Cari amici di IWS, bentornati! Quest’oggi andremo alla scoperta di uno degli orologi più famosi e ben riusciti della storia moderna dell’orologeria. Parleremo del Rolex GMT, in particolare delle differenze tra la prima e la seconda serie. Si tratta infatti di uno dei modelli sportivi più belli ed indossati di sempre che, grazie al suo fascino e alla sua versatilità, riesce ancora oggi ad essere molto apprezzato nonostante il suo design sia rimasto pressoché invariato negli anni.
Rolex GMT Master I
Dalla sua nascita nel 1955, sino al 1999, anno in cui terminò definitivamente il suo vigoroso servizio, il GMT Master I ha contribuito enormemente ad affermare Rolex nel panorama mondiale dell’orologeria, rendendolo uno dei marchi più famosi di sempre. Grazie alla sua estetica d’impatto, per via della lunetta colorata, e alla sua affidabilità garantita dai numerosi brevetti sviluppati dalla casa coronata, il GMT è stato un continuo portatore di innovazione e modernità, tramandando la vera anima di Rolex, fatta di ricercatezza e semplicità.
Rolex GMT Master Ref. 6542 (1955-1959)
Il Rolex GMT-Master I venne creato per rispondere alle esigenze dei piloti della compagnia aerea americana Pan Am, che necessitavano di un orologio capace di mostrare due fusi orari. La prima referenza fu la 6542, disponibile inizialmente in acciaio e in oro giallo 18k (ref. 65428), che mostrò fin da subito la qualità del prodotto. La cassa Oyster, composta da tre parti, garantiva un’impermeabilità fino a 50 metri, il radio contenuto negli indici, permetteva di leggere l’orario anche in condizioni di scarsa luminosità; ma la funzionalità sicuramente più interessante, fu la terza lancetta con punta a freccia denominata GMT.
Questa innovativa lancetta permetteva di leggere direttamente sul quadrante il secondo fuso orario, una caratteristica innovativa per l’epoca, e poteva essere regolata solamente azionando la sfera delle ore, poiché collegate allo stesso treno di ingranaggi, modificando così anche l’orario locale.
Uno dei tratti distintivi di questa prima serie è sicuramente la lunetta in bachelite, che ha reso il GMT uno tra gli orologi più amati e ricercati dai collezionisti del vintage, per via dell’effetto ghost bezel (che troveremo anche nelle successive referenze con lunetta in metallo) ossia la perdita di colore di questo materiale con il tempo. Col passare degli anni vedremo che sarà proprio la lunetta a conferire fascino a questo modello; in base alla sua colorazione verranno infatti assegnati dei soprannomi dai collezionisti per indicarne il tipo di orologio.
All’interno di questa prima referenza troviamo il calibro 1036, il primo movimento automatico di Rolex a indicare un secondo fuso orario grazie alla lancetta GMT. Questa lancetta compie un giro completo in 24h, ed è possibile osservare l’orario da essa indicato attraverso i numeri posti sulla ghiera, appunto da 0 a 24.
Rolex GMT Master Ref. 1675 (1959-1980)
Nel 1959 la referenza precedente viene sostituita dalla 1675, la più longeva del modello, che nel corso dei suoi 21 anni di servizio ha portato cambiamenti significativi e duraturi nel tempo, primo fra tutti l’introduzione della lunetta in acciaio che garantiva una maggiore resistenza ai graffi e allo scolorimento rispetto la bachelite.
Dal punto di vista dei materiali, oltre ai classici acciaio e oro giallo (ref. 16758), questa referenza introdusse per la prima volta la cromia acciaio/oro giallo, detta anche Rolesor (ref. 16753), mentre esteticamente troviamo l’introduzione delle spallette di protezione della corona di carica, caratteristica che nella referenza precedente non era presente. Inoltre, le anse vengono rese più marcate, così come la zigrinatura della lunetta. Il 1675 è anche l’unico modello sportivo che viene presentato direttamente con il bracciale Jubilée, invece del consueto bracciale Oyster.
All’interno troviamo il nuovo calibro 1565, che poi verrà aggiornato diventando 1575, conferendo maggiore precisione e affidabilità e introducendo inoltre il datario monocromatico nero, (precedentemente era presente nella colorazione rosso e nero alternato).
