Tudor Black Bay Fift-Eight “Navy Blue”

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17 Luglio 2020
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Qualche giorno fa, Tudor ha annunciato una delle loro novità per il 2020: il Tudor Black Bay Fifty-Eight “Navy Blue”, notizia che ha infiammato tutti i blog e generato innumerevoli dibattiti fra gli appassionati.

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In seguito al lancio del Black Bay Fifty-Eight con quadrante nero nel 2018, in tanti auspicavano una versione con quadrante blu. Nonostante il suo arrivo fosse già nell’aria da tempo, il tempismo di questa novità sembrerebbe essere puramente casuale. Probabilmente l’intenzione di Tudor era quella di annunciare il nuovo Black Bay durante la stagione calda, proprio in virtù del suo carattere strettamente marino ed estivo.

Poche ore dopo il suo debutto, il Navy Blue risultava già in lista per il posto come miglior orologio estivo.
Tuttavia non dobbiamo commettere l’errore di pensare che il “Navy Blue”, così come la linea Fifty-Eight, sia un semplice “summer watch”…è molto più di questo.
Il Navy Blue incarna la storia di un brand ricco di personalità, il quale – a differenza di quasi tutti gli altri concorrenti – fa tesoro delle richieste della sua clientela, cercando di esaudirle.

Al fine di capire ed apprezzare fino in fondo le peculiarità del Navy Blue, abbiamo bisogno di compiere un passo indietro con una piccola lezione di storia. Detto questo, immergiamoci nella linea Tudor Black Bay.


Un pò di storia…

In passato ci siamo già soffermati sulla storia di Tudor in questo articolo, parlando della sua fondazione da parte di Hans Wilsdorf come una filiale di Rolex. Lo scopo di Tudor, vivo ancora oggi, era quello di offrire segnatempo di pari qualità, affidabilità e robustezza, ad un costo meno elevato (grazie principalmente all’utilizzo di movimenti a base ETA).

Un altro motivo alla base della fondazione di Tudor riguarda la possibilità di utilizzare il brand per “testare il mercato”.
Infatti, attraverso Tudor, Rolex poteva proporre design inediti, colorazioni ed altre idee, senza rischiare di compromettere il marchio principale.

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Tudor possiede un legame indissolubile con il mondo subacqueo, legame alla base dell’introduzione della linea Black Bay.

Tale legame vide la luce nel 1954, con l’avvento del Tudor Oyster Prince Submariner ref. 7922.
La cassa Oyster, da subito, divenne un punto di riferimento tra i subacquei professionisti, permettendoli di raggiungere 100m di profondità.
Un anno dopo, nel 1955, Tudor lancia la ref. 7923, l’unico Submariner a carica manuale. Questa scelta rendeva il segnatempo più snello rispetto a tutti i diver dell’epoca.
Nei 3 anni successivi Tudor-Rolex lavorò instancabilmente per creare un segnatempo idoneo a raggiungere una profondità di 200m, introdotto nel 1958 sotto la referenza 7924 (Big Crown). Non dimenticatevi del 7924, perché ne parleremo più tardi.

Dopo l’iconico “Big Crown”, fu la volta della prima generazione dei Tudor Submariners 7928.
All’interno di questa referenza, troviamo 4 modelli diversi:

  • ref. 7928 “Square Crown Guards”
  • ref. 7928 “Pointed Crown Guards”(o cornino)
  • ref. 7928 “Tropical”
  • ref. 7928 “Rounded Crown Guards”

Nel 1969 nasce la seconda generazione dei Tudor Submariner. Le sue doti di robustezza ed affidabilità vennero ben presto apprezzate dalla marina americana e francese. Soprattutto quest’ultima, La Marine Nationale (“MN”), – fece largo uso degli orologi Tudor.

La seconda generazione di Tudor Submariner risulta immediatamente riconoscibile grazie all sfere “Snowflake”, soprannome usato per descriverne la forma a fiocco di neve.
Tra il 1969 e il 1999, vennero presentate oltre 20 referenze. Noi tratteremo le 2 legate a doppio filo con l’inedito Black Bay Navy Blue.

