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Muovere I Primi Passi: I 10 Migliori Orologi Per Iniziare A Collezionare

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15 Febbraio 2023
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Sin dalle prime bozze prodotte mi sono immaginato questo articolo come naturale sequel di “come muovere i primi passi nel mondo dell’orologeria”, considerandolo a tutti gli effetti come la fisiologica e conseguente parte pratica strettamente collegata alla precedente di natura più teorica.

Dando per assodata dunque la teoria, che mi auguro abbiate studiato (se non fosse così, ecco qui il link al nostro articolo: Come Muovere i Primi Passi Nel Mondo Dell’Orologeria). Comunque tranquilli oggi non interrogo, l’obiettivo del pezzo rimane quello di fornire, a tutti coloro che volessero iniziare ad affacciarsi al mondo del collezionismo di orologi, alcuni imprescindibili consigli da seguire unitamente a quella che secondo noi di IWS è l’indiscussa top ten references dei migliori orologi per iniziare sul mercato di oggi.

Siete pronti? Si parte!

Le regole del buon collezionista

Emozione, dipendenza, disorientamento? 

Passate ore ed ore sul vostro smartphone a swippare le immagini del segnatempo che desiderate?

Cercate in maniera quasi compulsiva articoli o recensioni di settore dell’oggetto che avete messo nel mirino? 

Vi siete decisi ad acquistare ma avete paure di truffe e raggiri?

Volete essere sicuri che il segnatempo che acquisterete aumenterà di valore?

Confused black guy, Confused Nick Young meme

Beh ragazzi qualora vi riconosciate in almeno uno di questi sintomi non preoccupatevi, siete affetti dalla sindrome del collezionista…La migliore cura? Fatevi rapire da essa e seguite attentamente i consigli che vi lascio di seguito…

Rivenditori referenziati

Il mio primissimo consiglio, è quello di entrare nel mondo del collezionismo passando sempre dalla porta principale. Senza troppi giri di parole considero di fondamentale importanza, specialmente per un neofita, che i primissimi orologi della sua collezione vengano acquistati da rivenditori referenziati che non solo siano in grado di accompagnare in maniera tecnica e professionale alla scelta, ma al contempo possano certificare, attraverso la corretta documentazione, l’originalità del pezzo desiderato. Più avanti, una volta diventati grandi collezionisti e grandi esperti, potrete fidarvi delle vostre doti valutative, ma per il momento affidatevi ai canali ufficiali…

L’informazione è fondamentale 

Come seconda considerazione, e sulla linea “mal comune mezzo gaudio”, non dimenticate che non siete soli.  Molte anzi moltissime realtà appartenenti al mondo dell’orologeria, che si avvalgono dei più comuni canali di informazione come IG, YouTube e magazine online, e questo articolo ne è la concreta dimostrazione, non solo risultano parecchio sensibili al tema, ma offrono consigli e consulenze, condividendo con i nuovi e futuri collezionisti tutte le proprie idee ed esperienze.

Per riassumere, il mio secondo consiglio, è quello di non stancarsi mai di leggere, di tenersi informati e di aggiornarsi. Avere tante, credibili e facili possibilità di informazione è dunque fondamentale sia per la costruzione del vostro pensiero, sia per farlo crescere in maniera sana e robusta, facilitando le decisioni e facendo in voi accrescere la sicurezza una volta che siete chiamati a prenderle.

Ascoltare il desiderio 

L’ultimo e forse più importante suggerimento di cui voglio farvi partecipi è un pochino amarcord, in netta contrapposizione a tutti coloro che si affacciano a questo mondo mossi esclusivamente dal pensiero di guadagno in funzione dell’aumento di valore dell’oggetto.

Sia ben chiaro niente di male nel pensare che si abbia a che fare con una forma di investimento, anche perché questo ci insegna la storia, tuttavia il mio spassionato consiglio per un neo collezionista rimane quello di affrontare la scelta lasciandosi guidare dal proprio gusto, preferendo l’oggetto che più piace e nel quale ci si identifica maggiormente. Prendere troppo in esame un’eventuale rivalutazione futura limita di molto l’orizzonte di scelta, costringendovi a considerare solo determinate maisons, frenando di per sé in partenza l’incredibile viaggio che state per intraprendere.

