Search
Close this search box.

Il Vacheron Constantin American 1921 Pièce Unique: Ritorno Al Futuro

DATA
16 Settembre 2021
CATEGORIA
CONDIVIDI SU
Facebook
WhatsApp

tabella dei contenuti

Eleganza e raffinatezza, voglia di emergere senza dare troppo nell’occhio, esigenza di distinguersi senza cadere nel banale. 

Vi siete mai chiesti come raggiungere tutto ciò? E soprattutto quale segnatempo incarna perfettamente queste caratteristiche?

Sono sempre stato convinto che la vera eleganza risiedesse nella capacità di farsi notare senza cadere necessariamente nella banalità scontata di seguire mode e tendenze del momento.

Per intenderci la fattura di un abito classico elegante è quella da sempre. Certo ci sarà sempre chi dirà che la giacca a tre bottoni è più chic rispetto a quella a due, oppure chi non contempla un rever maggiore di 8 cm, ma chissenefrega, sono varianti che dipendono dai gusti personali, e non c’è nulla di più giusto che sentirsi bene con se stessi.

E per un segnatempo invece? Quale pensate possa incarnare meglio le virtù elencate sopra? 

Noi di IWS proviamo a rispondere alla domanda presentando un oggetto unico per chi coltiva una vocazione innata verso l’eleganza, il Vacheron Constantin American 1921 pezzo unico.

Vacheron Constantin American 1921

La rinascita degli anni 20 “Les années folles”

Saliamo sulla macchina del tempo ragazzi, facciamo un salto di 100 anni e cerchiamo di contestualizzare meglio gli anni d’oro all’interno dei quali prende vita questo straordinario esemplare. 

Siamo nel 1921, l’inferno della prima grande guerra è finito e il clima che si respira è caratterizzato da un notevole fervore culturale ed economico. Le grandi metropoli sono un tripudio di effervescenza, l’esplosione del jazz, i teatri, i caffè e le gallerie d’arte rappresentano i principali centri di incontro, tutto prende vita e forma in un clima di rinascita globale che fa delle città veri e propri laboratori internazionali di creatività. 

Anche l’espansione industriale vive un momento d’oro. Non si tratta solo di un balzo avanti quantitativo, ma di una vera e propria trasformazione qualitativa che tocca tutti i settori. Si calcola che all’interno del decennio di riferimento, circolava un’automobile ogni cinque abitanti, più della metà della popolazione possedeva un ferro da stiro, e circa il 15% una lavatrice, un tostapane ed un ventilatore. 

È in questa epoca d’oro che Vacheron Constantin concretizza il pensiero di creare un oggetto funzionale ed al contempo elegante, al passo con la modernità del tempo. 

L’American 1921 difatti, prende vita per soddisfare le esigenze di chi amava guidare l’automobile. Le macchine commercializzate nei primi anni del novecento erano molto differenti rispetto a quelle di oggi. Richiedevano al driver una serie di operazioni complesse, per le quali occorreva la massima concentrazione. 

L’idea di Vacheron Constantin fu proprio quella di offrire al pubblico un segnatempo da polso caratterizzato dal quadrante inclinato, in maniera tale da permettere la lettura dell’ora senza particolari distrazioni alla guida.

Una visualizzazione fortemente originale, resa possibile mediante la rotazione di 45 gradi del quadrante e dell’intero movimento.  Frutto di stravaganza e rigore, creatività e maestria tecnica, l’American 1921 si candida a tutti gli effetti come icona simbolo dell’alta orologeria di quel tempo.

L’impresa: American 1921 con l’attrezzatura del 1921

Per celebrare il centesimo anniversario dell’iconico American 1921, Vacheron Constantin cattura prepotentemente l’attenzione degli appassionati attingendo dai propri archivi storici, presentando al pubblico un pezzo unico, fedelmente ricreato, dello storico modello degli anni venti, preservandone eleganza e raffinatezza originali. 

Facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire insieme le motivazioni che hanno spinto VC a ricreare questo pezzo meraviglioso. 

