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Alla 1000 Miglia Parliamo Di Orologi Con Karl Friedrich Scheufele, Co-Presidente Di Chopard

DATA
29 Giugno 2022
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Il 15 giugno 2022, a Brescia, siamo stati ospiti di Chopard per il rito della punzonatura delle auto, solita pre-partenza della 1000 Miglia. Una commissione di esperti è chiamata a valutare l’originalità della vettura, delle sue condizioni e caratteristiche. Concetto non lontano da quello che avviene in orologeria con alcune certificazioni: ricordiamo rapidamente il certificato COSC per la cronometria, il Punzone di Ginevra, e l’FQF, di cui parleremo tra poco.

foto del team di chopard alla mille miglia 2022
Team Chopard prima della partenza della 1000 Miglia. Courtesy of Chopard

L’evento si è svolto in una giornata spettacolare, volata in fretta grazie proprio alla bellezza di queste 450 autovetture, alcune delle quali ci hanno tolto davvero il fiato. La 1000 Miglia, definita da molti “la Corsa più bella del mondo”, è nata nel 1927 e prevede una percorso di circa 2000 km da eseguire in 4 giorni circa. Brescia è la città di partenza, si arriva a Roma passando per Cervia prima di tornare in Lombardia, salutando Umbria e Toscana.

orologio mille miglia chopard edizione limitata 2022
Chopard 1000 Miglia in edizione limitata 2022. Courtesy of Chopard

Chopard è partner ufficiale e cronometrista della gara dal 1988, decisione presa direttamente da Karl-Friedrich Scheufele, alla guida del marchio svizzero di famiglia insieme alla sorella Caroline Scheufele. Proprio qui abbiamo avuto l’onore di intervistare il Co-presidente di Chopard e fargli qualche domanda.

Karl-friedrich scheufele alla guida della sua Mercedes-Benz 300SL
Karl-Friedrich Scheufele alla guida di una Mercedes-Benz 300SL. Courtesy of Chopard

Edoardo: Buongiorno Mr. Scheufele. E’ un piacere ed un onore essere qui con Lei. 

Karl-Friedrich Scheufele: Grazie mille a Voi! 

Edoardo:  Lei ha disegnato il St. Moritz quando aveva poco più di 20 anni, era giovanissimo, come una gran parte della nostra community. Qual era il suo pensiero, e cos’ha l’ha spinta a realizzare quell’oggetto?

Karl-Friedrich Scheufele: Avevamo bisogno di un orologio sportivo, uno sportivo elegante e che fosse in acciaio. Facevamo solo orologi in oro all’epoca. Così ho insistito con mio padre, dicendogli che avremmo dovuto inserirlo nella nostra collezione. 

Edoardo: Un bel cambiamento di direzione per quegli anni… 

Karl-Friedrich Scheufele: E’ stato fonte di diverse discussioni…

Chopard St. Moritz in acciaio

Edoardo: Dal St. Moritz avete preso spunto per uno degli orologi più iconici del momento, l’Alpine Eagle. Come mai adesso? E di chi è stata l’idea?

Karl-Friedrich Scheufele: Mio figlio ha visto il St. Moritz nella mia collezione, lo indossavo. Mi ha chiesto di poterlo usare qualche volta. E dopo un po’ mi ha domandato se potessimo rifarlo. Io non ero così convinto, ma mio figlio è andato a parlare con mio papà, suo nonno, ed eccoci qua. Non ci ho potuto fare molto, nonni e nipoti… Io ero nel mezzo. 

Edoardo: Perché il nome Alpine Eagle? 

Karl-Friedrich Scheufele: Non potevamo chiamarlo St. Moritz un’altra volta. Amiamo quella zona della Svizzera, è un luogo in cui andiamo spesso in famiglia. Sciamo, ci arrampichiamo, lunghe passeggiate… è una seconda casa. Mi sono chiesto qual fosse la migliore rappresentazione della montagna. Ed ecco che l’idea dell’aquila reale che vola su tutte le alpi ha preso forma: nessun limite, nessun confine. Con il nostro team la lista di nomi era ampia, abbiamo avuto un po’ di competizione nella scelta ma il mio alla fine ha vinto… (se la ride) 

Chopard Alpine Eagle in acciaio con quadrante ardesia

Edoardo: Lei ha fondato la Eagle Wings Foundation, immaginiamo il collegamento. 

