Cari amici di IWS, oggi voglio portarvi alla scoperta non di un orologio, bensì di un uomo che ha scritto la storia dell’orologeria a partire dalla fine del ‘700.
Si tratta di uno dei personaggi più importanti, se non il più importante, di tutto il panorama del mondo dell’orologeria, soprattutto in termini di quelle che sono state le complicazioni da lui inventate.
Tra queste, menzione d’onore merita il famossisimo Tourbillon, ossia, quella che ancora oggi è ritenuta una delle innovazioni più importanti e ricercate del mondo dell’orologeria.
Arrivati a questo punto credo proprio che abbiate capito a chi io mi stia riferendo: Abraham-Louis Breguet.
Creatore di diverse soluzioni meccaniche innovative, che tutt’oggi vengono utilizzate, oltre che ad essere stato il fondatore della Maison di orologi che prende il suo stesso nome, Breguet, da sempre, conserva uno spazio d’onore nel cuore di ogni appassionato del mondo delle lancette.
Parliamo di invenzioni talmente importanti e durature che vengono utilizzate da sempre anche dalle altre maison e che spesso prendono proprio il nome di questo grande personaggio.
Basti infatti pensare, dal punto di vista meccanico, alla spirale Breguet o, dal punto di vista estetico, alle sfere e agli indici con numeri arabi Breguet.
Componenti che, appena vengono nominate nel mondo del collezionismo, prendono subito forma nella mente di ogni appassionato.
Potrebbe ora sorgere spontanea una domanda, ossia, quali sono state tutte le invenzioni, sia dal punto di vista meccanico che del design, inventate da Abraham-Louis Breguet dalla fine del ‘700 ad oggi?
Cari amici di IWS, non mi resta che dirvi di mettervi comodi per portarvi alla scoperta di tutte le soluzioni tecniche ed estetiche frutto del genio di quello che, ad oggi, possiamo definire come il “padre” dell’orologeria.
Abraham-Louis Breguet
Prima di addentraci nel vivo dell’articolo, ritengo utile ed interessante fare una breve panoramica della vita di Abraham-Louis Breguet.
Nato nel 1747 a Neuchâtel, Breguet è stato uno dei più grandi inventori ed innovatori nel mondo dell’orologeria.
Il 1775 è l’anno che segna la prima tappa fondamentale della sua carriera, in quanto diede vita alla celebre manifattura orologiera che porta ancora oggi il suo stesso nome: Breguet.
Creatore di orologi incredibili, tra cui il complicatissimo Breguet Marie-Antoinette da tasca, Abraham-Louis Breguet fu l’inventore di diverse complicazioni fra cui il tourbillon, ossia la più importante che si possa attribuire al maestro. Elaborato a partire dal 1795, il tourbillon di Breguet vide la luce e ottenne il brevetto nel 1801.
Il 1810 fu un altro anno importantissimo in quanto prese forma il primo orologio da polso da donna, sempre per mano di Breguet e che fu poi venduto nel 1812 alla regina consorte di Napoli, Carolina Murat.
Ammirato da tutto il mondo dell’orologeria, Abraham-Louis Breguet ancora oggi viene elogiato per le sue invenzioni che prendono forma nei segnatempo della maison, oltre che in molti orologi di alcune delle manifatture più prestigiose al mondo.
1780: Breguet sperimenta la carica automatica
Una delle prime innovazioni ed invenzioni, attribuite al grande Abraham-Louis Breguet, è un sistema di carica del movimento che tutt’oggi viene impiegato all’interno degli orologi, ossia, la carica automatica.
Sistema che, nonostante si trovi oggi sulla maggior parte dei segnatempo meccanici, risultò una vera e propria svolta, per il tempo in cui fu concepito in quanto tutti i movimenti esistenti necessitavano un intervento esterno per poter essere caricati e, alle volte, anche l’utilizzo di apposite chiavi.
Per essere precisi però, non si trattò della creazione di un sistema di carica automatica mediante una massa oscillante tradizionale, come lo conosciamo comunemente oggi.
