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La storia del Breitling Navitimer

DATA
16 Ottobre 2019
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Oggi Italian Watch Spotter vi racconterà la storia del Breitling Navitimer, l’orologio da pilota più emblematico del XX secolo.
Se vi stavate chiedendo cos’hanno in comune l’astronauta Scott Carpenter, l’attore John Travolta e il cantante Serge Gainsbourg questo articolo è la risposta…

Breitling Navitimer 1952 ItalianWatchSpotter
Credits: Monochrome

Preludio

Per potervi illustrare a fondo la storia del Navitimer dobbiamo partire dal suo predecessore: il Breitling Chronomat.

Brevettato nel 1940 e prodotto dal 1942, il Chronomat rappresenta il primo cronografo in grado di risolvere un gran numero di calcoli, necessari alla navigazione aerea.

Esso permetteva di misurare la velocità, la distanza e le pulsazioni tramite tre scale graduate differenti, basate sulle proprietà dei logaritmi. Nello specifico parliamo di una scala tachimetrica, una telemetrica ed una pulsometrica.
Non sai di cosa si tratta? Scoprilo nella nostra Guida ai Cronografi!

I campi di applicazione dello strumento erano davvero numerosi, di conseguenza, la maison lo corredò con un manuale esplicativo, una guida…un po’ come la nostra!

L’introduzione del Navitimer

Il 1952 rappresenta l’anno in cui si svolge il viaggio inaugurale dell’aereo “Lockheed Constellation”, un mezzo ad alte prestazioni che rappresentava la punta di diamante dell’aviazione americana.

Un viaggio dal significato importante, che sancisce la svolta nella storia dell’orologeria, in quanto, per la prima volta, il pilota viene dotato di un orologio per uso professionale: un Breitling Navitimer.

Circa 10 anni più tardi, Breitling presenta ufficialmente il Navitimer, un cronografo rivoluzionario, ideato appositamente per l’aviazione.

Il segnatempo sfoggia un design totalmente innovativo e si configura come un vero e proprio strumento professionale. La cassa misura 41mm ed incassa uno dei movimenti cronografici più affidabili dell’epoca, ossia un Venus 178.

Il Breitling Navitimer incorpora un regolo calcolatore circolare nonché un quadrante nero con ghiera interna girevole bianca, su cui vengono riportate le quantità (miglia/chilometri, piedi/metri, galloni/litri) variabili in base alle tempistiche indicate.

Grazie alla ghiera girevole è inoltre possibile calcolare dati utili per i voli aerei, come la velocità, la distanza percorsa o da percorrere e la quantità di carburante.


La collaborazione con AOPA

Il Breitling Navitimer diviene, fin da subito, l’orologio prediletto dagli aviatori, riuniti all’epoca nell’Aopa ( Aircraft Owners and Pilots Association).
Questo è il motivo per cui, nelle prime versioni, il quadrante non riporta il marchio della maison, ma solo il logo dell’associazione.

Questa prima versione, prodotta fino all’inizio degli anni ’60, risulta molto ambita tra i collezionisti, raggiungendo quotazioni tra i 9.000 e i 10.000€.

Verso la metà degli anni ’50, in concomitanza con l’avvento della produzione di massa, Breitling , decise di creare una serie limitatissima di esemplari. Essa era equipaggiata con uno dei movimenti più apprezzati e conosciuti, ossia il mitico Valjoux 72, utilizzato anche da Rolex nel Daytona.

Non ci è dato sapere con certezza lo scopo di questa versione, la quale, tuttavia, risulta essere la più ambita dai collezionisti Breitling. Ad oggi uno di questi esemplari raggiunge quotazioni che oscillano tra i 20.000 e 25.000 €.


Breitling Navitimer Ref.806

Il primo Navitimer che riporta il logo Breitling sul quadrante, arriva nel 1959 ed ha referenza 806.

Prodotta per diversi anni, questa versione è tra le più celebri e riscuoterà, fin da subito, un enorme successo.
Anche questo Navitimer risulta alimentato dal Venus 178, calibro simbolo di robustezza e tecnica.

