Di fronte all’eleganza silenziosa del Lago di Ginevra, il mondo dell’alta orologeria trattiene il respiro. Sta per cominciare una delle settimane più incandescenti dell’anno: quattro grandi case — Phillips, Christie’s, Sotheby’s e Antiquorum — aprono le porte a capolavori che raramente emergono dai caveau dei collezionisti più influenti del mondo.
In nessun altro luogo l’orologeria trova un palcoscenico più elettrico: qui, nelle sale illuminate da fari discreti e sguardi febbrili, si celebrano non solo oggetti, ma storie, miracoli tecnici, caratteri di un’epoca. Quest’anno, l’attesa supera ogni misura. I cataloghi sono un susseguirsi di nomi leggendari, di referenze che fanno tremare il polso e il portafoglio. Senza perderci in ulteriori indugi, diamo subito un’occhiata ai “pezzi” che infiammeranno i palchi delle case d’asta più importanti al mondo.
L’asta di Phillips
Possiamo indubbiamente dire che la selezione Phillips sembra costruita per mettere in crisi anche i collezionisti più disciplinati. Ogni lotto vibra di rarità e carisma. Siete pronti?
Patek Philippe Ref. 1518

Non è un orologio: è un monumento. È la madre di tutte le complicazioni sportive Patek, il primo cronografo con calendario perpetuo mai prodotto in serie. Ogni apparizione in asta è un evento storico. La sua stima? Intorno agli CHF 8.000.000.
Rolex Daytona – una trilogia di miti
- Ref. 6241 – uno dei volti più carismatici del Daytona pre-Paul Newman.

- Ref. 16520 “Prototype Dial” – un esemplare impossibile, un Dietro le quinte dell’era Zenith, nato quando Rolex stava perfezionando i suoi prototipi.

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Ref. 6263 “Oyster Sotto” – si stima che ci siano poco meno di 30 esemplari al mondo di questo “Paul Newman”. Il soprannome “Oyster Sotto”, che in italiano significa proprio“Oyster Sotto”, rivela la principale caratteristica di questo quadrante: reca la scritta “Rolex Cosmograph Oyster” invece della più comune “Rolex Oyster Cosmograph” che si trova solitamente sui quadranti dei Daytona (nei modelli manuali con cassa Oyster).
Questo perché i quadranti “Oyster Sotto” vennero montati sui primissimi esemplari della referenza 6263, i quali introdussero per la prima volta i pulsanti a vite impermeabili.

J. Player & Sons “Hyper Complication”

Un nome quasi cinematografico per una delle creazioni più estreme dell’orologeria indipendente: una scultura meccanica che sfida il tempo e la logica. Le sue stime si avvicinano al CHF 1.000.000.
Patek Philippe Ref. 5976/1G Nautilus 40th Anniversary

Sovradimensionato, audace, celebrativo: un pezzo nato per dividere, ma profondamente desiderato dai collezionisti.
L’asta di Christie’s
La maison londinese non è da meno e sfodera una collezione dominata da Rolex, con un’intensità quasi teatrale.
Rolex Sea-Dweller “COMEX” Ref. 1665

Ogni esemplare COMEX è un capitolo di storia industriale. Questi orologi non sono stati creati per il lusso, ma per sfidare gli abissi: proprio per questo, oggi sono sacri.
Rolex GMT-Master ‘SARU’ Ref. 16758SARU

Uno dei gioielli più eccentrici e desiderati: zaffiri (SA), rubini (RU), una fase creativa di Rolex che sperimentava senza paura. Lusso e audacia in equilibrio perfetto.
Rolex “Jean-Claude Killy” – Ref. 6236 & Ref. 6036

Gli “universali” Rolex: i cronografi con calendario completo più complessi mai realizzati dalla maison. Possederne uno significa detenere un’intera filosofia orologiera.
Rolex Daytona “Sodalite” Ref. 16589SACI

Il sodalite è una pietra viva, imperfetta, drammatica. Vederla su un Daytona è come osservare un’opera di scultura contemporanea al polso.
Rolex Daytona “The Doctor” Ref. 6239

Il Daytona pulsometrico: l’orologio degli uomini che misuravano la vita — letteralmente — con un cronografo al polso.
Rolex Chronograph “Verga” Ref. 3525

Un raro riferimento venduto dal celebre retailer milanese Verga: un pezzo che porta con sé glamour italiano e precisione svizzera.
Patek Philippe Two-Tone Ref. 530

Uno dei cronografi più eleganti della storia. Una combinazione bicolore che oggi sfiora la perfezione estetica.
Richard Mille RM018 & RM053 (esemplari unici)