Abraham-Louis Breguet, inventò infatti un sistema di carica automatica del tutto diverso, attraverso l’impiego di una massa fissata al di sopra di un braccio rotante che sale e scende per caricare la molla del bariletto. Nel dettaglio, il sistema ideato da Breguet consisteva in una massa oscillante “a scosse” che rispondeva ai movimenti del polso e agli spostamenti a piedi di chi indossava l’orologio.
La massa oscillante, dotata di molle che le permettevano di tornare alla posizione di partenza dopo ogni movimento, sollevava due bariletti, fermandosi quando le molle avevano raggiunto la massima estensione.
1783: Le lancette Breguet
Il 1783 rappresenta invece la nascita di una soluzione non tecnica, ma di design del quadrante, che ancora oggi troviamo sugli orologi Breguet e non solo.
Sto parlando delle iconiche lancette Breguet, conosciute anche come lancette “à pomme évidée”, che nacquero dal desiderio di Breguet di creare qualcosa di diverso dalle lancette dell’epoca, generalmente corte, larghe e molto decorate, che conferivano all’orologio una certa pesantezza e una difficile lettura del quadrante.
Nel 1783 videro quindi la luce una nuova tipologia di lancette in oro o in acciaio azzurrato, dette “à pomme évidée” per via della forma a mela svuotata o luna crescente.
Utilizzate dalla maggior parte delle maison dell’epoca, le lancette Breguet ebbero un calo nel loro utilizzo dalla fine del XIX secolo fino al 1930, anno in cui tornarono alla ribalta.
Note per la loro forma estremamente semplice ma elegante, ancora oggi le lancette Breguet vengono utilizzate non solo dalla stessa maison, ma anche da parte di altre case di orologeria.
1783: Le molle sonore di Breguet
La fine del XVIII secolo rappresentò una vera e propria sfida per diversi orologiai, i quali erano alle prese per la creazione di un orologio in grado di indicare l’orario anche in condizioni di assenza di luce.
Non esistendo all’epoca materiali luminescenti al di sopra dei quadranti degli orologi da tasca, la ricerca di una soluzione al problema sfociò nella creazione di una delle complicazioni più affascianti di sempre: la ripetizione minuti.
Nel 1680 videro quindi la luce i primi orologi con ripetizioni della storia e, da lì in poi, furono diversi gli orologiai che cercarono di affinarne la realizzazione.
Nel 1783 intervenne su questo tema l’abile Breguet, il quale fu in grado di creare il primo orologio della storia dotato di una molla sonora al posto del tradizionale campanello in uso fino ad allora.
Dopo un primo esperimento di una molla montata trasversalmente sulla platina di fondo, l’innovazione definitiva di Breguet fu la realizzazione di una molla sonora avvolta attorno al movimento dell’orologio.
Grazie a questa soluzione si riuscì a limitare di molto lo spessore degli orologi con tale complicazione sonora, oltre che ad ottenere un un suono più armonioso e discreto.
Da sempre ritenuta come una delle più affascianti complicazioni, ancora oggi molti degli orologi Breguet vengono realizzati con tale peculiarità pronti a scandire il tempo attraverso rintocchi armoniosi.
1783: Le cifre arabe Breguet
Sempre nel 1783, insieme alle lancette “à pomme évidée” e alla presentazione delle innovative molle sonore per gli orologi con suoneria, Breguet realizzò quelle che sono divenute le iconiche cifre arabe “Breguet”.
Si tratta infatti di indici con numeri arabi che possiamo trovare su molti orologi di rinomate maison, alcuni dei quali rappresentano addirittura dei veri e propri gral del collezionismo.
1786: Il quadrante Guilloché di Breguet
Nel 1786 nasce un’innovazione estetica che si rivelerà una vera e propria arte nelle rifiniture del quadrante. In particolare, si trattò dell’introduzione di una nuova tecnica di decorazione del quadrante, ancora oggi utilizzata nei più prestigiosi segnatempo delle varie maison di orologeria.
