Search
Close this search box.

Unconventional Time: I Patek Philippe Disegnati Da Gilbert Albert

DATA
09 Gennaio 2022
CONDIVIDI SU
Facebook
WhatsApp

tabella dei contenuti

Chi ama gli orologi non può non conoscere Gilbert Albert, designer dirompente e non convenzionale, artista eclettico che ha fatto dell’innovazione artistica la propria cifra distintiva.

Raramente i designer di orologi diventano “star”, rimanendo spesso offuscati dal peso specifico dei brand per cui lavorano. A questa regola fanno eccezione pochi nomi: conosciamo tutti il Maestro Gerald Genta e Gilbert Albert, due miti incontrastati del pianeta “Tempo”.

Gilbert Albert
Credits: lenouvelliste.ch

Svizzero con origini francesi e italiane, figlio di un fattorino che consegnava giornali porta a porta, Gilbert nasce nel 1930 e muore a 89 anni, il 1ottobre 2019. 

Allergico alla scuola, dove si annoia terribilmente (in seguito affermerà, citando Paul Léotaud: “la scuola è fatta per coloro che non sanno apprendere”), a 15 anni Gilbert entra all’Ecole des Arts Industriels di Ginevra. Talento precoce, a soli 17 anni apre il proprio atelier e, pochi anni dopo, nel 1955, entra in Patek Philippe come designer. 

Nella prestigiosa maison, all’epoca diretta da Henri Stern, rimane 7 anni come Chef d’atelier e dalla sua penna nascono i più dirompenti e reazionari orologi dell’epoca, ancora oggi ambitissimi dai collezionisti più sofisticati. La collaborazione tra la maison svizzera, famosa per il suo stile conservativo e classico, e un designer rivoluzionario e audace come Gilbert Albert ha prodotto segnatempo unici, destinati a costituire l’archetipo di tutte le sperimentazioni più ardite nel mondo dell’orologeria. 

Gli orologi Patek Philippe disegnati da Gilbert Albert sono a oggi chimere introvabili per i collezionisti: alcuni furono battuti all’asta da Christie‘s sotto la direzione di Nathalie Lebaron il 15 novembre 2010.

In seguito, dopo l’avventura in Patek, Gilbert Albert collabora anche con Omega, con la creazione di alcuni segnatempo di esagerata audacia, più simili a opere d’arte che a orologi. Qui sotto, ad esempio, l’incredibile Omega Ref. 7148 in oro giallo.  

Omega ref. 7148
Omega ref. 7148

Dopo queste esperienze, Albert decide di dedicarsi definitivamente alla gioielleria e apre, nel 1962, il suo laboratorio indipendente a Ginevra, in rue de la Corraterie. In seguito amplia l’attività aprendo boutique anche a Zurigo, a Mosca e a Dubai.

Nel 2010, a 80 anni, Gilbert Albert vende l’azienda al gruppo dell’imprenditore iraniano Majid Pishyar, che poi fallisce. 

Gilbert Albert è stato il gioielliere più premiato nella storia dei Diamonds International Awards: ne ha ricevuti ben 10, tre per le creazioni a firma Patek Philippe, due per Omega e cinque da gioielliere indipendente. 

Famoso per l’utilizzo spregiudicato dei materiali, quali scarabei (ne era ossessionato), meteoriti, denti di squalo, rocce laviche e fossili di dinosauri, era convinto che ogni creazione dovesse sublimare lo spirito irregolare ma al tempo stesso perfetto della natura. 

È stato anche il primo gioielliere vivente, dopo Fabergé nel 1917, ad essere invitato a presentare le sue creazioni al Cremlino di Mosca.

Da ultimo, è stato omaggiato al Musée d’Art et d’Histoire de Genève con l’esposizione “Gilbert Albert, joaillier de la nature”, tenutasi dal 10 luglio al 15 novembre 2020. 

Vediamo adesso alcuni esemplari nati dalla penna di Gilbert Albert così che, se vi dovesse capitare di intercettarne uno, saprete riconoscerne il genio e la rarità: in un mondo in cui l’immagine è ormai abusata e il buon gusto spesso trascurato, non capita davvero tutti i giorni di vedere simili opere d’arte al polso. 

Gli Asimmetrici

Durante l’esperienza in Patek Philippe, a partire dal 1957, Gilbert ha dato vita alla collezione “Gli Asimmetrici”, una serie di pezzi entrati nella storia dell’orologeria, caratterizzati da un design avveniristico, audace e di incredibile avanguardia. 

In questa linea, Gilbert infonde una delle sue passioni distintive, vale a dire l’osservazione della natura, il gusto dell’asimmetria e per le linee non convenzionali che, tuttavia, riescono a trovare un equilibrio perfetto nella loro apparente difformità. L’analisi della natura, infatti, ci regala continui elementi brutali, irregolari, sconnessi, ma allo stesso tempo affascinanti, come le rocce, le gemme, i fossili. 

È notevole anche l’influenza dell’arte moderna nei lavori di Gilbert Albert, in particolare dello scultore romeno Constantin Brâncuși e del pittore olandese Piet Mondrian

Nonostante in questi segnatempo le linee sono destrutturate e gli angoli asimmetrici, il risultato finale è sempre di perfetta armonia: proprio come in natura, il caos trova il suo equilibrio combinando elementi tra loro apparentemente distonici.

