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Commissioni Di Acquisto: Ineichen È La Prima Casa D’Aste A Rimuovere Il Buyer’s Premium

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19 Maggio 2022
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Annunciato a fine aprile in occasione dell’asta Joker XXX, la casa d’aste Ineichen Zurich ha tolto in maniera permanente le commissioni di vendita sull’acquisto degli orologi nelle loro aste. Ma cosa significa questo?

Il mercato sta cambiando e da Ineichen sono astuti

In una conversazione con il loro giovane CEO, Artemy Lechbinsky, ci raccontava di come il mercato stesse per cambiare. Era appena prima della stagione delle aste di Ginevra, in cui si sarebbe visto l’andamento del mercato per quest’anno.

Ineichen rimuove il buyer's premium, ovvero le commissioni di acquisto

Secondo Artemy, tutto sarebbe cambiato (ed infatti sta cambiando), passando da un seller’s market, dove il venditore ha il potere e decide sul prezzo, a un buyer’s market, dove il potere lo detiene chi acquista (appassionati, collezionisti, ecc.).

Questo accade per due motivi principali: un’eccessiva offerta a prezzi vertiginosi (mercato aumentato del 100% in pochi mesi), che non rispecchiano il vero valore degli orologi, e una domanda sempre minore a cifre di quel genere. Non serve una laurea in Economia per capire che quando a determinate cifre non ci sono acquirenti, il mercato scende di conseguenza.

Come si compra un orologio in asta?

In un vecchio articolo citavamo tutte le modalità di partecipazione alle aste in presenza e online, con una sezione esclusivamente dedicata al buyer’s premium. Acquistare un orologio in asta non è un gioco da ragazzi, soprattutto nelle grandi realtà. Bisogna tenere conto di commissioni d’acquisto, tasse di importazione, esportazione e tutta un’altra serie di fattori strettamente legati all’orologio.

Nel caso volesse ripassare le modalità, potete leggere l’articolo qui.

Il famoso Buyer’s Premium, le commissioni di acquisto

Il famoso buyer’s premium è ciò che personalmente mi ha sempre confuso a livello di calcoli durante le aste, non tanto per la difficoltà nell’aggiungere il 20-30% sul prezzo battuto, ma più per la poca immediatezza e la confusione che può avere un cliente.

Se non vi è chiaro cos’è, ve lo spiego in poche parole. Quando acquistate un orologi all’asta pagate la cifra battuta nella sala o online + una commissione che varia dal 30% al 20%, che decresce in base a quanto è alto il prezzo (cifra più alta, commissioni minori). Tutto questo va a scaglioni ed è noto nella sezione Condizioni di Vendita di ogni auction house.

Il numero di acquirenti esteri che acquistano in Svizzera è sempre maggiore, il che porta, nella maggior parte dei casi, alla necessità di fare un calcolo di cambio valuta per sapere a che cifra si sta biddando. Se siete bidder esperti sarete già abituati a tutto questo, ma è la poca immediatezza è innegabile.

Il caso di Ineichen e l’asta Royal 50 sull’anniversario del Royal Oak

Quelle elencate fin ora sono alcune delle motivazioni della scelta di Ineichen, che a nostro avviso attrarrà nuova clientela sia dall’estero che dall’Italia stessa. La prima vendita completa a non avere buyer’s premium sarà l’asta tematica Royal 50 sull’anniversario del Royal Oak di Gerald Genta.

All’interno del catalogo ci saranno 50 lotti tra pezzi storici e estremamente rari, dai classici 5402 a orologi ultra complicati come il Grande Sonnerie o il Tourbillon Scheletrato del 25esimo anniversario.

Cosa ne pensate di questa scelta della casa d’asta di Zurigo?

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