Si tratta del quadrante guilloché, inciso a mano con un tornio da guillochage, un procedimento che prevede l’incisione della superficie con una rete di linee dritte, curve o spezzate.
Breguet fu colpito da questa tecnica e iniziò ad utilizzarla nel 1786. Ciò che lo affascinò fu il risultato estetico, che conferiva al quadrante un aspetto estremamente semplice ma, grazie alla particolare trama, altamente elegante. La finitura guilloché offriva inoltre proprietà anti-riflesso, garantendo una migliore leggibilità delle indicazioni dell’orologio e delineando chiaramente le varie zone di lettura delle informazioni indicate.
1789: La chiave di carica Breguet
Nel 1789 nasce invece la chiavetta di carica che prese subito il nome di “chiave Breguet”. Altro non era che una chiave “esterna” all’orologio che permetteva di caricarne il movimento.
1790: Il paracadute di Breguet
Sempre a Breguet si deve la creazione del sistema di protezione antiurto “paracadute”, ossia l’antenato del moderno “Incabloc”, nonché il primo dispositivo antiurto della storia. Noto per essere una delle invenzioni più celebri di Breguet, l’abile maestro, conscio del fatto che in caso di urto dell’orologio i perni del bilanciere sarebbero stati i più fragili, decise di conferire loro una forma a cono e di fissarli con dei cuscinetti di forma corrispondente, montati su una molla.
Ecco che prese vita il sistema di sospensione elastica del bilanciere, noto come “paracadute”, che, a partire dal 1792, venne integrato sugli orologi automatici della Maison. La versione definitiva di tale sistema venne poi presentata nel 1806 durante l’Esposizione Nazionale.
Ancora oggi, questo sistema è ritenuto una delle più importanti invenzioni di Breguet destinato a proteggere l’asse del bilanciere in caso di shock.
1795: La spirale Breguet
Un’altra innovazione che Breguet portò al mondo dell’orologeria fu la realizzazione di una spirale del bilanciere del tutto singolare.
Ma che cos’è esattamente questa componente?
La spirare non è altro che la parte del movimento che segna il ritmo e assicura la costanza di marcia del movimento da cui quindi ne deriva la precisione dell’orologio. L’innovazione che Breguet apportò a tale componente fu la creazione di una spirarle con l’ultima spira sollevata e con un incurvatura diminuita in modo da garantire lo sviluppo concentrico di tale elemento.
Grazie a queste modifiche, gli orologi erano diventati più precisi e l’asse del bilanciere si usurava meno velocemente.
Da lì in poi la spirale Breguet fu adottata da tutti gli orologiai delle più famose maison al mondo e, ancora oggi, continua a trovare posto al di sopra della maggior parte degli orologi meccanici.
Nel 2006 arriva un’altra svolta, da parte della maison Breguet, che introduce il primo orologio da polso con spirale e scappamento in silicio grazie al quale le componenti dell’orologio risultano esenti dai campi magnetici che potrebbero alterarne le prestazioni del movimento.
1801: Il tourbillon di Breguet
Nel 1801 avviene quella che segnerà un svolta epocale per il mondo dell’orologeria, ossia l’invenzione del Tourbillon da parte di Abraham-Louis Breguet. Si tratta infatti di un sistema che migliorò la precisione degli orologi da tasca e, soprattutto, che diede vita ad una delle complicazioni più raffinate e ricercate del mondo dell’orologeria.
Lo sviluppo e la creazione di tale complicazione derivò dal fatto che Breguet era conscio che la forza di gravità, rappresentava la principale nemica della regolarità di marcia dei movimenti degli orologi.
Quindi, le impostazioni dell’ora e la precisione di marcia venivano modificate ogni volta che l’orologio cambiava la sua posizione.
Per ovviare a questo problema di cambio di posizione, cosa normalissima durante l’utilizzo di un orologio e, quindi, di modifica della regolarità di marcia, Breguet decise di posizionare l’intero scappamento all’interno di una gabbia mobile in grado di compiere una rotazione completa ogni minuto.
