Un Nautilus 5711 Tiffany, ma veramente Tiffany! Questa mattina è arrivata la notizia ufficiale e inaspettata di una nuova edizione dell’orologio più discusso degli ultimi 5 anni
Dopo aver annunciato che il Nautilus 5711 sarebbe andato fuori produzione l’anno prossimo, sono state rivelate due nuove ambitissime versioni del modello: quadrante verde e quadrante verde con lunetta baguette.
Probabilmente tutti avremo pensato “Ok, è finita. Le ultime due versioni che segnano la fine di un mito”. Magari qualcuno sognava la possibilità che non fosse così e che dopo le due versioni annunciate quest’anno, sarebbe potuta essere rivelata qualche nuova sorpresa… ma se vi avessero detto che questa consisteva in un 5711 con quadrante Tiffany ci avreste creduto? E se oltre al quadrante fosse stata inclusa anche la firma del gioielliere Newyorkese? Noi no.
Thierry Stern in realtà nell’annunciare le due versioni verdi aveva anche menzionato di una possibile uscita di scena verso fine anno (d’altra parte siamo a dicembre), per dire davvero addio a questa referenza.
Un nuovo Nautilus per il 170° Anniversario della collaborazione
In occasione del 170° anniversario della splendida collaborazione tra Patek e Tiffany, la casa ginevrina ha annunciato quello che potrebbe essere un Sacro Graal per i collezionisti.
Presentato con la ref. 5711/1A-018 sarà un’edizione limitata di 170 esemplari, uno dei quali destinato ad andare in asta di beneficienza da Phillips per l’associazione The Nature Conservancy.
Il quadrante 5711 Tiffany
Questa edizione del 5711 presenta, come è giusto che sia, due forti riferimenti a Tiffany. Si tratta tra le altre cose di due elementi fortemente ricercati e di valore per i collezionisti di tutto il mondo. In primo luogo, il colore inconfondibile del quadrante che richiama subito alla mente il gioielliere Newyorkese. Ma non è finita qui, infatti all’interno del quadrante troviamo anche la ricercatissima firma “Tiffany&Co.”.
Il fondello
Anche per il retro dell’orologio le particolarità non mancano.
Sul fondello in vetro zaffiro, dal quale traspare il calibro del segnatempo troviamo tre scritte differenti.
Nella parte superiore abbiamo “170th Anniversary” ad indicare appunto l’anniversario della collaborazione. Al centro abbiamo “1851-2021”, ossia il periodo di tempo in cui è intercorsa la collaborazione e in più una piccolissima scritta “LVMH” nel numero 1 del 2021. Infine, in fondo abbiamo l’ultima intestazione “Tiffany & Co. – Patek Philippe”.
Il mondo aveva bisogno di questo 5711?
Scusate la domanda retorica, chiaramente la risposta è una sola.
Se non ricordo male, quando era stata resa pubblica la decisione di interrompere la produzione del 5711, lo stesso Stern aveva portato come una delle principali motivazioni, il fatto che la Maison aveva il timore che il modello in questione potesse distogliere l’attenzione dal suo Heritage e dalla sua immensa storia.
Fin qui, decisione più che condivisibile. Ma se così era… perché, dalla data dell’annuncio ad oggi, sono state fatte ben tre nuove versioni del modello incriminato? E perché si è prestata così tanta attenzione a creare molto, moltissimo hype attorno a queste?
Un ulteriore appunto che si potrebbe fare a questa decisione riguarda poi l’effettiva realizzazione del modello. Penso siamo tutti d’accordo che spesso e volentieri “Less Is More” e Patek Philippe fino ad ora poteva essere considerata uno dei principali esempi per questo detto.
E allora perché celebrare una collaborazione così importante attraverso così tanti elementi “in hype”? Quadrante color Tiffany, firma Tiffany e ben tre intestazioni diverse sul fondello. Non bastava la firma Tiffany ed una elegante incisione?
Uno dei 170 esemplari è già pronto per essere messo all’asta (per beneficienza, badate bene)! Anche se una persona maliziosa potrebbe pensare che sia solo un modo per consolidare il già fortissimo potere nel mercato che detiene il brand.
Fateci sapere cosa ne pensate!
E se non l’avete ancora visto, guardare il nostro video Youtube a riguardo.
Fonti: NY Times / CNBC