La referenza 7016 è stata la prima iterazione della seconda generazione del Tudor Submariner, nonché la prima ad essere equipaggiata con le sfere “Snowflake”. Tali lancette non costituiscono un vezzo estetico ma sono il risultato di una specifica richiesta, avanzata dalla Marine Nationale, per migliorare la leggibilità del quadrante in condizioni di buio.
Oltre a quella Francese, anche altre marine adottarano il Tudor 7016, tra cui quella Sudafricana, che ne acquistò poche unità, oggi estremamente ricercate dai collezionisti.

Una piccola curiosità sulla ref. 7016: tutti quelli forniti alla marina Francese vennero incisi con “MN” (per Marine Nationale) e il suo anno sul fondello – un vero testamento del servizio reso.

Dopo circa 5-6 anni, Tudor si rese conto che i quadranti neri della referenza 7016 erano soggetti a decomposizione.
Perciò, nel 1975 uscì la ref. 9401/0, la quale oltre al classico quadrante nero poteva essere equipaggiata con un quadrante blu. Anche riguardo agli indici si aveva libertà di scelta alternativamente tra: indici 3-6-9 rettangolari o triangolari.
La configurazione prediletta dalla Marine Nationale era quella con quadrante blu con indici rettangolari.
Le sfere e gli indici “Snowflake” accompagnarono i Submariner fino al 1982, quando vennero sostituite con le lancette “Mercedes” ed indici rotondi e triangolari.

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Un ref. 9401/0 “MN” del 1975. Fonte: Bulang & Sons

La famiglia Tudor Black Bay

Vi ricordate del carattere sperimentale che ha sempre contraddistinto Tudor? Beh, tenetelo presente mentre leggete questa parte. Ovviamente le somiglianze con il Rolex Submariner non mancano ma prestate attenzione alle peculiarità della collezione Black Bay, nonché all’ampio margine di manovra nella scelta della configurazione che più ci aggrada.

Infatti, questo lasciare al cliente “carta bianca” e creatività cromatica non combacia con la linea assunta da Rolex negli ultimi anni (oltre al Daytona multi colore, quando è stata l’ultima volta in cui Rolex se n’è uscita con qualcosa di sorprendente a livello cromatico?).

La rinascita di Tudor risale all’inizio del decennio appena conclusosi e si deve in larga parte al Capo Designer del brand: Ander Ugarte. Ugarte, ben conscio della storia di Tudor, volle coniugare il suo carattere “sperimentale” con la forte identità militare. Egli spiegò che “l’idea non era di replicare i vecchi Submariners”, ma invece di tradurli in “qualcosa di originale e contemporaneo”.

Di seguito andremo a trattare la linea Black Bay, di cui ne menzioneremo solo una piccola selezione, dal momento che sul sito ci sono ben 66 orologi sotto tale voce.


Il Tudor Black Bay

Siamo nel 2013, e dopo un paio d’anni di R&D, il Black Bay debutta con cassa in acciaio da 41mm e lunetta borgogna.
Seguono dopo poco tempo altre varianti, quali la “Midnight Blue” e “Black”, tutti mossi dal calibro l’ETA calibro 2824 – un pilastro dei movimenti solo tempo a carica automatica.

Nel 2016 la famiglia Black Bay riceve un upgrade fondamentale, ovvero l’avvento di un nuovo calibro di manifattura.
Si tratta del movimento MT5602 con certificazione cronometrica COSC, oscillante a 28,000 vph e dotato di inerzia variabile.

Sempre nel 2016, Tudor fece un passo nella direzione più minimalista col Black Bay 36. Oltre alla taglia più piccola di 36mm, questa linea non monta la ghiera girevole, ma possiede una lunetta in acciaio lucida.
Tali accorgimenti conferiscono al Black Bay 36 un look completamente diverso, senza stravolgerne l’identità.
Inoltre risulta estremamente versatile: col bracciale in acciaio sfoggia un carattere decisamente sportivo, mentre con cinturino in pelle diventa quasi un “dress” watch, insomma un vero e proprio “one watch collection”.
Il Black Blay 36 monta un ETA cal. 2824.

