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Il Jaeger-LeCoultre Reverso Tribute Nonantième: 90 Anni di Reverso

DATA
25 Giugno 2021
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In occasione dei novanta anni dalla creazione del primo modello di Reverso, la casa di Le Sentier ha voluto celebrare la storia del modello con la creazione di una nuovissima versione: il Jaeger-LeCoultre Reverso Tribute Nonantième.

Jaeger-LeCoultre Reverso: una storia lunga quasi un secolo

Per parlare di questa nuova opera d’arte è però doveroso procedere a piccoli passi ed iniziare dagli albori per raccontare a fondo la storia di uno dei modelli più iconici dell’orologeria.

Quando pensiamo agli orologi la prima cosa che salta alla mente di tutti, esperti e meno esperti, è la sua principale funzione di segnatempo; è qui che nasce la nostra storia, una storia fatta di esperti orologiai che non si sono fermati a quella semplice, seppur complessa, funzione ma si sono spinti oltre, abbracciando l’orologeria delle grandi complicazioni.

All’inizio del XX secolo nacque da Jaeger-LeCoultre una nuova espressione dell’orologeria delle grandi complicazioni: il Reverso. Un orologio pensato per le esigenze dei giocatori di polo, i quali erano desiderosi di poter usufruire di un segnatempo in grado di resistere ai duri contatti che il loro sport implicava. Tuttavia, non fu solo questo a renderlo un’icona dei sui tempi, ma la sua incredibile capacità di fondere le linee Art Déco, la semplicità di una grande intuizione e l’eleganza senza tempo di un modello a cassa ribaltabile.

Dal ’91 al 2001: gli anni d’oro del Reverso di Jaeger-LeCoultre

La Maison continuò a seguire il progetto per i successivi sessant’anni, introducendo nuove varianti estetiche del suo modello, senza però intaccarne mai la sua essenza.

Nel 1991 la casa svizzera fu pronta a presentare al pubblico il primo erede del suo iconico orologio: il Reverso Soixantième.
Il lancio del Soixantième segna la rinascita dell’orologeria delle complicazioni: nacque il primo Reverso con riserva di carica, datario e fondello in vetro di zaffiro.

Il Jaeger-LeCoultre Reverso Soixantième

La Maison si pose un ambizioso scopo: creare sei nuovi modelli entro il decennio seguente, ognuno dei quali incorporasse una delle grandi complicazioni classiche.
Il primo a vedere la luce fu il Tourbillon nel 1993, primo del suo genere con Manifattura tourbillon.
L’anno successivo il Répétition Minutes nel quale la Maison introdusse una versione in miniatura per orologio da polso della ripetizione minuti, nonché il primo movimento rettangolare con ripetizione minuti al mondo.

Nel 1996 con il Chronographe Rétrogade si risolse il problema di posizionamento dei contatori cronografici all’interno del profilo rettangolare.

Il Géographique nel 1998 e con l’avvento del nuovo millennio il Quantièem Perpétuel.

Il 2001 portò al completamento dell’ambizioso decennio della Maison con la presentazione del Septantième, ambizioso Calibro 879 che offriva al suo possessore una riserva di carica pari a 192 ore, ben 8 giorni.

Novant’anni dopo: il Reverso Tribute Nonantième

Per nove decenni il Reverso si è reinventato e arricchito di complicazioni. Ha ospitato più di 50 Calibri diversi, mutato e ricercato nuovi materiali, decorazioni, incisioni e smalti per il suo secondo lato.
Questo viaggio di continua ricerca dell’orologeria delle grandi complicazioni ci porta ad oggi.

Dopo novant’anni di sperimentazioni, successi e primati, siamo giunti nel 2021 e ho il piacere di scrivere l’ultimo episodio, fino ad oggi, di questo racconto: Reverso Tribute Nonantième, referenza Q711252J, disponibile in soli 190 esemplari.

Il Reverso Tribute Nonantième

Questo meraviglioso segnatempo a carica manuale è composto da 230 componenti, sviluppati su un Calibro 826 e può contare su una riserva di carica di 42 ore e una impermeabilità di 30 metri.
Icona di semplicità e stile con la sua cassa frontale in oro rosa, quadrante argentato con una raffinata finitura soleil satinata, coronata da indici dorati e lancette Dauphine.
Il contatore dei piccoli secondi racchiude le fasi lunari, altresì sotto le ore 12 troviamo un ampio datario, incorniciato da linee applicate in oro rosa a richiamare la visionaria complicazione rettangolare della cassa.

La sua unicità deve essere ancora raccontata ed è qui che si ha la maggior espressione di complicazione: ribaltando il quadrante si ha il suo opposto, come il sole per la luna, ed ecco mostrarsi sul fondello in oro rosa due cerchi dai differenti diametri, posizionati a forma di otto.

Cassa posteriore del Reverso Tribute Nonantième

Sul superiore abbiamo l’indicazione delle ore digitale semi-saltellante, sulla più ampia apertura sottostante abbiamo un disco rotante che ne consente la visualizzazione di ore e minuti, parzialmente celata da una patina blu con pioggia di stelle dorate che richiamano il cielo notturno, al quale si aggiungono un sole e una luna intenti a sorvolare l’orizzonte per scandire l’alternanza giorno/notte.
A chiudere la visualizzazione posteriore possiamo ammirare il logo JL in motivo soleil, a richiamo della corona.

Il Reverso Tribute Nonantième è la perfetta rappresentazione dello spirito di modernità che lo ha ispirato, di una Maison che ha sempre trovato lo spunto e l’intuizione per reinventarsi, migliorarsi ma restando salda ad un’identità ben precisa.

Autore: Andrea Parodi

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