Un filo sottile ma prezioso, quello che unisce il cielo alla terra. Stiamo parlando degli orologi da polso con funzione GMT, che hanno una storia strettamente legata alle esigenze di navigazione e all’avvento dei voli a lungo raggio.
Dalla loro creazione per i piloti, fino all’utilizzo da parte degli appassionati di orologi e viaggiatori di tutto il mondo, i segnatempo con fuso orario aggiuntivo sono diventati icone di precisione e di stile.
Il contesto storico
Per comprendere l’origine degli orologi GMT, è fondamentale osservare il contesto storico che ha dato vita al concetto di fusi orari. Fino alla metà del XIX secolo, il tempo era locale, determinato dalla posizione del sole.
Tuttavia, l’introduzione delle ferrovie e dei trasporti su larga scala rese necessaria una maggiore uniformità nel calcolo del tempo. Nel 1884, la Conferenza Internazionale dei Meridiani, a Washington DC, stabilì il meridiano di Greenwich (Greenwich Mean Time – GMT) come riferimento universale per la misurazione del tempo, con la creazione di fusi orari intorno al mondo.
Con l’espansione dei viaggi aerei durante la metà del XX secolo, nacque l’esigenza di un sistema che permettesse ai piloti e ai viaggiatori di monitorare più fusi orari contemporaneamente. Le prime rotte aeree intercontinentali, che attraversavano vari fusi orari, posero sfide considerevoli alla gestione del tempo, soprattutto per i piloti che dovevano coordinarsi con gli aeroporti situati in diverse parti del mondo. Questo bisogno aprì la strada alla nascita del primo orologio da polso con funzione GMT.
Longines Zulu Time GMT
La maison dalla clessidra alata, è stata la pioniera degli orologi con doppio fuso orario. Con il nome “Zulu Time”, sinonimo del tempo coordinato universale UTC o del fuso orario di Greenwich considerato convenzionalmente come meridiano zero, fu battezzato il primo orologio da polso con doppio fuso orario di Longines che uscì nel 1925 il quale mostrava sul quadrante il simbolo dell’alfabeto militare Zulu riferito alla lettera Z (piccola bandiera sotto il logo Longines) .
E’ il primo segnatempo da polso su cui compaiono per la prima volta le quattro sfere tipiche degli orologi GMT; la prima, delle ore, la seconda, dei minuti, la terza (piccola) dei secondi e poi la quarta per il fuso orario.
Il suo diretto successore fu il Longines Weems Second-Setting Watch, introdotto per la prima volta nel 1933. Il suo scopo principale era quello di aiutare i piloti e i navigatori a calcolare il tempo con estrema precisione durante i voli e le traversate, un’esigenza fondamentale per determinare la posizione corretta durante la navigazione.
Philip Van Horn Weems, un ufficiale della Marina degli Stati Uniti, sviluppò un sistema che permetteva di correggere l’ora dell’orologio in base a segnali radio, migliorando così l’accuratezza nel calcolo della posizione.
La particolarità del Weems quindi, era un quadrante interno rotante (tramite una piccola corona ad ore 4) che consentiva di sincronizzare esattamente l’orologio con i segnali di tempo trasmessi via radio. Questa funzione permetteva di regolare con precisione l’ora senza dover fermare l’orologio stesso, una caratteristica cruciale per i navigatori, che non potevano permettersi interruzioni nel calcolo del tempo durante i loro viaggi.
Proprio da quell’anno in poi, molti aviatori utilizzarono durante le loro imprese gli orologi da polso Longines e tra questi c’era la celebre Amy Johnson, la prima donna ad aver intrapreso un volo in solitaria dall’Inghilterra all’Australia negli anni ’30.
Nel 1931 avvenne lo storico volo trans-pacifico senza scalo effettuato dai piloti Clyde Pangborn e Hugh Herndon con il contributo di un orologio da cruscotto Longines a doppio fuso orario. Per risparmiare peso e aumentare la resa del carburante, i due rimossero il carrello dell’aereo e fortunatamente durante il rientro se la cavarono con qualche graffio nonostante il rovinoso atterraggio. Dunque fin dagli albori, la Maison ha legato indissolubilmente il suo destino al mondo mondo dell’aviazione.
Glycine Airman GMT
Il Glycine Airman è stato lanciato per la prima volta nel 1953, epoca in cui l’aviazione commerciale stava vivendo una crescita esplosiva e la richiesta di orologi con funzioni specifiche per i piloti stava aumentando.
L’idea alla base di questo segnatempo polifunzionale nacque proprio da questa necessità: i piloti dovevano tenere traccia di più fusi orari durante i voli intercontinentali, e gli orologi tradizionali non erano abbastanza pratici per questo scopo.
Si narra che il concetto per l’Airman nacque grazie ad un viaggio del fondatore di Glycine, Samuel W. Glur, negli Stati Uniti. Durante una conversazione con un pilota americano, fu chiesto se fosse possibile realizzare un orologio che mostrasse simultaneamente l’ora locale e quella di un altro fuso orario. Questo incontro divenne il catalizzatore per lo sviluppo del modello che sarebbe poi diventato il Glycine Airman.
La prima referenza del Glycine Airman era un orologio a carica automatica con una funzione GMT molto semplice, ma innovativa per l’epoca. Il quadrante mostrava 24 ore invece delle tradizionali 12, permettendo così una lettura diretta del tempo in un formato diurno/notturno. Una caratteristica distintiva del design era la lunetta girevole con i 24 numeri incisi, che poteva essere bloccata tramite una piccola corona a vite posta ad ore 4.