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Nel 2017 e 2018, il Black Bay con ghiera liscia conosce altre due versioni, rispettivamente da 32mm e 41mm.
Personalmente ritengo l’introduzione della versione da 32mm un’ottima strategia, in quanto va a coprire un nuovo tipo di nuova clientela nel mondo Tudor: il mercato femminile.

Dopo il lancio del nuovo modello solo-tempo, su i forum gli appassionati manifestarono la volontà di avere un modello con data che ricalcasse la ref. 7021, del 1969. Ancora una volta Tudor ha ascoltato ed eseguito.
Nel 2017, infatti, Tudor è impegnata nella costruzione di un nuovo movimento di manifattura, appunto, con data: il calibro MT5612.

Il nuovo Black Bay ricevette un responso tanto positivo da essere premiato come “Revival Prize” nel Grand Prix D’Horlogierie del 2013!

Originariamente, il Tudor Black Bay venne concepito come un’alternativa più economica al Rolex Submariner.
Tuttavia con il passare del tempo e man mano che la famiglia si allargava, la collezione Black Bay assumeva una personalità sempre più forte, tanto da essere diventata quasi un competitor del “vero” Submariner.


Tudor Black Bay Fifty-Eight

Nonostante il Black Bay abbia incontrato l’approvazione di molti appassionati, qualcuno metteva in discussione le sue dimensioni, giudicate esagerate.

Facciamo una piccola digressione: secondo uno studio di Watchfinder & Co., considerando una media globale di 18,5cm per la circonferenza del polso ed una forma a cilindro piatto. A questo punto, la matematica ci dice che le dimensioni “perfette” della cassa di un orologio siano di 39mm (+/- 1mm).

Nel 2018, Tudor ancora una volta, decide di accontentare proprio tutti, annunciando il nuovo Black Bay Fifty-Eight, con cassa da 39mm con uno spessore sotto i 12mm. Le dimensioni perfette.

Oltre alle dimensioni, quali sono le differenze tra il Fifty-Eight e il Black Bay originale?

  • Bracciale più snello.
  • Finiture più pulite.
  • Proporzioni ridotte della ghiera.
  • Nuovo calibro di manifattura MT5402, prodotto per accomodare le dimensioni della nuova cassa.
  • Estetica più “vintage”, grazie agli inserti color oro rosa.

Nel caso tu abbia già avuto il piacere di indossare questo segnatempo, saprai esattamente di quello che sto parlando: veste il polso in una maniera splendida

Il “Fify-Eight” prende le mosse dal 7924 del 1958, anno in cui è stato introdotto (ti ricordi?) l’iconico “Big Crown” Submariner.

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Fonte: Monochrome Watches

Sin dal suo debutto, il Black Bay Fifty-Eight “Black” è considerato un serio contendente al Rolex Submariner, anche se rivolto ad un pubblico più appassionato di vintage.
Il prezzo? Per la versione col bracciale in acciaio rivettato, stiamo parlando di €3.500. Si, hai letto bene.


Tudor Black Bay Chronograph

Tudor è sempre stata ed è tuttora cronografi, specialmente negli anni ’70, con il loro utilizzo di colori eccentrici sul quadrante. La linea Black Bay ricevette la sua quota di cronografi solo negli ultimi 2-3 anni.

I pezzi più recenti sono equippaggiati col calibro di manifattura MT5813 certificato COSC. Inoltre è dotato di una nuova spirale in silicone, che garantisce una riserva di carica di ben 70 ore – impressionante per un cronografo di questo prezzo!
Con i suoi 41mm di diametro, il Black Bay Chronograph veste perfettamente qualsiasi tipo di polso, conferendo un look molto “race” anni 70 con il sentimento crudo di un vero tool watch.