I primi passi

Dato il giusto lustro a quelle che considero essere le buone regole del neo collezionista, rivendicando l’assoluta importanza di professionalità, informazione e gusto personale, è tempo di affrontare lo step successivo, e divertirci insieme scoprendo le migliori referenze che noi di IWS abbiamo scelto per tutti coloro che volessero iniziare a costruire la propria collezione. Per farlo andremo ad introdurre 4 parametri di valutazione: estetica, particolarità meccanica, rarità della referenza ed infine portafoglio, valutato secondo il criterio “maggior punteggio, maggior convenienza”. Per ciascuno di questi parametri affideremo da 1 a 5 punti. Maggiore sarà il punteggio maggiore sarà la sua “collezionabilità”.

Omega Speedmaster 

“Estetica 5 – Particolarità meccanica 3 – Rarità 3 (in funzione della referenza) – Portafoglio 4 – Totale 15” 

Stiamo parlando di uno degli orologi più leggendari di sempre. Sin dalla sua nascita sul finire degli anni 50, fino alla definitiva consacrazione popolare ottenuta attraverso le missioni lunari, il suo inconfondibile design, riconoscibile e riconosciuto in tutto il mondo, ha rappresentato e rappresenta tuttora, uno dei capisaldi dell’industria orologiera.

È un oggetto adatto a tutte le occasioni credetemi: impeccabile nelle situazioni formali, esplosivo in quelle informali dove tira fuori tutta la grinta e la personalità derivanti dal mondo delle corse automobilistiche. Tanto meraviglioso su di un polso maschile quanto estremamente affascinante su polsi femminili. Oltre a essere un oggetto di culto lo Speedy è stato prodotto in moltissime referenze adottando differenti caratteristiche e materiali.

Questa peculiarità rende l’oggetto assolutamente avvicinabile da una variegata ed ampia fetta di collezionisti di tutto il mondo. Le mie referenze preferite? Facili, il classico Moonwatch Professional referenza 311.30.42.30.01.005 calibro 1861 meccanico a carica manuale, vetro senza discussioni in esalite e la referenza 145.022, scelta che concilia tutto il fascino vintage dei primi Speedmaster ad un prezzo di mercato ragionevolmente abbordabile. 

Omega Speedmaster ref. 311.30.42.30.01.005. Credits: Watchpatrol
Omega Speedmaster ref. 311.30.42.30.01.005. Credits: Watchpatrol
Omega Speedmaster ref. 145.022
Omega Speedmaster ref. 145.022 Credits: Lunaroyster

Per approfondimenti sul leggendario Speedmaster vi rimando ad una serie di articoli molto interessanti trattati nel nostro magazine, cliccate di seguito per saperne di più.

Il Nuovo Omega Speedmaster Calibro 321 In Canopus Gold

Un movimento che ha fatto la storia: il Calibro 321 di Omega

I nuovi Omega Speedmaster Moonwatch 2021

Lo Speedmaster di Ralph Ellison In asta Da Phillips A New YorkLa storia dell’Omega

Lo Speedmaster di Richard M. Nixon

Furlan Marri

“Estetica 5 – Particolarità meccanica 3 – Rarità 3 – Portafoglio 5 – Totale 16” 

Quando si parla di collezionismo non possiamo esimerci dal citare il fenomeno dell’ultimo anno: Furlan Marri ed il loro meraviglioso successo in grado di sbancare, a soli sei mesi dalla fondazione, persino il Grand Prix d’Horlogerie de Genève 2021, aggiudicandosi, con il loro cronografo Mr. Grey, Ref. 1041-A, il premio di “Horological Revelation”.

Volete conoscere le quattro motivazioni per le quali non può mancare in una collezione degna di essere chiamata tale? Sarò conciso, primo è un oggetto bellissimo, secondo è tecnicamente affascinante, riportando in vita, attraverso il movimento Mechaquartz, un pezzo di storia dell’orologeria svizzera degli anni 80, terzo è economico, quarto è “stramaledettamente” desiderato. Le referenze migliori a mio parere? Tutte. Per citarne un paio consiglio la 1031 – A con i piccoli quadranti del crono chocolate su sfondo salmone, e la 1022 – A con i piccoli quadranti del crono “argenté” su sfondo laccato nero.

Furlan Marri ref. 1022-A
Furlan Marri ref. 1022-A

Per maggiori informazioni andate sul sito furlanmarri.com.

Baltic

“Estetica 4 – Particolarità meccanica 3 – Rarità 2 – Portafoglio 5 – Totale 14” 

Anima orientale, eleganza francese e spirito avventuriero. Non sto parlando di un supereroe dei fumetti cari amici di IWS, tantomeno di una nuova star di Hollywood. Mi riferisco piuttosto all’emergente Baltic Watches, fondata nel recente 2017 dal pensiero di Etienne Malec, con l’obiettivo dichiarato di ricreare oggetti unici ispirati alla collezione vintage ereditata dal padre.