Il 1964 fu un anno di svolta, poiché si venne a conoscenza degli effetti radioattivi derivanti dal radio, portando così Rolex a cambiare il materiale utilizzato per rendere luminosi gli indici. Si passò quindi ad un elemento meno radioattivo, ma comunque pericoloso, il trizio, che doveva essere presente in quantità inferiore a 25 Curie, come poi venne riportato ad ore sei dalla scritta Swiss T < 25. Sempre sul quadrante vediamo l’introduzione della scritta Superlative Chronometer Officially Certified, come certificazione di qualità del movimento.
Rolex GMT Master Ref. 16750 (1980-1988)
Nel 1980 venne prodotta la referenza 16750, la cui principale novità fu il movimento. Il nuovo GMT, infatti, venne equipaggiato con il calibro 3075 che portava con sé un’importante novità: il quick-set della data, aumentando maggiormente l’affidabilità e la precisione dell’orologio. Ciò significa che l’utente poteva regolare la data senza la necessità di dover ruotare le lancette, una caratteristica comune oggi ma non in passato. Venne inoltre aumentata l’impermeabilità a 10 atmosfere, ossia 100 metri all’incirca.
Dal punto di vista estetico e dei materiali in cui era disponibile, non sono state effettuate modifiche significative nel corso di questi 8 anni.
Rolex GMT Master Ref. 16700 (1988-1999)
L’ultima referenza prodotta da Rolex per il GMT-Master I è la 16700, nonostante la nascita nel 1982 della seconda serie del modello, il GMT-Master II. E’ importante sottolineare come, seppur la seconda serie porti un’importante novità dal punto di vista meccanico, come vedremo a breve, questa prima serie ha continuato ad adottare la lancetta GMT non indipendente, per rimanere fedele al modello originale del 1955 e non abbandonare questa caratteristica che l’ha contraddistinto per anni.
Come unica modifica rispetto la precedente, in quest’ultima referenza troviamo il calibro 3175 e tutte le caratteristiche distintive di un GMT-Master I. Inoltre, negli ultimi due anni di produzione, dal 1998, venne introdotto la Luminova, un materiale luminescente non radioattivo che andò a sostituire completamente il trizio.
Rolex GMT Master II
Come citato precedentemente, nel 1982 Rolex presenta la seconda serie del modello, il GMT Master II, con la referenza 16760 con ghiera rossa e nera definita coke, che portò non poche novità, in particolare dal punto di vista tecnico e dei materiali. Fino al 1999 le due serie del GMT-Master rimasero entrambe in commercio in modo parallelo, portando ad un passaggio di testimone graduale.
Rolex GMT Master II Ref. 16760 (1982-1988)
Con questo nuovo GMT troviamo l’innovazione più significativa del modello, che fu la regolazione autonoma della lancetta GMT. Questo nuovo sistema rese tutto più semplice, permettendo di azionare solamente questa lancetta, in modo da non alterare l’orario “di casa”. Ciò fu reso possibile dopo un forte studio da parte di Rolex nel cercare di rendere indipendenti le lancette, implementando la funzionalità grazie al calibro Rolex 3085. In questo modo si possono ottenere 3 fusi orari differenti: quello indicato dalla lancetta delle ore, dalla lancetta GMT e, agendo sulla lunetta e portandola in corrispondenza della lancetta GMT, un terzo.
Questa prima referenza, realizzata esclusivamente in acciaio, è stata successivamente soprannominata ‘Fat Lady‘ dagli appassionati, a causa del movimento innovativo che ha comportato un notevole aumento dello spessore della cassa. Negli anni successivi, il design è stato ridimensionato e reso più sottile, offrendo un maggiore comfort al polso.
Rolex GMT Master II Ref. 16710 (1989-2007)
Nel 1989 venne presentata la referenza più popolare e comune del GMT-Maser II, la 16710, in produzione per ben 18 anni. Il movimento venne aggiornato, con il calibro 3186 che, grazie allo spessore ridotto, ha permesso di ridurre l’altezza dell cassa dell’orologio, favorendone il comfort al polso. Nel 2006, le ultime versioni di questa referenza iniziarono ad impiegare la spirale Parachrom blu, brevettata e sviluppata da Rolex, la quale garantiva una maggiore resistenza agli urti e ai campi magnetici.