E che cosa sarebbe un orologio Tudor senza le sfere “Snowflake” ed impermeabilità di 200m? Naturalmente, i cronografi Black Bay hanno entrambi qualità.

Puoi approfondire la conoscenza dei Cronografi Tudor, leggendo il nostro articolo!


Tudor Black Bay Bronze

Chi conosce l’industria marittima sa che due dei materiali più utilizzati sulle navi sono il bronzo e l’ottone, i quali oltre alle loro qualità estetiche, sono incredibilmente resistenti alla corrosione.

Proprio in virtù di ciò, Tudor ha deciso di rendere omaggio al legame che da sempre vanta con il mare, realizzando il Black Bay Bronze. Il risultato è una cassa in bronzo, ispirata dai vari accenti ottonati dei navi.
Ad azionare questo orologio è un altro calibro di manifattura, l’MT5601 progettato appositamente per questa referenza.

Le sue finiture satinate rafforzano l’aspetto marittimo… Io lo indosserei sicuramente con un maglione a trecce come nella foto qui sotto!

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Ah, dimenticavo…Tudor qualche anno fa collaborò con Bucherer per creare una versione limitata con quadrante e ghiera nel classico color blu della maison, disponibili esclusivamente nelle boutique Europee di Bucherer. Quest’edizione limitata si trova sul mercato ad un prezzo ben oltre il listino.

Ora voglio anch’io un orologio in bronzo….


Tudor Black Bay P01

Nel lontano 1967, la Marina Americana necessitava di un nuovo orologio anfibio per le Forze Speciali. Tudor si mise immediatamente all’opera per soddisfare la richiesta, col progetto “Commando”.
Il risultato fu una ghiera brevettata, che permetteva una presa migliore nelle missioni acquatiche.
Purtroppo, la Marina Americana decise di utilizzare un altro tipo d’orologio, perciò questo progetto e i suoi prototipi furuno archiviati per oltre 50 anni. Nel 2019, Tudor decise di far rinascere questo progetto, sotto il nome di P01 – “Prototype 01”.

Un pezzo per veri appassionati, in quanto solo loro possono apprezzare a fondo la corona ad ore 4.
La storia dietro il progetto, il P01 garantì a Tudor il premio “Revival” al Grand Prix D’Horlogerie, proprio come con il Black Bay nel 2013.

Date un’occhiata qui sotto per confrontare le due versioni dal 1967 e del 2019!

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Tudor Black Bay GMT

Presentato a Basilea, il Tudor Black Bay GMT era un contendente per l’orologio del 2018.
Addottando lo stile “Snowflake” su tutte le sfere, l’aggiunta della complicazione GMT fu un successo istantaneo.
La ghiera bicolore rosso-blu viene completata dal carattere “get-up-and-go” del calibro di manifattura MT5652 del Tudor GMT.
Il Black Bay GMT è disponibile con bracciale acciaio rivettato, cinturino in pelle, o cinturino in materiale sintetico.
Qualsiasi bracciale tu scelga, questo è sicuramente un orologio da viaggio strepitoso.

Ben due anni dopo la sua comparsa sul mercato, il Black Bay GMT risulta ancora essere uno degli orologi più ricercati.
La mia unica lamentela? È piuttosto spesso: 15mm ad essere precisi, però a €3,860, posso più che accontentarmi.

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Ultima novità: Tudor Black Bay Fifty-Eight “Navy Blue”

Okay, forse la mania per il blu è sfuggita un po’ di mano, ma quant’è bello questo segnatempo!
Attenzione però, non si tratta di un quadrante blu qualsiasi: questo è il blu della Marina Francese.
Questa novità, infatti, non riguarda semplicemente Tudor che accontenta i desideri del mercato, è un omaggio alla loro ricca storia.

