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Sulla Luna, 50 anni dopo

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21 Luglio 2019
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A cinquant’anni dalla la missione che portò l’uomo sulla luna, lo Speedmaster è ormai un’icona e, per celebrarlo, la casa d’aste Sotheby’s dedica un’asta tematica all’oggetto che battè il tempo della missione Apollo 11.

Cominciamo dal passato

Tra USA e URSS non scorreva buon sangue, e, al posto di scontrarsi in modo diretto, il conflitto procedette a colpi di progresso e si spostò in breve tempo nei cieli. Dopo che i Russi inviarono Jurij Gagarin in orbita, conquistando il primato, gli Americani decisero di lasciare un segno indelebile che sorpassasse la gloria Sovietica.

Con questo obiettivo, il 16 luglio 1969, Neil Armstrong, Edwin “Buzz” Aldrin e Michael Collins presero il volo dal Kennedy Space Center, per intraprendere quello che oggi è forse il più celebre viaggio di sempre.

Quattro giorni dopo cominciò la vera e propria discesa verso l’obiettivo ed il tanto acclamato allunaggio. Vi basterà vedere le foto dell’uscita di Armstrong dal modulo lunare per immaginare l’emozione che provarono le 600 milioni di persone che le videro in diretta.

Fiore all’occhiello del programma Apollo, apoteosi del progresso e dell’ampliamento dei limiti, l’uomo sulla Luna ha segnato un’epoca ed un grande traguardo per gli Stati Uniti in un periodo delicato com’era la Guerra Fredda.


L’inizio di un’era

Che sia stato “un piccolo passo per l’uomo, un grande salto per l’umanità” lo sappiamo ormai tutti, ma oltre che per la nostra specie, l’allunaggio fu un grande passo anche per Omega.

Qualunque appassionato che si rispetti avrà visto, almeno una volta, questa celebre foto di Aldrin. E come non notare cosa c’è al polso del buon “Buzz”…

Accompagnato dal suo cinturino in velcro, concepito per adattarsi alle tute spaziali, si vede infatti con chiarezza un Omega Speedmaster. Potremmo dire, senza grossi errori, che in questa storica foto è racchiusa la grandiosa fortuna del modello.

“Flight Qualified by NASA”, “First watch worn on the Moon”, Moonwatch….tanti sono gli attributi dello Speedmaster, quasi nessuno sulla velocità, innumerevoli sulla Luna.


To the Moon and Back

Oggi, a 50 anni da questo grandioso avvenimento, gli appassionati ed i giornali di tutto il mondo sono in subbuglio per la “Moon Week”. Come loro, anche noi abbiamo i riflettori puntati su questo evento e sull’orologio che da sempre lo accompagna.

Sotheby’s più di noi ha cavalcato l’onda dell’allunaggio, presentando un’asta tematica “To the Moon and Back“. I 50 lotti sono stati battuti a New York il 19 e 20 luglio e ItalianWatchSpotter ha una sorpresa per voi.

Il nostro occhio attento sul mercato mondiale non poteva farsi scappare questa occasione e, proprio per questo, siamo andati a visionare alcuni lotti di quest’asta che resterà nella storia. Ecco i nostri favoriti.



Lotto 20

Lo Speedmaster ref. 2915, prodotto soltanto nel biennio ’57-’59, è sicuramente uno dei più ricercati dai collezionisti, come testimonia la stima di 107/160.000€ (120/180.000$). Questo orologio, in ottimo stato di conservazione, presenta un particolare non da poco: la lunetta sbiadita sembra addirittura non esserci. Si crede infatti che alcuni esemplari di questa referenza non abbiano mai avuto la vernice sui numeri della scala graduata.


Lotti 10 e 40

Come il sopra citato, anche questo ref. 2915-1 presenta lancette “Broad-Arrow” e calibro 321. Assieme al precedente (lotto 10) e al successivo (Lotto 40) formano tre eccellenti esempi di Speedmaster in condizioni invidiabili e tra i più apprezzati dagli appassionati. L’assenza delle “spallette”, il bracciale e la patina segnano un plusvalore non indifferente, come testimoniano i circa 220.000€ del lotto 40 e la stima del lotto 10.


