Gli orologi B-Uhren Della Seconda Guerra Mondiale

Scritto da:Andrea David|
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Spesso siamo qui a raccontarvi di quanto il mondo dei segnatempo sia strettamente collegato con molti settori. 

Dalle guerre mondiali che hanno coinvolto il globo intero fino agli anni ’60 a bordo delle auto da corsa, gli orologi si sono sempre rivelati degli strumenti da polso indispensabili per chi li indossava.

foto d'archivio guerra mondiale
Soldati durante la Prima guerra mondiale – Credits: Business Insider

Ed è proprio soprattutto al mondo militare che si deve il vero e proprio passaggio, per quanto riguarda il pubblico maschile, dell’orologio da tasca a quello da polso per un fattore di utilità.

Gli orologi da tasca infatti, per quanto abbiano segnato un’epoca estremamente affascinante del mondo dell’orologeria permettendo lo sviluppo delle principali complicazioni a noi note oggi, con l’inizio del XX secolo risultarono presto inadatti per un semplice motivo: la funzionalità.

I soldati infatti, impegnati nell’inizio del secolo a combattere il primo conflitto mondiale, necessitavano di poter consultare l’ora in modo rapido e comodo senza dover tirare fuori dalle loro tasche l’orologio.

omega  dirty dozen della seconda guerra mondiale
Omega “Dirty Dozen” della Seconda guerra mondiale

Fu infatti questo uno dei principali motivi per cui iniziò lo sviluppo degli orologi da polso anche se, inizialmente, vennero visti come un vero e proprio strumento e non come un accessorio da gentleman come poteva essere un orologio da tasca. 

L’inizio del XX secolo fu anche quel periodo in cui si assistette allo sviluppo dell’aviazione la quale conobbe negli anni ’20 e ’30 il proprio periodo d’oro, complice anche il fatto dello sviluppo di aeroplani militari funzionali e determinanti per quello che di lì a poco sarebbe stato il secondo conflitto mondiale. 

bombardiere tedesco della seconda guerra mondiale
Un bombardiere tedesco della Seconda guerra mondiale – Credits: Wikipedia

Di pari passo con la nascita dell’aviazione militare sorse anche la necessità di dotare i piloti, a bordo degli aerei da guerra, di uno strumento fondamentale per l’epoca: l’orologio. 

In questo periodo furono infatti molteplici le aziende che, su commissione dei ministeri della difesa delle varie nazioni, iniziarono la produzione di orologi militari tanto amati e ricercati dai collezionisti al giorno d’oggi. 

Orologio B-Uhren
Orologio B-Uhren IWC – Credits: Phillips

All’interno di questa tipologia di segnatempo, da me amati per la ricca storia che racchiudono al loro interno, ritengo che meritino un’attenzione particolare degli orologi piuttosto singolari prodotti per la Germania a ridosso della Seconda guerra mondiale.

Sto parlando dei Beobachtunguhren, più comunemente conosciuti con il nome B-Uhren (plurale) oppure B-Uhr (singolare), ossia degli orologi da polso “da osservazione” di grandi dimensioni creati per l’aviazione tedesca.  

La storia dei B-Uhren  

Orologio b-uhren A. Lange & Söhne
Orologio B-uhren Lange & Söhne – Credits: Antiquorum

La storia di questi orologi divenuti al giorno d’oggi dei veri e propri oggetti da collezione, affonda le radici in quella che fu l’epoca della Germania Nazista.

Nel periodo subito precedente alla Seconda guerra mondiale, il Reichsluftfahrtministerium, ossia il Ministero dell’aviazione del Reich, oltre allo sviluppo degli aerei, si mise alla ricerca dell’orologio perfetto da poter far indossare ai navigatori presenti sui bombardieri insieme ai piloti.

foto d'archivio tecnico bombardieri tedeschi
Tecnici a bordo dei bombardieri tedeschi – Credits: Orologeria Tedesca, il primo blog dedicato all’orologeria made in Germany

Avendo menzionato i navigatori, è bene precisare che, a differenza di quanto comunemente si è soliti pensare, gli orologi B-Uhren vengono impropriamente definiti come orologi da pilota. Tuttavia, come abbiamo detto erano destinati ai navigatori e ai tecnici presenti a bordo degli aerei da guerra i quali si avvalevano di tali strumenti per tracciare le rotte e gli obiettivi da colpire. 