Il quadrilatero produttivo della maison si sviluppa tra oriente, dove vengono recepiti i movimenti, per lo più Miyota e Seagull, Francia per la realizzazione di cinturini e bracciali, Italia dove vengono prodotti altri componenti determinanti alla realizzazione del segnatempo, ed infine ancora Francia, precisamente a Besançon, centro di assemblaggio e collaudo finale prima della grande distribuzione. La primissima caratteristica che salta all’occhio, mette in evidenza quanto, nonostante ci si trovi di fronte ad oggetti di elevata qualità, i prezzi siano equi e ragionevoli.

Le motivazioni di tale questione sono giustificate dalla scelta fatta dalla maison di rivolgersi direttamente al consumatore, eliminando a tutti gli effetti i tradizionali margini del settore di “mezzo”. Tra gli orologi che amo di più della collezione proposta, oltre al cronografo mono-pulsante appositamente realizzato per la rassegna Only Watch 2021e recensito dal nostro magazine la scorsa estate (clicca qui per l’articolo completo) merita una menzione speciale il diver Aquascaphe, animato da un Miyota 9039 senza data. 

Baltic Aquascaphe
Baltic Aquascaphe

La particolarità che mi fa innamorare di questo oggetto è senza dubbio la sua ghiera unidirezionale in zaffiro, ricreata ad hoc ad evocare quelle in bachelite dei primi diver professionali degli anni 50. A perfezionare il tutto conferiscono carattere e potenza all’oggetto il vetro in zaffiro bombato e le dimensioni della cassa, 39 mm di diametro e 12 mm di spessore. È disponibile con cinturino in gomma o acciaio, e in differenti colorazioni del quadrante. Clicca qui per maggiori informazioni.

Patek Philippe Ref.96

“Estetica 5 – Particolarità meccanica 4 – Rarità 3 – Portafoglio 4 – Totale 16”

Tra i 10 migliori segnatempo per iniziare una collezione, non poteva mancare uno dei modelli leggendari che hanno contribuito a fare la storia della maison regina dell’orologeria mondiale, Patek Philippe. Stiamo parlando del magnifico Calatrava e di come la sua eleganza, la purezza delle sue linee e la sua sobrietà abbiano conquistato le scene mondiali sin dal 1932 tanto da essere considerato il migliore dress watch a cassa tonda di tutti i tempi. 

Patek Philippe ref. 96 Credits: Cambiaste

Il suo essere minimale, privo di dettagli o di decorazioni superflue fa emergere tutti i dettami della scuola Bauhaus e di come la funzionalità dell’oggetto fosse predominante rispetto alle altre caratteristiche. La cassa tonda è in oro contraddistinta dai suoi 31 mm di diametro e 9 mm di spessore.

La lunetta è lucida e piatta, mentre le anse affusolate garantiscono un’ottima comodità al polso. Assoluto inno alla funzionalità “Bauhausiana”, è senza dubbio il quadrante a sfondo bianco, impreziosito da indici delle ore e sfere dauphine in oro giallo, che indicano l’ora al portatore in maniera pulita e diretta. Ad ore sei il piccolo quadrante dei secondi. È un oggetto semplicemente meraviglioso che solo per la sua storia merita di essere collezionato.

Rolex Prince

“Estetica 3 – Particolarità meccanica 3 – Rarità 3 – Portafoglio 3 – Totale 12”

Sono sempre stato affascinato dalla linea royale Art-Deco di Rolex. I modelli Queen, Princess e Prince hanno sempre solleticato la mia curiosità probabilmente alimentata dalla sete di conoscere quella branca di Rolex vintage e spassionatamente decorativa degli anni 30.

La tipica cassa rettangolare, stravagante in un periodo dove i players erano piuttosto concentrati sulla sperimentazione di nuovi movimenti, nuove casse e appunto nuove forme, riscosse molto successo, ottenendo un ottimo seguito di pubblico per circa decennio completo, fino all’uscita di produzione sul finire degli anni 40. La particolarità estetica dell’oggetto risiede sicuramente nella conformazione del quadrante “Duo Dial” con i classici totalizzatori sovrapposti per ore e minuti, mentre nella parte inferiore i secondi.