Grazie a questo sistema, si riusciva a compensare i difetti di marcia dovuti al cambio di posizione del bilanciere quando l’orologio era sottoposto a degli spostamenti.
Nonostante da allora si siano sviluppate soluzione all’avanguardia, per garantire la precisione di marcia degli orologi, ancora oggi il Tourbillon, brevettato nel 1801, rimane un’invenzione straordinaria che viene tutt’ora impiegata al di sopra dei segnatempo più pregiati al mondo.
1810: Breguet realizza il primo orologio da polso
Durante il suo regno a Napoli, Carolina Murat, la sorella più giovane di Napoleone Bonaparte, sostiene in ampia misura le arti e acquista oltre 30 orologi e pendoli di Breguet.
Nel 1810, l’abile orologiaio orologiaio Breguet, che nel mentre si era stabilito al Quai de l’Horloge a Parigi, iniziò a lavorare ad una creazione inedita per la Regina di Napoli: un orologio da polso. Cosa del tutto normale al giorno d’oggi, ma del tutto insolita per l’epoca in quanto si trattava del primo orologio da polso del mondo.
Contraddistinto da una forma oblunga e da un quadrante d’argento guilloché, questo orologio racchiudeva inoltre al suo interno una ripetizione, le fasi lunari e un termometro.
1820: Il cronografo di Breguet
Il cronografo per come lo consociamo oggi, venne ideato e creato da Louis Moinet nel 1816, grazie all’introduzione di un orologio da tasca in grado di misurare i tempi in sessantesimi di secondo.
Si tratta di un’invenzione sbalorditiva che, per l’epoca in cui fu creato, lascia ancora stupiti tutti al giorno d’oggi in quanto si trattava di un orologio con un meccanismo che ad alta frequenza, da ben 216.000 alternanze/ora.
Qualche anno dopo, nel 1820, interviene sulla scena del cronografo l’abilissimo Abraham-Louis Breguet, con l’introduzione del “cronometro d’osservazione”. Questo sistema altamente innovativo, per il periodo in cui fu concepito, permetteva di misurare le frazioni di tempo intermedie o la durata di due eventi simultanei. Inoltre, nel 1822, Breguet creò e iniziò a commercializzare, in collaborazione con l’orologiaio Fatton, i primi cronografi ad inchiostro.
Questo particolare orologio era dotato di una lancetta dei secondi che depositava, a richiesta, una minuscola goccia di inchiostro sul quadrante, scrivendo la durata di un evento. Oggi, a distanza di 200 anni, la complicazione cronografica rappresenta ancora una delle più amate dagli appassionati oltre che ad essere una delle più utilizzate in tutto il mondo dell’orologeria.
1830: il sistema di carica senza chiave di Breguet
Nel 1830, Antoine-Louis Breguet, figlio di Abraham-Louis Breguet, porta sul panorama orologiero un’innovazione rivoluzionaria, ossia la corona di carica.
Il 30 dicembre 1830, viene venduto da Antoine-Louis Breguet l’orologio N° 4952 della maison, un orologio da tasca dotato, per l’epoca, di un rivoluzionario pulsante zigrinato posto nella parte superiore della cassa il quale serviva per due funzioni: impostare l’ora e caricare l’orologio.
Ed è così che nacque la moderna corona di carica che, ancora oggi, trova posto sui nostri amati segnatempo.
1991: l’ equazione perpetua del tempo di Breguet
Il 17 aprile del 1991 viene brevettato, dalla maison Breguet, il primo orologio da polso con equazione perpetua del tempo.
1997: l’orologio da polso con calendario perpetuo in linea di Breguet
Il 15 maggio del 1997, grazie allo spirito innovativo e al savoir-faire della maison, nasce il calendario perpetuo in linea.
1998: il più piccolo movimento cronografico a carica automatica di Breguet
Nel 1998, invece, debutta sulla linea “Marine” della maison, il più piccolo movimento a carica automatica mai creato nel mondo.