Sul mercato questo modello rappresenta uno dei più abbordabili, con valori che si aggirano in una fascia di prezzo tra i 3.500 e i 4.000 €.

La referenza 806 è talmente significativa per la storia del marchio che, a Baselworld 2019, Breitling le dedica una riedizione, con dettagli che richiamano meticolosamente quelli dell’originale.

Potete trovare un articolo sulle novità qui!


Sempre più in alto: il Cosmonaute

Il 24 maggio del 1962 si svolge il 5° volo spaziale del programma Mercury, nel quale, l’astronauta Scott Carpenter, compie un viaggio di tre orbite terrestri.

Al suo polso vi è una specialissima edizione del Breitling Navitimer, che passerà alla storia con il nome di “Cosmonaute”.

La peculiarità dell’oggetto risiede nel quadrante che, invece di presentare i consueti 12 indici orari, è suddiviso in 24 ore. Tutto ciò poiché per favorire la distinzione fra giorno e notte che, nello spazio, è molto relativa.


Il futuro del Breitling Navitimer

Grazie al successo del Cosmonaute, Breitling decide, ancora una volta di innovarsi, scegliendo di sostituire il movimento con un Valjoux 7740, a carica manuale azionato a camme, con l’aggiunta della data.
(Non ti ricordi cos’è uno smistamento a camme? Lo puoi leggere qui.)

L’ultima trovata verso la modernità è rappresentata dall‘introduzione di un movimento cronografico automatico, che arriverà nel 1969.


Il Calibro 11

Il protagonista dello sviluppo del nuovo calibro è Gérald Dubois, meglio noto come Dubois Dépraz.

Utilizzando un movimento base Buren (un sottile movimento automatico con micro-rotore) Dubois, assieme a Jack Heuer e Willy Breitling, concepisce un nuovo modo di pensare il cronografo automatico, ovvero il leggendario calibro Buren 11.

Una caratteristica davvero unica del movimento è costituita dalla corona posizionata a sinistra, mentre i pulsanti si trovano, come al solito, sul lato destro della cassa.


Il declino

L’avvento del quarzo, alla fine degli anni ’70, decretò la rovina della ditta Breitling.

Willy Breitling non ebbe altra scelta che vendere la sua attività ad Ernest Schneider, titolare di Sicura, marchio di orologi economici.

Malgrado ciò, l’intero inventario di ricambi ed i diritti di progettazione vennero acquistati da Ollech & Wajs.
Questa piccola azienda di Zurigo, a seguito dell’acquisizione, decise di produrre la referenza 806 con il nome di Aviation.

Tali modelli sono rinvenibili in una forbice di prezzo tra i 1.300 e i 2.000 €.
Le quotazioni così basse, rappresentano un ottimo affare per chi volesse acquistare un Navitimer per una cifra più che ragionevole.


Il Breitling Navitimer e le star

Il tempo scorre ed il Breitling Navitimer diviene uno strumento indispensabile per i piloti di tutto il mondo, ma non solo…

Anche il jet-set internazionale, infatti, lo recepisce con piacere…
In particolare, il cantante francese Serge Gainsbourg, indossa una versione prodotta negli anni 80 con un particolare bracciale.

Trovate un articolo a riguardo sul nostro sito, qui!

Un altro caso celebre è quello di John Travolta.

L’attore e pilota americano è probabilmente il testimonial più famoso in assoluto.
Lo vediamo mentre sfoggia il suo Breitling Navitimer in varie pubblicità nonché nelle foto che lo ritraggono nella sua vita privata.


Per ben 50 anni il Navitimer resta il modello di riferimento nell’ambito dei cronografi Breitling.

Ancora oggi la maison migliora incessantemente la tecnologia, l’affidabilità e l’efficienza, sfruttando, in particolare, i suggerimenti proposti dai piloti di ogni continente.

Le versioni si susseguono, valorizzando sempre più i vantaggi apportati dalle nuove tecnologie, ma sempre conservando l’ormai celebre “computer d’aviazione”, che conferisce al Navitimer il suo carattere unico.

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