È proprio per l’impressionante facilità di lettura dei secondi che i dottori dell’epoca lo prediligevano per la rilevazione delle pulsazioni del cuore dei loro pazienti tanto da guadagnarsi l’appellativo di “Doc Watch”. Il movimento invece, disegnato e plasmato da Hermann Aegler, sebbene non fosse tecnologicamente pregiatissimo, presenta delle peculiarità molto interessanti ingegnerizzate in funzione della forma della cassa. 

Rolex Prince Tiger Stripe
Rolex Prince Tiger Stripe Credits: Rolexmagazine

Il fatto che l’oggetto fosse rettangolare ha difatti concesso l’utilizzo di bariletto e molla con dimensioni maggiorate rispetto ai comunemente utilizzati. L’oversize di questi componenti ha permesso di ottenere una maggiore autonomia del movimento in carica, tanto ad arrivare persino a 58 ore di riserva.

Analogamente il bilanciere, anch’esso maggiorato, ha consentito di raggiungere una migliore precisione tant’è che fu subito certificato cronometro. Le referenze più famose oltre al Prince Classic ref. 1343 e la Brancard ref 971, sono senza alcuna ombra di dubbio la Tiger Stripe proposta in foto, e la Super Precision Aerodynamic ref. 3361.

Se volessimo fare un balzo nel futuro, le nuove referenze di Rolex proposte nel 2005 all’interno della linea Cellini, riprendono appieno lo stile Art-Deco del passato ripresentando quattro rivisitate versioni dello storico Prince: oro bianco con indici romani, oro bianco con numeri arabi, oro giallo ed oro rosa.

Rolex Ovetto

“Estetica 4 – Particolarità meccanica 4 – Rarità 4 – Portafoglio 4 – Totale 16”

A catalogo Rolex dal 1933 al 1955 il Rolex Ovetto o Bubble Back rappresenta non solo il primo e vero indiscusso subacqueo della casa ginevrina, ma anche il primissimo segnatempo caratterizzato dagli appellativi “Oyster” per le sue forme molto arrotondate, e Perpetual” grazie all’affidabile rotore che permetteva di dimenticarsi di ricaricare l’orologio.

Leggenda narra che alla domanda “perché Oyster?”, Sir. Wildorf fondatore di Rolex rispose: “L’ostrica è una padrona di casa modello e non tollera la benché minima presenza di polvere o altre impurità. Signori, abbiamo preso a prestito le sue qualità̀ e il suo nome. Ecco un esemplare del Rolex Oyster, così chiamato perché vive nell’acqua ed esclude qualsiasi impurità”…

Tornando all’Ovetto,una delle sue fortune, è sicuramente dovuta al fatto che linee e proporzioni siano rimaste invariate per tutti gli anni di produzione, rappresentando così un vero e proprio must have per tutti i collezionisti di orologi. Indipendentemente dalle versioni realizzate, che siano oro, acciaio oppure bicolori con ghiera oro, l’oggetto è davvero ricercatissimo. Una delle referenze cardine è senza dubbio la 3131, realizzata in moltissime versioni di quadrante. In buona compagnia troviamo anche la referenza 2764 che personalmente preferisco in versione quadrante black con indici applicati in oro e piccoli secondi al sei. Il tutto scandito da eleganti lancette dauphine

Cosa aggiungere amici di IWS, avere questo oggetto non significa solamente indossare un pezzo di storia Rolex, ma anche godere del “Pezzo” a partire dal quale Herr Hans Wildorf e gli addetti ai lavori della maison posero le fondamenta per l’intera produzione futura del casato.

Heuer Monaco 1133B

“Estetica 4 – Particolarità meccanica 4 – Rarità 4 – Portafoglio 4 – Totale 16”

A differenza delle dichiarazioni rilasciate dallo special one Mourinho in un’intervista di qualche anno fa, oltre a “Monaco di Tibet, Monaco Gran Prix e Monaco di Baviera”, noi di IWS conosciamo molto bene anche il Monaco Heuer, nella fattispecie la referenza 1133b, tanto da non potere fare a meno di inserirla all’interno della nostra top ten.

Quando parliamo di questo splendido esemplare ci riferiamo senza indugi ad un modello come nessun altro capace di conferire una grinta assoluta alla complicazione meccanica che meglio imbriglia la velocità, il cronografo. La storia pluridecorata di questa referenza condivide le luci della ribalta con un giovane ed irriverente Steve McQueen che lo indossava a bordo della sua Gulf Porche 917 nel celebre film “Le Mans” dedicato alla famosa corsa endurance d’oltralpe. 