Al momento dell’acquisto era possibile scegliere tra 3 varianti di colore per la lunetta: pepsi (blu/rosso), coke (nero/rosso) e interamente nera, mentre la cassa era disponibile in acciaio, Rolesor (ref. 16713) oppure in oro giallo (ref. 16718).
Rolex GMT Master Ref. 116710 (2007-2018)
La referenza 116710 rappresenta una svolta significativa nella storia del GMT-Master II, grazie all’introduzione di nuove tecnologie e materiali. È il primo modello a montare la lunetta in ceramica Cerachrom. Nel 2005, infatti, Rolex brevettò questa lega che poi venne impiegata per la prima volta su questo modello; caratterizzata da una forte resistenza ai graffi e realizzata in ceramica high tech, andò a sostituire l’alluminio anodizzato utilizzato sino ad allora.
Dal punto di vista dei materiali venne introdotto in catalogo l’oro bianco (ref. 116719BLRO) e l’oro giallo (ref. 116718LN), oltre alle colorazioni presenti anche sulla referenza precedente, come l’acciaio e Rolesor (ref. 116713LN).
Con la ref. 116710 vide la luce anche una delle varianti più amate dagli appassionati, definita da loro stessi Batman (ref. 116710BLNR) per via della colorazione blu e nera della ghiera, introdotta per la prima volta nel 2013.
All’interno troviamo lo stesso movimento della referenza precedente che garantiva 48 ore di riserva di carica.
Rolex GMT Master Ref. 126710 (2018-oggi)
L’ultima referenza, in produzione ancora oggi, ha portato numerosi aggiornamenti soprattutto dal punto di vista meccanico e dei materiali. Il calibro, ora 3285, è stato completamente rivisitato estendendo la riserva di carica a 70 ore. Viene introdotto anche il sistema di scappamento Chronergy, garantendo una maggiore efficienza e precisione.
Viene aggiunta in collezione la versione realizzata interamente in oro rosa denominata Everose (ref. 126715CHNR), una particolare lega in oro rosa brevettata dal marchio. Troviamo inoltre una variante Rolesor Everose (ref. 126711CHNR), che combina acciaio e oro rosa, in cui viene inserita una lunetta definita Root Beer per via della bicromia marrone-nera che si intona perfettamente con l’elegante tonalità dell’orologio. Oltre a questi materiali, l’orologio è disponibile anche in acciaio, oro giallo (ref.126718GRNR), Rolesor giallo (ref. 126713GRNR) e oro bianco (ref. 126719BLRO), quest’ultima disponibile anche con quadrante in meteorite.
E’ importante menzionare la presentazione, nel 2022, di una variante del GMT-Master II davvero particolare e alquanto strana, realizzata per un pubblico mancino. Questo orologio ha introdotto inoltre, per la prima volta, la colorazione verde/nero della ghiera, apprezzata notevolmente dal mondo dei collezionisti.
Tutti i soprannomi del modello GMT
Come ho già accennato nel corso dell’articolo, in base alla colorazione della ghiera gli appassionati hanno conferito alcuni soprannomi agli orologi, che poi sono diventati comuni per riconoscere i vari modelli in modo facile e veloce. Vediamoli insieme:
- Coke: colorazione della ghiera rosso-nero
- Pepsi: colorazione della ghiera rosso-blu
- Batman: colorazione della ghiera blu-nero
- Root Beer: colorazione della ghiera marrone-nero
- Sprite: colorazione della ghiera verde-nero
- Bluebarry: colorazione della ghiera totalmente blu
- LN: colorazione della ghiera totalmente nero
- Occhio di tigre: colorazione della ghiera marrone-oro
Conclusioni
Il Rolex GMT porta con sé un’idea e un concetto che perpetua da oltre 70 anni, segnando nettamente la storia dell’orologeria moderna, variando dal punto di vista tecnico e materiale, ma non estetico, senza perdere per cui il suo fascino e la sua eleganza che lo contraddistinguono da sempre. Grazie a queste caratteristiche si può dire che sia uno degli orologi più riconoscibili e ben realizzati nel panorama dell’orologeria. A voi quale referenza piace di più?
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