2006: ruota e ancora di scappamento in silicio di Breguet
Nel 2006 si assiste all’adozione di un materiale completamente innovativo per la realizzazione di alcune componenti più critiche del movimento.
La maison, infatti, iniziò ad utilizzare il silicio per la realizzazione della ruota e dell’ancora di scappamento del movimento. La scelta di tale materiale fu dovuta al fatto che si presenta come un elemento insensibile ai campi magnetici oltre che ad essere altamente resistente alla corrosione e all’usura.
Essendo inoltre più leggero e più duro dell’acciaio, riducendo quindi l’inerzia, tale materiale non necessita di lubrificazione e fornisce una libertà geometrica molto maggiore.
2010: l’alta frequenza di Breguet
Il 2010 segna invece il debutto un incredibile movimento che, a differenza della tradizionale frequenza compresa tra le 18.000 alle 28.800 alternanze all’ora, batteva a ben 72.000 alternanze all’ora, o 10 Hertz.
Si tratta del calibro montato al di sopra del Breguet Type XXII, ossia una versione nuova ed aggiornata del leggendario Type XX. Grazie a questo incredibile movimento, Breguet ottenne il primato di aver creato il primo cronografo meccanico realizzato in serie con un movimento di 10 Hertz, in grado di segnare i ventesimi di secondo.
2010: il regolatore magnetico di suoneria di Breguet
Sempre nel 2010, Breguet segna un ulteriore tappa fondamentale per il mondo dell’orologeria, con l’introduzione del regolatore magnetico di suoneria, un sistema innovativo dotato di magneti che funziona secondo il principio delle correnti periferiche (o correnti di Foucault) consentendo di superare gli inconvenienti del sistema di regolazione classico basato sulla frizione.
Un’invenzione rivoluzionaria per ciò che concerne le suonerie meccaniche in quanto, a differenza del sistema tradizionalmente utilizzato, ossia un regolatore integrato nel ruotismo che alimenta la suoneria, Breguet ha inventato un regolatore silenzioso utilizzando per la prima volta dei magneti nella produzione di orologi da polso meccanici.
2010: il perno magnetico di Breguet
Il 9 novembre del 2010 la maison deposita invece il brevetto dedicato al perno magnetico, ossia un sistema in grado di sfruttare gli effetti del magnetismo per aumentare la precisione e l’affidabilità degli orologi Breguet
Grazie a questo ingegnoso sistema gli ingegneri e gli orologiai della maison sono riusciti a creare un soluzione per limitare gli effetti negativi del magnetismo in un orologio meccanico, oltre che a migliorarne l’attrito, la rotazione e la stabilità dell’asse del bilanciere.
Conclusioni
Dopo avervi portato alla scoperta di ciascuna delle incredibili innovazioni apportate al mondo dell’orologeria da questa incredibile maison, noi ci resta che attendere impazienti per nuove incredibili soluzioni tecniche che siamo certi potranno nascere da quella che ritengo essere una delle case, se non la casa più importante di tutto il mondo delle lancette per ciò che concerne l’innovazione meccanica.
Se per un attimo ci fermassimo a pensare a come sarebbe oggi il mondo dell’orologeria senza il genio di Abraham-Louis Breguet, penso proprio che non esisterebbero quelli che sono gli orologi più belli di sempre.
Grazie infatti a questo abile uomo, molte delle maison più rinomate di tutto il settore orologiero sono state in grado di realizzare orologi pluricomplicati dal fascino unico e che rimaranno per sempre l’oggetto del desiderio di molti appassionati.
Chissà se in futuro, quando ormai si pensa che tutte le soluzioni meccaniche e tecniche, in termini di orologeria, siano già state create, potremmo assistere alla nascita di nuove complicazioni e soluzioni ingegneristiche per i nostri amati segnatempo da parte di qualcuno che sarà in grado, se non di superare, almeno di eguagliare Abraham-Louis Breguet.
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