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Per ci segue da tempo, avrà orami capito il mio folle debole per tutte quelle che sono le creazioni dei cosiddetti orologiai indipendenti.
Ricordo ancora quando, orami quattro anni fa, entrai in contatto con tutta questa “nuova” parte del mondo dell’orologeria, dominata da segnatempo con meccanismi rifiniti da urlo e racchiusi in cassie dal design mozzafiato.
Il primo approccio con questo mondo degli “indipendenti” lo ebbi con le creazioni di colui che ritengo essere uno degli orologiai più grandi dei nostri tempi, ossia F.P. Journe.
Questo abile maestro, ammirato da tutto il mondo dell’orologeria per le sue creazioni, ossia delle vere e proprie opere d’arte al polso, dalla fine degli anni 90’ ad oggi ha saputo apportare, al mondo dell’orologeria, una visione di tradizione combinata all’innovazione.
Ciò che rappresenta il punto di forza di Journe, è da sempre la sua abilità nel sapere creare movimenti dalle soluzioni tecniche uniche, unite alla bellezza delle rifiniture che solo egli è in grado di eseguire.
Cresciuto fin da sempre a stretto contatto con gli orologi, F.P. Journe nasce prima come orologiaio e, solo dopo aver contribuito con il suo savoir-faire al lavoro di diverse maison di alta orologeria di fama mondiale, ha deciso di fondare il proprio marchio.
Ed è proprio grazie alla sua abile conoscenza, in grado di dare vita ai segnatempo unici, unita alla sua grande capacità di introdurre soluzioni innovative che, Journe, qualche anno prima di dare fondare la propria maison, creò, insieme a Piaget, l’orologio di cui oggi vi parlerò.
Senza dilungarmi ulteriormente, andiamo quindi a scoprire insieme tutti i dettagli del Piaget Gouverneur Grande Sonnerie, frutto della sinergia tra l’antica maison svizzera fondata nel 1874 insieme all’abile orologiaio francese
Piaget Gouverneur Grande Sonnerie
Fondata da Georges Edouard Piaget, la maison svizzera, dal 1950 ad oggi, si è sempre contraddistinta per la realizzazioni di movimenti ultra piatti per i propri orologi.
Nel 1957 vide infatti la luce il primo movimento meccanico a carica manuale extra-piatto, con uno spessore di soli 2 mm, seguiti poi, nel 1960, dal primo movimento automatico più piatto del mondo con 2,3 mm di spessore.
Sempre intorno alla fine degli anni ’50, la maison svizzera presenta anche una collezione di punta per il marchio, ossia la Emperador.
Da lì in avanti, il successo della maison non tardò ad arrivare insieme alla presentazione di nuove collezioni tra cui la Gouverneur.
Battezzata con un termine francese che letteralmente significa “Governatore”, questa collezione è stata fin da sempre voluta dalla maison con lo scopo di introdurre sul mercato una serie di modelli di fascia alta, realizzati esclusivamente con cassa in oro resa o bianco 18 carati.
A partire dalla “semplice” versione a tre lancette, il Gouverneur di Piaget venne anche realizzato in una variante con cronografo e una con tourbillon.
Alla fine degli anni ’90, vennero aggiunte due nuove versioni del Gouverneur, una dotata di cronografo rattrappante e, l’altra, di calendario perpetuo.
Per completare le complicazioni di questa collezione, Piaget decise di aggiungere la ciliegina sulla torta andando a creare un orologio della famiglia Gouverneur insieme quella che ritengo essere una delle complicazioni più affascinati di sempre.
Nel 1995 infatti, i dirigenti dell’azienda incaricarono François-Paul Journe di progettare e realizzare un prototipo funzionante di Gouverneur dotato dell’incredibile nunziome di ripetizione minuiti e suoneria.
Ed ecco che, negli anni successivi, grazie all’abilità di Journe, vide la luce il Piaget Gouverneur Grande Sonnerie.