Patek Philippe ref. 3424 asimmetrici
Ref. 3424 from 1958. Credits: Phillips

Qui sopra, dalla collezione “Gli Asimmetrici”, la referenza 3424 del 1958, in oro bianco 18 carati con indici a bastone neri e con bracciale in coccodrillo, prodotta in un numero limitato di esemplari. 

L’allora Presidente di Patek Philippe, Henri Stern, rimase affascinato dalla particolare forma della cassa, lineare, asciutta ma al tempo stesso di avanguardia. Minimalismo e futurismo si fondono in un unico – elegantissimo – oggetto.

Patek Philippe ref. 3424 in oro giallo
Ref. 3424 in oro giallo

Qui sopra, sempre la stessa referenza in oro giallo nella versione femminile, con bracciale a maglie in oro e un motivo a raggiera sul quadrante, color champagne. 

Sempre della collezione “Asimmetrici”, qui sotto vediamo la referenza 3412, un prototipo pazzesco, estremamente raro, in oro giallo 18 carati con cassa dalla forma triangolare.  

Patek Philippe ref. 3412
Ref. 3412. Credits: Collector Square

Ricochet 

Durante l’esperienza in Patek Philippe, nasce dal genio di Gilbert Albert anche la collezione Ricochet, composta da orologi da taschino pazzeschi, sempre di estrema audacia e innovazione, più simili a gioielli che a segnatempo, sempre contraddistinti dalla forma asimmetrica. 

Qui sotto, il modello referenza 789-1J, orologio da taschino in oro giallo e la referenza 788/4. Rarissimo, sempre asimmetrico, in oro giallo 18 carati martellato, è dotato di catena in oro 30 cm. 

Il Cobra

Sempre in Patek Philippe, si realizza la collaborazione tra Gilbert Albert e Louis Cottier, dalla quale prende vita l’archetipo dell’orologio del futuro, una vera rivoluzione copernicana e una leggenda nel mondo dei segnatempo: il Cobra, ancora a oggi la stella polare per gli amanti degli orologi di lusso e dell’alta tecnologia. 

Patek Philippe Cobra ref. 3414 in collaborazione con Gilbert Albert e Louis Cottier
Credits: Revolution

Referenza 3414, questo orologio nasce da una domanda che si è posto Albert: perché utilizzare sempre la stessa rappresentazione circolare del tempo?

Ecco che, in questo orologio, l’indicazione del tempo è lineare, un’idea che può apparire semplice ma rappresenta un vero punto di rottura; il meccanismo interno che la accompagna è di estrema complessità e viene realizzato da Cottier che, nel 1959, ne deposita il brevetto. Il meccanismo basato sulla continua rotazione è infatti molto più semplice di quello lineare, la cui realizzazione è di estrema difficoltà. 

Il Cobra rimane, tuttavia, solo un prototipo, mai inserito nella linea di produzione di Patek Philippe. 

Tuttavia, la dirompente modernità di questo orologio è tale che, nel 2009, URWERK ha lanciato il modello UR-CC1 “King Cobra”, ispirato proprio al Cobra di Patek disegnato da Albert e caratterizzato, appunto, dalla lettura lineare del tempo. Un altro esempio di come il genio di Gilbert Albert sia stato straordinariamente moderno e precursore. 

Urwerk UR-CC1 “King Cobra”

Il nostro parere

Atipico e riconoscibile, moderno e avanguardista. Queste sono le caratteristiche che meglio descrivono Gilbert Albert, uno dei pochi nomi rimasti nella storia dell’orologeria dove, a dire il vero, sono sempre i grandi marchi a rimanere impressi, più che gli artisti che hanno contribuito alla creazione dei relativi modelli. 

Un vero esperto di orologi non può quindi ignorare la storia di questo Big dell’orologeria, la sua eclettica lungimiranza e il suo stile spregiudicato.

Antesignano nell’utilizzo di materiali insoliti e nella scelta di linee audaci, i modelli di Gilbert Albert sarebbero stati perfetti da esibire in un mondo “instagrammabile” come quello odierno, con il valore aggiunto (oggi spesso – ahimè – carente) di una classe infinita, che mai patteggia l’eleganza per la stravaganza, riuscendo anzi a conciliare i due poli in modo magistrale.       

E ancora più prezioso dei suoi orologi è l’input che ci lascia Albert, quando ci invita a osservare e trovare nella natura la fonte della nostra ispirazione:

Mes joies, mes bonheurs, je les trouve par brassées dans la nature. Elle m’offre des trésors que je pare d’or, de perles et de diamants “gouttes de rosée”” (“I miei gioielli, le mie gioie, li trovo in abbondanza nella natura. Lei mi offre tesori che io poi adorno di oro, perle e diamanti “gocce di rugiada”).

Gilbert Albert

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

logo iws sito 1
 

REGISTRATI
PER RIMANERE
AGGIORNATO SU
TUTTE LE NOVITà

REGISTRATI IN 60 SECONDI →

ti potrebbe interessare

GUIDE ED
APPROFONDIMENTI

COMPLICAZIONI
E DETTAGLI

@2023 – Italian Watch Spotter. All Rights Reserved. IWS Group S.r.l., Viale dei Lidi 433, 96100, Siracusa (SR) | P.IVA: 02072260892