Allo stesso tempo però, anche i piloti erano in possesso di un orologio a bordo degli aerei da guerra ma si trattava di una topologia nettamente differente rispetto ai B-Uhren e, soprattutto, con caratteristiche costruttive e tecniche diverse che andremo ad analizzare nel corso dell’articolo. 

Il progetto degli orologi B-uhren – Credits: Monochrome

Tornando invece a quella che è stata la storia che ha portato alla creazione dei B-Uhren, il Reichsluftfahrtministerium già menzionato nei precedenti paragrafi, presentò nel 1935 i primi progetti concettuali all’interno dei quali erano presenti le caratteristiche che avrebbero dovuto avere tali orologi. 

Le aziende che di lì a poco furono incaricate per produrre tali orologi furono rigorosamente tedesche ad eccezione di una soltanto.

Infatti, oltre alle famose maison d’orologeria tedesca Lange, Lanco, Stowa e Wempe, fu selezionata anche la IWC la quale risultò l’unica azienda svizzera a produrre gli orologi B-Uhren.

ad vintage orologi B-uhren
Credits: Orologeria Tedesca, il primo blog dedicato all’orologeria made in Germany

Man mano che vennero prodotti e dopo aver superato rigorosi test, gli orologi furono assegnati ai tecnici della Luftwaffe, ossia l’aviazione militare tedesca, i quali furono indossati dagli stessi al di sopra delle loro tute in modo da poter essere sempre leggibili immediatamente, a bordo dei bombardieri militari. 

Poiché gli orologi erano di proprietà della Luftwaffe, e quindi dello stato tedesco, i piloti, al termine del loro servizio, dovevano restituire gli orologi.

A livello di produzione si stima che furono realizzati circa 1.000 esemplari da parte di ognuna delle cinque maison selezionate dal Ministero dell’aviazione del Reich.

Le caratteristiche degli orologi B-Uhren  

IWC b-uhren
Orologio B-uhren IWC con quadrante Type A – Credits: Phillips

Come da standard impartito dal Ministero dell’aviazione del Reich, tali orologi dovevano essere in possesso di caratteristiche ben specifiche.

Partendo dalla cassa di grandi dimensioni, questa doveva rispettare la misura di 55 mm di diametro in modo da poter ospitare un quadrante di grandi dimensioni in modo da garantire una facile lettura. 

Il materiale per realizzare le casse fu l’ottone nichelato e, sugli esemplari prodotti da IWC, venne utilizzato anche il ferro per rivestire l’interno in quanto risultò essere un materiale in grado di proteggere il movimento dell’orologio dai frequenti campi magnetici che si generavano all’interno delle cabine degli aerei. 

A. Lange & Söhne b-uhren
Orologio B-uhren A. Lange & Söhne con quadrante Type B – Credits: Worn & Wound

Il quadrante dei singoli orologi, invece, doveva essere di colore nero e privo ogni tipo di marcatura affinché potesse essere di chiara e facile lettura.

Per agevolare ciò, dovevano essere presenti soltanto l’indicazione di ore, minuti e secondi in quanto, anche un semplice datario, poteva risultare superfluo e distrarre dalla lettura dell’ora. 

Le sfere, gli indici e la scala dei secondi dovevamo inoltre essere luminescenti per poterne agevolare la lettura anche di notte mediante l’utilizzo del radio, ossia un materiale altamente radioattivo che all’epoca fungeva da pasta luminescente per gli elementi del quadrante. 

B-Uhren marchiato IWC con quadrante Type A all’interno della sua scatola originale – Credits: Orologeria Tedesca, il primo blog dedicato all’orologeria made in Germany

Quest’ultimo, a livello di configurazione, venne realizzato in due tipologie che prendevano il nome di Type A, il quale venne prodotto dal 1940 circa fino al 1941 e Type B, prodotto dal 1941 fino al termine del secondo conflitto mondiale. 

A livello di disposizione, il quadrante Type A presentava una tradizionale minuteria periferica intervallata da numeri arabi indicanti le ore; il Type B, invece, presentava la scala delle ore al centro e quella dei minuti all’esterno. 