L’American 1921 dell’epoca, icona della “creatività folle” degli anni venti, era stato realizzato in soli 24 esemplari, di cui uno è straordinariamente conservato all’interno della collezione privata di Vacheron Constantin

Vacheron Constantin American 1921 : prima e dopo.

L’ambizioso progetto della maison ginevrina è stato alimentato dal forte desiderio di offrire agli appassionati di tutto il mondo un viaggio a ritroso nelle tecniche e nelle abilità artigianali praticate un secolo fa. 

L’impresa di ricostruzione ha infatti coinvolto per più di un anno tutti i gli specialisti dell’atelier di restauro nonché i maggiori esperti del patrimonio storico della maison, i quali, legando l’estrema abilità tecnica alla superba conoscenza del passato, hanno fatto risorgere l’iconico segnatempo.

Per la sua realizzazione sono stati creati da zero la maggior parte dei componenti, mentre quelli esistenti sono stati recuperati dal vasto archivio storico interno. Persino la strumentazione utilizzata è originale dell’epoca. Macchine perforatrici, pinze, minuteria e tecniche di montaggio sono le stesse che i mastri orologiai dei primi del novecento utilizzarono per la realizzazione dell’American.

Divertiamoci un po’ e andiamo a scoprire più da vicino le straordinarie fattezze del segnatempo e gli storici congegni che lo hanno fatto risorgere.

La cassa

Come ampliamente celebrato nel paragrafo precedente, la riproduzione estetica dell’American 1921 ha rappresentato un’autentica prodezza in termini di lavorazione manuale e studio della documentazione d’archivio. 

La cassa dal diametro di 31,5 mm e spessore 8,75 mm è stata completamente realizzata secondo le dimensioni e le fattezze dell’American 1921 originale, conservando tutto il fascino unico sia della forma a coussin decentrata di 45 gradi, che della corona di carica posizionata in corrispondenza delle ore 12, a richiamare i segnatempo da tasca a quel tempo maggiormente diffusi. 

La carrure, la lunetta ed il fondello sono stati ottenuti mediante uno speciale tornio del XIX secolo. Anche la saldatura delle anse è fedelmente realizzata con tecniche dell’epoca.

Che dire invece dei materiali? La lega d’oro usata per il modello storico, oro giallo 18K 3N, è stata individuata e ricreata a seguito di un accurato quanto singolare studio mediante l’utilizzo di uno specifico spettrometro.

L’unica caratteristica non originale dell’epoca, obbligatoriamente inserita per motivi doganali, è l’incisione a laser applicata sul fondello.

Il movimento

Sebbene la grandiosa abilità dei mastri orologiai della maison nel riportare in vita i segnatempo che hanno scritto la storia del casato, mai prima d’ora ci si era misurati con la ricostruzione da zero di un calibro dell’epoca utilizzando la strumentazione disponibile al tempo. 

Il celebre calibro 11 o “Calibre Nouveau”, così chiamato per le 11 linee che alimentavano il modello originale, è stato minuziosamente smontato, analizzato con estrema attenzione ed infine riprogettato. 

È stata un’opera di incredibile precisione, che ha impegnato gli artigiani per quasi un anno nella creazione del movimento secondo le specificità storiche. Il tutto è iniziato annotando le misure e le dimensioni di ognuno dei 115 componenti del movimento originale, realizzando schemi e modelli dimensionali del calibro. 

In questa fase, si sono rivelati estremamente preziosi i documenti storici recepiti in archivio, i quali hanno permesso agli ingegneri di riprogettare e realizzare i ponti e la platina secondo le fattezze dell’epoca. 

Il risultato finale è sintesi di perfezione meccanica e maestria manuale, le quali in tandem hanno permesso di riportare in vita lo storico movimento a carica manuale caratterizzato da 30 ore di riserva di carica e 18.000 alternanze/ora. 

Capitolo a parte invece meriterebbero le macchine e gli strumenti antichi adoperati, fondamentali nella ricostruzione, nella rifinitura e nella calibrazione di ogni singolo componente prima del montaggio. 

Il profilo dei denti della ruota per esempio è stato ottenuto grazie ad una macchina arronditrice risalente alla seconda metà dell’ottocento.