Il Black Bay Fifty-Eight “Navy Blue” racchiude tutti i tratti principali del lignaggio Tudor, in formato moderno:

  • Proporzioni, dimensioni e linee del’iconico ref. 7924 “Big Crown” Submariner.
  • Color blu caratteristico dei Submariner “MN” degli anni ’70, ’80 e ’90.
  • Ghiera in alluminio con effetto opaco, come nei Submariners degli anni ’50
  • classico stile “Snowflake” per le lancette, una caratteristica di tutti gli orologi sportivi Tudor sin dal 1969.

Così come Black Bay Fifty-Eight “Black”, il “Navy Blue” risulta molto più snello rispetto ai Black Bay del 2013 e 2016.
A mio avviso, il “Navy Blue” compie un altro passo nel diventare un vero competitor del Rolex Submariner, rispetto alla versione con quadrante nero. Perchè?

Navy Blue vs. Black

  • LumiNova bianco e brillante vs. “pre-invecchiato” LumiLova / “fauxtina”.
  • Inserti e sfere in oro bianco vs. color oro rosa e giallo
  • Assenza del triangolino rosso sulla ghiera vs. presenza del triangolino rosso

Queste differenze rendono il design del “Navy Blue” più pulito, e gli donano un aspetto più “freddo” e moderno rispetto alla versione “Black”, quindi più simile al Rolex Submariner.
Personalmente vedo la linea Fifty-Eight come una simbiosi: se preferisci un look e sentimento più vintage con toni più fini, opterei per il quadrante nero. Se invece vuoi un segnatempo più moderno, il “Navy Blue” è l’orologio che fa per te.

Inoltre la strategia di marketing risulta davvero singolare ed apprezzata da collezionisti.
Tutti i pezzi della serie sono stati spediti agli AD prima dell’annuncio ufficiale, di modo che siano stati disponibili immediatamente. Questa tattica fu di successo, anche se in questo momento verrai comunque messo/a su un waiting list!
Essenzialmente, nell’attimo in cui la novità è stata annunciata, Tudor aveva già soddisfatto il mercato. Fantastico


Too long, didn’t read

Crown & Caliber ha creato un diagramma molto organizzato che delinea la collezione Black Bay.

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Fonte: Crown & Caliber

Conclusioni

Come già menzionato, il Tudor Black Bay è uno dei maggiori competitor del Rolex Submariner.
Ovviamente, dal momento che Tudor è una filiale di Rolex, non si avrà mai un sorapsso fra i due modelli.
Tuttavia l’originale Black Bay 58 (con quadrante nero) è “sold out” ormai da quasi 2 anni, pertanto volendolo acquistare bisogna mettersi in una lista d’attesa lunga quasi quanto quella del Submariner… il divario tra questi due brand non è mai stato così limitato!

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Fonte: Watchfiner & Co.

A mio avviso, soprattutto negli orologi sotto i 4.000 €, si pensa erroneamente che una vasta gamma di modelli annacqui l’identità del brand. Tale pensiero risulta ancora più sbagliato se si considera lo scopo per cui nacque Tudor, ovvero quello di sperimentare segnatempo per la sorella maggiore.
Inoltre Rolex ha prodotto più di 200 configurazioni per il suo Datejust, quindi le critiche mosse a Tudor per le eccessive colorazioni nella linea Black Bay risultano alquanto ingiustificate.

Pur non essendo un esperto di aftermarket, sono sicuro al 100% che il Black Bay Fifty-Eight possa diventare un “future classic” e non mi sorprenderei se tra qualche anno venissero venduti oltre il prezzo di listino.

Io adoro Tudor. Come non amarlo? In inglese si dice “you get so much watch, for a fraction of the price“, senza rinunciare alla qualità, affidabilità e durabilità (con un calibro di manifattura certificato COSC), per non menzionare una ricca storia dietro al brand.
Inoltre non è un Rolex e questa non è certo una nota negativa!

Inoltre se come me, anche tu giochi a rugby, ricordati che Tudor è l’orologio ufficiale degli All-Blacks. Stai scherzando? GLI ALL-BLACKS? Che schianto.

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