Il calibro 52 SC di un B-uhren IWC – Credits: Phillips

Per quando riguarda il cuore pulsante di tali orologi, furono presi i movimenti a carica manuale degli orologi da tasca (secondo elemento che giustificò l’utilizzo di casse di grandi dimensioni per via della grandezza dei calibri di tali orologi), in quanto, all’epoca, risultavano essere estremante più precisi con uno scarto di +/- 3 sec al giorno, rispetto ai calibri montanti sugli orologi da polso.

La caratteristica indispensabile di tali movimenti doveva essere il fermo macchina in modo che il tecnico che lo indossava potesse sincronizzare il proprio orologio, prima del volo e delle missioni, con l’orario ufficiale di Amburgo. 

Ognuna delle maison produttrici di tale tipologia di orologi scelse di utilizzare un movimento diverso dall’altro ma sempre proveniente da un orologio da tasca. 

fondello con calibro a vista di orologio b-uhren
Credits: Orologeria Tedesca, il primo blog dedicato all’orologeria made in Germany

All’interno dei Lange batte infatti il calibro 48.1, nei Lanco il calibro Durowe D5, negli Stowa il calibro Unitas 2812, nei Wempe il calibro Thommen 31 e, infine, negli IWC il calibro 52 SC.

interno del fondello di orologi b-uhren con incisione
L’interno del fondello degli orologi B-uhren – Credits: Monochrome

A protezione dei movimenti doveva essere presente un fondello, sempre in ottone nichelato, riportante le seguenti scritte all’interno: Beobachtungsuhr (orologio da osservazione); Baurat (costruttore del movimento); Gerät-Nr (numero dello strumento); Werk-Nr (numero del movimento); Anforderz (contratto) seguito dalla sigla che identificava tutta la tipologia di questi orologi, ossia FL 23883, presente anche sulla parte esterna a destra della cassa (FL sta per “aviatore”). 

Sempre sulla cassa, ad ore 3, doveva invece essere presente la corona di grandi dimensioni affinché potesse essere maneggiata con i guanti che i tecnici e i navigatori dei bombardieri erano soliti indossare. 

foto d'archivio orologi b-uhren
Credits: Orologeria Tedesca, il primo blog dedicato all’orologeria made in Germany

Ad assicurare l’orologio all’avambraccio dei soldati, era presente un cinturino in pelle extra lungo in modo da poter essere indossato comodamente al di sopra della tuta che veniva indossata a bordo dei bombardieri. 

Considerazioni finali 

Come spesso accade, dietro a quello che, all’apparenza, può sembrare un “normale” orologio, troviamo racchiusa al suo interno una grande storia.

Per quanto le guerre non siano mai un bel ricordo, gli orologi militari destinati ai soldati della Seconda guerra mondiale hanno sempre da raccontare molteplici imprese eroiche compiute da uomini coraggiosi che si sono sacrificati per la propria patria.

Quando si hanno tra le mani questi segnatempo, trovo infatti che sia estremamente facile perdersi nell’ammirarli come orologi in se ma, soprattutto, provare a rievocare quelle che sono state le imprese eroiche in mezzo ai cieli a bordo dei bombardieri, nel caso degli orologi B-Uhren. 

Con al polso uno di questi orologi, infatti, vi garantisco che per un momento vi sembrerà di fare un tuffo immediato nel passato all’interno di un’epoca storica che da sempre ci è stata raccontata, alla maggior parte di noi giovani collezionisti, dai nostri nonni i quali l’hanno vissuta un prima persona. 

Concludo dicendo che trovo davvero assurdo, ma, allo stesso tempo estremamente affascinate, innamorarsi di un oggetto che nel tempo in cui fu creato, mai ci si sarebbe aspettati che, un giorno, sarebbe diventato un oggetto estremamente raro da collezione, tanto amato e ricercato.


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Classe 1994, dall’età di 4 anni con sempre un orologio al polso. Amante e studioso degli orologi vintage, compresi quelli militari, la sua passione si è ampliata verso gli orologi moderni dei brand indipendenti ed emergenti. È infine un membro attivo di un forum italiano del settore.
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