Heuer Monaco 1133B

Le particolarità che rendono l’oggetto davvero interessante non si fermano al fatto che lo abbia indossato McQueen, ma si spingono oltre, nella sua fattura carica di innovazione. Fu difatti non solo il primo impermeabile a cassa quadrata sul mercato, ma anche il primo cronografo automatico mai prodotto, animato dal suo calibro Chronomatic “Calibre 11” con micro rotore periferico perfettamente integrato nello spessore di tutto il movimento. Con uno stile che solo a guardarlo ti viene voglia di disco infermo e febbre del sabato sera richiama in pieno le tendenze degli anni 70. Davvero un pezzo per intenditori fidatevi…

Qualora siate interessati ad approfondire il tema Tag Heuer vi lascio una serie di articoli molto interessanti trattati nel nostro magazine, cliccate di seguito per saperne di più.

Gli orologi di Steve McQueen (e un TAG Heuer record del mondo…)

I 50 anni del TAG Heuer Monaco

Il Tag Heuer Monaco: una storia di motori e orologi

 Audemars Piguet Jules Audemars 25859ST

“Estetica 5 – Particolarità meccanica 3 – Rarità 3 – Portafoglio 4 – Totale 15”

Attraverso la linea Jules Audermars la storica maison svizzera AP vuole rendere omaggio ad uno dei due fondatori del casato. Le linee classiche, i materiali pregiati e la lavorazione di alta qualità sono un must di questi splendidi oggetti. La referenza 25859ST di cui vogliamo farvi partecipi, rappresenta a mio modo di vedere uno dei cronografi più eleganti di tutto il panorama mondiale.

Questo attraente crono a due contatori ha rappresentato, e rappresenta senza alcun’ombra di dubbio, l’alternativa POP della maison al di fuori della linea Royal Oak più costosa. La cassa tonda in acciaio, con i suoi proporzionati 39 mm di diametro e 11 mm di spessore, è caratterizzata sulla sua destra, oltre che dalla corona di carica decorata dalla sigla AP, dai due elegantissimi pulsanti attraverso i quali pilotare il cronografo. 

Audemars Piguet Jules Audemars ref. 25859ST
Audemars Piguet Jules Audemars ref. 25859ST. Credits: Mentawatches

Il movimento è a carica automatica di manifattura Audermars Piguet, il calibro 2226 a 51 rubini sfarfalla a ben 28.000 alternanze/ora con una riserva di carica di circa 40 ore. Il quadrante, caratterizzato come detto in precedenza dai due piccoli contatori del crono, presenta numeri arabi ai pari alternati da indicatori triangolari ai dispari. Le colorazioni del quadrante disponibili, total black, blue navy e argenté, riflettono tutta la classicità e l’eleganza del brand al polso del suo portatore.

Tudor Black-Bay Chronograph

“Estetica 5 – Particolarità meccanica 4 – Rarità 2 – Portafoglio 5 – Totale 16” 

Sin dai suoi albori nel 1926 Hans Wilsdorf ha indirizzato la politica della maison verso tutte quelle attività che hanno reso Tudor il fido scudiero della più nobile Rolex. Nel corso degli anni infatti, gli addetti ai lavori della casa ginevrina, hanno avuto modo di apprendere l’esperienza ed il savoir-faire dal fratello maggiore, dando vita ad alcuni dei segnatempo più straordinari dell’ultimo cinquantennio.

Uno di questi, che non può mancare nella vostra collezione, è sicuramente il Tudor Black-Bay Chronograph. Questo splendido cronografo rappresenta a mio modesto parere quanto di più vicino oggi possa offrire il mercato in termini di “rapporto qualità prezzo”.

Bello, grintoso, robusto, ricco di stile e soprattutto famoso. Tornando alle caratteristiche tecniche dell’oggetto, il Black Bay Chrono è animato dal movimento di manifattura a carica automatica MT5813 di derivazione Breitling. Costituito da ruota a colonne a frizione verticale, con bilanciere ad inerzia variabile, viti di microregolazione, spirale antimagnetica in silicio, registra una pulsazione pari a 28.000 alternanze/ora per una riserva di carica pari a 70 ore. Il tutto assolutamente certificato COSC.

