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Il Code 11.59 Cronografo Flyback di Audemars Piguet, per la prima volta in oro e ceramica

DATA
12 Luglio 2021
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Oggi vi introdurremo alle due nuove versioni di Code 11.59 cronografo flyback della collezione Code 11.59 di Audemars Piguet; due modelli pionieristici, nei quali gustiamo la sapiente armonizzazione dell’oro e della ceramica.

La collezione Code 11.59 nasce con l’intento e la speranza di aggiungere un altro tassello alla storia dell’alta orologeria svizzera, infatti il nome della collezione si riferisce alla denominazione dell’ultimo minuto del giorno, l’alba di una nuova era.

Il Savoir-faire di Audemars piguet

Audemars Piguet negli ultimi 48 anni è riconosciuta in tutto il mondo per la creazione di un modello che ancora oggi stimola la curiosità degli appassionati, l’iconico Royal Oak.

Come tutti i grandi artisti, che sono prima di tutto degli artigiani, anche le grandi maison vengono riconosciute per le loro opere iconiche; basti pensare al celebre Urlo di Munch, al David di Michelangelo o alla Monnalisa di Leonardo. La difficoltà di superare quella che in inglese viene definita “labeling”, cioè l’etichettatura, raggiunge i livelli di imprese eroiche.

Questo è quanto sta cercando di fare Audemars Piguet attraverso la sua ultima collezione, un’impresa che fino ad ora sta progredendo, a nostro parere, a gonfie vele.

I nuovi Code 11.59 cronografo flyback

Ad un primo sguardo si può notare una semplicità per certi versi disarmante, tanti piccoli dettagli sapientemente posizionati sul quadrante, un equilibrio che è appannaggio di pochi.

I due cronografi da 41mm presentano una cassa a due tonalità: la lunetta, le anse ed il fondello in oro bianco e rosa 18 carati, mentre la carrure ottagonale è composta da ceramica levigata.

La parte caratteristica e di assoluta novità di questi modelli è appunto l’uso sapiente della ceramica. La cassa in ceramica è prodotta in collaborazione con Bangerter, un’azienda svizzera a conduzione familiare specializzata nella realizzazione e nella lavorazione di alta precisione di componenti in ceramica, tungsteno ed altri materiali molto resistenti.

La rifinitura della cassa è stata affidata alle sapienti mani degli artigiani che, attraverso un minuzioso lavoro di applicazione, smussatura e levigatura delle parti tonde od angolari, hanno donato a questo prodotto dei particolari giochi di luce, accentuati dal contrasto dei due materiali principali.

I due quadranti fumé

Entrambi i modelli presentano un quadrante fumé che tende dal grigio al nero, a differenza dei contatori cronografici che risaltano su uno sfondo nero delle lunette interne. Insieme alla conformazione del quadrante stesso, questi colori ci trasportano nel cuore del segna tempo.

Il quadrante fumé presenta una raffinata finitura verticale satinata che senza soluzione di continuità, integra le superfici satinate della cassa. Le lancette e gli indici in oro, inoltre, donano una grande visibilità entrando in netto contrasto con i colori dominanti.

Dopo esserci immersi nell’avvolgente quadrante dei nostri cronografi flyback Code 11.59, è venuto ora il momento di assaporare il cuore pulsante di questi due splendidi oggetti.

Il calibro di manifattura 4401

Il Calibro 4401 del Cronografo Flyback è l’ultimo prodotto della manifattura Audemars Piguet: un calibro prodotto interamente in-house che presenta una ruota a colonnea e la funzione “retour-en-vole” o Flyback.

Questa funzione ci permetterà di far tornare la lancetta in posizione di avvio, senza dover prima resettare il meccanismo. Il calibro 4401 è inoltre dotato di frizione verticale, un sistema che impedisce alle lancette di saltare quando il cronografo viene avviato o fermato. Questo calibro è infine dotato di un meccanismo di azzeramento brevettato che assicura il più preciso azzeramento di ogni lancetta del contatore.

Retro della cassa del nuovo Code11:59

Attraverso il fondello in zaffiro possiamo inoltre gradire dell’estetica dei dettagli ai quali Audemars Piguet ci permette di accedere. La fruizione di tali dettagli ci è permessa dal design del rotore in oro rosa 22 carati, il quale occupa solo lo spazio necessario, lasciandoci ammirare la cosiddetta danza dei martelletti cronografici, oltre alle consuete decorazioni “Côtes de Genève”, “traits tirés” e grana circolare.

Gli ultimi dettagli

Entrambi i modelli, infine, sono dotati di un cinturino foderato con pelle di vitello rivestita in gomma. Esso si integra perfettamente con le anse, rimarcando il contrasto bitonale del cronografo.

Come tutti i precedenti modelli della collezione Code 11.59, questi cronografi hanno un quadrante rivestito di zaffiro con doppia curvatura ed antiriflesso con 30 metri di impermeabilità.

Conclusioni

La collezione Code 11.59 è sicuramente divisiva, ma non si può negare che la ricercatezza dei materiali e dell’estetica siano qualità presenti in questi prodotti. Ciò che contraddistingue maggiormente questi modelli è l’apparente semplicità, caratteristica che viene lentamente a svanire non appena ci si immerge nel quadrante di questi segna tempo. Una collezione contraddistinta da un estremo equilibrio tra semplicità, colori accattivanti e minuscoli particolari.

Autore: Federico Chiesa 

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