1936).
L’orologio che vedi è ricchissimo di storia. Si dice sia l’unico cronografo monopulsante realizzato con l’unione di questi due metalli e con il meccanismo più piccolo mai creato con questa complicazione in 170 anni di storia di Patek.
La sua cassa “a cuscinetto” da 32mm è molto particolare: se noti bene la costruzione frontale è tutta in oro giallo, mentre dai lati sbuca quello che potrebbe essere il settore di mezzo in platino. Il pulsante che attiva, stoppa e resetta il cronografo è posto a ore 12, quasi nascosto.
Stima di CHF 350.000 – CHF 550.000, battuto da Christie’s per ben CHF 723.000, quasi 200mila franchi sopra la cifra attesa.
Inizia la produzione in serie dei Patek Philippe acciaio e oro
Con gli anni a venire troveremo diversi tipi di acciaio e oro, tra Calatrava solotempo ai nostri amati cronografi, ma in questo caso predominerà l’acciaio e oro rosa piuttosto che l’oro giallo.
Degli esempi li vediamo nella referenza 544, che da quanto sappiamo era regolarmente in produzione in acciaio e oro rosa, quindi non creata su ordine speciale. Quello in foto però l’unico con quadrante rosa e firmato Freccero, il rivenditore Patek di Montevideo, Paraguay.
Sotto vediamo la più famosa e storica ref.570, che rappresenta un grande cambio di misura rispetto ai precedenti. Il primo Calatrava Ref.96 era 31mm, mentre la ref.570 era ben 36.5 millimetri! Quella in foto è appartenuta al grande collezionista e CEO Gordon Bethune.
Ciliegina sulla torta, oltre alla costruzione in acciaio e oro rosa, è la firma “Eberhard Milan” su questo raro quadrante laccato nero. Patek al tempo era solita “firmare” alcuni degli orologi destinati ai propri rivenditori autorizzati, come il caso di questo milanese. Se volessi approfondire l’argomento puoi cliccare sul nostro articolo.
Stima di CHF 250.000 – 500.000, battuto da Phillips per CHF 444.500, non male per un acciaio e oro di Patek Philippe.
Parlando di cronografi invece ci imbattiamo per primo nel 130 in acciaio e oro rosa. Si dice siano apparsi al pubblico non più di 10 esemplari a due toni e pochissimi con la firma del rivenditore romano Hausmann & Co. Questa referenza ha fatto la storia della casa ginevrina ed è uno tra i cronografi più ambiti dai collezionisti.
L’esemplare è regolarmente registrato negli archivi di Patek Philippe dal 1942, l’anno in cui fu prodotto.
Stima di $150,000 – 250,000 USD, battuto da Christie’s per $ 212,500.
Un altro esempio di quest’epoca
L’ultimo esempio di orologio di quest’epoca risale alla fine degli anni 40, prodotto nel 1948 con cassa in acciaio e anse “a goccia” in oro giallo. Esteticamente parlando è tanto particolare quanto bello, il contrasto dei metalli in questo caso dà poco nell’occhio rendendolo davvero elegante. Qua non parliamo di cifre esorbitati quanto quelle precedenti, ma da una stima di CHF18.000 – 28.000, fu battuto per CHF45.000 (qualcuno dice ancora che gli acciaio-oro non sono apprezzati?).
L’orologio che ci ha portato a scrivere questo articolo: il 1579/1 acciaio e oro.
Le persone a conoscenza di questo pezzo erano e rimangono tutt’ora poche. Fu pubblicato per la prima volta nel famoso libro di John Goldberger “Patek Philippe Steel Watches” nel 2010, aprendo un mondo nuovo agli occhi dei collezionisti.
Si dice che ne esistano solo due, di cui uno venduto nel 2011 da Christie’s e che potete vedere qui in foto.
Cosa lo rende unico? Beh la foto già dice tutto: il quadrante champagne, le anse “a ragno”, il bracciale Gay Fréres acciaio-oro… è davvero unico. I collezionisti di Patek valorizzano moltissimo i pezzi rari come questo. La combinazione di metalli ha promesso un risultato ben più alto delle aspettative: da una stima di CHF 500,000 – CHF 800,000 è stato battuto per CHF 1,107,000.
Dagli anni ’30-40 passiamo agli anni del Nautilus: dal 1976 fino ai primi anni del 2000
Per arrivare al primo Nautilus di Patek Philippe in acciaio e oro del 3700 dobbiamo aspettare 4 anni. Nel 1980 arriva sul mercato la referenza 3700/11AJ, dove A sta per Acier e J per l’oro giallo, e appena 1 anno dopo viene presentato anche il fratello minore, il 3800, caratterizzato da una cassa più piccola da 37.5mm.
L’acciaio e oro sul Nautilus di Patek Philippe è già un po’ diverso. La combinazione in questo caso appare molto più pesante e marcata rispetto a tutti quelli che abbiamo visto fin ora. Il bracciale del 1579 di qualche riga sopra ha uno charme incredibile, ma non diremmo la stessa cosa di questi.
Il mercato è cresciuto a dismisura negli ultimi anni e anche qua vediamo un notevole aumento. Ad oggi un 3700/1AJ si trova tra i 65 e i 75mila Euro, mentre un 3800/1AJ per appena 25-30mila.
L’aumento se ci pensi è stato folle. Fino al 2017 un 3800 acciaio e oro andava per 8-10mila Euro… +240% in 3 anni. Un 3700 invece negli stessi anni andava per 25-30mila… +200% anche qui.
I Patek Philippe in acciaio e oro dei nostri giorni: dal 2005 al 2021
Nell’era contemporanea l’acciaio e oro sulla collezione Calatrava è completamente scomparso, ma è rimasto invece nella collezione Nautilus nella variante acciaio-oro rosa.
Sebbene sembri l’unico Patek moderno in acciaio e oro, la maison continua a produrre alcuni orologi a due toni ma solo su Grandi Complicazioni o orologi molto speciali. Non capisci di quali stiamo parlando? Beh forse sappiamo il perché!
Patek ha scelto un modo più elegante per realizzarli. Non troverete il contrasto in bella vista ma solo sui lati della cassa, con uno stile unico della loro artigianalità: la vera essenza di Patek Philippe.
Conclusioni
Dopo questo articolo pensiamo tu possa esserti ricreduto sul mercato degli orologi in acciaio e oro e della loro importanza. Nel mercato del vintage avranno per sempre il loro incredibile charme, fatto di contrasti e toni diversi. Nel mondo moderno invece questa combinazione fa fatica a stare al passo coi gusti delle persone, vuoi per l’esecuzione o per i trend che vedono l’acciaio come sovrano dell’orologeria del XXI secolo.