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Il Rolex Submariner Più Costoso Di Sempre

DATA
26 Luglio 2023
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Cari amici di IWS, bentornati sul nostro magazine dove oggi vi racconteremo un’altra storia misteriosa e allo stesso tempo affascinante di casa Rolex.

Come molti di voi sapranno, la casa coronata rappresenta uno dei marchi all’interno dei quali molti degli orologi prodotti nel corso della sua esistenza, non hanno ad oggi una storia ben definita e non si conosce il motivo per cui lo specifico modello venne prodotto. 

Tra questi modelli che possiamo definire come “misteriosi”, rientra un particolare orologio professionale realizzato in un materiale insolito per l’epoca, ossia il Submariner ref. 1680 in oro bianco. 

Andiamo ora scoprirne tutti i dettagli all’interno di questo articolo. 

L’oro bianco nel Submariner

rolex submariner oro bianco e quadrante blu
Rolex Submariner 116619 – Credits: Phillips

Al giorno d’oggi il re degli abissi di casa Rolex, declinato nella versione in oro bianco, può apparire come una cosa piuttosto normale.

Nel 2014, infatti, la casa coronata lanciò ufficialmente una versione in oro bianco del proprio diver di successo con l’introduzione della referenza 116619.

Per la maggior parte degli appassionati e dei collezionisti, questo Submariner, che fu fin da subito soprannominato “Puffo”, per via della tonalità della lunetta e del quadrante, rappresenta il primo Submariner al mondo ad essere realizzato in oro bianco.

Rolex submariner più costoso di sempre
1680 in oro bianco
Prototipo del Rolex Submariner 1680 in oro bianco – Credits: Iconeek

In realtà questo modello di successo di casa Rolex, in versione oro bianco, vide la luce molto prima, ossia negli anni ’70. In quel periodo, infatti, la maison realizzò tre Submariner in oro bianco, due dei quali con quadrante blu (quelli ad oggi apparsi sul mercato) e uno con quadrante nero.

Credits: Iconeek

Questi tre modelli rarissimi rientrarono sotto la referenza 1680 del Submariner ma non furono mai messi a catalogo e si ritiene, ad oggi, che siano stati realizzati come dei prototipi. Oltre al particolare utilizzo dell’oro bianco, si caratterizzano per la presenza di componenti differenti rispetto alla referenza all’epoca a catalogo, ossia la 1680, che quale poteva essere scelta in acciaio oppure in oro giallo. 

Il Rolex Submariner prototipo in oro bianco

Rolex Submariner 1680 prototipo
Credits: Iconeek

L’orologio venne realizzato nel 1973 circa. A conferma dell’anno di produzione possiamo prendere in considerazione diversi elementi tra cui il quadrante classificato come “feet first”, ossia una  caratteristica che compare sui Submariner dopo il 1971 e che andava a sostituire i quadranti “meters first”.

Sul quadrante “Nipple” dei due Rolex Submariner Prototipi noti in oro bianco, è inoltre presente la scritta “T SWISS T” che indica la presenta del trizio sugli indici e sulle lancette.

quadrante del prototipo di submariner 1680 in oro bianco
Credits: Iconeek

Nel caso del modello comparso nell’asta di Iconeek tenutasi nel Dicembre del 2022 si possono notare gli indici “ritriziati”, molto probabilmente a seguito di un service eseguito presso la casa madre. 

Un altro elemento che colloca la produzione di questi tre prototipi nel corso degli anni ’70, è il movimento con numero di serie “D701771” che può essere datato intorno al 1972.

Clasp del submariner 1680 in oro bianco prototipo
Credits: Iconeek

Il bracciale President dell’orologio, sempre realizzato in oro bianco con una particolare rifinitura delle magie centrali, presenta inoltre sui finali il numero 54 che permette di datarlo intorno al 1973.  Osservando l’orologio può immediatamente cadere l’attenzione sulla particolare lunetta bidirezionale in oro bianco che presenta un design ibrido tra un classico Submariner e un Thunderbird.

Cassa e ghiera del submariner 1680 prototipo in oro bianco
Credits: Iconeek

La particolarità di questa lunetta risiede inoltre nel fatto di avere le tacche solo in due punti opposti, per essere maneggiato con due dita, ma anche di presentare un’alternanza di numeri arabi in rilievo e decorazioni scanalate, come si troverà molto più tardi sul Turn-O-Graph. 

Passando invece al fondello dell’orologio, all’interno dell’esemplare venduto da parte della casa d’aste Iconeek, possiamo notare, incisa internamente, la scritta “Ref. 1680” e tutti i marchi dell’oro, simili a quelli della versione in oro giallo. 

fondello del 1680 submariner prototipo in oro bianco
Credits: Iconeek

Sempre all’interno del fondello è incisa la chiave 12 della casa produttrice di casse Genex S.A., specializzata nella produzione di casse Oyster della Ref. 1680, ma anche di quelle della Ref. 6062. Un’ ulteriore particolarità di questi tre rarissimi prototipi, che ne giustifica anche l’assenza dai cataloghi Rolex e la non commercializzazione, è data dal fatto che le anse non sono incise, né a ore 12, né a ore 12 mancando quindi il numero seriale e quello di referenza dell’orologio.

I due Rolex 1680 in oro bianco comparsi sul mercato

Credits: Christie’s

Quando parliamo di orologi di tale rarità, risulta alquanto difficile e quasi impossibile ricostruirne una vera e propria storia, soprattutto quando si tratta di Rolex in quanto non è possibile reperire informazioni direttamente dalla maison. Quel che è certo è che se non fossero comparsi sul mercato due dei tre esemplari ipotizzati, ad oggi non avremmo potuto nemmeno raccontarvi le caratteristiche di questo particolare orologio.

Nel 2017, infatti, la nota casa d’aste Christie’s ha venduto il primo 1680 in oro bianco per una cifra di circa EUR 647.000 rendendolo così il Rolex Submariner venduto alla cifra più alta della storia. 

Nel Dicembre del 2022, invece, la casa d’aste Iconeek ha messo sul mercato il secondo esemplare di 1680 in oro bianco con una stima compresa tra EUR 717.000 e 1.2 milioni. In questa seconda asta l’orologio non è però stato venduto.

Considerazioni finali

Quello che possiamo certamente dirvi in merito a questi prototipi della casa coronata è che una vera e propria storia non si saprà mai, come di tutti quei modelli che Rolex non ha mai messo a catalogo o che ha realizzato grazie ad ordini speciali, come ad esempio, i Daytona Zenith in platino di cui abbiamo parlato in un articolo dedicato.

Ciò che però possiamo dirvi, al di là di analizzare i dati oggettivi in nostro possesso grazie alla comparsa dell’orologio sul mercato, è di cercare di lasciare alla vostra immaginazione il motivo per cui furono prodotti questi prototipi e ricostruire quella che può essere una possibile storia. 


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