Karl-Friedrich Scheufele: Si ci interessa aiutare quegli animali: nascono in cattività e noi li aiutiamo a ritornare nel loro ambiente naturale. 

Edoardo: Siete uno dei brand di lusso che punta di più sulla sostenibilità e sulla cura dell’ambiente. Cosa può dirci in merito?

Karl-Friedrich Scheufele: Amo andare in montagna come ho detto, ci passo tanto tempo. E’ giusto secondo me, contribuire in qualche modo a favore dell’ambiente, della natura. Questo è un modo in cui possiamo farlo, che prende la mia attenzione in maniera particolare. Abbiamo adottato una vera e propria politica volta all’etica dell’ambiente istituendo dei comitati che diffondano questa cultura in tutta l’azienda. Parte direttamente da me e da mia sorella Caroline. Dall’approvvigionamento, alla parte commerciale, alla logistica, all’utilizzo corretto di acqua ed energia. 

Edoardo: E’ una cosa di famiglia quindi? 

Karl-Friedrich Scheufele: Assolutamente si. 

Macchine in fila prima della partenza della mille miglia
Courtesy of Chopard

Edoardo: Quanto è importante la famiglia per l’azienda? 

Karl-Friedrich Scheufele: Come family business abbiamo la possibilità di prendere decisioni a lungo termine. Per esempio la 1000 Miglia, è il 34esimo anno che siamo partner. Partecipo con mia figlia, il valore di questa corsa è qualcosa che possiamo trasmettere e tramandare. Anni di storia. Altro esempio: ho fondato la manifattura 25 anni fa, in altre circostanza con uno o più manager a gestire l’azienda si sarebbe potuto non fare, pensando che non fosse necessario, che l’investimento sarebbe stato troppo a lungo termine da un punto di vista finanziario. Avremmo potuto trovare i movimenti al di fuori senza che ci fosse il bisogno di farli in house. Scelta che invece ha pagato e sta pagando.

Caroline-Marie scheufele e Karl-Friedrich Scheufele prima della partenza della Mille Miglia
Caroline-Marie Scheufele e Karl-Friedrich Scheufele alla 1000 Miglia 2022. Courtesy of Chopard

Edoardo: Parlando di movimenti Lei è uno dei fondatori della FQF, Fondation Qualitè Fleurier. Che cos’è?

Karl-Friedrich Scheufele: E’ un ente indipendente che attesta la qualità di un orologio secondo dei passaggi eseguiti attenti e precisi. Non basta il COSC diciamo… Come primo punto l’orologio, esclusa buckle e bracciale, deve essere 100% Swiss Made.

Edoardo: Cosa vuol dire che ci sono orologi in circolazione che non sono 100% Swiss made?

Karl-Friedrich Scheufele: Ci sono delle percentuali e dei valori da rispettare.

Edoardo: E questa certificazione la possono usare anche altri brand? 

Karl-Friedrich Scheufele: Prima era aperta a tutti. Ma alcuni brand non volevano che fosse una certificazione fatta in Fleurier… ok. Vogliono un nome più neutrale.

Edoardo: Ccosa pensa del mondo delle aste? Possono portare valore al vintage come al nuovo? Possono essere un’attestato di valore?

Karl-Friedrich Scheufele: Il mondo delle aste è molto focalizzato su alcuni orologi, non su alcuni brand. Stavo cercando un L.U.C. 1860, il primo che avevamo fatto, con micro rotore, per metterlo nel museo. Sono rimasto sorpreso, il prezzo era altissimo. Penso quindi che sia una cosa buona. 

Edoardo: Grazie mille Mr. Scheufele. Un’ultima domanda per concludere. Il suo Chopard preferito?

Karl-Friedrich Scheufele: Il primo 1860, il primo L.U.C.

Uno dei primi L.U.C. 1860 in oro

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