Questa funzione permetteva al pilota di tracciare l’ora di due diversi fusi orari: uno mostrato dalle lancette e l’altro indicato dalla lunetta. Per questo motivo, l’Airman divenne rapidamente popolare tra i piloti di linea, in particolare durante l’epoca d’oro del volo commerciale.
In particolare, divenne famoso tra i piloti militari americani durante la Guerra del Vietnam. Molti di loro lo scelsero per la sua robustezza, affidabilità e per la sua capacità di visualizzare l’ora in formato 24 ore, essenziale durante le missioni di volo notturne e diurne.
Attenzione però, ciò che lo distingue dal suo successore, il Rolex GMT-Master, è l’indicazione del fuso orario, poichè il “coronato” anzichè montare solamente la scala di 24 ore sulla lunetta, montava anche una complicazione GMT all’interno del meccanismo e ciò si poteva notare dalla quarta sfera delle ore all’interno del quadrante.
Rolex GMT-Master
Sviluppato dalla maison coronata nella metà degli anni ’50, fu il modello che rese questa funzione diffusa e amata dai collezionisti. Il Rolex GMT-Master venne creato su richiesta della Pan American World Airways, meglio conosciuta come Pan Am, una delle compagnie aeree più importanti dell’epoca. Pan Am necessitava di un orologio che permettesse ai suoi piloti di tenere sotto controllo sia l’orario di decollo (legato al fuso di riferimento GMT) che quello del luogo in cui si trovavano.
Introdotto nel 1955, fu progettato con un quadrante che mostrava sia l’ora locale che quella del GMT. Ciò fu reso possibile grazie all’inclusione di una lancetta supplementare, che compiva una rotazione completa del quadrante ogni 24 ore, e alla lunetta girevole bidirezionale. La lunetta, divisa in due colori (giorno e notte), permetteva di regolare facilmente l’orologio per tener conto del fuso orario in cui ci si trovava.
A fare da cavia per la creazione del primo prototipo del GMT-Master, fu la cassa Oyster del modello Submariner ref.6204 con un’impermeabilità pari a 50 metri, che all’epoca non erano affatto pochi.
Il design del GMT-Master si rivelò rivoluzionario; non solo era funzionale, ma divenne rapidamente uno status symbol, con la sua lunetta (in bachelite) iconica “Pepsi bezel“, caratterizzato dai colori rosso e blu, che rimandavano immediatamente all’immagine della compagnia aerea Pan Am.
Anche se originariamente pensato per i piloti, questo orologio fu subito apprezzato da viaggiatori e professionisti che lavoravano in ambienti internazionali, rendendolo uno dei modelli più amati della collezione Rolex.
Nel 1982, Rolex introdusse una versione aggiornata del GMT-Master: il GMT-Master II. Questo nuovo modello manteneva l’estetica iconica della precedente versione, ma introduceva un importante miglioramento tecnico: la possibilità di regolare la lancetta delle ore in modo indipendente, senza dover fermare l’intero movimento. Questa innovazione rese l’orologio ancora più pratico per chi viaggiava frequentemente, consentendo di cambiare rapidamente il fuso orario locale senza perdere l’ora GMT di riferimento.
Nel corso degli anni, il GMT-Master II è stato realizzato in diverse versioni, con varianti di materiali e design, dal tradizionale acciaio inossidabile all’oro massiccio. La ghiera è stata proposta in una gamma di combinazioni di colori, inclusi il nero-verde, nero-blu (soprannominato “Batman”) e il più recente “Root Beer”, con toni marrone e oro. Questi modelli hanno continuato a rafforzare la reputazione del GMT-Master come un’icona tra gli orologi da polso con funzione GMT.
La funzione GMT nell’era moderna
Oggi, la funzione GMT non è più solo una necessità per piloti e viaggiatori frequenti, ma anche un simbolo di status e versatilità. Gli orologi GMT sono apprezzati da chiunque lavori in ambienti internazionali o semplicemente da chi ama il design tecnico di questi segnatempo.
La capacità di tracciare più fusi orari con un semplice sguardo al polso è diventata sinonimo di sofisticazione, con quel “feeling” tecnologico in più che distingue un orologio complicato da un solo-tempo. La gamma di opzioni disponibili, da orologi di lusso a quelli più accessibili, ha reso il GMT un must-have nel mondo dell’orologeria.
Sebbene Rolex abbia sdoganato il concetto di “orologio dal doppio fuso orario”, molti altri marchi di alta orologeria hanno sviluppato i propri modelli GMT, contribuendo a diversificare il panorama di questi segnatempo. Tra i marchi più significativi, possiamo menzionare Omega con il suo Seamaster GMT, Breitling Navitaimer GMT, Tudor Black Bay GMT e Patek Philippe Calatrava Pilot Travel Time, ognuno dei quali ha lasciato un segno indelebile con le proprie creazioni.
Conclusioni
La storia degli orologi da polso GMT è un viaggio affascinante attraverso decenni di innovazione tecnica e stilistica. Nato per soddisfare le esigenze dei piloti d’aviazione civile e militare, questo tipo di orologio è divenuto un’icona globale, apprezzata sia per la sua utilità che per il suo design inconfondibile.
Dall’introduzione dei primi segnatempo con doppio fuso orario fino ai modelli contemporanei, la funzione GMT continua a rappresentare una perfetta combinazione di precisione, funzionalità e stile.
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