Due mostri sacri della tecnica contemporanea.
- RM018 “Hommage à Boucheron” – una sinfonia di materiali e architetture straordinarie.
- RM053 Pablo MacDonough – un orologio da guerriero, progettato per sopravvivere a uno sport letale come il polo.
L’asta di Sotheby’s
All’asta da Sotheby’s vanno in scena gli albori dell’orologeria e per chi ama la storia, non deve assolutamente perdersi la collezione che verrà sfoggiata. Un esempio?
Rolex “The Companion Oyster” indossato da Mercedes Gleitze
Un semplice segnatempo? No. E’ il biglietto d’oro di Rolex per entrare nella Fabbrica di Cioccolato dell’innovazione orologiera. Si, perchè nel 1927, questo orologio è stato indossato dalla nuotatrice professionista Mercedes Gleitze per effettuare la traversata a nuoto del Canale della Manica e testare l’innovativa cassa impermeabile Oyster di Rolex. Da allora, il coronato resistente all’acqua e alla polvere è diventato leggenda. La sua stima si aggira attorno al CHF 1.000.000.
Patek Philippe “First Series” ref.2499

Nel catalogo di Sotheby’s, uno dei protagonisti assoluti è il Patek Philippe Reference 2499, prima serie, un cronografo con calendario perpetuo e fasi di luna che rappresenta una pietra miliare della grande orologeria svizzera. L’orologio, proposto con una stima tra CHF 1.000.000 e CHF 2.000.000, è realizzato in oro giallo 18 carati e monta il calibro manuale 13-130 Q con 23 rubini.
La referenza 2499 è universalmente considerata l’erede diretta della 1518, e per molti collezionisti costituisce il perfetto equilibrio tra la classicità del design Patek Philippe e la complessità tecnica del cronografo perpetuo. Dalla sua introduzione, nei primi anni Cinquanta, furono prodotti circa 349 esemplari in totale, distribuiti su quattro serie, rendendola estremamente rara.
Rolex Cosmograph Daytona ref.6263 “Albino”
Ecco qui un particolare esemplare di Daytona Ref. 6263 datato circa 1971, con cassa in acciaio, fondello a vite e il caratteristico quadrante “albino” — vale a dire quadrante e contatori dello stesso tono argentato che gli conferiscono un aspetto monocromatico molto raro nel mondo Daytona — con movimento manuale calibro 727. Sotheby’s propone questo esemplare con una stima di CHF 1.000.000.
L’importanza di un “Albino” deriva dalla sua eccezionale rarità: sono note pochissime referenze 6263 con sub-contatori dello stesso colore del quadrante, e alcuni esemplari famosi (quello più celebre è l’“Oyster Albino” passato nella collezione di Eric Clapton) hanno stabilito prezzi molto significativi alle aste, contribuendo a costruire l’aura leggendaria del soprannome «Albino».
Rolex ref. 6100 “Dragon”
Un pittoresco quanto elegante Rolex Reference 6100 con quadrante cloisonné raffigurante un drago, si palesa nel catalogo della casa d’aste inglese. Attribuito alla mano esperta della smaltatrice Nelly Richard e prodotto dallo storico atelier Stern Frères; Sotheby’s lo presenta come un orologio in oro giallo con quadrante smaltato coevo e movimento automatico, circa 1963, proveniente dalla famiglia del proprietario originale.
La sua stima compresa tra CHF 450.000 e CHF 900.000, evidenziando sia la rarità tecnica del quadrante cloisonné sia il forte valore storico-collezionistico di esemplari simili.
L’asta di Antiquorum
La più antica casa d’aste specializzata riporta la narrazione alle radici della collezione.
Rolex GMT-Master Ref. 1675-8 – Dono a Sua Maestà Sheikh Rashid bin Saeed Al Maktoum

Un orologio che va oltre la meccanica: è diplomazia, storia politica, potere. Regalato dal leggendario CEO di Rolex André-Jean Heiniger, incarna un capitolo cruciale nei rapporti tra la maison ginevrina e il Medio Oriente.
Patek Philippe Ref. 3450 in oro giallo

Uno dei calendari perpetui più belli mai prodotti, con indicazione della fase lunare e salto del giorno. Il suo equilibrio estetico è talmente puro che molti lo considerano il vertice del design Patek anni ’80.
Conclusioni
In queste tre aste c’è tutto: la poesia di Lange, la divinità di Patek, la potenza mitologica di Rolex, l’audacia futurista di Richard Mille.
Ogni pezzo è una storia che torna alla luce, un gesto meccanico che sfida il tempo, un frammento di vita dei più grandi collezionisti del mondo. Nei prossimi giorni, Ginevra non sarà solo una città: sarà il cuore pulsante dell’orologeria mondiale. Voi quale capolavoro sognereste di acquistare?
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