All’interno della cassa da 37 mm di diametro, è racchiuso il calibro a carica manuale 1996P di Piaget, dotato di grande sonnerie, petite sonnerie e ripetizione minuti.
Un orologio che, per il periodo in cui fu concepito e realizzato, costituiva a tutti gli effetti un primo esempio di orologio da polso altamente complicato, del rinascimento meccanico appena iniziato.
Realizzato sia in oro giallo che in oro rosa, data la complessità e, probabilmente l’esclusività che la maison volle donare al modello, vennero realizzati solamente 10 esemplari al mondo di Piaget Gouverneur Grande Sonnerie.
Osservando il quadrante dell’orologio, realizzato sia in una versione nera che bianca, salta subito all’occhio quello che, al giorno d’oggi, è divenuta una vera e propria firma di F.P. Journe sulle sue creazioni con ripetizione minuti.
Ad ore 10, infatti, spiccano i timbri della funzione sonora dell’orologio che, solitamente, sono visibili solamente nella parte posteriore degli orologi dotati di tale compilazione.
Marchio di fabbrica che compare poi anche sul successivo Sonnerie Souveraine che porta la firma di F.P. Journe.
Ad ore 13, invece, è possibile osservare l’indicatore delle 36 ore di riserva di carica del movimento di manifattura Piaget.
Ad ore 6 è inoltre posizionata il contatore dei piccoli secondi con affianco, ad ore 5, l’indicatore del giorno e della notte.
Sul lato destro della cassa, ad ore 13 e 16, sono posizionati i pulsanti dedicati alla funzione della ripetizione minuiti, oltre che al selettore di funzioni che Journe utilizzò successivamente sul Sonnerie Souveraine del suo stesso marchio.
Osservando il retro dell’orologio, grazie alla presenza del fornello in vetro zaffiro, è possibile ammirare il calibro 1996P che da vita a questo incredibile orologio.
Si tratta di un movimento dallo spessore di soli 6,7 mm composto da 350 componenti, due bariletti e, secondo una nota di un catalogo del 2006 della casa d’aste Antiquorum, in cui era presente un esemplare di tale orologio, del più piccolo movimento a grande sonnerie mai realizzato.
Frutto della sinergia tra una delle maison più importanti di tutta l’orologeria svizzera, ed uno dei più grandi orologiai di tutti i tempi, si tratta di un calibro altamente complesso e, allo stesso tempo, incredibilmente affascinate in grado di ipnotizzare chiunque si soffermi nell’ammirarlo.
Ricercato da molti appassionati della maison e, soprattutto, dai collezionisti delle creazioni di Journe, questo fantastico orologio rappresenta un vero e proprio Santo Graal tra gli orologi complicati vista anche la sua tiratura limitatissima.
Per quanto questi orologi siano estremamente rari, negli anni è anche comparso qualche esemplare sul mercato.
Nel 2011, la casa d’aste internazionale Christie’s, ha infatti venduto un Piaget Gouverneur Grande Sonnerie alla cifra di EUR 110.000.
Nel 2022, invece, la casa d’aste Sotheby’s ne ha venduto un esemplare con cassa in oro rosa e quadrante nero, alla cifra di EUR 213.000.
Considerazioni finali
Cari amici di IWS, che dire…
Potrei dilungarmi in tante parole ma vi garantisco che, quando si ha tra le mani un orologio del genere, è impossibile per me trovare le parole per descriverne la bellezza e l’emozione che suscita.
Ciò che apprezzo di questo orologio e che ritengo lo faccia essere unico per il suo fascino, è il fatto che, dietro a quello che all’apparenza sembra un semplice segnatempo, si nasconde tutta la maestria che uno dei più grandi orologiai dei nostri tempi è riuscito a racchiudere al suo interno.
Maestria che ritroviamo in una delle più belle complicazioni della storia dell’orologeria, unita ad una bellezza di quadrante e movimento davvero unica.
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