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Patek Philippe 5070: ritorno alla semplicità

DATA
28 Giugno 2020
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La referenza 5070 di Patek Philippe, nelle sue tre declinazioni, rappresenta il ritorno del marchio alla produzione di cronografi a carica manuale dopo uno stop durato 30 anni. Scopriamolo insieme!


Le origini

L’ultimo cronografo Patek Philippe prodotto prima del lungo stop che ha poi visto nascere la referenza 5070 è il leggendario Tasti Tondi.

La referenza 1463, chiamata appunto “Tasti Tondi”, fu una vera e propria rivoluzione nell’ambito dell’orologeria di quel tempo poiché fu il primo cronografo impermeabile prodotto da Patek Philippe.

Tra le varie peculiarità, oltre all’impermeabilità, è doveroso citare una delle caratteristiche più importanti di questo orologio, che è anche quella da cui prende il nome: i grandi tasti a pompa rotondi e con finitura anti-scivolo.

Questa leggendaria referenza, diventata un must ed oggi molto ricercata dai collezionisti, venne prodotta all’incirca per 25 anni e interrotta intorno al 1965.

Credits: Olyvintage

Solo nel 1998 Patek Philippe riprese la produzione di cronografi a carica manuale con la referenza 5070 che, nel giro di poco, diventò anch’essa molto ricercata ed apprezzata dai collezionisti.

Cassa e quadrante del Patek 5070

Nonostante negli anni siano state prodotte quattro serie diverse (che differivano semplicemente per materiali e colori utilizzati per cassa e quadrante) le dimensioni e le caratteristiche sono assolutamente uguali.

Punto focale di questo orologio sono sicuramente le dimensioni.

Credits: Acollectedman

Se oggi siamo abituati ad orologi con diametri importanti, nel 1998 una cassa da 42mm non erano la norma, anzi.
Lo spessore di 11,6mm, al contrario, rende l’orologio molto elegante e facilmente indossabile, nonostante le importanti misure di cui sopra.
I pulsanti rettangolari e la corona, infine, hanno dimensioni perfettamente bilanciate e contribuiscono a snellire l’orologio.

Il fondello è in vetro zaffiro e permette di ammirare il funzionamento del calibro manuale a base Lemania CH 27-70 che, avendo una frequenza di 18.000 vph, garantisce una riserva di carica di 60 ore. Piccola nota fondamentale, il Patek Philippe 5070 è l’ultimo cronografo della maison ad utilizzare calibri di base Lemania.

Il layout del quadrante è uguale per tutte le versioni. Troviamo una scala dei secondi con precisione al quinto e, cosa non comune, la scala tachimetrica viene posta all’interno della minuteria.

I due grandi contatori, ad ore 3 per i 30 minuti cronografici e ad ore 9 per i piccoli secondi, sono perfettamente centrati e contribuiscono alla pulizia del quadrante, così come le sottili sfere a foglia.


Produzione

La produzione conta un numero indicativo di 250 modelli per anno e si divide in quattro versioni differenti per i materiali utilizzati.


Ref. 5070J 

La prima serie, prodotta dal 1998 al 2002, presenta una cassa in oro giallo 18kt con quadrante nero e indici romani in oro che riprendono il colore della cassa. Le grafiche del quadrante, come le sfere, sono dorate e risultano perfettamente leggibili.

Nel mercato attuale i prezzi di una versione in oro giallo si attestano in una forchetta compresa tra i 60.000€ e i 70.000€.


Ref. 5070R

La seconda serie, prodotta in concomitanza con quella in oro bianco di cui parleremo dopo, vede la luce nel 2002 e viene interrotta nel 2008. Presenta una cassa in oro rosa con quadrante bianco e grafiche nere.

In questo caso solo le sfere e gli indici riprendono il colore della cassa, mentre per le grafiche viene utilizzato il colore nero per aumentarne la leggibilità a contrasto con il bianco.

Nel mercato attuale i prezzi sono leggermente più alti della versione in oro giallo, attestandosi intorno a cifre comprese tra i 65.000€ e i 75.000€.


Ref. 5070G

Nell’arco temporale 2002-2008 insieme alla versione in oro rosa venne prodotta anche una versione in oro bianco. Questa versione, come quella in oro rosa, presenta un quadrante bianco con grafica nera ed è l’unica ad avere gli indici di un colore diverso rispetto alla cassa.

Per evitare che la leggibilità fosse scarsa Patek Philippe decise di utilizzare il nero anche per gli indici. Le sfere invece riprendono il colore della cassa e sono in oro bianco.

Le quotazioni sono simili a quelle dell’oro rosa, attestandosi anche in questo caso intorno a cifre comprese tra i 65.000€ e i 75.000€.


Ref. 5070P

Questa ultima versione, prodotta tra il 2008 e il 2009, è la più rara e ricercata. Si tratta di un modello prodotto per un solo anno in occasione dei 10 anni della referenza 5070.

Presenta una cassa in platino e un quadrante blu gradiente molto affascinante. In questo caso le grafiche sono bianche per aumentare la leggibilità, mentre le sfere e gli indici sono in platino come la cassa.

Sicuramente questa è la referenza più apprezzata dai collezionisti, con un importante incremento di quotazioni che attualmente si attesta su cifre comprese tra i 165.000€ e i 180.000€.

Anche questo, come altri orologi della maison, è un prodotto che passa ancora molto più inosservato dei modelli di punta, anche se il mercato pare apprezzarlo parecchio. Noi ci aspettiamo che rientri di diritto nella categoria dei cronografi iconici, assieme al suo predecessore, il Patek Philippe 1463.

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