La sfida più ardua, a detta degli ingegneri di Vacheron, da ricondursi alla perforazione della platina del movimento unitamente alla incastonatura dei rubini, che ricordiamo essere realizzata dagli anni 40 esclusivamente mediante la tecnica dell’inserimento e non dell’incastonatura, è stata vinta grazie al dipartimento Heritage che ha tirato fuori dalla manica un paio d’assi niente male, mettendo a disposizione ai mastri orologiai due perforatrici verticali risalenti una al XVIII secolo, e l’altra ai primi del novecento.

Il quadrante

Il quadrante dell’American 1921 è l’ennesima opera d’arte realizzata dai decoratori di Vacheron

La tradizionale lavorazione a gréné, che conferisce all’oggetto una grande luminosità, è valorizzata dallo smalto Grand Feu, un’antica tecnica decorativa che necessita di numerose cotture in forno a temperature elevate. 

I numeri arabi ben visibili a scandire le ore, sono fedeli allo stile dell’epoca, così come i piccoli secondi alle ore 6 su scala graduata di dieci. Le lancette pomme di colore azzurro, sono state rigorosamente realizzate e smaltate a mano secondo le tecniche ed i materiali originali recuperati negli archivi. 

Il logo della maison è posto come nel modello originale ad ore 12. 

Degno di nota anche il cinturino realizzato completamente a mano in pelle di vitello marrone con cuciture ton sur ton. Completa l’opera la fibbia ad ardiglione in oro giallo 18K 3N, a riprendere la cassa. 

Per approfondire le novità della collezione American 1921 leggi questo articolo o per maggiori informazioni visita il sito ufficiale di Vacheron Constantin.

Conclusioni

Che dire ragazzi, dopo aver fatto un viaggio incredibile all’interno della magia degli anni venti, rivissuto lo spirito effervescente e la creatività dell’epoca attraverso la fedele ricostruzione di questo incredibile segnatempo, è arrivato il momento di fare un bilancio cercando di mettere a fuoco l’obiettivo che Vacheron Constantin si è prefissata lanciandosi in questa incredibile impresa. 

Il concetto cardine che regge l’ambizioso progetto è senza alcun dubbio spinto dal voler mettere in mostra tutta la maestria e le abilità tecniche della maison. Ma spingiamoci oltre.

Personalmente credo che la riproduzione di un’icona dell’epoca attraverso tecniche, materiali, e tecnologie del passato, non vada interpretata come un segnale di disprezzo del presente o come timore del futuro, bensì vuole offrire un omaggio concreto all’arte orologiera in tutti i suoi campi, ingegno, tecnologia e manualità. 

Sebbene siamo davanti ad una riproduzione fedele del passato, considero questa magnifica creazione, unica nel suo genere, caratterizzata da un valore simbolico molto forte che va oltre il pregio e la bellezza materiale dell’oggetto. 

Trovo che tale qualità sia senza equivoci ritrovabile nella straordinaria importanza che la casa ginevrina attribuisce sia alla Manifattura che al concetto di tramandare alle generazioni future l’arte orologiera dell’epoca, in maniera tale che la stessa non vada perduta.

iallacciandomi ai quesiti posti in apertura, considero dunque questo fantastico segnatempo come un simbolo unico che lega indissolubilmente attraverso l’eleganza e l’ingegno, passato presente e futuro dell’alta orologeria.

E non spaventatevi se come me vi state immaginando al volante di una splendida Bugatti Tank de Tours dell’epoca indossando l’American 1921, è del tutto normale.

Autore: Jacopo Invernizzi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

logo iws sito 1
 

REGISTRATI
PER RIMANERE
AGGIORNATO SU
TUTTE LE NOVITà

REGISTRATI IN 60 SECONDI →

ti potrebbe interessare

GUIDE ED
APPROFONDIMENTI

COMPLICAZIONI
E DETTAGLI

@2023 – Italian Watch Spotter. All Rights Reserved. IWS Group S.r.l., Viale dei Lidi 433, 96100, Siracusa (SR) | P.IVA: 02072260892