L’estetica del segnatempo, attraverso la scala tachimetrica, i piccoli quadranti del cronografo, le sfere ed i famosi indici a bicchierini, richiamano tutta la dedizione del casato sia verso il motor sport sia verso il diving. Le versioni attualmente disponibili in commercio vedono il modello “Panda” con quadrante sfondo bianco e piccoli quadranti del crono a sfondo nero, la versione sfondo nero e piccoli quadranti bianchi, ed infine la versione sfondo nero con piccoli quadranti in oro. 

Tudor Black Bay Chrono Chronograph Panda Dial 2021 IWS ItalianWatchSpotter
Tudor Black-Bay Chronograph ref. M79360N-0001/002

Tutte le referenze, discriminate dal prefisso M79360N (solo acciaio) e M79363N (acciaio/oro), sono disponibili sia con bracciale in acciaio, sia con bracciale in acciaio oro per la referenza M79363N. Oltre al metallo sono disponibili anche i cinturini in cuoio nero, marrone e tessuto nero. Ragazzi una vera e propria bomba.. e se volete saperne di più cliccate qui per l’articolo completo sui nuovi Black-Bay chrono di casa Tudor.

Universal Geneve Uni-Compax 

“Estetica 4 – Particolarità meccanica 3 – Rarità 2 – Portafoglio 5 – Totale 14” 

Sin dalle sue origini nel 1894, l’Universal Genève si è sempre contraddistinta per la sua manifattura di qualità al passo con i nervosi cambiamenti del mercato di quell’epoca. I primi anni del diciannovesimo secolo sono caratterizzati dalla produzione dei primissimi orologi da polso della maison impreziositi dalla complicazione cronometrica.

È con il 1933 tuttavia, per stare al passo con i competitors del tempo, che la casa originaria di Le Locle sviluppò, sulla base dei movimenti Martel Watch, i primi cronografi a doppio pulsante da cui presero forma modelli come il Compur, il Compax, Contax e dulcis in fundo l’Aero-Compax. Il 1936 diventa l’anno di nascita dei primi modelli Uni-Compax contraddistinti dalla singolare funzione cronometrica a due pulsanti che consentivano di registrare l’intertempo arrestando e riprendendo la misurazione. I due piccoli quadranti del crono definivano l’uno i secondi e l’altro il sommatore dei 45 minuti. La scala tachimetrica invece la troviamo inserita meravigliosamente sul bordo periferico del quadrante.

È un orologio davvero molto bello, oserei dire un vero e proprio cult per i collezionisti di tutto il mondo. Le referenze che maggiormente consiglio sono la 124116 prodotta a cavallo degli anni 50 con cassa in oro rosa 18 kt 38 mm, fondo del quadrante argenté e numeri arabi al 6 e al 12 in oro rosa a riprendere la cassa. La referenza 22409, prodotta anch’essa tra gli anni 40 e 50, cassa in acciaio da 38 mm di diametro, fondo del quadrante crema e numeri arabi. Celebre per i suoi tasti tondi ad azionare del crono

Universal Geneve Uni-compax ref. 124116
Universal Geneve Uni-Compax ref. 124116. Credits: Iconeek
Universal Geneve ref. 22409
Universal Geneve Uni-Compax ref. 22409. Credits: Sothebys

L’ultimissima referenza che mi sento di consigliare è la 124103 in oro rosa. I 38 mm di diametro della cassa fanno da cornice al meraviglioso quadrante argenté sul quale risaltano gli indici triangolari applicati in oro rosa unitamente ai numeri arabi 6 e 12. Le sfere sono anch’esse triangolari a riprendere lo stesso materiale della cassa e degli indici, mentre la scala tachimetrica sul bordo del quadrante riprende il colore azzurro delle piccole sfere dei quadranti del cronografo. 

Universal Geneve uni-compax ref. 124103
Universal Geneve Uni-Compax ref. 124103. Credits: Watchcharts

Conclusioni 

Ci siamo cari amici di IWS, anche oggi abbiamo raggiunto il capolinea del nostro viaggio. Mi auguro fortemente che questo articolo non solo sia stato utile a fornirvi qualche consiglio pratico su come affacciarsi a questo mondo, quali canali prediligere e che modelli di orologi considerare, bensì sia riuscito nell’impresa di accendere in voi il desiderio di conoscere ed approfondire questo magnifico quanto variegato mondo, che come avete avuto modo di capire, è ricco di possibilità, qualità meravigliosa che lo rende di tutti e soprattutto per tutti. Non preoccupatevi se non vedete l’ora di googlare tutti i segnatempo visti insieme, è del tutto normale…Buona scelta e soprattutto buon divertimento.

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