In occasione della Milano Watch Week, lo stand che più di tutti mi ha lasciato a bocca aperta è stato quello di Andersen Genève. L’incredibile qualità delle creazioni del marchio, che ha reso Svend Andersen uno dei migliori orologiai del nostro tempo, non la scopriamo di certo oggi.
Durante l’evento ho potuto toccare con mano alcune delle sue realizzazioni più recenti e, da amante della complicazione delle ore del mondo, sono rimasto incredibilmente affascinato dagli esemplari smaltati.
In questo articolo, descrivendone le caratteristiche e il processo creativo, cercherò di trasmettervi le emozioni che questi orologi mi hanno regalato.
Il legame di Andersen Genève con la complicazione ore del mondo
Svend Andersen, fondatore di Andersen Genève, nasce in Danimarca nel 1942 e si appassiona all’orologeria meccanica sin da giovanissimo, iniziando il primo apprendistato all’età di 15 anni. A 21 anni si trasferisce in Svizzera per approfondire le proprie conoscenze nel settore.
Dopo alcuni anni come riparatore di orologi presso il concessionario Gübelin, inizia a lavorare nell’Atelier des Grandes Complications di Patek Philippe, dove scopre e si innamora della complicazione delle ore universali, ideata e brevettata negli anni ’30 da Louis Cottier proprio per Patek.
Dopo aver fondato la sua realtà indipendente, Andersen non perde l’interesse per questa funzione e, nel 1989, realizza il suo primo orologio da polso con indicazione delle ore del mondo, progettando un modulo da integrare su un vecchio calibro Frederic Piguet.
La sua creazione vintage più celebre è senza dubbio il World Time “Mundus”, lanciato nel 1993 e tuttora detentore del record di orologio più sottile al mondo con questa complicazione, con uno spessore di soli 4,2 mm.
Il Celestial Voyager, la nuova interpretazione delle ore del mondo di Andersen Genève
A Milano ho avuto la possibilità di toccare con mano alcune delle sue più moderne interpretazioni della complicazione ore del mondo, i modelli smaltati Celestial Voyager, e ne sono rimasto semplicemente estasiato.
Per la realizzazione di questa collezione, il marchio Andersen Genève ha collaborato con Benjamin Chee, per la realizzazione di un progetto (Benjamin Chee haute horlogerie) lanciato nel 2019 dall’omonimo orologiaio proveniente da Singapore. L’obiettivo è supportare vari marchi di alta orologeria nella creazione di orologi esclusivi, come questa serie dedicata alle ore del mondo di Andersen Genève.
Le dimensioni della cassa di questi modelli sono di 37,3 mm di diametro per 10,1 mm di spessore; vengono realizzati in metalli preziosi, principalmente platino e oro rosa, lasciando tuttavia al cliente la possibilità di scegliere — ed eventualmente preferire — elementi a contrasto, come la lunetta.
Proprio come in alcune precedenti creazioni del maestro Andersen, o in iconiche referenze, come la 2523 di Patek, l’orologio presenta una doppia corona: quella ad ore 3 serve per regolare l’ora, mentre quella ad ore 9 è dedicata all’anello delle 12 ore e al meccanismo delle ore del mondo. Per regolare l’anello delle 12 ore su un nuovo fuso orario, occorre premere il dito piatto contro la corona ad ore 9 e ruotarla, un po’ come si farebbe con una chiave a brugola usurata, finché non si raggiunge la posizione desiderata.
In questo caso, però, le corone sono particolarmente sottili, principalmente per non ingombrare il polso e concentrare tutta l’attenzione sul quadrante e sulla complicazione.
Ciò che colpisce maggiormente in questa collezione è infatti il quadrante: la parte centrale è realizzata con la tecnica dello smalto cloisonné, interamente dipinto e rifinito da un piccolo gruppo di artigiani con sede a La Chaux-de-Fonds, e ogni edizione raffigura soggetti diversi.
Attorno a questa sezione centrale si trova l’anello delle 24 ore; allineando le lancette di ore e minuti con la città desiderata, elencata sul bordo esterno del quadrante, si può leggere l’ora in ognuno dei 24 fusi orari indicati. A rendere queste creazioni ancora più speciali è il materiale utilizzato per la realizzazione di quest’anello: l’avventurina, con minuscole particelle d’oro al suo interno, che conferisce un tocco davvero unico ed elegante all’orologio.
Il marchio offre inoltre ampie possibilità di personalizzazione, a partire dall’anello delle città — consentendo di scegliere le località preferite da includere — fino alle incisioni sul rotore di carica, realizzato tipicamente in “BlueGold” e visibile tramite il fondello in zaffiro. Sul retro dell’orologio è possibile cogliere ulteriormente l’attenzione al dettaglio riservata a questi capolavori: un anello esterno, spesso in madreperla o in altri materiali affascinanti, riporta la scritta “Benjamin Chee Haute Horlogerie by Andersen Genève”, ovvero il nome dei due partner che hanno dato vita a questa collezione.
I diversi smalti dei Celestial Voyager
Sin dal lancio della prima serie di orologi della collezione, nel 2021, l’interesse degli appassionati di orologeria indipendente (e non solo) è stato altissimo.
Nel corso degli anni, le smaltature hanno raffigurato diverse scene o zone del mondo, dimostrando la grande richiesta di questi segnatempo e la straordinaria varietà di disegni possibili.
Alcuni esemplari riproducono interi continenti o la mappa del globo, in modo simile a quanto spesso vediamo nelle collezioni di Patek. Altri, invece, lasciano ancora più spazio all’estro degli artisti e alle richieste dei clienti: è il caso dei modelli “Arctic Sunrise & Aurora”, del “Supersonic” — che ritrae il leggendario aereo Concorde e l’Empire State Building — o ancora del “Sakura”, realizzato per il mercato giapponese, in cui i fiori di ciliegio creano un’armonia perfetta con l’anello delle città, realizzato in madreperla e con la cassa in oro rosa.
Ora è arrivato il momento di rivelarvi il mio preferito, ovvero “Sunset over Cappadocia”. Ispirato alla suggestiva immagine delle mongolfiere in volo nella famosa valle turca, questo modello affascina grazie a un incredibile mix di colori e sfumature, trasportando chi lo indossa — anche solo per un attimo — direttamente in quel luogo magico.
Prezzo e disponibilità
Tutti gli orologi della collezione sono realizzati in serie limitate, distribuite su un arco temporale di alcuni anni, così da permettere agli artigiani di lavorare a più progetti nel corso dell’anno.
Per quanto riguarda i prezzi, dipende dalle richieste del cliente e da eventuali personalizzazioni (come il disco delle città o il rotore). A seconda del metallo scelto per la cassa, il costo di partenza varia tra EUR 60.000 e 70.000, a mio avviso una cifra davvero interessante se si considera il valore dell’orologio.
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