Lotto 21

I quadranti con firma del rivenditore sono sempre pura adrenalina alle aste. Se poi è di Tiffany & Co. che stiamo parlando, il gioco si fa ancora più bollente.

Di solito siamo abituati a vedere questa firma su due brand, Rolex e Patek Philippe, ma anche altri brand possono vantarla. Tra questi, di diritto, c’è Omega, e ne abbiamo un esempio davanti a noi.

Referenza 105.012-65, del 1966, ben invecchiato e ben conservato, rappresenta una perla per chi vuole celebrare la luna e acquisire un pezzo più che raro nel suo genere. Battuto il 19 luglio, ha totalizzato circa 27.000€.


Lotto 17

Benché lo Speedmaster, come detto, sia molto legato al mondo lunare, la missione spaziale non fu soltanto un punto di partenza, ma anche e soprattutto un punto di arrivo. Non è infatti un caso che l’orologio sia stato selezionato per il volo lunare…

La maison, negli anni, si è impegnata moltissimo per raggiungere alti standard di durabilità e attitudine all’utilizzo sul campo, specie quello militare. Ne è testimone il progetto Alaska, da cui deriva l’omonimo modello Alaska Project, con la sovracassa in alluminio rosso.

Quello che abbiamo davanti non è il prescelto per andare in missione, bensì qualcosa di molto più raro…un prototipo dell’ Alaska III, con movimento 861. Venduto per circa 167.00€ (187.500$) questo Speedmaster è l’apoteosi del modello: particolare, probabilmente unico, testimone dell’enorme ricerca del brand. Insomma, un pezzo di storia con 6 lancette…

Notate per caso una similitudine con uno “Speedy” recente? Chiedetevi il perché….


Lotto 34

Luna (Moonwatch) o velocità (Speedmaster) sembrano non spaventare questo modello. Ma cosa dare di più a chi non corre né parte per missioni spaziali? La scala pulsometrica è sicuramente l’opzione più utile e ricercata per chi, al posto della velocità della propria auto, vuole misurare quella del proprio cuore.

Per questo ref. 105.003-64, calibro 321, il martelletto ha battuto circa 14.000€ (16.250$).


Lotti 13 e 49

Strano ma vero….
Nella stessa sala sono state aggiudicate entrambe le versioni dell’Apollo 11: quella originale del 1969 e quella commemorativa del 2019.

Incredibilmente la versione di quest’anno (di cui trovate tutti i dettagli qui) ha battuto quella dell’epoca, con grande sorpresa da parte nostra.

Il 145.022-69 (lotto 49) è sulla bocca di tutti da quando è uscito il 145.022-69 (lotto 13) se non prima. Storicamente un orologio importantissimo, è difficile da trovare in condizioni simili a questo esemplare, ed è inoltre molto raro per via della sua produzione limitata ad un numero esiguo di pezzi. Con l’uscita sul mercato del modello commemorativo era intuibile una rivalutazione non indifferente, ma i risultati d’asta sembrano aver ribaltato le aspettative.

42.000€ (47.500$) per lo “storico” contro 61.000€ (68.750$) per il modello nuovo. Un divario di circa 20.000€, spiegabile solo con l’enorme voglia da parte del pubblico di averne uno, o con l’intento speculativo di qualcuno.

Che anche Omega sia entrata nel turbine delle liste d’attesa e dei prezzi di mercato follemente più alti dei listini?

Noi questo non lo sappiamo, ma ci uniamo con gioia all’aria di festa di questi giorni di allunaggio, sperando di aver portato anche a voi un po’ di curiosità nei confronti dello Speedmaster, ricordandoci che dietro a questa icona ci sono un mondo ed una cultura che fanno parte della storia del genere umano e non solo dell’orologeria.

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